Grappoli di sogni che rimangono attaccati da qualche parte tra la coscienza e il cuscino. Il mattino li raccoglie. E dove vanno?
Li ricordo… sono stata amante di Margherita, un amore alla pari, dove io mescolavo meschinità dopo un viaggio a Parigi. Ricordo la sensazione erotica del suo seno al mattino, in una stanza di legno affacciata sul quartiere ebraico. Appagante amore fisico.
Ma lei voleva, che cosa voleva? E si vendicava.
Margherita che si prendeva cura del mio uomo quando ancora io non ero per lui.
Comunione di abbandono e di viaggio. Portiamo un uomo con noi che è lo stesso nel nostro essere donne rare, eteree, di una sfilacciata intelligenza.
Alla fine del sogno lui accampava un ponte mai spezzato verso la strada di Margherita e spiacente, tutto dopo di lei è stata una bugia.
Ho vezzeggiato Isabella come fosse una bambolina prima di appoggiarla su uno sdraio da giardino e prenderla con un brivido di dominio e forse di sadismo placido. Un’altra notte. E lo sdraio da giardino era in un giardino, brezza sull’erba che orgogliosa mostrava il suo verde al sole. Un salice vecchio amico elargiva ombre e odori. Estate, credo. Quasi mi sentivo uomo che guarda una femminilità che è groviglio di fragili bellezze. Quasi ho potuto capire cos’è prendere una donna. Ma non è stato che un lampo. Poi è stato mattino.
Io, ragazza venticinquenne, ho sognato più di una volta le ultime due ragazze del mio uomo.
Qualcuno che ci spenda su una parola?
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Categorie: - Me stesso
Buongiorno.
Non è molto semplice, per motivi diversi, poter commentare questo tua lettera senza timore di cadere in qualche banalità.
Prima di tutto perchè la prosa della lettera attinge a piene mani da metafore poetiche.
Beninteso non copiate, ma spontanee, che evidenziano una sensibilità non comune.
E poi perchè se, come scriveva Moravia (se non sbaglio), che nei sogni ..”c’è, soprattutto il quelli abbondanti di particolari, una natura passionale ma compromettente, che spesso travolge anche coloro che desidererebbero mantenere questi sogni in una specie di limbo inoffensivo, in una sterile fantasia”….sarebbe quantomeno opportuno conoscere che tipo di ‘filo mentale’, per quanto sottile, ti lega inconsciamente al tuo compagno e le sue precedenti ragazze.
Può essere invidia?
Forse vendetta?
Magari qualche senso di colpa.
O delle celate ossessioni.
Chissà.
Mi piacerebbe leggere da te una ‘autoanalisi’.
Cordialità.
Mau.