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Lettera pubblicata il 11 Giugno 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore blurry (ex user).
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Io di anni ne ho il doppio e sento profondamente ogni tua parola come una coltellata su piaghe aperte da sempre. Non mi considero nè brutta nè stupida e questo grazie ai risultati ottenuti nella vita sia in campo sentimentale, sia in quello sociale. Peccato che niente mi soddisfi e che la ricerca di perfezione mi conduca sempre più all’isolamento. A volte riesco a tenere a bada “la bestia” ma per brevi periodi e questo fa si che ogni cosa ho costruito perda di senso e venga distrutta.in definitiva colleziono macerie e idee di perfezione mai tradotte in realtà. Ho scoperto che la perfezione non esiste. Ho scoperto che non tutti siamo fatti per stare con qualcuno. So che siamo unici ed irripetibili…e che sia io che te abbiamo un senso in questa esistenza che non ci è concesso conoscere, almeno non per il momento. Non ostacolare le emozioni, scrivile e dopo qualche tempo leggi ciò che sei stata. Scoprirai che chi ha scritto quei dati pensieri non è o non è più chi li sta leggendo e questo dovrebbe già produrre un beneficio immediato. Provaci! Non ti costa nulla! Cordialità
io invece ho 24 anni. trascorsi tra disordini alimentari, violenze familiari, violenze sessuali e dunque traumi. da sola. dai 5 ai 24 anni. non so quanti diari io abbia scritto dal 2007 ad oggi, perché non avevo nessuno.
bene. a 18 anni, sulla via del suicidio, ho iniziato a vivere.
a 22 anni ero nella tua stessa condizione.
ho buttato via i libri dell’università che non mi interessava.
ho iniziato a lavorare nell’attesa di capire cosa volessi fare da grande.
ho capito dopo un anno, cos’avrei voluto fare da grande.
ho trovato dei corsi e lavorato il triplo per dimostrare la mia passione.
mi sono iscritta inoltre all’università che non riesco a frequentare perché dopo due anni sono diventata il braccio destro del titolare.
se mi fossi adagiata sulla morte, non avrei costruito la vita.
sono intelligente quanto te ma senza laurea e fragile quanto te emotivamente.
cosa fa la differenza? il cercare una soluzione.
tu non sei stanca della vita, voi non siete stanchi della vita.
voi siete stanchi di questa morte interiore che avete dentro e che alimentate di pessimismo e depressione.
io mi sono fatta un anno di training con libri sull’autostima, cd sull’autostima e frasi motivanti appiccicate dovunque.
e mi sono fatta un esame di coscienza “do alle persone un motivo per farmi cercare?”. assolutamente no. e ho affrontato la mia paura di uscire di casa e di aprirmi con le persone.
il passato è dietro l’angolo ogni secondo ma a forza di agire e risolvere, ormai i tempi di ripresa si sono accorciati.
prima era “dall’anno prossimo, poi dal prossimo mese, poi da lunedì, poi domani, poi tra un’ora”, in questo momento sto lavorando sull’ADESSO CAMBIO VITA. ma non ho mai smesso di credere che ci fosse una soluzione. e c’è. perché il dolore ti porta a resistere e se puoi resistere allora puoi combattere e se puoi combattere, puoi sconfiggere.
nessuno ci darà un premio, tra 10 anni, per essere stati lì a soffrire e esserci crogiolati nel mal di vivere (luogo in cui tornerei ogni minuto tanto è confortevole). bisogna andare avanti. sempre. comunque. è un dovere.
il concetto “la gente è cattiva, ipocrita e schifosa” è un concetto astratto. “la gente” non esiste. ci siamo noi, pregi e difetti con un numero di rapporti numericamente limitato. provate a migliorarli.
Altea, bellissima la tua testimonianza e le tue parole.
Commoventi, precise e forti, come possono esserle solo quelle di chi ha davvero attraversato quel l’inferno di male di vivere.
catcher…ti ringrazio.
ottima scelta, salinger.
anche se è l’unico libro suo che abbia letto.
buona serata. arrivederci.
“Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l’autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.”
Grazie a te, grazie alle tue parole.
sorprese. in off topic ma voglio scrivertelo lo stesso:
“Vi sembrerà una cosa da niente, lo capisco, ma era fantastica quando la tenevate per mano. La maggior parte delle ragazze, provate a tenerle per la mano, e quella maledetta mano o muore nella vostra, o loro credono di dover continuare a dimenarla tutto il tempo, come se avessero paura di annoiarvi o che so io. Jane era un’altra cosa. Andavamo in un dannato cinema o in un posto così, e subito cominciavamo a tenerci per mano, e non ci lasciavamo sino alla fine del film. E senza cambiare posizione nè farne un affare di stato. Con Jane non stavi nemmeno a pensare se avevi la mano sudata o no. Sapevi soltanto che eri felice. E lo eri davvero.”
grazie catcher. mi serviva questo per capire che le persone sanno essere tremendamente belle. e per capire che ormai mi sono dimenticata di condividere con qualcuno, questa delicata intimità, fatta di piccoli e semplici gesti.
prima che mi prenda la malinconia,
buonanotte
Altea, senza saperlo hai scritto una delle mie citazioni preferite del libro. Sulla bellezza delle piccole cose, sulla bellezza di un atto semplice, come quello di tenere la mano della persona amata, che racchiude in sè l’infinito.
La ricordo con un pizzico di malinconia anche io, però, avendola dedicata tempo fa a una “Jane”.
Non ringraziarmi, davvero. Questo piccolo scambio di battute off topic è stata una bellissima sorpresa.
catcher. è bello leggerti.
Lo stesso vale per me.
Sembra solo la voglia di peccare di vittismo. Molte delle cose da te scritte sono solo una parte della medaglia. E da una che il suicidio l’ha tentato, sappi che anche se in tanti sono nella tua situazione, non sei credibile, ma solo Perché non sei in grado di voler cambiare, e ti sei asuefatta a questo modo di vivere