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I soprusi della società idrica etnea

di EPIPOLI

OGGETTO: Invito ai cittadini ad un consumo parsimonioso dell’acqua.
Avete mai attentamente controllato le fatture del servizio idrico ? no ? dovreste farlo. Dovrebbe farlo soprattutto chi è abituato ad un consumo parsimonioso dell’acqua, chi abita da solo in casa e chi usa l’abitazione per pochi periodi all’anno. Il Ministero dell’Ambiente consiglia di risparmiare l’acqua e suggerisce determinati comportamenti:
 Chiudere il rubinetto dell’acqua mentre si pulisce i denti o si fa la barba;
 Usa la lavastoviglie;
 Ha montato lo sciacquone a doppia via;
 E’ attento ai rubinetti gocciolanti;
 Raccoglie acqua piovana per innaffiare il giardino;
 Ha applicato un limitatore ai rubinetti.
 Ecc..ecc….
Il regolamento del servizio idrico del comune di Caltagirone prevede anche per loro un consumo minimo forfettario di 80 metri cubi annui quindi, indipendente dal consumo effettivo.
Questa è una pratica che oltre ad essere illegittima, come stabilito più volte in giurisprudenza, è immorale e induce, a mio avviso, gli utenti allo sperpero dell’acqua.
Il prezzo della fornitura deve essere commisurato all’effettivo consumo e non può essere fissato secondo criteri meramente presuntivi che prescindano totalmente dalla situazione reale.
Sono pochi i comuni che ancora attuano questa odiosa imposizione del cosiddetto “minimo garantito” e Caltagirone è uno di questo, l’Amministrazione Comunale è inamovibile al suo progetto di far versare importi non dovuti nelle casse della Società – Servizi Idrici Etnei -.
Sulla base di queste considerazioni, chiedo a tutti i cittadini parsimoniosi di essere indignati nei confronti dell’Amministrazione Comunale e di chiedere:
 L’abolizione della prima fascia di consumo da 0 a 80 MC, in quanto illegittima ai sensi della deliberazione CIPE n, 52 dello 04/04/2001;
 La restituzione all’utenza, dell’importo ingiustamente versato negli ultimi 5 anni.
Caltagirone,01/12/2011
Un contribuente indignato.
Salvatore Grasso
Via B.Scillamà, 22 – Caltagirone

Lettera pubblicata il 2 Dicembre 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Cittadini - Consumatori

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