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Soffro di DOC…

di Toadino2

Caro Direttore, scrivo questa lettera perché voglio che qualcuno conosca la mia storia…
Sono quattordicenne, ho appena finito l’esame, e sono un malato di DOC (disturbo ossessivo compulsivo)… Una malattia mentale che mi causa continuamente pensieri blasfemi che sono costretto a respingere con gesti strani… Procediamo con ordine.
Dei sintomi di questo disturbo mi sono comparsi già molto tempo fa, quando avevo pochi anni, ogni volta che toccavo un oggetto vicino agli spigoli, ad esempio un tavolo, sentivo una sensazione di freddo, come se io diventassi quella parte di tavolo non toccata, e quindi dovevo toccarla, senza alzare la mano.
Degli episodi di questi pensieri vennero già in terza elementare, anche se scomparvero dopo un mese. Perdurano ancora però i disagi sociali, che avevo da molto e ho tuttora (ho paura di chiamare qualcuno per uscire, un giorno mi immaginai questo scenario in cui uno mi rispondeva “NO!MA COSA PENSI, CHE GLI ALTRI SIANO SEMPRE DISPONIBILI?! Non ti sarò più amico” non chiedetemi perché, comunque mi ha spaventato e mi spaventa a morte)
Fu entrando alle medie che ritornò. I primi giorni la prof di religione ci parlò dei Dieci Comandamenti, e disse “infrangere un comandamento è peccato mortale, l’anima muore”. Io ho una paura terribile della morte, specie l’inferno, perché a me fu svelata solo a tre anni la sua esistenza. Inoltre sul libro lessi del secondo comandamento che diceva di non bestemmiare, e credo siano state queste scoperte (anche se ne sapevo già una parte) le occasioni dove comparve il DOC. Nei primi giorni di prima media cominciarono a venirmi in testa bestemmie, senza che io lo volessi e subito cominciai a picchiarmi in testa, come per punirmi sperando che questo fermasse le cose. Non voglio bestemmiare, neanche per idea, non voglio andare all’inferno. Da lì a breve cominciai a scuotermi tutto ad ogni pensiero. Non capivo cosa stesse succedendo, a tutti dicevo che fossero dei tic, la verità era troppo terribile, avrebbero pensato che fossi un blasfemo, od un malato mentale, la mia reputazione si sarebbe rovinata e tutti mi avrebbero evitato(sempre ossessioni). Andai avanti così per un po’, mentre intanto mi venivano in mente altri pensieri, in cui giuravo di mettermi a bestemmiare (ovviamente non lo voglio fare)… Inoltre mi inventai una cosa, i “debiti di coscienza”, ossia tutti i pensieri blasfemi che mi venivano e dovevo decidere se li avessi pensati volontariamente o meno, e per questo passavo anche intere ore, finché tutti i debiti non erano stati estinti. All’inizio del secondo anno continuò così, e lessi sul libro di religione una cosa:”oltre alla preghiera spontanea, per il cristiano è essenziale anche la preghiera liturgica”. La mia famiglia non va a messa, quindi mi misi a fare delle preghiere quotidiane, all’inizio solo mattino e sera, e fin qui benissimo; ma poi cominciai a farle anche prima dei pasti, tutti, e da questo prese forma un’altra ossessione: dovevo sempre farle, anche a scuola, alle ricreazioni, ma avevo paura di farmi vedere e quindi lo facevo attento a non farmi vedere, ma poi pensavo “ti vergogni della tua fede? Questo è un peccato” e quindi avevo un continuo conflitto dentro me stesso, non sapevo cosa scegliere. A lungo andare smisi di pregare, ma contemporaneamente i pensieri diventarono sempre più insistenti, mi venivano anche durante le lezioni e mi dicevo “Scacciali. È più importante rispettare Dio che ascoltare la lezione.” (Ed è vero.)E dunque facevo quei movimenti anche lì davanti a tutti, ma poi mi dicevo “lo fai soltanto perché vuoi la vita eterna e non perché vuoi bene a Dio. È un peccato far del bene solo per la vita eterna.”(Così so.) Dunque avevo un altro conflitto interno. A quel punto anche i compagni iniziarono a chiedermi “perché fai così?” e alla fine svelai loro tutto. Ma alcuni si misero a bestemmiarmi e dirmi parolacce davanti per farmi scuotere, si divertivano. A quel punto ero veramente disperato, mi venivano in mente bestemmie in qualunque momento, anche mentre giocavo o facevo nuoto. Non ero libero un momento. A quel punto cominciai a frequentare degli psicologi, e non sempre dissi tutta la verità, avevo paura che mi giudicassero anche loro e mi dicessero “esci da questo studio, bestemmiatore!”.
Così andai avanti finché non mi stabilizzai con uno di loro, e lavorammo per un po’ di tempo.
Nel frattempo cercai altri metodi per resistere alle bestemmie: cercai di modificarle, e questo metodo lo uso tuttora; per esempio aggiungo dei non in specifici punti per invertire il senso della frase e renderla non-blasfema (le chiamai “anabestemmie”) e poi sviluppai anche una frase annullante, cioè che rendeva nulle tutte le bestemmie, che era “Alcune delle frasi di sempre, dette, pensate, dette fra i denti(senza aprire la bocca) o scritte, potrebbero essere in toto od in parte errate”: ossia quelle frasi erano le bestemmie, e dichiarandole errate ne avrei annullato l’effetto peccante, e questo valeva per chiunque le avesse pronunciate (mi sento in colpa anche se non annullo le bestemmie di qualcun altro) e in qualunque modo le avesse pronunciate, e ciò poteva valere come per tutta la frase anche per una sola parte, ma usavo sempre il condizionale perché avevo paura di creare bestemmie per sbaglio. Alla fine la sintetizzai con “vale sempre”, e queste frasi le dovevo sempre dire in fretta e senza errori, altrimenti pensavo “pure nel rispettare Dio sei così pigro?”
Alla fine dissi anche “devi DIRLE, se le pensi soltanto non hanno nessun effetto” e per non dirle ad alta voce mi misi a dirle con la saliva, e per questo mia madre mi sgrida, dicendo che sia fastidioso. È inutile che cerchi di spiegar loro la situazione: quando ci provai si sorpresero che io fossi religioso e addirittura cercarono di convincermi CHE DIO NON POTESSE SAPERLO (Non ci crederò mai, neanche se lo dicesse il presidente dell’ONU). Credevano che io avessi paura come di essere fulminato, non che potessi andare all’inferno, poi i miei a quanto vedo io non sembrano condividere i miei valori, quindi meglio lasciar stare.
A questo punto le cose erano migliorate, ma un giorno andai sull’enciclopedia di mio nonno e lessi che esiste un peccato imperdonabile, collegato alle bestemmie. Questo mi mise paura e da lì ci fu una ricaduta di qualche mese. Poi le cose tornarono normali, ma non scomparvero. Lavorai per del tempo col mio psicologo, che cominciò a dirmi cosa fare (cercare di capire che è solo un pensiero, non lo hai fatto). Fatico a seguire questo consiglio perché ho molta paura di andare all’inferno, non posso sapere se è un peccato o meno, e nel dubbio preferisco prevedere il peggio, per sicurezza, non voglio andare all’inferno. Lui poi mi dice che sono solo io che sto giudicando questo, non Dio, e che lui è sempre pronto a perdonarci, sono solo io il giudice severo e così mi sto sostituendo a Dio, quindi non so cosa pensare. Sono a questo stadio abbastanza stabile da tutto l’anno, sempre con dei pensieri che mi vengono ma comunque le compulsioni le ho ancora, e spesso, anche senza l’ossessione, anche se sono ben lontano rispetto ad un anno e mezzo fa anche se ogni tanto ho delle ricadute. Inoltre ora mi è venuto una nuova ossessione, ossia appena passo accanto ad un oggetto od un luogo sacro, non devo minimamente espirare perché potrei sporcarlo con la mia aria e dunque devo o trattenere il fiato o ricatturare l’aria con la mano. Certe volte scoppio a piangere pensando che se non avessi avuto questo disturbo avrei vissuto una vita normale, invece mentre tutti gli altri si godevano questi tre anni io mi chiudevo in me stesso e mi rovinavo fino allo sfinimento, e che ho sofferto tantissimo per qualcosa che non ho deciso, così tanto da impedirmi di stare tranquillo un attimo. Persino quando andavo a dormire.

Questa è la mia storia, credo anche di non aver detto tutto, ma solo alcune cose… Vogliate scusarmi se ho scritto così tanto, ma avevo bisogno di dirlo da qualche parte, visto che non posso dirlo a nessuno perché penserebbero “malattia mentale=persona con allucinazioni varie che va in giro per la strada con le vesti strappate urlando frasi senza senso agitando un bastone che colpisce chiunque passi e ulula alla luna=estremo pericolo”, ma io non sono così.
Se qualcuno volesse darmi dei consigli, lo prego di scrivere, grazie.
Saluti

Lettera pubblicata il 23 Luglio 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 21 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    nobrainfound -

    Io non so come “aiutarti” (le virgolette sono dovute al fatto che aiutare veramente su un forum non capita spesso).
    A parte, forse, che mi sembri un ragazzo intelligente e mi stupisce un po’ questa concezione così estremistica e totalitaria della religione.
    Non mi intendo di DOC, non sono nemmeno religiosa (e, onestamente, DOC o no, un po’ temo che, istintivamente, tu mi possa giudicare nel peggiore dei modi solo per questo) e normalmente non commento nemmeno, ma questa lettera mi ha veramente colpito.
    Mi è venuto da pensare che i tuoi siano molto religiosi, e che quindi ci sia un loro imprinting, ma da come ne parli non sembra. Per caso conosci/hai conosciuto qualcuno così?
    Io non ho competenze specifiche, chiaro. Niente di niente. E non ho neanche troppi anni più di te, quindi a maggior ragione questa lettera mi ha colpito.

  2. 2
    filipp -

    Ciao carissimo. Senti tu per paura dell’inferno quando sarai morto te lo stai creando ora in vita. A me le suore quando ero bambino dicevano che Dio vuole la nostra felicità. Tu cerca di essere felice e sereno Dio gioirà di questo, sicuramente non sarebbe felice di vedere che per te lui è motivo di tanta preoccupazione. Il tuo è un disturbo e fai bene a seguire la terapia psicologica. Vedrai che starai meglio piano piano 🙂

  3. 3
    Angelo 9 -

    Carissimo, si capisce che sei un ragazzo intelligente e sensibile, e la sensibilita’ puo’ portare a soffrire, ma e’ anche una straordinaria risorsa.
    Non posso entrare nel merito degli interventi medici, ti invito pero’ ad essere completamente sincero con lo psicologo, che non ha interesse a giudicarti ma ad aiutarti, e ti aiutera’ meglio se dici tutta la verita’.
    Quanto alla fede, ti invito a viverla piu’ serenamente. Avere fede consente di credere in una speranza che comunica fiducia e gioia, non terrore, anzi la fede aiuta a superare tutte le paure, soprattutto quella della morte, da cui derivano le altre. Tu ti attribuisci troppe responsabilita’. Dio non ti mandera’ all’inferno se hai pensieri o atteggiamenti che non puoi controllare e nemmeno se commetterai errori coscientemente. La tua volonta’ e’ buona, ed e’ questo che conta. Dio e’ Amore: devi fidarti di lui.
    Un consiglio, se vuoi accettarlo. Anche se la tua famiglia non lo fa, vai a messa quando puoi, leggi il Vangelo e confidati con un sacerdote. Riceverai grande sollievo.
    Preghero’ per te, e le mie preghiere non saranno efficaci perche’ sono santo, ma perche’, nonostante le mie tante colpe e debolezze, Dio le rendera’ tali.

  4. 4
    Toadino2 -

    Grazie a tutti per i cconsigli!
    In ogni caso rispondo alle vostre domande…
    @Nobrainfound: in effetti anche a me stupisce… dinpersone molto religiose che conosco, forse le mie maestre delle elementari, ci parlavano di Dio. Ma nella mia famiglia no… anzi molti miei parenti sono critici verso la Chiesa. In ogni caso forse questa concezione può essere perché trovo delle cose che mi facciano pensare così. Come quando ho letto di quel peccato irremissibile, o quando la prof mi detto che i peccati mortali uccidono l’anima, e io mi sono fidato alla lettera, e questa fiducia e causa della paura è rimasta.
    @filipp:hai assolutamente ragione… Il problema è che ho continuamente questo dubbio:è più importante rispettare Dio o vivere felice? La risposta è ovvia, quindi faccio in quel modo… Pensa agli apostoli:loro per Dio hanno lasciato tutto, non si sono fatti problemi di comodità. So di non poterli imitare, ma almeno fare del mio meglio, e se penso alla mia comodità non lo faccio. E riguardo a quel che penserà Dio, la mia opinione è che non sia felice di essere per me motivo di tanta preoccupazione, ma che io comunque lo debba mettere al primo posto…
    In ogni caso non preoccuparti, sto seguendo la terapia 🙂
    (Nota:anche ora mentre scrivo mi vengono delle ossessioni:”fai attenzione a quello che scrivi, potresti offendere Dio.” Per me le bestemmie sono anche delle frasi che potrebbero dare a Dio una cattiva fama, quindi faccio attenzione ad evitare anche quelle).
    @Angelo: hai ragione anche tu, comunque per fortuna il mio sa già piuttosto bene la verità, ma comunque con i primi incontri ebbi paura, infatti non dicevo mai che quei pensieri erano bestemmie (era anche per non ammetterlo davanti ai miei, temevo che mi avrebbero sgridato e punito, e loro a punizioni ci vanno rari, ma non scherzano.) E magari sì, proverò a fare ciò che mi hai detto… il problema è che la mia paura è anche che io per un momento sia di volontà cattiva, e dunque avrei peccato.
    Poi… Grazie se pregherai per me 🙂

  5. 5
    Lana -

    Ciao toadino. Che brutti scherzi che fa la mente, caspita. Immagino lo strazio. Continua sulla strada della cura, fatti aiutare da medici competenti. Dirti che la tua ossessione in realtá non merita cosí importanza e chissenefrega di dio, l inferno e le bestemmie non so se serva e non voglio essere presuntuosa di fronte al tuo dolore. Posso solo augurarti di guarire o perlomeno stare meglio. Ciao

  6. 6
    Golem -

    Sei sicuro che non si tratti di sindome di Turette? DOC è un termine generico, non l’indicazione di un specifica sindrome, che invece sono decine.
    Lascia perdere i peccati, le bestemmie e l’inferno. Caso mai la blasfemia è solo questione di cattivo gusto. Pensa a vedere di curare ‘sto problema e lascia da parte le superstizioni.
    Sei nato nel 2000 e pensi ancora all’inferno e al paradiso? Dopo la vita sarà come prima di nascere: il nulla. Cerca di ragionare.

  7. 7
    Toadino2 -

    Avevo già preso questa ipotesi, ma mi han detto che per essere una Turette devo avere dei tic VOCALI, e comunque quando ho chiesto al mio psicologo se fosse DOC mi ha detto “quasi sicuramente sì”. (L’ho scoperto per caso, andando su Internet). E comunque è abbastanza ovvio, perché in fondo quei gesti che faccio sono evitamenti e compulsioni. E poi: io il problema lo curo, ma non rinuncio alla mia fede… perché queste non sono superstizioni. Sa, queste sue parole mi stupiscono… perché questa gente, che crede nel razionalismo assoluto, dovrebbe vedere tutte le prove dell’esistenza di Dio. Tutti i miracoli. E che c’entra che sono nato nel 2000? I credenti nel mondo sono ancora la maggioranza, ed anche il Papa usufruisce della tecnologia. E poi, la scienza non contraddice la Bibbia. Una cosa può essere vista sia scientificamente che religiosamente.

  8. 8
    Angelo9 -

    Toadino2,, Complimenti per la maturita’ con cui affronti tematiche profonde come il rapporto tra fede e scienza. Sottoscrivo ogni tua parola.
    Mi permetto solo di ricordarti che e’ bene avere timore di Dio (“timor” significa “rispetto” ), ma non paura, parola che dovrebbe essere bandita dal vocabolario del credente. Non e’ facile, lo so.
    Un abbraccio e Grazie per la tua sincera testimonianza.

  9. 9
    IO -

    non so dal punto di vista “medico” se esiste o meno una cura, però vorrei dirti una cosa.
    Dio perdona tutti e per assurdo anche chi è stato un Killer per tutta la vita per poi pentirsene veramente in fin di morte..
    tu bestemmi? forse la stai mettendo un troppo sul drammatico, se fosse come pensi tu, ora ti avrebbe già fulminato no? ma questo non è successo, continui a vivere la tua vita tranquillamente.
    Il problema secondo me non è cosa fa o farebbe Lui, ma quello che ti giri e rigiri nella testa, forse per qualche gioco mentale, bestemmi perchè poi ti vuoi punire in qualche modo.. non lo so
    secondo me dovresti solo trovare un equilibrio dentro di te, guardati intorno, se fosse come dici tu l’80% della popolazione mondiale sarebbe folgorata all’istante.
    Vivi la tua vita, i conti li farai alla fine, magari al suo cospetto o magari con nessuno.. non si sa

  10. 10
    tristano -

    SPETTACOLARE!!!

    FAMMI L’AUTOGRAFO

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