SOLO

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1. 11
   vuotoestanco - 24 Agosto 2012 22:55

   Dreamer, ho provato a rigirarla la frittata 🙂 e ci ho trovato i tuoi consigli di non rinchiudersi in casa e di entrare in contatto con la natura, perche’ gli altri E.T. li trovi fuori.
   Invece il tuo E.T. lo hai trovato su internet, quindi proprio nei momenti in cui eri chiusa in casa, forse su una chat o chissa’ dove.
   La mia non e’ una polemica ti assicuro, e’ che nelle nostre condizioni come fai sbagli. Certo come nel tuo caso, puo’ capitare che ci provi e ci indovini, ma sei un’eccezione e poi se una persona, anche una sola, ti vuol bene per quello che sei vuoi dire che non sei proprio da gettare alle ortiche. Invece, Dreamer, se una persona a cui stare accanto non la trovi nella vita reale ne’ in chat vuol dire che sei veramente ‘vuoto’ e dopo tanto tempo anche ‘stanco’.

2. 12
   dreamer - 25 Agosto 2012 22:57

   hai ragione, le due cose sembrano in contraddizione. Probabilmente il mio stato d’animo era diverso fra il primo e il secondo post. Mettiamola così, in realtà ritengo entrambe le risorse valide.
   Nel mio contatto con la natura, nel mio vagabondare, non ho mai trovato qualcuno con cui parlare, a parte qualche sms dal cell o cose simili…
   Però anche la solitudine, nel “mio mondo” mi fa sentire più forte e mi dà spunti…
   Mentre internet diviene una risorsa, forse da molti considerata triste, a volte anche da me…ma tutto sommato penso non ci sia motivo di ritenerla tale…
   Il vuoto interiore è qualcosa che ha poco a che fare con il trovare o meno una persona che ci stia vicino…il vuoto interiore lo colmi anche in solitudine…anzi, a dire il vero, è normale che finché non lo riempi, sarai solo…uomo o donna che tu sia…

3. 13
   vuotoestanco - 27 Agosto 2012 10:25

   Eh si’ Dreamer, se si riesce in qualche modo a riempire la solitudine vuol dire che si sta bene con se stessi e quindi malgrado tutto si e’ equilibrati, forse tendenzialmente “non di compagnia”, ma comunque piu’ o meno equilibrati.
   Il problema nasce quando il vuoto rimane vuoto, che si sia soli o meno. Non si piace a se’ stessi e quindi ci si autoconvince di non piacere agli altri, e’ un circolo vizioso che non riesci a spezzare. Un infernale onanismo cerebrale che ti porta a non tenere in alcuna considerazione le manifestazioni di stima, le parole con cui ti viene detto che vieni considerato serio e affidabile e, dalle donne, profondo e sensibile (ma poi tutte si tengono alla larga). Per un maschio e’ una condizione tremenda, perche’ una donna in un uomo cerca un minimo di concretezza e di autostima, la cui mancanza spesso a voi donne viene perdonata, anzi se siete e vi dichiarate fragili e insicure ispirate tenerezza e attivate l’istintivo senso di protezione maschile. E pensa che la persona che vorrei avere vicino la immagino proprio cosi’, insicura, fragile, sensibile e amante delle piccole cose, ma per questo tipo di donna non va bene uno come me.
   Forse tutto questo puo’ sembrare un inutile piangersi addosso, ma quando i tentativi fatti negli anni per uscirne sono risultati infruttuosi, non vedo a quali altre conclusioni potrei giungere.

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