Ciao a tutti, è la secondo volta che scrivo…ho 23 anni e da quando la mia ex mi ha lasciato (nel Maggio scorso) mi sono ritrovato quasi senza amici giusto due, e mi rendo sempre più conto che le persone sono tutte egoiste, nessuno che tende a darti una mano o anche solo a provare a conoscerti meglio…certo ognuno avrà i suoi problemi però voglio dire se sai che una persona con cui condividi del tempo, come può essere a lavoro o anche in palestra, sta passando un brutto periodo almeno provare ad aiutare, a me verrebbe naturale…chiedi di uscire a qualcuno con cui vedi che c’è sintonia e trovano le peggio scuse, oppure ti messaggi quasi ogni giorno con una persona e quando chiedi di uscire idem…qual’è il problema di sta gente? Fin quando hanno il loro giro di amicizie non ti cagano e su questo ne sono sempre più sicuro, ormai convivo con la solitudine e in certi momenti della giornata ne sento anche il bisogno di stare un po’ da solo però sono più le volte in cui preferirei avere qualcuno con cui passare del tempo, se mi ritrovo a passare qualche sabato o venerdì sera da solo in casa non ne faccio più un dramma come accadeva dopo pochi mesi che ero stato lasciato però se potessi scegliere preferirei il contrario…a qualcuno di voi è capitato qualcosa di simile ed è riuscito ad uscirne da questa situazione?
Risata fragorosa,gli amici non esistono ma le hai lette le altre lettere?io avrei dato la vita per loro li ho sempre assecondati aiutati gli ho prestato cose che non ho piu avuto indietro e quando a 40 anni mi sono rotto il c.... di cercarli non si sono piu fatti vivi chi da 10 chi da 20 chi da 30 anni non ha trovato un minuto di tempo per chiedermi se sono ancora vivo.ciao,trovati un altra donna
Ciao
Hai ragione,io invece ho tanti amici ma tutti fidanzati!
E quindi ovviamente non mi possono aiutare,perche chi esce da solo a coppia o con altra coppia…
Quindi sabato sera casa e pedalare dopo 6 anni senza aver saltato nessun sabato con lei…(lasciato da circa 1 mese e mezzo)….
Gli unici 2 amici non fidanzati non sono idonei:uno vuole fare il ragazzino e l’altro non ha molta voglia di uscire e quindi mi passa la voglia…
Sto cercando di fare nuove conoscenze,ma e’ molto difficile…
Sono molto selettivo e non molto giovanile come loro (non amo la disco e uscite ubriacanti) e quindi ho molta difficolta’ a legare con queste nuove conoscenze.
Purtroppo ancora non so come uscirne e sinceramente sto passando dei bruttissimi momenti,pensando al fatto che lei si stia divertendo ed io sto in tale situazione…
Impegnati in qualcosa guarda è l’unico modo,musica politica sport volontariato,le uscite a tempo perso sono appunto tempo perso e poi lo dici tu che lei si diverte, e ricorda amico di tutti e di nessuno
Di nessuno.
Vinci la solitudine leggendo (al sabato sera) la trilogia di Danzica. Considerala una prova di vita. Non dico che ti cambia la vita, ma senz’altro ti abbassa la vista.
Sarebbe bello organizzare una bella cena, un bel sabato sera insieme di nuovo caldo e confortante, tutti noi lasciato soli, di etá e luoghi diversi, insieme a parlare delle nostre passioni, a conoscerci, a consolarci un pó, a parlare di noi per ricordarci chi fossimo prima di donare tutti noi stessi a questa gente tanto amata così inutilmente. Forse Yog lo diceva per prenderci in giro ma invece leggete ragazzi, leggete tanto, i libri sono i miei unici amici ora, e se vi piace provate a scrivere qualsiasi cosa su un foglio, un pc, raccontate, raccontatevi, inventate, sfogate, a me lettura e scrittura mi stanno salvando la vita dato che non ho soldi per concedermi altri sollazzi e dato che non credo più molto nei rapporti veri con le persone
Giallosole. Io non prendo mai in giro nessuno. Tu non hai letto la trilogia. Non lo ha fatto quasi nessuno. E si vede.
Da quando la mia famiglia si è ritirata dal commercio ho cominciato a coltivare la mia solitudine come si coltiva un fiore. Non m’interessa di essere capita perché sono abituata a sostenere occhiate lunghe e strane, ma ho la fede necessaria per riuscire a sostenere l’approssimazione e superficialità nel giudizio. Non posso evitare di rispecchiarmi nella mia storia per stare in equilibrio. In compenso so che non si può piacere a tutti e non mi aspetto l’amore perché quello che manca è segno che mi devo amare di più. Non mi è mai mancato l’amore. Non mi è mancato quando le persone attraverso di me hanno potuto leggere una pagina della loro vita e capire che avrebbero potuto essere felici per sempre in quella situazione. Ecco, il sentirsi adeguati… che non significa disprezzare il presente. Quindi le persone mi hanno voluto bene in questo senso… attraverso la memoria, il frammento che sostiene la figura. Non è questo amore che mi aspetto. Non è tempo. Si deve costruire. Chiunque sia stato umiliato e offeso ha ragione di vedere nel diverso qualcosa che gli ispira un senso di superiorità in uno stile patriarcale che salva da qualsiasi forma di morte temporanea.
L’egoismo è la regola anche chi si mostra generoso, spesso ha altri fini.
Soppesiamo quindi pregi e difetti di chi ci sta intorno, se i pregi superano i difetti
va bene per noi.
Quello che tiene in piedi è l’interesse reciproco.
Se abbiamo molto da perdere a lasciare qualcuno e
lui ha altrettanto da perdere a lasciarci,
questo si mostrerà il rapporto più resiliente.