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Sono stanca… di tutto

di denise

Sono stanca… di tutto, del falso perbenismo che mi circonda, della famiglia, della mia casa… dell’esteriorità… sono stanca di me stessa… forse sono solo stanca di me stessa. Ma come fanno gli anziani a guardarsi allo specchio per tanti anni e vedersi sempre lì… non si stancano? io allo specchio non mi guardo più… la faccia… solo quella, denti puliti… viso pulito… occhi puliti… la coda ai capelli… stop! La mia sicurezza è svanita, mi ha troppo preso in giro, troppe bugie… io non ho più stima in me stessa, me l’ha rubata… come faccio a rialzarmi? Passo le giornate con i miei bambini e a volte mi verrebbe da prenderli scappare e che non ci trovino più… ma mi manca il coraggio. Dov’è finita Denise? Me lo chiedo tutti i giorni, non sono questa… no no posso essere questa! Si cambia… ma così?! Questo è crescere? Io ho spirito di sacrificio, sempre avuto… ma così no…. così non ha senso… sono il nulla!
Non si capisce niente… sono anche un pò confusa… boh! è solo che sono stanca…

Lettera pubblicata il 12 Luglio 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 26 commenti

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  1. 1
    Paolo cogitoergosum -

    Denise,
    in poche righe hai racchiuso la “sofferenza” che circonda molti di noi, più o meno stravolti da un modo di vivere che non ci appartiene più e che la maggioranza di noi fa finta di farsi andar bene!
    Ma noi… non ci sentiamo più maggioranza. Lo dicevo già in altri topic, all’interno di questo sito.
    Tanto si è fatto, in anni e anni di “martellamento” che la disumanità, la freddezza, la “schifezza” sono diventate “normalità” mentre chi rifiuta di farsi risucchiare da questo vortice “malato”, chi sente dentro di se ancora “onestà” e sincerità non ha più spazio per… esercitarla.
    E viene preso in giro, quasi emarginato!
    Questa sensazione di voler “scappare” è un po’ di tutti noi, di tutti noi che sentiamo insopportabile il peso di una quotidianità che non ci appartiene più e che senza un motivo definito ci siamo ritrovati “cucita” addosso solo perchè non siamo stati capaci, bisogna ammetterlo, di desiderare altro!
    “Chi sa invecchiare bene significa che ha vissuto bene”, è una considerazione che sentii anni fa, da qualche parte!
    Cerco di vedere, ogni giorno, se questa “massima” sia davvero un “segnale” e credo lo sia. Certo, è un po’ tardi aspettare la vecchiaia per capire se si era vissuto bene, 🙂 ma, come tu hai sottolineato, queste sensazioni di disagio esistenziale e “sociale” che ci assalgono in età ancora…. giovane sono senz’altro il campanello d’allarme di un presente che non è “vivere” e che, in età anziana, probabilemnte ci farà dire… di non aver vissuto!
    Cos’è la vita se non cercare di arrivare al traguardo con dignità e consapevoli dia ver fatto sempre tutto in buona fede, convinti e a testa alta?
    Sbagliando una, dieci, cento volte anche, ma consapevoli che ogni scelta è stata fatta con dignità e con la consapevolezza che in quel momento ci sembrava la cosa migliore!
    Perchè, oggi, molte cose del quotidiano non ci sembrano più le “cose migliori”?
    Perchè ogni nostra azione, movimento, pensiero, ci sembrano… faticose e senza senso?
    Una risposta credo si possa ancora darsela ma questo comporta una grande capacità di guardare in faccia la realtà recuperando la predisposizione che tutti noi “avremmo” all’ascolto di noi stessi, cosa che abbiamo quasi completamente perduto in nome della routine, delle vere o presunte (e pressanti) responsabilità del quotidiano!
    Inevitabilmente, allora, se ci si ferma a pensare anche un solo attimo, ci sembra che tutto sia stato… un bluff o, come tu dici, che tutto sia pervaso da quell’alone di viscido perbenismo e ipocrisia che ormai, gergalmente, può andare sotto il nome di stile di vita alla “mulino bianco”, tanto per capirsi!
    Che fare allora?? Come dice chi parla bene, sarebbe da riunire le forze e “contarci”, e cercare di ritrovare “assieme” il piacere di un quotidiano fatto di “sensazioni ” e di “condivisioni” invece che di routine!
    Ogni cosa si raggiunge se prima ci si riconosce pronti e consapevoli di voler… cambiare! E tu, io, noi… mi pare siamo “cotti” al punto giusto!

  2. 2
    claudio -

    E’ solo un po’ di stress e niente piu’. Prenditi un periodo di relax e fatti una vacanza in una localita’ sperduta. Vedrai che ritornera’ Denise come era prima.

  3. 3
    radicedirubino -

    Mah, che dire, Denise cara… So poco di te per poterti liquidare con un consiglio rapido ed indolore! Si fa presto a dire: fai una bella vacanza e torni la Denise di prima! Figurati!! I nostri fantasmi ci seguono, le nostre preoccupazioni non ci abbandonano solo perchè cambiamo luogo e ci rifugiamo in un villaggio vacanze o su una baita in montagna. Prova a fare invece una auto analisi su cosa veramente desideri nella tua vita e soprattutto se ti stai impegnando per ottenerlo. Gratuitamente non ci viene mai dato nulla e non possiamo sperare che la felicità ci cada dal cielo servita su un piatto d’argento. Secondo, ma non ultimo, verifica se per caso non stai scivolando verso una depressione psicologica e cerca l’aiuto di un medico prima di partire per una vacanza, altrimenti non ti godresti neppure quella se lo spirito è fiacco. Un abbraccio

  4. 4
    Paolo cogitoergosum -

    Mannaggia, claudio,
    se non ci fossi bisognerebbe inventarti!
    Ci hai svelato, con buona pace di Denise, il segreto della felicità!
    Soltanto che la buona Denise non aveva chiesto come tornare quella di prima, cioè arrendersi ed accettare supinamente tutte le regole di questa società malata!
    Denise aveva denunciato il contrario. che non ne piò più e non ha nessuna intenzione di ritornare “quella di prima”. E fortunatamente per lei!
    Perchè ci vorrebbero dieci, cento, mille Denise, che finalmente, dato che purtroppo si è accettati solo se si fa “massa critica”, riuscissero a modificare il corso “malato” di queste nostre società che hanno ottenuto tutto perdendo di vista l’unico valore per cui esiste l’uomo: l’uomo, appunto!
    E sottoscivo come oreo colato il commento lucido e poco” trendy” (e ancor meno di moda) di radicedirubino!
    Sotto la cenere bruciano ancora i resti di un fuoco allora!
    Quando arriverà davvero un vento forte che spazzi via la cenere che rischia di far spegnere il fuoco?

  5. 5
    claudio -

    Scusa Paolo, ma Denise si e’ fatta una domanda: “Dov’e’ finita Denise”. Questo presuppone che prima si piaceva. Come mai critichi il post degli altri, quando la soluzione non e’ cosi tragica come la vuoi prospettare te? Chi ti dice che quello che dici tu sia oro colato dal cielo e quello che dicono gli altri sono solo C@zzate?

  6. 6
    claudio -

    Aggiungo: Mi piacerebbe vedere voi (come ho fatto io) andare in quei popoli dell’Africa per capire veramente il proprio io…………………..queste vi sembrerebbero Barzallette…..altro che….
    Per questo il mio consiglio che do ad una persona normale (come tutti noi) e’ quello di farsi una vacanza che gli possa servire per riflettere. Tante volte (anzi spesso) cambiare luogo e ambiente, aiuta moltissimo a capire. Attenzione, cambiare non vuol dire scappare dai problemi o dalle angoscie che uno puo’ avere!!!!!!!

  7. 7
    Neda -

    Cara Denise, non mollare! Sai, ti capisco, succede anche a me di voler buttare all’ aria tutto, lasciare il lavoro, i miei genitori e scappare via. Spesso gli impegni quotidiani ci inghiottono, tutti pretendono da noi il massimo senza tenere conto delle nostre esigenze personali.
    A tutto questo ci si abitua, ma a volte il bambino che c’ è in noi si risveglia e si ribella. Il tempo scorre fluido, così non ci si accorge realmente che sta passando finchè un giorno capita di pensare alla nostra infanzia e ai sogni che le appartenevano e ci si rende conto che la realtà purtroppo è ben diversa. A volte mi immagino bambina, sempre a piedi nudi e sopra gli alberi, felice…é davvero difficile ritrovarsi in quell’ immagine.
    Comunque sia tu hai una famiglia, dei bimbi, credo che questo facesse parte dei tuoi desideri da persona adulta, quindi forza! Sei una persona in gamba. Non so se hai qualche hobby, se non è così prova ad interessarti a qualche attività che ti permetta di ‘staccare’ e di dedicarti solo a te, fai qualcosa solo per Denise. Palestra, bricolage, un corso di nuoto, e anche una piccola vacanza con i bambini, perchè no.
    E parla di questo tuo disagio, perchè lo sfogo aiuta. Spero che tuo marito sia una persona sensibile e comprensiva e che ti stia vicino perchè te lo meriti. Baci

  8. 8
    Bruno -

    Denise è una delle tante che ha speso tutto troppo in fretta.. fa parte di questa gioventù che non apprezzano quello che hanno!
    Sono tutti dei depressi e per reagire fanno uso di droghe… tutto qui.

  9. 9
    Ann -

    Quelli che dicono di darsi al bricolage per risolvere una “depressione”..e’ veramente il massimo. Come denise gia’ sa, non e’ certo del bricolage che ha bisogno. Calma, Denise, respira, aspetta, aspetta, che Denise torna, torna e spacca tutto di nuovo. Un abbraccio di sostegno e forza.

  10. 10
    denise -

    Intanto grazie a tutti per il sostegno.
    Non so se si usa ma vorrei rispondere a qualcuno di voi. Volevo dire a Claudio grazie per il consiglio, una vacanza mi farebbe certamente bene…ma poi quando torno i problemi, le mie paranoie le devo affrontare lo stesso, poi non serve andare in Africa per riscoprire il proprio io. Io prima dei bimbi facevo il claun volontario in ospedale e di cose ne ho viste lo stesso tante…ma cmq la “sofferenza” altrui può far riflettere ma non cancellare la tua! Sono convinta che non devo mollare, devo tenere duro perchè è quello che faccio da che ho cominciato a camminare da sola. E volevo dire a Bruno che purtroppo si sbaglia di grosso. Non faccio parte di quelle persone che lui ha descritto. Semplicemente sto attraversando un periodo molto intenso, buio, sono in discussione con me stessa e con tutto ciò che mi circonda. E come dice paolo sono cotta al punto giusto per cambiare e dare una svolta alla mia vita, solo che nella mia vita c’è mio marito e i nostri gemelllini,..devo trovare una strada per uscire da questo groviglio di pensieri, di stanchezza, di debolezza perchè siamo in 4 che ci meritiamo la felicità e se io non la trovo, nemmeno loro la troveranno perchè in questo momento non è proprio semplice starmi affianco. grazie a tutti mi siete stati tutti d’aiuto, ho materiale su cui riflettere…aspetto ancora i vostri commenti. Grazie veramente denise

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