Salta i links e vai al contenuto

Sola, inutile, vuota

di Jessy94

Ho 23 anni e sono di Napoli, mi sento molto sola da anni, non ho amici ne un lavoro ne un fidanzato ne altro. Non mi sento una ragazza della mia età, mi odio davvero tanto non ho fiducia in me stessa ho perso la voglia di vivere ho smesso di credere in tutto, avevo tanti sogni che ora non esistono più. La mattina non ho il coraggio nemmeno di alzarmi dal letto senza uno scopo è inutile, mi sono stancata di fare le stesse cose,la mia voglia di vivere e meno che zero,tutti cercano di consigliare di farti sentire peggio di come stai ma ormai ci sono abituta. Sto scrivendo per sfogarmi un pò, perchè non so con chi farlo è nessuno può capire, neanche la mia famiglia. Credono che io stia bene e glielo faccio credere ma l’apparenza inganna,perché non sanno che piango ogni giorno della mia vita di nascosto nel letto bagnando il cuscino,o che vado in bagno per non farmi vedere. Non sono una persona cattiva anzi, vorrei solo essere normale avere una vita di una ragazza di 23 anni, non pretendo molto, voglio essere spensierata avere altri problemi voglio poter divertirmi,ma so che non potrà accadere, non so più cosa fare. 

Lettera pubblicata il 22 Ottobre 2017. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Condividi su facebook: Sola, inutile, vuota

Altre lettere che potrebbero interessarti

Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Tu mi parli di amicizie. Che dire? Io mi guardo e vedo un corpo di donna. Adesso, potrei non sentirmi in questo corpo, ma sarei comunque costretta a fare i conti con la realtà. Io penso che nel 2017 due persone dello stesso sesso dovrebbero essere libere di amarsi alla luce del sole. A me non interessa questo. Io sono interessata solo al concepimento e a questo bipolarismo. Biologia. Aggregazione della materia. Niente altro. Te lo assicuro. Verosimilmente, avendo io una sensibilità ti tipo arcaico mi vedo come sorella e tendo ad impostare le amicizie come dei rapporti tra fratelli, quando il coinvolgimento emotivo è importante e i punti in comune non mettono in primo piano una complicità che potrebbe anche evolvere. Ma questo è il compagno, quello che per convenzione chiamiamo amico perché ci siamo conosciuti in un contesto in cui non abbiamo pensato alla convivenza e la complicità è stata circoscritta all’ambito ludico e creativo. Es. i compagni di scuola. Rapporto da definire. La mia compagna di banco potrebbe diventare per me una sorella. Il mio compagno di banco potrebbe diventare il padre dei miei figli. Per dire. Allora: alla mia età trovo un modello sostenibile dal punto di vista mentale (e quindi salubre) nella clausura. L’incontro tra sorelle verte sul vero naturale (cosa si fa, cosa non si fa). Una ragazza che concepisce le amicizie in maniera borghese mi troverà falsa.

  2. 2
    Rossella -

    Ma la mia vita mi piace. Oggi se incontro un uomo che m’interessa ho la maturità per lasciarlo perdere perché mi assolvo come donna e perché la nostra amicizia sarebbe un lavoro a tutti gli effetti. Mi piace perché gli preparerei volentieri il pranzo e perché ancora mi posso permettere un amore come lo voglio io. In un’altra vita non ci sarebbe posto per l’amore come lo intendiamo noi perché le atmosfere prive di concretezza non ti consentirebbero di riprodurre la realtà. In ogni modo avresti la sensazione di simularla. In quel caso vivi le impressioni che ti hanno spinta a dire sì e vivi in una realtà illusoria che illude i sensi e ti consente di essere una visione liberamente generata dall’attività spirituale e intellettuale. Arrivi all’amore percorrendo strade diverse e puoi ritrovarti con gli amici a ridere e scherzare perché non hai nessun legame- sottolineo nessun legame- con le preoccupazioni della gente comune. Ne condividi la sorte perché a tua volta devi lottare per difendere quella passione sincera che ci serve per salvare l’anima. Non possiamo spegnere gli impulsi primordiali. Io devo essere libera da voci che mi vogliono (es.) gelosa dell’uomo. L’uomo non m’interessa. Laddove mi dovesse interessare mi ritirerei con lui in campagna o in un ambiente più familiare in cui non sono necessari i privilegi. Questa è sempre stata la mia filosofia di vita.

  3. 3
    Aloneinthedark -

    Ciao jessy, accettare la solitudine, non è facile, a volte sembra che non ci sia uno scopo nella vita e la casa diventa una prigione dorata, da cui dover scappare, ma come? ti capisco, sto vivendo la tua stessa situazione, anch’io vivo in campania, non è facile venire a capo di situazioni estreme come queste. Ogni consiglio è vano. Se vuoi parlare e hai bisogno di uno sfogo, ti posso dare un mio contatto. Fammi sapere. Ciao

  4. 4
    Yog -

    I commenti di Rossie ti avranno illuminato, anche perché da qualche mese spara con la doppietta.
    In ogni caso non si capisce quale è il tuo problema: nisba lavoro? nisba titolo di studio? nisba manico?
    Boh.
    Bevici una narda sopra e poi ci spieghi meglio e vedrai che una soluzione si trova.

  5. 5
    Feanor -

    La domanda è:

    cosa vorresti fare? e perchè non lo fai?

  6. 6
    Francesca9 -

    Ciao cara , sono francesca, vorrei dirti che posso capirti ,anche io da un po’ vivo nella tua stessa situazione e , per chi non vive queste sensazioni non riesce pienamente a comprenderle…abbiamo anche la stessa età sarà una fase che molte ragazze attraversano?
    Ciò che posso dirti è che Io continuo a sperare di poter avere la vita che sognavo da bambina , e continua a crederci anche Tu ,può accadare un giorno che tutto cambi e diventi più bello.
    Mi sento di dirti dal cuore che se Ti va possiamo parlare un po. Così magari ci sentiamo meno sole. A me farebbe piacere.
    Ti lascio la mia e-mail : francypar1999@gmail.com

  7. 7
    Jessy94 -

    Sono consapevole dei mie problemi relazionali è il non accettare me stessa,ho avuto tanti sogni che si sono rivelati fallimenti da parte mia perchè non ho mai avuto il coraggio di affrontare la realtà ed è proprio quest’ultima che mi manca,io non credo di conoscermi è fino a che punto posso arrivare,so solo che non sono una brutta persona per niente, sono troppo confusa anche per capire cosa voglio fare della mia vita.
    Io riesco a provare solo odio nei miei confronti,ma non riesco ad odiare la vita anche se mi sento in una prigione, negli anni ho imparato a nascondere molto bene l’emozioni fingendo tanto, ora sono arrivata a quel punto di non voler più andare avanti,ma ora so solo che io devo farcela in qualche modo, ma non so ancora quale.

  8. 8
    celi_lois -

    Anche io ho passato tanti troppi anni così. A mio giudizio dovresti mollare tutto e andare a fare un’esperienza all’estero. Non ci sono amici e parenti che possono spingerti in questa direzione, devi compiere tu lo sforzo e sentirai la mente molto rafforzata credimi. Quando ti sembra di non saper concretizzare con la realtà bisogna fare una terapia d’urto di realismo, costi quel che costi. Ci sono siti affidabili e certificati dove famiglie serie cercano ragazze per badare ai bambini, non ci sono nemmeno grosse pulizie da fare di solito, faresti una bellissima esperienza e adorano le ragazze italiane. Fareste interviste via skype e passerete del tempo a conoscervi prima di decidere se accettare il lavoro quindi sarebbe un’esperienza meravigliosa e speciale al massimo per te. Abbiamo questo potente e prezioso mezzo oggi, usiamolo per inventarci un futuro. Questo è quello di cui tu hai bisogno, investici davvero, forza. E da lì si apriranno altre porte. Un abbraccio!

  9. 9
    Coccola -

    Ciao! Mi rendo conto che non è una bella situazione…siamo coetanee e anche io per una serie di strane coincidenze ho una sola amica…ho abitato da sola negli ultimi mesi,ed all’inizio la solitudine mi faceva quasi paura,mi esasperava,in dei casi mi metteva proprio con le spalle al muro poi dopo qualche settimana ho capito che non c’è migliore amico di se stesso…ho passato ore a leggere,così da non sentirmi sola. Un giorno,uscendo da lavoro, ho visto una ragazza che elemosinava qualche spicciolo e ho iniziato a pensare che in effetti io non ero poi così sfortunata,le ho offerto il pranzo ma non ho avuto il coraggio di chiederle nulla ma ho pensato che per stare per strada lei davvero non aveva nessuno,infatti nei giorni seguenti l’ho trovata sempre lì,e puntualmente sola. Ti posso solo dire di non pensarci,non fartene un cruccio,prendi la situazione con più leggerezza,qualche sorriso e parola in più,spero che carambiera qualcosa.

  10. 10
    Yog -

    L’azione vince la paura. Restiamo paralizzati finchè non mettiamo il primo piede fuori della porta. Poi è tutto un andare, e non ci si ferma più.

    Il problema è che la porta poi te l’hanno chiusa dietro, ed è pure una blindata con Mottura originale…

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili