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Un sogno che è diventato paura

di vit

Salve!!!!
Sono brasiliana e sono qui solo per spore una situazione e chiedervi un consiglio.
Prima di essere una brasiliana, voglio dire che sono una persona, ho la sensibilità, un cuore, e ho aperto questo forum solo per sfogarmi sulla vita che vivo nel vostro paese, non per sentire cosa abbiamo di bello o di peggio, scusami. Vi prego. Il respetto dobbiamo avere per tutti .
Ho 46 anni vivo quasi da 5 anni nel vostro paese ed ammetto che ancora non mi sono inserita, forse per paura di non so che cosa. Ho fatica con la pronuncia e sicuramente con la scrittura e forse per colpa del passato. Ho un blocco con me stessa . Vivo sola a casa mia. Mio figlio è venuto a vivere con me e dopo 3 anni ha voluto ritornare a casa nostra. Io ancora ho deciso di continuare perché ero in attesa del mio permesso nella speranza che migliorasse la situazione. Ho lavorato sempre come colf e badante e lo so che vivere da sola ad un paese che non è il mio con uno stipendio cosi sono sicura che non c’è l’ha faccio, però non è il momento di ritornare perché non voglio essere dipendente dei miei genitori e sentire delle parole sgradevole sulla mia capacità, perché alla fine sono delusa con me stessa. Purtroppo avuto una infanzia difficile ed i traumi del passato che io pensato proprio che erano rimasti dietro, purtroppo sono riusciti a svegliarsi come un mostro gigante dentro del mio cuore e qui sono riuscita a concludere che le parole negative che ho sentito quando bambina mi stano impedendo di andare avanti con più sicurezza . Mi sento fragile. Incapace. vecchia. Deludente.
Dopo tanta sofferenza e dolore nel mio cuore e valutando tutto per cambiare la situazione sono arrivata che non sono cosi tanto brava come dicono tutti. Lo sai che le parole hanno un potere immenso e purtroppo le negative sono la peggiore, quindi ho risolto scrivere il mio dolore attraverso un romanzo di una straniera alla ricerca di un sogno che non si è mai stato possibile realizzarlo e che se ne è diventato solo in dolore e ricordi negativi del passato. Secondo voi spore una situazione vera,, una storia di vita non andrebbe bene? Sarebbe brutto scrivere la verità che viviamo, che proviamo ? sarebbe umiliante scrivere che qua siamo limitati a fare tutto perché non abbiamo una condizione economica abbastanza soddisfacente per vivere ad un mondo con più dignità? Vorrei scrivere anche come avvertimenti agli stranieri che sognano che il stero è un paradiso e non è vero, e anche ai genitori sulle parole negative che purtroppo distruggono davvero un cuore e la fiducia su noi stessi. Cosa ne pensate?Purtroppo i stranieri non dicono mai la verità perché magari vogliano fare la bella figura che stano bene. La verità è semplice. Vivere fuori ad un modo onesto e da sola, sappiamo tutti che non è mica facile. Io vivo da sola e non condivido la mia casa con nessuno, forse perché preferirei vivere una vita con più libertà o forse ho paura di vivere la realtà?
Grazie

Lettera pubblicata il 27 Ottobre 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Mau -

    Ciao Vit.
    Ho letto con attenzione la tua lettera.
    Dico subito che non mi è piaciuta la tua premessa, dove hai specificato di essere brasiliana e dove chiedi rispetto come persona, che ha un cuore e una sensibilità come ogni essere umano.
    L’Italia non è certamente una nazione razzista.
    Se hai qui avuto esperienze negative in questo senso me ne dispiace molto, ma quattro imbecilli non rappresentano certo la sensibilità di una nazione.
    Detto questo, la prima impressione che ho ricavato dalla lettura è quella di una donna che è stata segnata, come tu racconti, da sofferenza, una infanzia difficile, traumi diversi, una vita comunque complicata che l’ha portata a lasciare il suo Paese d’origine per approdare in una nazione straniera dove, per tanti motivi, non ha trovato quel giusto equilibrio, quel sogno, che, con tanta speranza, desiderava realizzato.
    Ora dici di sentirti delusa, fragile, vecchia. Con la paura di tornare in famiglia per non sentirsi dire di essere una incapace, una fallita.
    Capisco.
    Comprendo perfettamente che una persona afflitta da tali esperienze, scoraggiata, sola, possa trovare con difficoltà la forza di riemergere, soprattutto quando tutto sembra remare contro.
    Il fatto che tu abbia riportato questa tua esperienza di vita sulle pagine di un personale diario-romanzo credo ti sia particolarmente utile per fare una autoanalisi, del perchè dopo 5 anni ancora ti senti ‘straniera’, e per cercare dentro di te rabbia e motivazioni per un domani migliore.
    Non sono solo parole.
    Hai 46 anni. Una età ancora giovane per trovare equilibrio e serenità.
    Certo che bisogna comunque affrontare una realtà.
    Mi sentirei di dirti che la realtà, qualunque essa sia, si affronta meglio se la possiamo condividere con qualcuno.
    Non è vero che se siamo soli siamo più liberi; almeno io penso che non sia così.
    Affrontare la vita con qualcuno al nostro fianco non ci toglie nulla, ma ci dà fiducia, più forza, più gioia. E anche più dignità.
    Credo che questo sia il primo passo da fare, senza paure, senza condizionamenti da quei fantasmi del passato che spesso tornano a tormentare i pensieri.
    Non dico sia facile. Ma certamente è possibile. Almeno bisogna provarci.
    Quindi spero che a breve tu possa trovare una persona che ti voglia bene e che questo sia la base per un riscatto nei confronti di una vita che finora è stata avara di gioie.
    Auguri.

  2. 2
    magirama -

    Ciao cara amica, capisco cosa provi, purtroppo l’Italia non è quel gran paese che tutti credono, ha mille problemi e non penso di dire una cosa esagerata se sostengo che ha più o meno gli stessi problemi del tuo paese. Politici corrotti?? Droga?? Mafia?? Criminalità organizzata?? Il Brasile ha questi problemi… Esattamente come l’Italia, nè più e nè meno.
    L’Italia ha una grande storia e una grande cultura, va bene, ma oggi questi valori vengono calpestati da gentaglia che governa corrompendo, rubando, ingannando, un popolo freddo, distaccato, attento solo alle cose inutili e disunito come non mai. Gli italiani sono bravissime persone che però spesso peccano di furbizia, malizia e malafede, un po’ come quelli che hanno messo a governarli e a rappresentarli, accade qui, nel tuo paese e se ci pensi anche negli Stati Uniti che per definizione sono sempre primi in tutto.
    Il mondo va così, c’è poco da fare. Mi fai venire in mente una barzelletta che vorrei esporre brevemente.

    “Due amici si incontrano e il primo chiese al secondo un’opinione sui brasiliani. il secondo risponde: ‘Mah, guarda, secondo me i brasiliani sono tutti calciatori o prostitute’. Il secondo si offende: ‘Ma come?!? Mia moglie è brasiliana!’, quindi il primo dice: ‘Ah sì?? Ehm… In che squadra gioca?!?’.” 😀

    Ora, che faccia ridere o meno, è un po’ la cronaca di questa realtà. Mi ha molto colpito quando hai scritto “prima di essere brasiliana, sono una persona”, certo, ma questo ti sarà venuto spontaneo perchè l’idea che abbiamo del Brasile è solo della samba, delle ballerine, del calcio e tutto il resto. Un po’ la stessa cosa che mi dicono quando dico di avere una fidanzata polacca, tutti si immaginano subito una mega e strafiga modella bionda con gli occhi azzurri, quando in realtà non è proprio così.
    Consolati, cara amica, intolleranza e razzismo ci sono in Italia come in tutti i paesi del mondo, spesso sono razzisti gli italiani così come lo sono gli stranieri che vengono qui, l’unica cosa che mi dispiace è che a farne le spese spesso sono le persone oneste ce giungono qui in cerca di fortuna, purtroppo sono cosciente del fatto che vivo in un paese che è la meta di molti stranieri solo perchè si tratta di una nazione subdola e priva di regole, una nazione vuota e senza alcuna identità nazionale.
    In bocca al lupo per tutto.

  3. 3
    vit -

    MAU.. grazie per la tua osservazioni. Ammetto che mi la sentivo di
    scrivere, magari perché leggo tante cose negative sulle donne
    brasiliane. Comunque il discorso qua non è quello che abbiamo, ma un
    consiglio sul quello che provo, nel senso dei traumi del passato
    Quando hai detto che l’Italia non è un paese razzista, scusami non è
    mica vero. Magari tu no lo sei, mi fa piacere, ma l’italia è razzista
    anche con gli proprio italiani che abitano l’altra città. Ho lavorato
    per anni con italiani e adesso capisco bene questa cosa di discriminazione fra di voi. Ancora abbiamo cambiato discorso.
    Io non ho provato nessuna discriminazione qua. Sono contenta.
    Quando ho detto in essere libera, forse xche non vedo il matrimonio
    come un equilibrio, xche non ne ho convissuto con questo. Magari avere
    una persona andrebbe bene, sono d’accordo, ma fino adesso no ho
    trovato quello bravo per condividere un pochino il mio dolore e vivere
    con più serenità.
    Ti ringrazio per le tue parole di coraggio, perché avrei proprio
    voglia di raccontare le mie esperienze attraverso un libro di auto
    aiuto. Un abbraccio.

  4. 4
    vit -

    magirama.. Grazie..condivido tutto su quello che mi hai scritto,
    purtroppo è cosi. Comunque sono venuta qui per provare, però non ci
    riesco a inserirmi, quindi, sono sicura che ritornerò il più presto a
    casa mia. Voglio stare vicino dei miei cari, perché alla fine sono i
    nostri famigliare che ci aiutano nei momenti più difficile. Non vale
    la pena fare dei sacrifici cosi e perdere dei momenti unici insieme ai
    nostri figli e dei nostri famigliare. La Italia mi ha fatto imparare e
    a crescere tanto e penso che con questa crescita, sono pronta a
    ricominciare con più forza e equilibrio nel mio paese e insieme dai
    miei figli. Carina la barzelletta, la conoscevo. Mi ha fatto ridere.
    Un abbraccio.

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