Come avrete capito dal mio nickname e dal titolo della mia lettera: sono molto incavolato. Sono un ragazzo come tanti e frequento l’ultimo anno di scuola superiore, fin qui tutto normale, no? Il mio problema è che sono molto incavolato (per non scrivere un’altra parola volgare) con il sistema. La mia critica iniziale va al sistema scolastico, che è praticamente inutile. E no, non lo dico perché non voglio studiare ma perché le cose che ci propinano sono inutili per il nostro futuro lavorativo. In primo luogo eliminerei gli indirizzi, un ragazzino/a di 13-14 anni non può fare una scelta del genere perché non sa ancora cosa fare della sua vita, inoltre siamo davvero sicuri che gli indirizzi siano ottimi per la formazione di un individuo? Non credo proprio, dovremmo ricevere tutti la stessa formazione e fare una scelta intorno all’età di 18-19 anni, età in cui si comincia ad avere le idee chiare sul proprio futuro. Vogliamo parlare delle materie scolastiche? Sono inutili. Lo studio delle correnti letterarie passate e degli autori è completamente inutile dato che non forma delle persone più abili. In pratica perdiamo il nostro tempo a studiare vita, morte e miracoli di gente morta. Ora qualcuno dirà, ma grazie alla letteratura migliori il tuo lessico, la tua dialettica! In primo luogo il lessico e la dialettica si possono comunque migliorare leggendo cose più utili (come per esempio un libro d’economia o di diritto. Materie che, a parer mio, dovrebbero essere insegnate in tutte le scuole), in secondo luogo la dialettica e il lessico non servono a nulla dato che non ci rendono più abili, non determinano la nostra intelligenza (che dipende da tutt’altro), e non ci rendono neanche persone migliori( per dirvi, io avevo gli stessi pensieri di giacomo leopardi già a 13 anni, e non sapevo neanche quale fosse il suo pensiero). Ora me la prendo con il mondo del lavoro in Italia: ogni tanto cerco qualche annuncio sul web per farmi un’idea di cosa potrei fare dopo il diploma, e cosa trovo? Tutti chiedono almeno 1 anno di esperienza, ormai non bastano neanche i corsi formativi. Ed ora, se tutti chiedono almeno 1 anno di esperienza, un neo-maggiorenne come dovrebbe fare la sua prima esperienza lavorativa?! Già la scuola ha le sue mancanze ( per non parlare del voto della maturità, che sembra essere troppo decisivo per il futuro) e si potrebbe benissimo fare a meno di quest’ultima, dato che non prepara praticamente a nulla. Sono seriamente preoccupato per il mio futuro. Ma la cosa più grave sapete qual’è? Che la gente si è dimenticata delle cose davvero importanti. Vedo gente che deride i contadini, i meccanici, i muratori ecc ma vi (generalizzando, non mi riferisco a voi lettori) rendete conto che questi sono i lavori basilari e che senza di essi un’avvocato (tanto per fare un esempio) sarebbe completamente inutile?! Vedo gente che fa competizioni inutili, gente che non riesce a stare in pace con se stessa a causa di queste cazzate. Ma ci rendiamo conto? La gente è figlia del consumismo, e devo ammettere che questo consumismo fa bene all’economia e al mondo del lavoro, ma fa male alle vostre tasche e alle vostre menti( mi dissocio da tutto ciò). Altra cosa, l’Italia, a parer mio, non si svilupperà mai dato che le tasse da pagare sono troppo alte (il fisco è al 43,5% se non vado errato) e c’è anche troppa burocrazia. Ragionando da investitore, mi rendo conto che in Italia non investirei mai in un’attività, perché? Fisco troppo alto. E’ ovvio che un investitore tutela le sue finanze, quindi…perché dovrei investire qui e pagare un sacco di tasse quando posso investire altrove e pagare meno tasse? Lo sviluppo di una nazione si basa proprio sugli investimenti: se nessuno investe, nessuna attività nasce e quindi niente nuovi posti di lavoro. Ora vado più sul personale: mi sono fidanzato e sono innamorato. Ci tengo a precisare che il mio amore non è solo emotivo, ma anche razionale perché con questa ragazza( come rapporto di coppia ecc) sto davvero bene. Credo proprio di aver trovato la donna della mia vita, e non lo dico perché sono in preda alle forti emozioni che provo per lei. Il problema? Il problema è che viviamo molto lontani (lei al nord, io al sud), naturalmente io dopo il diploma mi trasferirò (quindi la distanza è un problema momentaneo) ma se la situazione in Italia è questa, come faccio? Sarei costretto ad emigrare, e francamente non me la sento di costringerla a venire con me, ma allo stesso tempo non voglio lasciarla perché la voglio accanto a me per tutta la vita. Tralasciando che la mia famiglia non mi comprende a pieno, sono la pecora nera, e francamente è brutto essere la pecora nera e andare contro tutti. Vi ho fatto un quadro generale, se avete qualche domanda chiedete pure. Spero di ricevere dei buoni consigli da parte vostra (su tutti gli argomenti trattati nella lettera, naturalmente) e di ricevere le vostre opinioni. Buona domenica a tutti e grazie per l’attenzione! (mi scuso per eventuali errori grammaticali, ma mi interessa che il contenuto sia chiaro, non la forma)
Sono incavolato
di
Irato
Lettera pubblicata il 9 Ottobre 2016. L'autore, Irato, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao Irato, premettendo che per l’ età che ho potrei essere tua mamma, mi appresto a commentare alcune cose che hai scritto. Secondo me hai colto punti davvero interessanti, specie per quel che riguarda il sistema scolastico. Sono d’ accordo con te quando dici: “eliminerei gli indirizzi, un ragazzino/a di 13-14 anni non può fare una scelta del genere perché non sa ancora cosa fare della sua vita, inoltre siamo davvero sicuri che gli indirizzi siano ottimi per la formazione di un individuo? Non credo proprio, dovremmo ricevere tutti la stessa formazione e fare una scelta intorno all’età di 18-19 anni, età in cui si comincia ad avere le idee chiare sul proprio futuro.” In effetti, 14 anni sono davvero troppo pochi per sapere cosa si vuole essere nella vita e per fare scelte consapevoli. Ma non sono d’ accordo sul fatto che studiare, per esempio, arte e letteratura sia una cosa inutile. La scuola non deve formare solo per quello che sarà il lavoro che svolgerai nella vita, ma deve anche aiutarti a sviluppare comprensione e sensibilità per i concetti e per l’ essenza delle cose, e in questo senso le materie umanistiche sono fondamentali. L’ aspetto grammaticale è forse il più trascurabile. Ciò che ti trasmettono queste materie è l’ UMANITA’. Una cosa che difficilmente si impara o si amplifica studiando sui manuali di tecnica e meccanica. Che poi il nostro sistema scolastico su molti fronti sia obsoleto e inadeguato ai tempi, su questo non si discute.
“il fisco è al 43,5% se non vado errato”
Vai errato. Il fisco in Italia ammonta al 72% sul reddito.
Una percentuale chiaramente inaccettabile per chi vorrebbe fare degli investimenti. E anche qui mi trovo d’ accordo con te: questo sistema non aiuta a creare sviluppo e quindi occasioni di lavoro. Bisognerebbe intervenire a livello politico ma è difficile, a meno che non si inneschi una rivoluzione popolare.
Non commettere l’ errore di farti demotivare da ciò che vedi scritto negli annunci di lavoro. Se un’ offerta ti interessa seriamente, e ritieni di avere le carte in regola e/o la grinta necessaria per riuscire, presentati lo stesso per quel posto, anche se non hai esperienza pratica. Dimostra di essere una persona seria e volenterosa, in grado di imparare alla svelta e fai in modo di ispirare fiducia. Sii educato e conciso al colloquio ma al tempo stesso mostrati deciso e determinato, magari anche brillante e originale.. Chi crede in te e rimane favorevolmente colpito, non si lascerà scappare l’ occasione di “provarti”. Perchè da persona che cerca collaboratori, ti posso assicurare che trovare dipendenti REALMENTE in gamba ( aldilà del loro curriculum ) non è facile. Tieni anche presente che molti annunci ( sia in rete che sui giornali ) sono ingannevoli, oppure che molti assumono solo su conoscenze perchè lo ritengono un sistema più affidabile. Non farti abbattere da tutta questa situazione, impegnati e continua a non demordere. Se hai i numeri per riuscire e ti crei una rete di contatti prima o poi troverai il TUO posto.
L’ amore della tua vita? permettimi di dirti che alla tua età è meglio viversela alla giornata senza fare troppi progetti e senza crearsi troppe aspettative. Non hai nemmeno 20 anni, sai quante cose potrebbero ancora cambiare e accadere? Ma naturalmente lungi da me il “gufare” e ti auguro che tu e la tua ragazza vi amiate per sempre e non vi lasciate mai. Sto solo dicendo che al posto tuo non sarei così “assolutista”.
Non ti curare di chi deride coloro che svolgono lavori umili. E’ gente che non vale nemmeno la pena prendere in considerazione, sono solo dei POVERI SFIGATI, anche se guidano macchine di lusso e vestono di tutto punto. Ma nel cervello hanno il VUOTO, quindi che te ne fai di persone così?
In bocca al lupo per tutto!
P.S. essere sempre la pecora nera della situazione non è poi così brutto, dai! 🙂
Ma hai scoperto l’acqua calda? Sono tutte cose trite e ritrite, quelle che dici, e che nessuno cambierà mai.
Per quanto riguarda le materie scolastische, posso essere d’accordo, prendi il latino per esempio, lingua inutile che parlano solo il papa ed Harry Potter.
Per quanto riguarda il mondo del lavoro, estero estero. Sono d’accordo che non tutti possano permettersi di andare all’estero, così come tutti pretendono esperienza chce se nessuno ti fa fare, nonavrai mai. Eppure annunci controsenso, ovvero gli apprendisti con esperienza, che o sei apprendista o hai esperienza. L’apprendistato puoi farlo solo fino ai 29 anni per legge, quindi i 30-40enni che diavolo devono fare? Per non parlare di quelle aziende che assumono solo uomini, (perché una donna non è buona ad aprire delle scatole, che se vedessero una donna pulire casa da cima a fondo, vedrebbero che hanno la schiena a pezzi come uno che solleva pesi 7 ore algiorno), o di quelle aziende che assumono solo stranieri, perché costano meno, e possono pagarli in nero. Adesso vogliono mettere i pagamenti in vocheur, che devi andare in tabaccheria a cambiarli, non ci paghi nulla, e se sono non so, da 20 euro? Togli qualcosa di tasse, e non ti danno 20 euro ma 15, per fare un esempio. In una nota azienda ortofrutticola del centro, ai colloqui ti dicono che asumono solo con esperienza, e poi ti ritrovi con una che faceva l’estetista, e non distingue un pomodoro da una patata. (che esperienza avrebbe? Quella di fare la ceretta ai kiwi?). Solo i cinesi, aprono attività in italia, perché hanno meno burocrazia e meno tasse. Per esperienza personale, essere la pecora nera della famiglia, non è così male, col tempo ti ci abitui. E poi, vuoi pensare con la tua testa, o seguire il gregge in questa folle e sbagliatissima strada? Buona domenica!!! C’è ancora gente che considera i vari lavori di serie A serie B e serie C. Quelli di serie C, sono quelli che ci permettono di sopravvivere, gli altri solo di vivere, e…
… bella differenza tra le due cose. Purtroppo è la solita storia: chi vorrebbe non può, e chi può non fa. A tutti piacerebbe avere e fare un lavoro per quello che si è studiato, ma non non è quasi mai così, perché non sicreano le opportunità. Avere un lavoro che piaccia realmente e non uno schifoso che però di permette di guadagnare? E’ il sogno di tutti, ma la sopravvivenza viene prima, brutto da dire ma vero. Le agenzie per il lavoro, segnalano alle aziende solo chi vogliono, non dovrebbero però è così. Gli uffici di collocamento, a me il lavoro lo hanno fatto perdere, anziché trovarlo, e se ti iscrivi in uno, per poterti iscrivere da un altra parte mi hanno detto che avrei dovuto rifare tutto da capo, perdendo così “la precedenza” al lavoro. Su internet mettono annunci senza recapiti, annunci con la scritta “no perditempo” e non spiegano che azienda sono o cosa vogliono/cercano. Se sai come si può fare, spiegacelo tranquillamente. Io, ho la fortuna di lavorare in proprio, e se non fosse per la mia famiglia (e qui ci sarebbe da aprire un altro dibattito), sarei sotto un ponte. Per assurdo, non so sei hai presente quando da piccolo ti chiedono cosa vuoi fare da grande, (domanda assurda per un bimbo di 5-6 anni che non sa una mazza della vita). Ecco, per assurdo io a quella domanda ho sempre risposto la barbona. Perché dopotutto, anche se ho un lavoro mio, sarà quella la fine che si farà.
Un’azienda seria, si presenta, dice o scrive ciò che vuole/cerca e lascia almeno un recapito. E troppo spesso gli annunci non lo fanno mai. E poi, a un’azienda, dovrebbe solo importare se hai o meno esperienza e se sei eventualmente disposto a impararlo il lavoro, (che tanto nemmeno te lo insegnano più). Non i tuoi hobby o come è composto il tuo nucleo familiare, (in alcune domande di lavoro, chiedono pure questo). In passato, ho lavorato presso vari supermercati, dove il personale viene trasferito da un negozio all’altro, così non assumono, ho lavorato in aziende…
Comprendo il tuo stato d’animo @irato come penso moltissime persone che si ritrovano con una laurea in mano senza lavoro o hanno capito troppo tardi di aver sbagliato scelta di scuola superiore ad un’età quando ancora, come dici tu e come penso anche io, non si hanno le idee chiare su cosa si voglia fare in futuro o se le si hanno, vengono tappate le ali in partenza. I soggetti (e il problema) sono il sistema e lo Stato. Ma è un argomento su cui veramente ci sarebbe tantissimo da discutere… ed al quale purtroppo non si arriverebbe a niente. Certo, questo sito può essere utilizzato come valvola di sfogo per questa tipologia di argomenti, ma là fuori le cose continueranno a girare così come stanno girando e ti parlo da persona che vorrebbe lottare per cambiare le cose, ma siamo veramente in pochissimi che ci credono davvero.
Io ad esempio abolirei il numero chiuso, i test d’ingresso che sono una vera e propria presa in giro; tanto parliamoci chiaro: il figlio del chirurgo, la nipote del ginecologo, il nipote del veterinario con nomi noti, se veramente sbagliassero il test, pensi davvero che non passino con un po’ di soldi e con un po’ di raccomandazione? La meritocrazia non si basa su un test d’ingresso (che tra l’altro una persona potrebbe anche passare a culo e non perché se l’è meritato, togliendo magari il posto ad una persona che si è fatta il mazzo!), la si vede con gli anni, la famosa “scrematura” avviene da sé, senza che ci sia un test ad ostacolare l’entrata ai candidati. La cosa buffa è che il Ministro della sanità ha a malapena un diploma, l’infermiere invece deve laurearsi per guadagnarsi questo titolo… il paese dei paradossi.
Le scuole superiori? Mah, a parere mio, dovrebbero ridurre gli indirizzi, ma inutile parlarne dal momento che vedo che stanno inventando certi indirizzi dalla dubbia utilità!
Per quel riguarda la tua situazione sentimentale direi intanto di raggiungerla e poi discutere insieme a lei di questo argomento delicato.
….. di altri settori e o pretendono che tu sappia vita morte e miracoli del lavoro che andrai a fare, perché non hanno voglia di insegnartelo, o assumono altra gente solo perché appartenenti a determinate categorie, siano esse sociali, economiche, o geografiche. Buona domenica!!!
Vabbè. A 14 anni scelgono i genitori. Se i tuoi sono babbei, e spero di no, il problema è tuo. Adesso hai 18 anni e scegli tu, vediamo quanto babbo sei per conto tuo. Mi sa che da quanto sei sveglio al referendum voti Sì.
Maria Grazia
“La scuola non deve formare solo per quello che sarà il lavoro che svolgerai nella vita, ma deve anche aiutarti a sviluppare comprensione e sensibilità per i concetti e per l’ essenza delle cose, e in questo senso le materie umanistiche sono fondamentali. L’ aspetto grammaticale è forse il più trascurabile. Ciò che ti trasmettono queste materie è l’ UMANITA’. Una cosa che difficilmente si impara o si amplifica studiando sui manuali di tecnica e meccanica.” Hai detto una cosa giustissima però non sono totalmente d’accordo perché io(e così molte altre persone) l’umanità l’ho acquisita dalla vita, non dalla letteratura. Come ho già detto a 13 anni pensavo le stesse cose che pensava Leopardi, e di quest’ultimo conoscevo solo l’inizio dell’Infinito e il suo luogo di nascita. Comunque non dico che non si debbano studiare ma dico che dovrebbero essere facoltative oppure ci vorrebbe un’approccio diverso, ovvero smettiamola di imparare a pappardella vita, morte e miracoli ma leggiamo le opere con più piacere, a mo’ di hobby.
“L’ amore della tua vita? permettimi di dirti che alla tua età è meglio viversela alla giornata senza fare troppi progetti e senza crearsi troppe aspettative. Non hai nemmeno 20 anni, sai quante cose potrebbero ancora cambiare e accadere? Ma naturalmente lungi da me il “gufare” e ti auguro che tu e la tua ragazza vi amiate per sempre e non vi lasciate mai. Sto solo dicendo che al posto tuo non sarei così “assolutista”.” Le intenzioni sono quelle, poi se le cose andranno male…anche se non vedo il motivo per cui dovrebbe finire male. E comunque finiamola con questa storia dell’età anagrafica, personalmente mi reputo un ragazzo abbastanza maturo, insomma non ho “grilli” per la testa. Ti ringrazio per l’augurio e per i consigli che mi hai dato 🙂
Iosonoio
“Ma hai scoperto l’acqua calda? Sono tutte cose trite e ritrite, quelle che dici, e che nessuno cambierà mai.” Non è che ho scoperto l’acqua calda, so perfettamente che sono cose dette e ridette e che, come hai detto anche tu, non cambieranno mai. Semplicemente oggi ci ho riflettuto un po’ più del solito, avevo voglia di sfogarmi e di leggere altri pareri. Comunque grazie per aver condiviso la tua esperienza.
TittyTitty
Anche il mondo universitario dovrebbe essere riformato da zero. Anch’io toglierei i test d’ingresso, alla fine uno potrebbe far schifo ai test ma essere una persona portata per quella facoltà. Inoltre anche nell’università ci sono materie inutili e devo dire che molte di queste fanno più teoria che pratica, ed è grave, molto grave.
La formazione che riceviamo incide in maniera marginale sulle nostre scelte… è giusto avere delle nozioni. E’ ancora più giusto avere l’opportunità di confrontarsi con il mondo. I penso che, in fondo in fondo, tutti noi potremmo avere delle ragioni per essere arrabbiati. Secondo me non vale la pena superare la soglia della mezza giornata; mezza giornata potrebbe essere anche troppo se per carattere siamo delle persone estroverse. In quel caso, almeno per quanto mi riguarda, è importante non farsi coinvolgere più del necessario. Ti dico che alla mia età non sono più aperta alle amicizie… ma non mi faccio neanche domande della serie: -cosa potrei dire seduta ad un tavolo?- Niente. Non m’interessa essere di compagnia. Diciamo che compagnia è uno dei nodi che sarei intenzionata a sciogliere perché mi ha accompagnato dall’adolescenza fino ad oggi. Anche i ragazzi non riescono ad accettare l’idea che umanamente siamo soli. Vivere con me sarebbe impossibile dal momento che di natura sono una solitaria. Sento il bisogno di vivere dei momenti di astrazione che mi facciano vivere il raccoglimento come un bisogno che nasce dal cuore. Che dire? Forse in questo momento della mia vita il matrimonio potrebbe rappresentare un traguardo nella misura in cui trovandomi a vivere a stretto contatto con un uomo, consapevole di quello che comporta questa convivenza, sentirei come l’esigenza di lasciarmi alle spalle la moda. Da ragazza non lo vivevo come un sacrificio che nell’immediato mi avrebbe dato dei doni. Quando to trovi a stare a stretto contatto con qualcuno cominci a farti delle domande sulla libertà. Alcune risposte arriveranno da sé e quando non dovessero arrivare ti verrebbe naturale distaccarti per vivere appieno il tuo presente. La mia vita ruota intorno alla spesa e alla cucina. Queste sarebbero le mie giornate da sposata.