Buongiorno, dovrei essere felice ed invece ho una crisi emotiva che mi sta lacerando. Ho 38 anni e nella a vita ho sempre avuto un grande sogno: quello di innamorarmi, essere ricambiata e sposarmi. Ho avuto una delusione cocente 7 anni fa: il mio ex storico mi ha lasciata per un’altra donna dopo 9 anni. Sono stata male e ne sono uscita fuori tramite tre amiche che conosco da 20 anni. Siamo state felicissime e molto legate ma mi hanno sempre messo in guardia dal non sparire come feci con il mio ex. Giurai di non farlo più, d’altronde successivamente ho incontrato uomini che non volevano impegnarsi e quindi sono sempre riuscita a salvare capre e cavoli. Colpo di scena: dopo tanti anni, mi sono innamorata di nuovo perché ho incontrato un uomo con i miei stessi pensieri. La storia prosegue da qualche mese ed abbiamo intenzione di vivere assieme e sposarci ed ho cercato per quanto possibile di bilanciare le cose ma evidentemente non lo ho fatto abbastanza; parlando con le mie amiche mi è stato rinfacciato di essere nuovamente sparita e di stare a ripetere il vecchio errore. Io mi sono giustificata chiarendo che anche se ci Si vede di meno io ho sempre gli stessi sentimenti per loro e che nulla è cambiato. L’allontanamento sarà progressivamente fisico ma non mentale. Io ora devo investire su questa persona e concentrarmi sui miei progetti di vita e per una serie di ragioni è impossibile integrare bene il tutto. Dicono che è tutto chiarito ma mi sento in colpa ed infelice per aver causato loro dolore. Il mio compagno propone di invitarle nella cittadina dove risiede per vederci tutti assieme, di vederle di tanto in tanto come è giusto e sottolinea che se ci sposeremo come nei progetti, le priorità saranno diverse ovviamente. Io lo amo, voglio stare con lui, è tutto quello che ho voluto nella vita, ma le persone che mi sono state accanto negli anni bui non voglio lasciarle e ne ferire i loro sentimenti. Si dichiarano felici per me ma io mi sento in colpa; d’altro canto non voglio perdere l’uomo della mia vita perché mi causerebbe infelicità. Sono in crisi vera. Vorrei bilanciare le cose equamente ma non riesco. Come faccio?
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Categorie: - Amicizia - Amore e relazioni
Eh, pazienza. Se ne faranno una ragione che da ora in poi servono all’uso. Buon senso, ragazzi! Le cose di qualità sono poche e per pochi: ti apprezzeranno di più, sennò, col senno del poi: non ti meritavano!
Lullaby,
per me hanno ragione le tue amiche, ammesso che tu le senta come tali e non come rete di sostegno o riempitivo di spazi vuoti.
se è vero che la frequenza degli incontri personalizzati e della condivisione d’interessi non potrà più essere la stessa, ciò non toglie che si possano mantenere ugualmente i contatti, con una telefonata di tanto in tanto oppure l’invito a condividere un qualche evento con la vostra coppia.
sempre sconsigliabile puntare tutto il proprio patrimonio emotivo su un solo numero, che potrebbe magari rivelarsi in seguito instabile o incapace di reggere all’usura del tempo. salvo casi estremi, se si ama, si continua a prendersi cura di chi si ama e a offrire parti di sé, non solo a distanza o nel proprio intimo.
è sì una questione di priorità, che però dovrebbe continuare a dare a ognuno il posto che merita. se ti riesce e pensi ne valga la pena, diffida degli uomini che pretendono troppo ed evita di aspirare a simbiosi amorose.
Rossana io di certo voglio continuare a mantenere i contatti con loro e voglio fare esattamente quello che tu descrivi.
Ci scriveremo tutti i giorni ed organizzeremo di tanto in tanto delle uscite ma debbono accettare che non sarà più come prima. Non escludere ma dare ad ognuno la giusta collocazione.
Se ti ama, prenderà anche le tue amiche,
intendo quelle o quella importante per te.
Nel mio caso ad esempio la mia compagna non
ha avuto nemmeno il bisogno di chiedermelo,
aveva un’amica inseparabile e dopo un primo momento in cui io e la mia compagna siamo stati molto presi
uno dell’altra, l’abbiamo fatta parte della
nostra vita e quando ha trovato anche lei un compagno pure lui ne ha fatto parte.
Ovviamente questo dipende anche dalla compatibilità che nel caso c’era , ad esempio altre sue amiche
non così importanti per lei a me non dicevano nulla, anzi mi ero reso conto che in qualche
modo sfruttavano la mia compagna e ovviamente
non ho voluto averci a che fare.
Vabbè, dì alle amiche che il CCNA (Contratto collettivo nazionale delle amiche) prevede all’art.9 di avere il seguente set di relazioni minime:
1) auguri molto sentiti a Natale, sentiti meno a Pasqua;
2) regalo pro-forma preso dai cinesi al compleanno;
3) due telefonate a trimestre (vocali, attenzione!).
Basta, tutto qui. Se non va bene loro, si rivolgano allo SNA (Sindacato nazionale delle amiche) e facciano una vertenza, ma lo Statuto delle Amiche (la famosa legge 600) non dà loro speranze. Se vuoi, sono disponibile per un arbitrato, a prezzi da saldo.
Ma quali amiche?
Compagnia per evitare di guardare il vuoto dentro sé stesse.
Diamo il giusto nome alle cose.