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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2013. L'autore, mrrocco84, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Comunque prima cosa devi smettere di colpevolizzarti. Io penso sempre che se le cose vanno in un certo modo o se la vita mi pone davanti delle scelte che poi magari mi sembrano sbagliate, c e un motivo, erano rapporti sbagliati e se hai sentito il bisogno di chiudere e stato giusto così.
Anche io penso che non avendo fatto certe esperienze adesso è cm se fossi rimasta indietro su alcune cose, nn mi mi sento meno matura, ma semplicemente non ho il bagaglio di esperienze che hanno avuto gli altri, quindi ho determinate circostanze mi sento inesperta, ma non immatura è diverso.
Nn sai come ti capisco cmq, il fatto di sentirsi bloccati o esclusi con molte persone non sn ancora riuscita ad uscirne. Molto dipende da me e dal mio carattere un po chiuso ma molto dipende dalle persone con cui hai a che fare. Non so se hai mai avuto amicizie con stranieri di qualsiasi nazionalità. Ti posso assicurare che è tuta un altra cosa. Che tu ci creda o no riesco con loro a sentirmi perfettamente a mio agio, ci parlo ci scherzo senza avvertire nessuna timidezza o senso di inferiorità. Sn loro che riescono a farmi sentire a mio agio, forse perché hanno un altro modo di porsi, forse nn hanno pregiudizi, forse hanno più il senso della socialità..non lo fatto sta che puoi provare a cambiare giro di amicizie. È inutile cercare di essere amici di persone che ti snobbano, è deleterio e non sarà mai una vera amicizia.
Un aiuto psicologico lo devi cercare perché se non hai gli strumenti x uscire da questo circolo di pensieri diventa difficile. Nn devi x forza andare da uno psicologo, se ti piace leggere esistono un mucchio di libri e riviste di psicologia valide e che anche a me hanno dato un piccolo aiuto. Perché ti fanno vedere le cose da un punto di vista diverso.
Poi sn bene che se io ho un determinato carattere potrò riuscire a migliorare ma cambiare radicalmente la vedo dura. Non sarò mai la chiacchierona di turno o la leader di un gruppo. Ma forse neanche voglio esserlo.
Solo una cosa ci rovina l esistenza presente, farsi troppi pensieri troppe domande e sensi di colpa. Quindi cerca di uscire da questo circolo vizioso. È il primo passo x trovare un po di serenità e poi potrà arrivare tutto il resto.
Ciao mrrocco e ciao a tutti .ho incontrato xsne sbagliate.le ho tra la serahann buttata via.ora la mia testa vede tti cattivi le xsne. Poi vivejdo in un paese dov nn ci sn svaghi la sera nn esco.quindi sto chiusa.dobbiamo cercare di credere che nn sn tti cattivi
Premetto che non sto li a pensarci ogni momento, la mia vita è piena di cosa da fare durante la giornata ma delle volte capita che anche camminare per strada e guardare ragazzi e ragazze che si stringono, si baciano oppure gruppi di amici seduti ad un tavolo a scherzare mi provoca amarezza mettici che i genitori rompono le scatole con frati del tipo… quando ti trovi una ragazza, ma sei gay, non ti abbiamo mai visto con una donna, queste pressioni ti riportano a pensare. Oppure la sera quando mi ritrovo a letto mi piange il cuore, quando dite che non ci devo pensare in realtà non è mica facile. Ci sono giorni che grazie a dio sono preso dalle mie cose ma poi quando sto con me stesso mi viene il magone. Alle volte basta un libro o un film e il gioco è fatto. Lara anche io ho notato questa cosa, i mie colleghi universitari quasi la maggio parte cono cinesi o indiani e devo dirti che interagire con loro e alquanto facile per non dire discussioni normali come mai fatto prima. E hai ragione pure te Luna quando dici che anche io per primo etichetto le persone e dovrei un attimo uscire da questo meccanismo. Che devo dirvi sono veramente stanco, sto qui al computer e tra poco mi sparo il nuovo film di Sofia Coppola quando invece vorrei stare con persone. Sono saturo qui questi meccanismi che mi spossano, voglio cominciare a vivere senza doverla guardare attraverso un monitor. Però meglio aver scritto tutto questo e averlo condiviso anzichè tenermele dentro, no? Ciao ciao
Dai mrrocco 84…non ti abbattere…già hai ammesso la tua situazione, sei consapevole della tua situazione: è una mezza vittoria…ora un altro sforzo! Purtroppo questi casi di solitudine sono più frequenti di quanto uno pensa…la colpa non è dell’individuo, ma di questa società che non apprezza più niente, è tutto standard….Capisco che ti manca una ragazza, ma hai 30 anni, quindi non è tardi…non perdere la speranza in te. Sicuramente hai cultura da vendere, forza interiore a palate, hai scritto un messale) Il problema forse è che sei bloccato: il solo vedere due ragazzi baciarsi ti fa stringere il cuore. Cerca di sbloccarti, puoi iniziare a chattare, lo so, è una caxxata. ma ti aiuta. L’attesa della risposta di un messaggio da parte di una ragazza, il vedere una foto…sono pensieri che ti distolgono dalla cruda realtà. Poi ogni risposta ricevuta ti da sicurezza in te, e capisci che non tanto è l’immagine delle cose, ma la forma che conta…questo potrebbe essere un trampolino di lancio. Senza pretendere troppo. Farsi vedere da specialisti….boh, io non butterei soldi per un pò di timidezza…Poi fate voi)))Un abbraccio fortissimo ed in gamba)))
Forse arrivati ai 30 è più difficile trovare amici, io non so come uscirne.
Credo sia anche colpa mia che non faccio nulla per trovare chi mi capisce, o almeno non abbastanza. Non so che dire, credo che sono in quella fase in cui stare con la gente mi fa strano, preferisco la solitudine però quando ci rimango mi piange il cuore, ma non perché sono solo e perché restando tra me e me rifletto su il mio essere persona, non essere stato amato, amare, quando parlavo di come sento la mancanza di una donna o di amici in realtà mi manca un rapporto di complicità sia amoroso o di amicizia. Mi sto rendendo conto che bisogna prendere una decisione, in questo stato non si può andare avanti. In realtà io mi sento anno dopo anno meno pauroso ma qualcosa ancora mi frena, soprattutto a livello di interazione sociale. Quando ho letto quello che avete scritto per un attimo mi sono sentito meno solo, poi ho capito che comunque è sempre un dialogo fatto nel mondo virtuale e con onestà vi dico che se pur io bazzico per studi nel mondo della video arte, preferisco sempre un rapporto faccia a faccia, paradossalmente. Se guardo al passato fin da piccolo ero un ragazzo creativo poi dopo il mio estraniarmi dal mondo ho cercato rifugio nel mondo virtuale, chiudendomi ulteriormente, ma adesso sono anni che utilizzo il mio mac per cose utili e credo che la tecnologia sia la rovina per molte persone compreso me. Credo che mi siamo inpoltrito e credo e vi do ragione quando dite che vi sentite fuori dal mondo, dal tempo,cultura, società perché è così anche per me e vi dico da subito m e n o m l e perché oggi la vita e la “società” soprattutto è invivibile, e scusatemi ma questo lo considero un comportamento sano, sentirsi al di fuori mi sembra giusto, chi è quel sano di mente che può dire il contrario. Mi piacerebbe andarmene in Valle D’Aosta o nel Trentino trai monti e la neve e sbattermene di tutto sto schifo. Pace e tranquillità, questo ci vuole per capire cosa siamo e cosa vogliamo essere, la città ti mangia, specialmente Roma. Ecco un esempio:
http://www.repubblica.it/spettacoli/people/2013/10/01/news/giuliano_gemma-67695203/?ref=fbpr
vi voglio dire che ci hanno fatto credere che la felicità non è un diritto, che nella vita può capitare che si arriva a essere soli tutta la vita ma almeno bisogna cercare di arrivarci e andare su dal creatore con pace interiore felicità cercando di guadagnarsele no come Il povero Giuliano Gemma
che ha visto finire la sua vita in modo violento, quella violenza che ho parlato spesso nel messaggio. Non ci meritiamo come essere umani evoluti tutto questo, io non mi merito di essere stato soffocato da genitori e paure, esternamente mi possono anche considerare un mostro ma io sono un essere umano che quando torma a casa non fa altro che fare cose normali. Voglio essere quella persona che sarei potuto diventare no uno pieno di rancore, distrutto da chi non mi capisce, ero un ragazzo dolce, carino con tutti, educato e adesso sono… non saprei che dire, sono stanco, voglio serenità. Tornare a casa distrutto e poi guardarsi allo specchio e vedersi con i primi capelli grigi spuntare e voltarsi nel letto con la voglia di stringere la persona che ami e poi rivoltarsi e andare a dormire con la consapevolezza che domani passerai una giornata di mutismo totale non è facile ma cosa più grave e che il tempo passa e io mi accorgo che più invecchio e più quel desiderio sta scomparendo e questo mi fa paura perché sento che quella piccola scintilla quando si spegnerà sarà troppo tardi e di questo ne ho il terrore perché non so se in quella situazione riuscirei a trovare la strada per tornare alla vita.