Sono molto perplesso per l’atteggiamento di una mia amica… non so se prenderla a schiaffi… o portala dal suo ex ad umiliarsi ancora una volta dopo un anno e mezzo che l’ha lasciata… io non ho altre parole da dirle…qualsiasi mio gesto e attenzione per lei sono stati vani … lei rende l’ex piu’ forte di tutti e tutto… rischia di rendere la sua vita insignificante… io non mi trovo nei suoi panni… ma mi sento di dire in ogni caso che la sua ostinazione per quell’essere e’ ridicola… magari non io ma milioni sono le persone che perdono le persone che amano per sempre… eppure continuano ad andare avanti…la vita ci da… altre volte ci toglie…non serve ribellarsi a questo… sprecare energie per cambiare una cosa che non ci piace e non si puo’ cambiare… sono frasi fatte ma e’ cosi e c’e’ poco da fare… le cose non accadono per caso… ogni cosa ha un senso e dobbiamo continuare a disegnare il nostro futuro perche noi siamo gli artefici di esso… il bicchiere non e’ mai tutto pieno o vuoto… impariamo a smettere di guardare sempre la parte mezza vuota… perche e’ inutile…… e io penso che lui le abbia veramente fatto un regalo a restituirla alla liberta consapevole che potesse essere una donna nuova… libera e ancora piu’ felice… buon san valentino amica mia
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Categorie: - Amicizia - Amore e relazioni
Caro re_edo purtroppo al cuore non si comanda, magari potessimo scegliere razionalmente chi amare : è ovvio che sceglieremmo solo chi ci fa star bene, ma purtroppo non è così, a volte la ragione va da una parte e le emozioni dall’altra…che fare?
la penitenza che mi è stata mandata riguardava proprio una mia amica. Certamente la sofferenza mi è servita per dare corpo ad una storia puramente spirituale, che attirava verso cose concrete, non avendo centro nelle cose di quaggiù. Lei è stata la mia persecutrice perché non poteva sottrarsi al disegno che la porta a difendere il solo bene che possiede. Le avevo detto che questa sicurezza non consentiva il buon matrimonio. Mi sono messa in discussione per separrae una persona a me vicina da quella storia che si fonda su colpe che ho espiato personalmente, tanto da non essere sicura di volerla condannare con giustizia perché la terra è dura e io l’ho conosciuta. Se non hai misericordia non la ricevi.Posto che non devo temere l’amore perché nell’amore non c’è timore.Io di lei ho avuto paura e chi di dovere si è assunto la responsabilità di farmi vedere quanta paura avessi di lei.Non si può descrivere. Sono diventata una bimba. A parte il resto che è importante.Non devo pensare a…
NOn devo pensare a loro, ma lo devo fare – e forse capiterà ancora- perché tutti hanno diritto ad esprimersi. La parte meccanica si deve ricostruire. L’anima è affar loro. Sembrerebbe che non conti niente. Non accetterò mai di stare nei paraggi. Dovrei essere un robot. Tutto quello che è stato è figlio della paura. Una paura che non si può descrive. Avrebbe potuto fare autocritica e pentirsi. Nessuno le dà la colpa, invece lei vede colpe inesistenti. Se avesse visto la mia paura – che si può vedere anche nella chiesa- capirebbe come una ragazzina può essere vista attraverso la soddisfazione sensibile di chi la guarda e può mettere quello che ha omesso per difendere il dogma della fede. Per me non è una pagliacciata. NOn esiste più, ma sono io a dover cambiare pelle. Ero cambiata tanto, adesso non sarei nemmeno capace di presentarmi ad un uomo. Non lo vorrei. la vita vecchia- a parte la famiglia- mi crea un senso di vertigine, non ho lo spirito per affrontare la competizione.