Salve, domenica notte ho sognato una ragazza e un ragazzo che venivano a casa mia, giocavamo al computer poi però litigavano e il ragazzo restava da me mentre la ragazza lo aspettava in macchina. Stavano assieme e per gelosia di lei han litigato, con chiarimento annesso subito dopo. Il sogno non è niente di che, il fatto è che questa sera, guardando il tg, scopro che la ragazza è morta in ospedale domenica sera, dopo un incidente in montagna nel pomeriggio in cui era a passeggiare col fidanzato.
Premetto che non ne sapevo niente, che li conosco solo di vista e che da un bel po’ non li vedevo più in giro. Com’è possibile?
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Categorie: - Spiritualità
i sogni premonitori esistono e sono sempre esistiti, basta vedere esempi famosi nella Bibbia e nel Vangelo. Perché arrivino, non sempre è chiaro.
Dal tuo racconto, sembra hai sognato la ragazza qualche ora dopo che è morta. Forse,e senza forse, ha bisogno di preghiere. Forse, ahinoi!…non è stato un incidente..
Stanotte ho fatto un sogno molto strano. Mi trovavo a bordo di un treno, precisamente nel vagone ristorante, accanto ad un uomo che è scomparso da ormai tanti anni. Sinceramente il fatto che lui fosse una persona a me nota, e comunque una persona stimata, da me, da tutti, mi ha consentito di partecipare emotivamente conservando tutti i sentimenti; lui aveva un’ aria un po’ trasandata, non appena il cameriere se ne è andato si è seduto con il capo chino sul tavolo senza rivolgermi neanche una parola, mentre io, che dovevo essere una sua assistente, lo aspettavo vicino ad una panca, una sorta di pouf bianco, situato a poca distanza dal suo posto. Da notare che non mi ha chiesto se avessi voluto favorire. Assolutamente. Conoscendolo, o almeno credendo di conoscerlo, sinceramente me lo sarei aspettato. Me lo aspettavo proprio. Tant’è che sulla panca non mi sono mai seduta. Quando il personale addetto alla sala gli ha servito il pranzo lui ha cominciato a mangiare in maniera talmente sgraziata da darmi l’assoluta certezza che una volta a tavola mi sarebbe venuto naturale dare il meglio di me, senza neanche sforzarmi più ti tanto. La mia attesa era prevista. Tant’è che ad un certo punto è arrivata una terza persona e lui gli ha comunicato che se voleva stare con noi doveva farsi ungere da una donna o vivere un fastidio, una qualche forma di mortificazione.
[…] In realtà ha adoperato l’espressione “farsi mordere da una zecca”… nel senso di arricchirsi interiormente per mezzo di un patimento che in una qualche misura potesse dare significato a gesti di cortesia di cui gli sfuggiva il fine ultimo. Trovare il tempo materiale per meditare sulle sue azioni. Questo insomma. A quel punto ho realizzato che dietro quella sua apparente freddezza si nascondeva una profonda soggezione. Non avrebbe voluto improvvisare, togliendomi così la possibilità di sentirmi donna fino in fondo nascondendosi dietro la ridondanza, l’incompletezza e l’incoerenza strutturale. Mi avrebbe fatta sentire inadeguata perché in fin dei conti non era una persona di famiglia. Mi trovavo lì in qualità di sua assistente personale. La coerenza strutturale, l’ordine, la chiarezza e l’essenzialità mi hanno consentito di lavorare senza sentirmi sotto pressione. Magari non era neanche previsto il mio posto a tavola. Scherzo… il sogno è stato così bello che mi è venuta voglia di raccontarlo!
Buona domenica!