Cari lettori,
Si può accettare di vivere in un contesto in cui ciò che ti circonda ti fa sentire un emarginato, un reietto? Io direi di no; ma, purtroppo, è proprio quello che mi sta capitando. Sei anni fa ero un giovane liceale all’ultimo anno, pieno di sogni e speranze, per il futuro: la mia nuova vita a Perugia, da universitario, con relativo carico di nuove amicizie e avventure, la “fuga” da una città in cui il mondo giovanile sarebbe meglio non frequentarlo… Ma poi, il fallimento totale; una serie di spiacevoli vicissitudini, la non idoneità alla facoltà da me scelta, il tunnel della depressione, mi costrinsero a tornare da dove ero venuto. Ecco, da allora vivo praticamente isolato, considerato non proprio con stima ed affetto dai miei concittadini coetanei; non faccio altro, così, che guardarmi indietro, guardare ai miei sogni distrutti, con una nostalgia incredibile, e riflettere su come sia crudele la nostra società divisa nel gruppo di chi si uniforma da una parte, e i “diversi” dall’altra, allontanati e mal considerati. Che dovrei fare, secondo voi? Spero in una seconda chance, ma non so come cercarla.
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Categorie: - Me stesso
guarda avanti! non voltarti indietro! avevi le aspettative troppo alte, la vita te le ha riportate a livello reale. la vita è fatta di continue sconfitte e qualche vittoria, ricordalo!! forza e coraggio, è adesso che devi dimostrare di essere Uomo. sei caduto, rialzati e continua a camminare, seppur zoppicando..
ps: le chances non si cercano, si creano!!
esempio? vattene all’estero, almeno per un po. scegliti un paese e parti all’aventura e stando li cercati un lavoro e magari iscriviti all’università..
Caro paperino vedo con piacere che hai fatto la scoperta dell’acqua calda il 99 per cento delle persone ha i tuoi stessi problemi il restante uno per cento sono alcolizzati