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Software alle castagne

di GIULIANO

Salve,
sono Giuliano e lavoro da 12 anni e mezzo in una azienda informatica, il mio ruolo è quello di programmatore.

Nel 1995 quando sono arrivato in azienda ero l’ottavo assunto, oggi i dipendenti sono più di 110.
L’azienda in questi 12 anni ha avuto un trend di crescita in fatturati e nuove soluzioni software impressionante: è la prima azienda in Italia nel settore ed è pronta ad esportare i suoi prodotti a livello internazionale.

Il 29 giugno scorso ho deciso di lasciare il lavoro perchè non più soddisfatto di come venivo trattato, nessun riconoscimento, chiedevano sempre di più e sempre più il mio lavoro e quello dei miei colleghi veniva sottovalutato se non disprezzato nonostante i continui successi.
Quest’anno si sono licenziati nel mio settore 8 ragazzi. Il settore ne era composto di 22 unità, quindi quasi la terza parte.

Il 29 giugno parlo con il mio datore di lavoro e gli faccio presente le mie intenzioni, gli risparmio le vere motivazioni e gli dico che lascio perchè mio padre mi ha chiesto se volevo essere inserito nella sua azienda di prodotti ortofrutticoli: produzione e trasformazione delle castagne.

La reazione del datore di lavoro inizialmente è quella del rammaricato (dai non lasciare dopo tanti anni insieme…) al mio deciso no inizia con qualche minaccia tra le righe (c’è la penale…), alla fine mi chiede di continuare fino al 31 marzo del 2008: nove mesi di preavviso.
Io rimango nella mia posizione e lui me lo chiede per favore in nome anche della conoscenza dei miei, visto che siamo concittadini, a questa cosa che io non mi aspettavo prima di rispondere chiedo di parlare con i miei.

Alla fine accetto, gli comunico che rimango fino e non oltre il 31 marzo nonostante rinunzio alla campagna agricola 2007/2008 che cade proprio nel periodo agosto/febbraio.

Ritorno a lavoro come non fosse successo niente e continuo con il mio zelo a dare quello che mi veniva chiesto. In azienda ad ogni progetto c’e’ un Team di sviluppatori, al mio ero solo io quindi il primo passo è stato quello i formare altri a quello a cui io ero impegnato, dopodichè sviluppare e concludere il progetto di calcolo.

Fino al 20 di dicembre nessun problema, certo la tensione di prima non l’avvertivo più sulle mie spalle, comunque tutto bene. Il progetto era ormai arrivato alla versione beta-tester le consegne dei sottoprogetti le avevo quasi tutte date, andavamo in ferie soddisfatti.

Arriva il regalo.
Il datore mi chiama nel suo ufficio e mi comunica che ha deciso di concludere il nostro rapporto di lavoro entro e non oltre il 31 di dicembre. Me lo dice in un modo così freddo e tale che impone la mia adesione.
Rimango ferito e deluso: ma come io mi metto a disposizione per non creare problemi e tu mi tratti in questo modo, in più sapendo che la campagna delle castegne volge al termine.
Io vivo al sud altre opportunità non ne ho, in più ho moglie e figlio a carico….
Certo posso non accettare quello che mi è stato proposto ma non ce la faccio a ritornare in quell’azienda che tanto mi ha sfruttato ed oggi addirittura si fa beffa di me…

Come posso fare per non perdere almeno questi altri tre mesi di stipendio (gennaio, febbraio e marzo) su cui contavo?

Lettera pubblicata il 26 Dicembre 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Attualità - Lavoro

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Leilaluna -

    certo che dire.. disponibilità zero.. quando si tratta però di lasciare l’azienda tu sei costretto a rispettare le loro leggi.. e loro invece hanno il diritto di buttarti fuori a calci quando gli pare.
    Se sapessi bene come funziona ti darei un consiglio utile ma per ora posso essere soltanto solidale con te e dirti che sono degli schifosi.
    Dopo tanti anni di servizio essere trattati in questo modo è davvero ridicolo.

  2. 2
    Pamela -

    E mica lo può fare se non hai presentato le dimissioni, ti deve dare il periodo di 3 mesi di preavviso il tuo datore di lavoro

  3. 3
    Limar70 -

    Devi far presente al tuo datore di lavoro che è nella sua facoltà di jnterrompere il rapporto di lavoro anticipatamente sulla data stabilita di comune accordo del 31/3/08 a condizione che deve corrispondere le retribuzioni fino a tala data. Procurati, se non ha niente di scritto, la prova testimoniale in ordine alla data concordata da portare davanti al giudice, eventualmente si dovesse arrivara a tanto!

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