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Sono solo e senza nessuno a 17 anni

di ragazzoqualsiasi

Scrivo questa lettera per sfogarmi visto che la notte penso sempre a come sono e nello specifico a come mi vedano gli altri. E anche al fatto che non ho amici. Sono un ragazzo di 17 anni normale che va bene a scuola e sono anche molto scherzoso e rido spesso, infatti è raro che mi prendano sul serio. Questo di giorno, la notte all’opposto mi sale un ansia tremenda e ripenso al passato, agli errori fatti, al pessimo rapporto con le ragazze che ho (messaggiavo con una ragazza per alcuni mesi poi ci siamo incontrati e mi ha detto che non facevo per lei… inutile dire come l’ho presa..) e anche sulla mia sostanziale solitudine. Ho diversi conoscenti, ma il sabato lo passo sempre a casa. D’estate poi soffro la solitudine più totale dato che la scuola è chiusa e le interazioni con i miei coetanei si riducono all’osso, tant’è vero che vado a mare da solo…
Fortunatamente lavoro nel tempo libero almeno ho la possibilità di tenere la mente occupata, che altrimenti vagherebbe nei soliti pensieri negativi. Inoltre da 3 anni, quasi 4, a questa parte di tanto in tanto ho dei periodi di tristezza e angoscia che mi bloccano del tutto la mente e mi impediscono di ragionare, mi fanno parlare poco e mi fanno passare la voglia di fare ogni cosa… Questi periodi hanno una durata variabile da qualche giorno a diversi mesi (l anno scorso questo periodo negativo è durato da fine luglio fino a tutto dicembre con qualche pausa). Fortunatamente da fine gennaio non mi è più successo ma anzi sono entrato in una fase nuova, cioè sono consapevole dei miei limiti sociali e semplicemente me ne sono fatto una ragione e penso che rimarrò solo a vita… Per farvi capire.. vedo una coppia in giro e subito mi faccio complessi d inferiorità dato che non ho nessuna ragazza, e neanche amicizie femminili ( ma nemmeno maschili a dire il vero…). Molte volte sorvolo su questa situazione e penso che mi crei problemi inutili che non esistono, cerco di essere più ottimista possibile e penso che magari finita la scuola e iniziando l università o lavorando avrò l’opportunità di conoscere altra gente e fare nuove amicizie. Penso anche sia solo una fase adolescenziale che crescendo svanirà, ma in realtà questo malessere mi accompagna fin dall’infanzia, anche se dall’esterno non sembra. Dunque questa asocialità potrebbe accompagnarmi tutta la vita e il timore di restare solo mi fa rabbrividire. Una volta durante una discussione un mio compagno di classe mi diede dell’emarginato sociale. Lì per lì risi, però quella frase mi andò giù pesante e ancora ora mi fa male… Quando faccio qualche passeggiata, rigorosamente da solo, vedo che qualsiasi ragazzo ha qualcuno con cui parlare, scherzare e divertirsi, mentre io no! Non so come uscire da questo tunnel… mi sembra come se fosse una condanna a vita. Per quanto riguarda le ragazze ormai ho perso le speranze. Nemmeno le cerco sui social perchè tanto so che non mi risponderanno credendomi brutto o non so cosa altro. Ringrazio in anticipo chi ha la pazienza di leggere questo mio sfogo e spero mi comprenda.

Lettera pubblicata il 11 Novembre 2020. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amicizia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Bottex -

    Ti comprendo benissimo, comunque in parte ti sei già risposto da solo. Sei molto giovane, senza auto né patente e quindi le tue possibilità di spostarti (e di fare conoscenze) sono molto limitate attualmente. Si limitano al binomio casa-scuola e poco altro. Al momento devi avere pazienza, ma vedrai che in futuro le possibilità di uscire da questa situazione non ti mancheranno. Quando frequenterai l’università e avrai maggiori possibilità di spostarti, avrai molte più probabilità di conoscere gente con cui ti trovi bene. Tra l’altro sembri anche un bravo ragazzo, che va bene a scuola, che lavora … stai pur certo che questa non sarà una “condanna a vita”! Potrebbe anche darsi che tu sia rimasto solo perché le persone che ti circondano adesso sono appunto un po’ troppo superficiali. Stringi i denti quindi, su con la vita e non disperarti, sei giovanissimo e hai un milione di possibilità di uscire da questa situazione. Saluti.

  2. 2
    Captain+Rhodes -

    Senza fretta, un passo alla volta, risolverai ogni problema. Inizia col selezionare e frequentare persone con le tue stesse passioni e stessi interessi, vedrai che ti farai il tuo giro, che è quello che ti manca. Per le ragazze, mi sembra un po’ presto per perdere le speranze. Se una tizia che hai visto una volta sola ti ha dato buca, non c’è da darci troppa importanza.

  3. 3
    Claudio Cacialli -

    Comprenderti ti comprendo, e te lo dico con il cuore. Come tutti gli adolescenti, le delusioni, le paure, anzi, la paura di non arrivare ad essere felice e condividere un amore, è terribile. Ma rispetto a me, hai solo 17 anni. Potrei essere la persona meno indicata per darti consigli, dato che ho divorziato dopo 33 anni.I tuoi 17 anni li ho vissuti con i tuoi stessi timori, e arrivato a quasi 60, stò rivivendo quei momenti, con la sola differenza che i miei 17 anni non torneranno più. Posso solo dirti, che ora devi pensare alla tua serenità fisica, e alla tua indipendenza economica. Non cercare mai l’amore o le amicizie ad ogni costo, sii sempre te stesso. Se piacerai, ad un a ico/amica, o ad una ragazza, piacerai per quello che sei. Non essere mai quello che gli altri vogliono. Datti comunque una scrollata, aumenta la stima di te stesso, e vivi con semplicità. Fai della sincerità la tua arma, cura te stesso, se stai bene con te stesso, stai bene con gli altri. E gli altri, con te!

  4. 4
    Yog -

    Qualcosa che non va, c’è.
    Partiamo da: “Fortunatamente lavoro nel tempo libero”.

    “Fortunatamente”, una beata fava: il tempo libero va impiegato per crearsi hobby, interessi, praticare sport, suonare uno strumento. Appassionarsi a qualcosa.

    A quel punto potrai parlare di qualcosa con qualcuno, giocare una partita a calcetto con la squadra di amici e invitare una ragazza a fare il giro del Danubio in MB o un’ultramaratona a Ladispoli.

    Cerca di leggere, leggere molto: parti da Marinetti, la tua vita ha un disperato bisogno di futurismo, sennò finirai con lo sviluppare una personalità schiacciata e inebetita come quelli che passano il giorno a guardare Netfliz, non sanno mai cosa dire di interessante a nessuno e poi si autoconvincono che le donne li rifiutano per eccesso di carisma o vai a guardare l’alba dal monte Faito con sguardo sognante in dicembre e ti prendi un raffreddore così ti devi andare a far mettere un tampax nel naso per vedere se hai il covid.

    Hai ancora tempo per rimediare, ma parti subito: datti da fare adesso perché poi non c’è più rimedio.

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