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Sogno sempre i miei genitori

di Esther
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 25 Giugno 2018. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 46 commenti

Pagine: 1 3 4 5

  1. 41
    Esther -

    Ciao Rossana, grazie!

    Sì, io non posso amare, purtroppo, cioè legarmi familiarmente, perché il gravissimo lutto ed il disturbo post traumatico da stress per il lutto di mia nonna, a 5 anni e mezzo, me lo impedisce, ed io non posso e non voglio razionalizzarlo, al fine di richiudere il cerchio col passato cioè con mia nonna, e aspetto, e perché, sì, si avvererebbe nuovamente il precedente atroce che ho vissuto con lei. Chiunque mi lascerebbe e al solo pensiero del ricordo, io ho gli attacchi di panico e la nausea. Posso amare altruisticamente ma non posso legarmi ad alcuno, mai! Segue (…)

  2. 42
    Esther -

    Quel passato E’ una parte inquietante. Prima che io mi sposassi nel 2015, mi fecero professare dei voti, pur senza che io dicessi nulla, un mistico capì, per vietarmi di usarlo, quel passato. Ci sono persone, che sanno riconoscere e che riconoscono che so fare, ma che non sempre sono buona. Una volta un avvocato al quale mi rivolsi per separarmi, di tutto parlò con me tranne che della causa di separazione, con venerazione, come fossi una che gestisse come gestiscono il Sacro i sacerdoti, una di altissimo potere, dicendomi: io ti riconosco. puoi avere tutto. sei tra il bene ed il male. tu puoi esperimentare un limbo e poi uscirne, cose che altri non comprendono. e mi illustrò con un disegno, perdendo molto tempo, e venerandomi e dicendo che lui faceva strani riti. mi contattò moltissimo dopo, ma io lo riconobbi simile a mia madre, e lo boccai. era per il male e me lo disse.

  3. 43
    Esther -

    Quando ero giovane, mia madre, parlando con me, con esperienza di specialista, invece, mi disse: se avessi capito prima che doni avevi, avrei saputo da chi portarti. ma mia madre non era naturalmente incline alla generosità. Sì, quel passato io lo domino perchè lo conosco, e posso usarlo. E da sempre mi teme come si teme l’inferno stesso.

    Rossana, sì, la mia indole di base è stata nutrita con bene e male e con male di agire fatto passare per giusto e bene, con grande intelligenza, manipolazione e crudeltà gratuita verso il prossimo, con tali insegnamenti, normali come il biberon con latte e miele nella mia infanzia, io sono cresciuta e a forza li ho introiettati e perchè erano l’unico cibo datomi con amore, a me. solo a me.

    Rossana, sì, ho tanto desiderio di una persona capace, intelligentissima, valida, colta e buona, che sappia dimostrare accoglienza e comprensione. Il desiderio che diventa realtà quando la Provvidenza lo stabilisce. Grazie, hai centrato la questione!

  4. 44
    toroseduto -

    Esther, continuo a leggere questa lettera. All’inizioti ho raccontato la mia esperienza da adulto. Adesso ti parlo dell’infanzia. Un disastro! Sono nato nell’immediato dopoguerra, mio padre torno dalla prigionia come un rottame.Siamo riusciti a sopravvivere grazie a mio nonno e alle mie sorelle, nate prima della guerra. Mio padre non riusciva a lavorare stabilmente. I mostri della prigionia non l’avevano mai abbandonato.Mi picchiava a calci e pugni, a 7 anni per sfuggirgli mi lanciai dalla finestra al primo piano. Erano 5 metri, mi salvai perché un albero rallentò la caduta. 6 mesi di convalescenza. Mia madre si rivolse ai carabinieri,fu ricoverato.Durante la sua assenza andò in tilt anche mia madre.Ci diceva che il marito attuale, non era l’uomo che aveva sposato. Malediva sua madre che l’aveva fatta sposare contro la sua volontà. Noi figli,sei,eravamo terrorizzati. Io andai a dormire da mio nonno. In me era maturata una certezza; erano due esempi da non prendere in considerazione.

  5. 45
    toroseduto -

    Il fatto di essere sopravvissuto alla caduta,per la gente del palazzo ero un miracolato, mi ha fatto crescere con la consapevolezza di aver ricevuto un grande dono.Ne sono convinto ancora adesso, per questo motivo apro le braccia a tutti quelli che hanno il “mal di vivere”.Mio padre l’ho perdonato.Nella maturità,ho letto il libro di Primo Levi “Se questo è un uomo” e facendo delle ricerche ho trovato il campo di prigionia dove aveva passato 2 anni. Allucinante!
    Mia madre no. Ha interferito troppo nella mia vita.
    Il perdono guarisce molti mali, anche se sono passati tanti anni dalla morte,non provo nessun rancore,lei è stata vittima di mia nonna. Ma questo non gli è servito a capire che non poteva fare gli stessi sbagli.
    La tua è una situazione in cui io non mi sarei mai potuto trovare.Quando chiudo con qualcuno che mi ha danneggiato, azzero i rapporti, quella persona per me non è mai esistita.Forse è questo il dono “speciale” del sopravvissuto.A 7 anni si è compiuto il mio destino.

  6. 46
    Esther -

    Perfetto! Testimonianza per me esaustiva, la tua, Toroseduto. Grazie! Può davvero bastare così! Mi avete davvero aiutata moltissimo e ve ne sono enormemente grata! Auguro ad ognuno, con il suo personale bagaglio di esperienze e vissuti come il mio, più o meno pesante, un buon proseguimento del proprio cammino! Grazie a tutti e buona fortuna! 🙂

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