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Lettera pubblicata il 25 Giugno 2018. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Esther.
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Rossana, quello che più mi fa soffrire è che danno la colpa a me, sentendosi nel giusto. Questo mi fa impazzire dalla rabbia e dal dolore. Addirittura hanno scritto su un post, tempo fa, che la colpa delle separazioni dei genitori è dei figli che strumentalizzano l’amore per portare alla distruzione la famiglia. Io provo molta rabbia verso la loro ottusità e non capisco come non si rendano conto di quello che tu mi hai appena scritto cioè che a poco più di dieci anni non si ha una identità propria e che per di più, avendo vissuto un trauma per due lutti a breve distanza l’uno dall’altro, quella figlia che loro avevano voluto tanto, non era in grado di far loro da spalla per attutire i colpi della vita, dovuti alle loro carenze per la separazione forzata che vivevano, stando l’uno a mille km dall’altra. E non vedendosi praticamente mai!
Quindi, una volta a casa, lui è sparito senza salutarmi e lei, scocciata che glielo avessi chiesto, come a sminuirla, mi ha risposto che eravamo solo io e lei e che lui lavorava fuori stabilmente. Lì mi è crollato il mondo addosso. Era un lunedì mattina a colazione, io ero felice di incominciare una nuova giornata, tutti e tre insieme, facendo programmi per la serata, dopo il lavoro e la scuola. Non puoi capire il trauma che ho sperimentato in quel momento.
@ Golem
26 novembre 05
Te ne sei andata, non voglio andare a dormire nel nostro letto…dormirò, se dormirò, nel mio
Studio, come ho fatto altre volte che stavo componendo non ho voglia di scrivere, voglio
Fissare nella mia mente l’immagine di te, eri distesa, quasi sorridente, quando hai emesso l’ultimo respiro, hai smesso di soffrire. Anche se eri la metà di sei mesi fa, sembravi una bambina.
Nel 2009 mi sono svegliato di colpo, stavo sognando di Lei. Una melodia strana mi riempiva la testa. In silenzio e con le cuffie,(le figlie dormivano)ho memorizzato e poi elaborato insieme a Lei, si era dentro di me. fino all’alba questa musica.All’epoca avevo la connessione telefonica questa è la mia risposta a quello che mi chiedi. Io parlo con la musica. Scusa la scarsa qualità delle immagini.
https://www.youtube.com/watch?v=melto2z7qPc
Lo so che sembra tutto molto strano, forse se “entri” nella musica capirai tutto. Ciao Mario
Esther,
sai bene che “dare la colpa ad altri” è il tipico atteggiamento di persone poco mature. chi è cresciuto abbastanza, emotivamente, parte sempre da sè. anche se l’esercizio è duro e doloroso.
i tuoi genitori adottivi ti hanno cercato per usarti, per assorbire linfa vitale che a loro mancava, nell’illusione che la tua presenza li potesse unire, come accade spesso a coppie che faticano ad accettarsi.
tuttora incapaci d’introspezione, come potevano capire il tuo animo devastato e sofferente? se non c’era unità fra loro, come potevano offrirti un rifugio accogliente e ristoratore?
una scomoda prerogativa dei figli adulti è quella di valutare i propri genitori come se non fossero tali. per di più, i tuoi erano acquisiti, senza aver vissuto la tua fase iniziale, quella che maggiormente avrebbe potuto unirli nella ricerca del tuo benessere, fin da quando era da loro che interamente dipendevi…
lasciali andare: per loro non sembrano esserci possibilità di recupero.
Ti ho “sentito” Toro. Ho capito. Ho “visto” in quello che hai scritto quello che chi non ha provato quella sensazione non potrá mai comprendere, dibattendosi in una ricerca senza fine per capire cos’è l’amore.
Quella “melodia” era il risultato di quell’amore costruito in tanti anni di “armonie” comuni. Eravate “voi” e il vostro sentimento che la tua anima di musicista ti ha “reso” sotto forma di melodia.
Mi ha colpito il tuo ultimo racconto, e non è facile che mi accada.
Ciao
Rossana… mi hanno fatto sentire in colpa da sempre, come se fossi una autentica criminale. Lei mi ha detto: tu dovresti ricordarti per tutta la vita di quello che hai fatto alla tua famiglia!
Io, invece, sono felice tranne per il fatto che mi manca una famiglia di origine, a volte…
Loro, al contrario, sembrano sempre – dai social – disperati ed in guerra con il mondo. Lei non fa altro, o loro non fanno, altro che odiarmi e sebbene la cosa non mi tocchi in alcun modo, mi dispiace che al mondo ci siano persone che mi odiano così tanto e che pensano di me (o a cui fa comodo pensare) che io ho rovinato loro la vita. Grazie per il tuo sostegno.
Golem
Non avevo dubbi che avresti “sentito” e “visto”. Ho imparato a conoscerti leggendo molti tuoi interventi. Sei uno dei pochi che vado a cercare negli “ultimi interventi”. Forse a qualcun’altro non avrei aperto cosi facilmente le mie porte.
Odio le banalità e le battute di spirito fuori luogo, cosa di cui ormai questo sito abbonda. Che dire? Grazie, si grazie e continua a scrivere. Io ogni tanto mi eclisso, ho altro da fare e il tempo alla mia età vola, a settembre compirò il mio settimo decennio. Niente torte o candeline, una serata tranquilla con mia figlia e i due nipotini.
Ciao
Esther,
concordo: nessuno può capire i traumi o intuire con sicurezza l’interiorità altrui. ci si prova e, di tanto in tanto, magari, ci si avvicina un po’ più del solito…
secondo me, uno degli atteggiamenti più deleteri degli adulti sui bambini/adolescenti, specie se da parte di genitori, è proprio la capacità di farli sentire in colpa. peggio che ricevere botte, perchè a quelle ci si può più facilmente ribellare…
il tuo sembra essere rimasto un nodo emotivo infantile, che nemmeno il raziocinio adulto riesce a sciogliere. una conflittualità fra i sentimenti che provi per l’uomo, in netto contrasto con quelli verso la donna, che presumo dominante nella coppia e che maggiormente ti rinfocola risentimento.
forse, almeno per qualche tempo, ti converrebbe prendere decisamente le distanze da loro, anche evitando di andarli a cercare sui social. se non si può superare un ostacolo, meglio cambiar strada e tornarci su in seguito, dopo essersi eventualmente rafforzati…
Rossana, ciao! Grazie davvero del tuo sostegno prezioso.
Ma se vivi la vita che desideri … perchè tutte queste “seghe”???!!
Pensa a chi non può vivere la vita che desidera ed è costretto a subire tutti i giorni angherie……