Questa notte fanno 10 anni che mio padre non c’è più. Non è che sia una bella ricorrenza da ricordare, ma insomma non è nemmeno un qualcosa che si dimentica.
Di questo non ne ho mai parlato con nessuno, di quanto mi manca e di quanto lo avrei voluto vicino in questi anni. Certo chi mi è più o meno vicino può intuire qualcosa, ma diciamo che in linea generale ho sempre evitato questa discussione.
Ho creduto per molti anni che ci fosse una sacralità inespugnabile su questo genere di pensieri, che fossero cose così intime e personali che non bisognava portare all’esterno.
Mi dava fastidio, e mi da fastidio ancora oggi, se se ne parla in famiglia. Preferisco che si eviti, che si cambi argomenti, che non se ne parli. Che rimanga quell’illusione di avere una famiglia normale quando oramai, da troppi anni così non è.
Certo questi 10 anni sono quegli anni che hanno fatto di me quello che sono, cioè quella persona che bene o male si barcamena con un discreto successo in questa oscura strada chiamata vita.
In questi dieci anni di cambiamenti ce ne sono stati tanti, forse troppi. Di cose negative idem.
Ma qualcosa di positivo c’è stato, so più o meno come affrontare la vita; dalle piccolezze quotidiane fino ai problemi più importanti.
Quando c’era papa’ non sapevo nemmeno come fare a cambiare o a far cambiare una lampadina all’auto, e ricordo perfettamente come a 20 anni questo è stato il primo problema del dopo funerale!
Strada ce n’è stata tanta e chissà quante volte l’ho pensato quando necessitavo di un aiuto, che tra l’altro nessumo me lo ha poi dato.
Ho dovuto risolvere troppe cose da solo, e devo dire che questa situazione dieci anni dopo comincio a non reggerla più.
Ma ciò che mi manca più di te è il fatto di non averti conosciuto abbastanza, che hai fatto da giovane, qual’è stata la tua vita?
Le tue lotte nel partito, la tua militanza… non ne so nulla e per tutta la mia vita non saprò mai nulla.
Con mia madre non parlo di lui, non riesco, nè chiedo mai nulla. In famiglia non riesco proprio a parlare di lui e quindi ora cari sconosciuti del forum, dovete sorbirmi voi 🙂
La politica era la sua grande passione, trasmessa poi a tutta la famiglia. Chissà cosa ne avrebbe pensato di tutto questo caos attuale…
Non ho altro da dire se non che ricordo a volte il suo viso sorridente e la sua spensieratezza.
La spensieratezza di un uomo che nulla aveva da rimproverarsi dato che per costruire una famiglia ha cominciato a lavorare dall’età di 8 anni. La spensieratezza dell’uomo semplice e lavoratore, che come diceva Pasolini, era rimasto magari un po bambino.
Non credo ci sia da aggiungere altro.
Un saluto a tutti
forse un giorno incontrerai qualche suo amico che ti racconterà un po’ di lui, di come era da ragazzo e le passioni che aveva…in bocca al lupo!
Non credo di essere io la persona ideale per commentare il tuo post scrivero’ x questo una sola cosa: questi 10 anni sono quegli anni che hanno fatto di te quello che sei: una persona unica e speciale!!