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Sono pentito di ciò che ho scritto

di uncittadinoitalianoignoto

Buongiorno, scrivo perché attualmente mi ritrovo pentito e mi vergogno anche un po’ di tutto ciò che ho scritto in questo sito.
All’epoca ero giovane e non capivo tante cose.
Solo questo.

Lettera pubblicata il 2 Agosto 2024. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 13 commenti

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  1. 1
    rossana -

    Ciao cittadinoitalianoignoto,
    non ti scusare, per esserti descritto come ti sentivi e per esserti espresso come pensavi.

    Siamo tutti diversi, ognuno con i suoi talenti e la sua storia. Si cresce tramite esperienze, sulle quali a volte fa piacere confrontarsi con estranei.

    Per quanto mi riguarda, condivido l’affermazione del poeta Vannuccio Barbaro: “Nel giudicare un qualsiasi comportamento noi giudichiamo anche un modo di essere, di cui quello è manifestazione, ma di cui nessuno ha effettivamente responsabilità.”

    Pur considerando la parola “valutare” in linea generale più adeguata di “giudicare”.

    Attento ad esporti troppo: il sito è molto cambiato!

  2. 2
    gabriele -

    É verissimo, il sito é cambiato, vi sono prevaricazioni gratuite che non si riescono a rimuovere,e sono in capo esclusivamente a pochi utenti, che maltrattano il forum, offendendo con gratuità gli altri utenti, quindi da un certo punto di vista immagino che tu sia scoraggiato dal condividere ancora lettere sul forum.
    Troppa conflittualità e offese espresse con troppa leggerezza poi riducono lo spessore e la qualità del forum stesso, e il paradosso é che chi si lamenta dei troll, é lui stesso un troll, e fa finta di scendere giù dalle nuvole, domandandosi come mai succede, ignorando che la fonte di ogni problema e lui stesso medesimo.

  3. 3
    Romina -

    Non vedo perché devi pentirti di quello che hai scritto se non hai scritto niente di male.
    Sono d’accordo con l’ultima frase del messaggio di Rossana.
    Piuttosto guarda, fai così, parti con la convinzione che scrivere in questo ambiente non serve a niente, siamo soli.
    Ricordatelo.

  4. 4
    rossana -

    Romina,
    verissimo che siamo soli, sempre, e che rarissimamente qualcuno può risolvere, nei fatti e, ancor meno, a parole, i problemi che ci affliggono.

    Tuttavia…
    “Coloro che si sentono infelici, di null’altro al mondo hanno bisogno se non di qualcuno che presti loro attenzione” (Simone Weil)

    L’attenzione, positiva o negativa, comunica energia e rinnova le forze per continuare le proprie battaglie.

    E… benché magari si abbiano importanti punti di riferimento in amici e parenti, in alcune circostanze può essere ugualmente d’interesse il confronto con estranei, che provano a comprendere e ad analizzare situazioni complesse senza i veli dell’affetto o del pregiudizio.

    Così avrei voluto che potesse essere per me, nei momenti di maggior bisogno.

  5. 5
    Romina -

    Rossana, oggi non conviene più confrontarsi con gli estranei, perché la comprensione è morta. Anche l’autore che dice di essere pentito di ciò che ha scritto molto probabilmente si è accorto di questo, tardi, ma come si dice, meglio tardi che mai.
    Ma perché dovrebbe pentirsi?
    Se ha ricevuto delle critiche o pregiudizi, magari anche qualche frecciatina, non è mica sua la colpa, si è solo fidato un po’ troppo ad esporsi, tutto qui.
    Così come i momenti di maggior bisogno vale la pena tenerli nella propria riservatezza.

  6. 6
    rossana -

    Romina,
    comprendere richiede impegno; molto più facile giudicare, assolvere o condannare.

    Vero, anche, che non tutto può essere impunemente rivelato su un sito pubblico. All’inizio della frequentazione attiva, ho raccontato un dolore, in forma indiretta, e sono contenta che ora nessuno possa facilmente ritrovare quel primo e unico sfogo.

    Pur essendo consapevole che ognuno si qualifica per cosa e per come scrive, poiché negli ultimi tempi prevale ovunque arroganza e conflittualità, è senza dubbio preferibile tenere per sé i problemi più intimi.

  7. 7
    Romina -

    Rossana, ormai in questo mondo sembra quasi che siamo tutti contro tutti, hai ragione negli ultimi tempi prevale ovunque arroganza e conflittualità.
    Io sono stanca, sono esausta, non ce la faccio più a vedere un mondo che gira male così, io rivoglio quello di quarant’anni fa che girava per il verso giusto e ci faceva assaporare di più la vita.

  8. 8
    Golem -

    Scusa se mi intrometto Romina, ma perché non vi contate tra voi non prevaricanti, empatici e pacifisti, vi riunite per gruppi nelle varie provincie e ritrovandovi periodicamente vi ricaricate di pace, ammore e serenità. Vedrai che dopo qualche tempo anche in questi moderni “sons of flowers” cominceranno piccole controversie, qualche gelosia, ripicche e empatiche prevaricazioni.
    Mi spiace comunicarti che l’animo umano è quello che è, c’è chi sa celare meglio di altri le mediocrità e le cattiverie, ma tutte le “società” anche quelle fatte di due soli individui, presto o tardi mostreranno gli animi di ciascuno nella loro “nudità”. E sarà a quel punto che qualcuno esploderà con un “ma l’anima de li mortacci tua”

  9. 9
    rossana -

    Romina,
    sono stanca anch’io. Soprattutto di trovare sempre più raramente professionalità e correttezza in qualsiasi acquisto o prestazione.

    Potrei anche accontentarmi di un po’ di gentilezza e magari di un sorriso. Ma anche quelli non sono affatto frequenti. Almeno tre esercenti su cinque sono ingrugniti, e trattano i clienti come se fossero scocciatori.

    Tutto sempre più complesso, più confuso, e già in gran parte “gestito” da robot. Non si può dire che sia un gran progresso e che il futuro si presenti più allettante…

    Mi ha fatto piacere condividere con te queste frustranti sensazioni.

  10. 10
    Romina -

    Golem, io non sono per niente una pacifista, sono sempre stata una ragazza ribelle, e di questo me ne vanto pure.

    No Rossana, non credo che potresti accontentarti di un po’ di gentilezza e di un sorriso, perché non sono gesti sinceri, viviamo in un mondo falso dove regna solo il profitto e la convenienza.

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