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Sola oppure no?

di Emily Lewis

Sono una ragazza di ventisette anni e mai ho avuto una relazione sentimentale.

Il motivo è che non ho mai incontrato un uomo disposto a stare con me, che di me si sia innamorato ed io stessa ho avuto soltanto delle cotte tutte naufragate in un mare di nulla.

Ci sono stati periodi della mia vita nei quali avrei desiderato una relazione amorosa ma l’uomo giusto sembrava non arrivare mai.

A furia di aspettare ho cominciato a non farci più troppo caso, sto/starei bene anche per conto mio, ho i miei interessi cui dedicarmi ed ancora una posizione lavorativa da costruire.

Mentalmente sono molto indipendente, so badare davvero bene a me stessa e l’unica insicurezza è l’instabilità lavorativa che mi spinge a guardarmi intorno e pensare che, oltre a tutti i finora vani tentativi fatti in Italia, potrei anche spostarmi all’estero per sistemarmi.

Per chiudere il quadro, la mia stessa famiglia sta progettando di trasferirsi altrove nel giro di pochi anni ed i miei genitori vedendomi sola, mi hanno anche proposto di cominciare ad informarmi per qualche possibilità lavorativa nel loro paese di destinazione così che possiamo continuare a vivere se non sotto lo stesso tetto (sono la prima a non volerlo) almeno nello stesso territorio e questo non mi spiacerebbe siccome ho già vissuto all’estero da sola per un lungo periodo e per quanto autonoma la nostalgia della mia famiglia l’ho sentita.

Invecchiando i miei, sarei anche contenta di averli vicino così da sostenerli in caso di necessità.

Bene, tutto sembrerebbe seguire una sua logica quando ecco che inaspettatamente incontro un ragazzo con il quale si è creata una certa affinità.

Lui è poco più giovane di me e con una dose di maturità pari a quella di un trentenne.

Lavora ed è in cerca di una relazione stabile da quando si è risollevato dalla sua ultima ed unica storia ormai finita.

Vorrebbe costruirsi una famiglia, non fra troppi anni e nutre interesse per me.

Ho un’opinione davvero positiva di lui e sono contenta di averlo incontrato, tuttavia i dubbi mi assalgono:

A) Una parte di me, sa che sarebbe da pazzi lasciarselo scappare e che quest’affetto potrebbe trasformarsi in qualcosa di più.

Potrebbe essere l’uomo giusto e se come suggerisce lui cercassimo (vuole persino aiutarmi nell’intento) un posto di lavoro per me nella sua zona, potremmo costruirci un futuro insieme.

B) L’altra parte di me è talmente abituata e serena alla vita da “single” da farmi tentennare.

Io non sono affatto sicura di volere una relazione ed ho ancora molte ambizioni che potrebbero sacrificarsi in nome di una vita in due.

Ho paura di perdere la libertà personale che ho sempre avuto e temo di dovermene pentire.

Un esempio: dovrei escludere completamente l’ipotesi di un trasferimento all’estero perché giustamente, il ragazzo abita e lavora qui e di andarsene non ne avrebbe assolutamente motivo.

Che cosa ne pensa la mia famiglia che puntava al trasferimento collettivo?

mamma e papà sono due mine vacanti! da una parte sarebbero contenti che stessimo insieme ed ogni giorno mi chiedono novità circa la ricerca di lavoro nel paese dove andremmo.

Dall’altra non desiderano altro che io mi sistemi perché ai loro occhi non c’è cosa peggiore di invecchiare soli (e non avere neanche un nipotino…che poi lo vogliono da me -.- mai che chiamino in causa mio fratello che si è già sistemato! ma questo è un altro discorso…) quindi guardano di buon occhio questo ragazzo sebbene ciò precluderebbe il trasferimento.

Mi trovo dunque indecisa…non so come orientarmi, non so quale delle due me ascoltare e temo di fare la scelta sbagliata.

Inoltre non vorrei illudere/ferire il ragazzo tirandola troppo per le lunghe per poi eventualmente scegliere di troncare.

Per cui eccomi a chiedere consiglio a degli sconosciuti anche perché le mie amiche, tutte single e che dovrebbero comprendere la mia situazione, non mi sono di grande aiuto ed anzi…sembra si stiano allontanando da me adesso che mi trovo in queste condizioni il che mi sta rendendo ancora più confusa e sconsolata.

Qualcuno può darmi qualche suggerimento con occhio esterno ed obiettivo per favore?

Lettera pubblicata il 21 Febbraio 2018. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 12 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Gabriele -

    Tutto questo è sufficiente a farti cambiare idea sul trasferirti con la famiglia? Io credo che non valga la pena fermarsi, per l’EVENTUALITÀ di una storia d’amore, con un ragazzo, o nel mio caso ragazza. Credo che tu debba scindere ciò che vuoi per te stessa, da ciò che ti si para davanti.

  2. 2
    Rossella -

    Nell’immaginario collettivo l’impegno matrimoniale è una trappola sociale perché si ricerca l’idillio e questo, per carità, ci deve essere perché noi abbiamo bisogno di vivere in un’ambientazione naturale dai toni idealizzati, ma non si può rifiutare la natura dell’uomo. Allora a preoccupare è la finzione. La verità fa male alle soglie del terzo millennio perché ti scontri fin da bambina con caratteri che hanno esigenze spirituali che li portano ad essere molto freddi, nella migliore delle ipotesi. La prima cosa che impari è che nel bene non puoi pretendere la continuità (e tante volte fai bene a declinare gli inviti) perché quel giorno quella persona di famiglia aveva piacere di venirti a prendere per portarti al mare, ma questo episodio potrebbe restare unico nel suo genere perché vive queste usanze moderne come un onore troppo grande che si può dare solo al Signore o al Prossimo inteso come forestiero o parente di secondo grado, terzo grado, ecc. Non mi riferisco ai genitori, perché insieme alla patria potestà sviluppano un senso di responsabilità verso le istituzioni (sanità, scuola, ecc.) che li rende un nucleo familiare a tutti gli effetti.

  3. 3
    Rossella -

    Si deve partire da questo nucleo di affetti stabili per essere persone solide che hanno la forza per affrontare la vita. Ovviamente ogni famiglia ha i suoi limiti. Ci sono bisogni materiali (lavoro, salute, cura anziani, ecc.)che compromettono quella serenità, ma basta individuare le cause per conservare l’equilibrio. Non ti devi mai confrontare con gli altri, soprattutto quando vedi che hanno rapporti semplificati con la famiglia estesa, le ragioni possono essere molteplici (nobili e meno nobili. Tra le meno nobile inserirei uno snobismo sapientemente celato.). I più non hanno bisogno di un’occasione per ritrovarsi con i parenti perché vivono in funzione della storia collettiva. A pochi passi dalla mia casa d’origine ci sono le abitazioni di una parte dei cugini di mio padre. Quando avevamo i negozi, qualche volta si fermavano, perché nel pubblico esercizio trovavano conferma della loro statura, ma non hanno mai frequentato la mia abitazione. Qualche volta sono saliti a casa. Quando tornavo da scuola con mio fratello, proprio perché suscitavamo delle emozioni, una nostra parente ci chiamava per darci le uova o i prodotti della terra.

  4. 4
    Yog -

    Non ho, ovviamente, letto cosa dice Rossye. Ed è un peccato, perché in questo campo è ferrata. Come i cavalli.
    Ti dò un solo autorevole consiglio: i genitori vecchiareddri schiatteranno tra i 70 e gli 80, all’estero o in patria uguale è. ‘Na famiglia io fossi in te me la farei, a scanso di promozioni.

  5. 5
    Lilly -

    Io sceglierei di coltivare la relazione sentimentale, visto anche che non ne hai ancora avute, perché potresti pentirtene un domani di aver perso questa opportunità. Per trasferirti c’è sempre tempo, non capisco la fretta. Per esempio se un domani ti andasse male con lui e vorrai ricominciare avresti un’ottima opportunità nel trasferirti all’estero e raggiungere se vuoi i tuoi.
    Questa è la mia opinione, ma sei tu che devi decidere, per cui valuta bene a fondo le due strade e ciò che comporterebbero per la tua felicità. Quale ti renderebbe più felice?

  6. 6
    Michelle -

    E´ troppo presto per farti assalire da tutti questi dubbi. Potresti semplicemente frequentarlo per conoscervi davvero e vedere se potrebbe nascere davvero qualcosa di serio. Potreste anche conoscervi e scoprire che non siete compatibili, qundi prima di farti troppe domande conoscilo. Il resto lo deciderai dopo.

  7. 7
    vagabondo -

    Ciao,
    Io che sono un senza sosta perenne, che non mi fermo mai nello stesso posto per più di un anno, perché il mio lavoro me lo permette, non riuscirei a stare in un luogo, se non per qualcuno per cui ne valga la pena. Per amore, farei questo ed altro. L’ho già fatto, non ha funzionato, ma non me ne sono pentito, lo rifarei. Quindi il mio consiglio è, ne vale la pena di rischiare? Sì, la vita è tutto ciò in cui c’è rischio, il resto è attesa.

  8. 8
    Gaudente -

    chiaramente soffri di vaginismo e la semplice idea della penetrazione ti terrorizza. lassa perde il coglionazzo e continua a coltivare le tue ragnatele.

  9. 9
    Gabriele -

    Complimenti per il tuo maschilismo e cinismo tanto di cappello, Gaudente. Per tornare alla questione sollevata, io non credo che ci sia un buon motivo per rinunciare al proprio futuro, solo per una storia d’amore, che ha il solo rinforzo morale, e non una valenza riguardante la realizzazione della persona. La mia ragazza sa, che se mi venisse proposto un periodo all’estero io ne parlerei con lei, le proporrei di seguirmi, e se ciò non fosse possibile, non significa rinunciare in toto ad un progetto, la fiducia è qui che sta. Io so che comunque mi appoggerebbe, e l’amore non c’entra una mazza, un tuo risultato, progetto, non è meno importante di un eventuale storia d’amore.

  10. 10
    stranita -

    se questo ragazzo ti piace…vai avanti senza paura! Sarà una buona esperienza per te e finalmente potrai vivere le tante piccole cose che l’amore regala. Questo non vuol dire che domani vi dovete sposare o costruire una famiglia! Tu puoi trovare lavoro dove vuoi…certo una relazione a distanza non aiuterebbe….ma perché troncare un qualcosa di bello che sta nascendo? Puoi fare entrambe le cose….avere un lavoro e una carriera e un ragazzo…

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