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Solitudine interminabile…

di anna94

Salve a tutti… mi chiamo anna e ho 18 anni, non avrei mai pensato di ritrovarmi qua, su questo sito, a chiedere l’aiuto di qualcuno… non l’avrei mai pensato perché per quanto triste e vuota possa essere stata la mia vita pensavo che prima o poi sarebbe passato, e che forse la felicità sarebbe arrivata anche per me. Ma purtroppo non è stato così, passa il tempo, passano gli anni, ma la mia vita non cambia, non migliora.. peggiora e basta. Fin da piccola ho dovuto lottare col bullismo, le prese in giro.. e solo chi ha vissuto una situazione del genere sa quanto dolore e sofferenza ci sia dietro a un offesa, un insulto. Le elementari e i primi anni di medie sono stati un inferno per me, ho subito le cattiverie più assurde.. e questo perché? Alle elementari venivo presa in giro e derisa per un mio difetto fisico, che poi col tempo è svanito.. mentre alle medie venivo insultata e derisa da tutti per il mio modo di essere diverso dagli altri.. per esempio, durante la ricreazione invece che andare a fumare restavo in classe a farmi i compiti per l’ora successiva, o perché a differenza delle mie compagne non avevo ancora avuto esperienze amorose. Sono sempre stata esclusa da tutti.. non ho mai avuto nessuno dalla mia parte, tutti mi facevano credere di essere sbagliata, e alla fine sono pure arrivata a crederci. Dopo le medie ero felice, perché dovevo cambiare scuola, andare finalmente alle superiori, ero cambiata anche io, avevo più speranze, e credevo che andando alle superiori avrei potuto lasciare il passato alle spalle.. ma ahimè.. il mio primo anno di superiori è stato il peggiore di tutto.. mi sono ritrovata compagni della scuola media, che hanno contaminato la mia immagine in tutta la scuola, e anche li ho subito le cattiverie più assurde che non sto a elencare perché non basterebbe lo spazio.. comunque non ce l’ho fatta a finire l’anno e ho cambiato scuola.. in questa ho conosciuto persone fantastiche, potevo essere me stessa e avere qualcuno con cui parlare, certo non è stato tutto rose e fiori perché la gente idiota l’ho trovata pure li.. figuriamoci… comunque, se l’anno era andato “bene” per via delle amicizie era andato male per il resto, a causa della mia ansia e depressione per tutto ciò che mi era successo, e per la mia famiglia che non mi ha mai capita ho perso un altro anno, tanto che decido di ritirarmi e di porre fine a tutto ciò. Ovviamente ho affrontato tutto questo in completa solitudine, non ho mai avuto amiche con cui sfogare la mia rabbia e il mio dolore, l’unica amica che ho avuto e con cui uscivo dall’età di 15 anni mi ha voltato le spalle in un momento buio che stavo attraversando per via della mia famiglia. Forse perché non le andava di sentire i miei problemi.. o forse, perché non era degna di starmi accanto. Finita l’amicizia con questa persona non sono mai più uscita di casa, vivendo in un piccolo paesino e non avendo amicizie. Ora ho 18 anni e passo le mie giornate in casa, a piangere da sola, nessuno sa del mio disagio, ai miei genitori e parenti non importa. Passo il tempo a deprimermi e a pensare a come sarebbe potuta essere la mia vita in circostanze migliori, e penso che ormai gli anni migliori sono andati via per sempre, sprecati. Non so cosa voglia dire divertirsi, innamorarsi, vivere! Non lo so perché non ho mai provato queste cose, ho 18 anni e non mi sento viva! Non ho amici, non esco mai, non ho un ragazzo, e non sono mai entrata in una discoteca neanche in sogno. Delle volte, quando entro su facebook e vedo post di ragazze che soffrono per amore vorrei avere anch’io il cuore spezzato, perché vorrebbe dire esser stata felice, aver trascorso dei bei momenti. Voi mi direte che sono giovane, che ho una vita davanti, o che non devo disperarmi perché nella vita ci sono situazioni peggiori. Io so che nella vita ci sono situazioni peggiori.. ma questa? Questa è la mia situazione.. e per me, che non vedo via d’uscita è la peggiore in assoluto.

Lettera pubblicata il 27 Ottobre 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 14 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Aurora -

    Sono convinta Anna di quanto stai male, ma è dentro di te che devi trovare la forza di volare. La tua mente sarà sicuramente il luogo più ricco e divertente del mondo se stai ad ascoltarlo. Studia la gente che incontri e poi sorridi e parla a chi ti ispira fiducia. Non aspettarti niente dagli altri, cura il bello che è in te stessa invece di piangere. Troverai un tesoro e quando l’avrai apprezzato anche gli altri magari potranno scorgerlo.

  2. 2
    kiky9326 -

    Capisco la tua situazione, le elementari no ma le medie sono state una lotta continua. Però fai male a ritirarti, perchè ti rovini un futuro. So che queste cose si fanno quando non si vede un futro, niente amici, niente ragazzo, stare sempre in casa, ci sono passata anche io, ma sono del parere che uno si debba costruire il proprio futuro con un po’ di sano egoismo (mi ci è voluto un po’ per impararlo): tutti ti prendono in giro, tu fregatene. O è gente che dentro è vuota, o che ha più “problemi” di te e si sfoga in quel modo. Tu pensa al tuo futuro, ora non hai un ragazzo, ma non è rimanendo in casa a deprimerti che lo troverai, trova il coraggio di capire che anche sei sei da sola ce la puoi fare. E a volte è meglio rimanere da sola, piuttosto che avere qualcuno che ti “rovini” la vita, se ne vuoi parlare meglio ti do la mia mail kiky93a@hotmail.it

  3. 3
    T.D._ -

    Anna, cara ragazza,
    so quello che provi, ti capisco, abbiamo un vissuto molto somigliante.
    Anche per me le esperienze con “gli altri”, i miei coetanei, sono stati fin da bambina piccoli incubi che mi hanno portata ad essere oggi un personaggio diciamo “particolare”, e mi limito qui senza scendere nei dettagli.
    Riassumendo: “la gente” intesa generalmente mi è insopportabile, mi sono a poco a poco innamorata della solitudine, dei silenzi e del rigenerante contatto con la natura. Anch’io a casa anziché trovare un “nido” accogliente ho riscontato un’obietta incapacità di dialogo e immedesimazione e per tutta l’adolescenza i miei erano dei “fantasmi ostacolanti”. E come te ho sofferto, non poco. Per molti anni ho vissuto “il terrore del buio” che per me significava non la paura tipica dei bambini, ma il fatto che di sera rinvangando i malesseri della giornata, scoppiavo in pianti ansimanti, eppure sempre silenziosi, sempre tra me e me ed ero completamente impotente rispetto la forza travolgente con cui “mi scioglievo”.
    Ero una bambina ed ero sola. Nessuno si è mai accorto di nulla o forse hanno fatto finta di niente, poco importa ormai.
    In tutto questo mi ha salvato il piacere di leggere, studiare, interessarmi. Ho iniziato a prendere in mano libri e a disegnare l’abbozzo della me attuale: ho cominciato a razionalizzare i miei pensieri, a scoprire che qualcuno al di là del mio naso la pensava come me e a dare dei nomi alle sensazioni, a capire che di fatto ero arrabbiata per quello che mi era successo ma in fondo contenta di non appartenere a “loro”, a quelli che un’autonomia di pensiero reale non ce l’hanno, a quelli che scimmiottano i comportamenti, i pensieri, i gusti degli altri solo perché sono stati abituati a farlo. Poi ho conosciuto qualcuno di importante che stranamente condivideva le mie critiche, ancora fresche, e mi ha aiutata ad indirizzarmi verso un percorso di concretizzazione. Sono “strana”, per gli altri, eppure in fondo sono fiera della strada che ho fatto.
    Non ho perso la sensibilità, ma mi sono incattivita, mi sono dissociata con le parole e con i fatti a ciò che non mi piace. Qualche mese fa incontrai su un muretto il ricordino di un writer “La vita è pura m…, reagisci …, quando muori te ne penti”. L’ho fotografata e appesa in camera. Adesso mentre ti scrivo la guardo: è stato come trovare la somma dei miei ultimi dieci anni, come se per caso mi fossi trovata davanti la conferma che a non abbassare la testa, ad andare per la mia strada con convinzione, contro se non tutti quasi, costandomi non poco AVEVA UN SENSO e stava dando i suoi risultati. Il risultato di guardami allo specchio e sentirmi serena. Di vedere cose da cambiare ma negli occhi la serenità riflessa delle scelte e della piccola muta anonima lotta che ogni giorno porto con me, ovunque vada.
    Soffrire è normale, arrendersi significherebbe darla vinta a coloro che invece sono sconfitti dalla partenza: i seguaci delle masse.
    Quei bambini che ti deridevano lo erano.

  4. 4
    T.D._ -

    E se non sono cambiati con il maturare dell’età, se non hanno realizzato quanto stupidi possano essere quei bambini a cui a casa si permettono o addirittura favoriscono derisioni, giudizi cattivi, critiche dispregiative e non si insegna il rispetto della diversità, della solidarietà umana (un difetto fisico, un problema, ma anche semplicemente gusti e scelte)….beh, peccato per loro, non cambieranno più. Resteranno i complici di un sistema che si ritorcerà loro contro per legge naturale, mica per altro!
    E la mia non è una visione catastrofista o fatalista, è una consapevolezza che solo la cultura, il confronto, mi ha regalato.
    Per cui, Anna, so che è dura, ma riprenditi. Non dare a gente così la soddisfazione o l’importanza che non meritano. Fà tutto quello che ti è possibile per rialzarti, un passo alla volta, senza pretendere troppo da te stessa. Inizia ad interessarti a storie simili alla tua, a leggere, a confrontarti, a parlare e frequentare chi ti capisce, di persona o virtualmente che sia, l’importante è mettere fuori la testa dal guscio.
    Indirizzati e dedicati alla cultura dell’anticonformismo, che non vuol dire per forza essere diversi dagli altri, vuol dire FARE QUELLO CHE PIACE, ESSENDO SE STESSI, CHE PIACCIA O NON PIACCIA “all’opinione pubblica” per ironizzare ma poi mica tanto. Infatti, ai più non piace, rassegnati. A chi piacerà, secondo mia esperienza credimi piacerà tanto da farne proprio lo stile di vita e tu, tu a quella persona piacerai per quella che sei, ti sembra poco? In una società in cui i rapporti sono così vuoti, superficiali, rapidissimi, falsi, mossi dai tornaconti, non è preferibile faticare a trovare “le persone giuste” (amicizie, affetti, amore), poche, ma essere sicura che ti apprezzino realmente per quella che sei? Io ti dico di sì, credimi che funziona.
    SII TE STESSA, verrà tutto da sé. Ti lascio una corrente di pensiero filosofica relativa ai cicli della vita, è di un premio nobel che stimo che, riassunta, dice “la fatica non è concepita in natura”, è una frase che và presa nel senso lato: intende che andare contro natura non è produttivo, è uno sforzo sovrumano, destinato a fallire.
    Per cui, concentrati sull’energia che i tuoi vent’anni ti regalano, falla uscire, sfrutta l’entusiasmo di vivere, non lasciarlo represso per loro, credimi non meritano tanta attenzione….
    Coraggio! Affettuosamente,
    T.D., The Dreamer, S.

  5. 5
    Haless -

    Cara Anna,
    coraggio,hai ancora tante carte da giocare,anche scrivere in questo forum è stata una buona idea,hai trovato già degli amici e io mi unisco volentieri perché ti capisco,il bullismo a scuola è una brutta esperienza che abbiamo vissuto tutti,chi più chi meno,ma non bisogna darci importanza,io a distanza di anni a ripensarci ci rido sopra!
    Vedrai che le occasioni per rifarsi ci saranno,ne sono sicuro,ma non cadere nella tristezza,altrimenti si rispecchia nel tuo sguardo,nel modo di parlare e comportarsi e questo alla gente purtroppo non piace e tende ad allontanarti.
    Segui i consigli di The Dreamer che ha scritto due post bellissimi.
    A presto!

  6. 6
    Paolo25 -

    Abbi speranza carissima Anna vedrai nella vita si può piangere ma ci sarà un giorno, un giorno qualsiasi, quel giorno verrai ripagata di tutto quanto Sei coraggiosa ad affrontare il più grande nemico che abbiamo…noi stessi. Avrai sicuramente un grande e bellissimo tesoro dentro te…sappilo amministrare con parsimonia e donalo solo a chi tu ritieni degno di poterlo ricevere, affronta tutto con il sorriso, si sempre ottimista anche se le cose non vanno…non farti mangiare da te stessa….so benissimo cosa provi e come ti senti e credimi e veramente difficile vivere e decidere di uscire dalla bella prigione dorata che rappresenta la nostra essenza…abbi fiducia e vedrai che le cose miglioreranno…abbi fiducia in te Anna perché ad ognuno di noi a tutti quanti la vita ha regalato qualcosa di speciale da condividere con gli altri….un bacio
    Paolo

  7. 7
    anna94 -

    vi ringrazio tantissimo per i consigli che mi avete dato..è bello sapere che da qualche parte esiste qualcuno disposto a spendere delle parole di conforto e aiuto nei confronti di una persona che ne ha bisogno…è bello leggere le vostre parole, ma allo stesso tempo triste, perché alcuni di voi si sono trovati in situazioni simili alla mia..ammiro la forza di T.D nel sapersi rialzare, e di credere ancora in qualcosa nonostante tutto. volevo dirti che non è vero che sei “strana” sei semplicemente te stessa, e purtroppo è questo che ci penalizza..l essere se stessi. io non so se riuscirò mai a dare una svolta alla mia vita..ma so che finché ci saranno persone come voi continuerò ad avere la speranza.

  8. 8
    T.D._ -

    Anna,
    sei una brava ragazza, lo sento, hai un sacco di dolcezza da regalare e da ricevere.
    Se ne hai voglia, lascia la tua e-mail e ti scrivo qualcosa anche in privato!
    Un abbraccio

  9. 9
    Paolo25 -

    Forza anna dai che il mondo ti aspetta 🙂 sei dolcissima ha ragione TD c’è tanta dolcezza nelle tue parole…abbi fiducia in te stessa e si sempre positiva…la tristezza è normale ed è utile perché serve a farci riflettere e a ragionare su noi su chi siamo su cosa abbiamo dentro e cosa abbiamo da dare per farci voler bene…riparti è avrai tante opportunità per sorridere 🙂

  10. 10
    anna94 -

    Certo:-) La mia mail è questa: annabel.vs75@gmail.com

Pagine: 1 2

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