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Lettera pubblicata il 1 Settembre 2014. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Esse.
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“Anch’io nella vita ho cercato di fare del mio meglio: ciononostante ho commesso vari errori, più o meno gravi. Non ne lascio nessuno alle spalle ma mi faccio carico di tutti.”
È questo quello che sto cercando di dire!!!!
Ognuno di noi fa errori, più o meno gravi, però io trovo ipocrita scaricare la responsabilità dei propri errori sugli altri. Possono esserci delle mancanze personali che derivano ANCHE dall’interagire con le altre persone, però non tutta la nostra vita, non tutti gli angoli della nostra vita possono essere influenzati dal l’operato altrui.
È facile dire “io sono così perché sono la purezza e gli altri sono orchi”. È una visione, questa, che non può essere vera. Catalogare le persone, non può essere la soluzione, perché non esistono persone totalmente in luce o totalmente in ombra.
Se non si vuole accettare il fatto che molte cose che viviamo discendono da un nostro operato, da un nostro modo di pensare, allora non potrà mai esserci un cambiamento.
Il rimettersi in gioco non è cosa semplice, soprattutto ad una certa età, però, se non si vuole affondare, è auspicabile tentare di cambiare.
Se ci si lamenta di una condizione, ma poi non si fa nulla per aggiustare il tiro, anzi, ci si eleva al di sopra di tutti, allora non cambierà mai nulla, ma per colpa nostra, per il nostro perseverare, mica per gli altri.
E poi che senso ha creare degli scompartimenti dove infilare le persone?
Non siamo tutti diversi? Ognuno non è fatto a modo suo, non è un mondo a parte?
Se così fosse, e così è, affibbiare uguale etichetta a persone diverse, non è la soluzione logica.
È un modo di operare superficiale, sommario, che chiude molto porte, molte possibilità di conoscere qualcuno solo perché lo abbiamo infilato nel macrocosmo della feccia.
Non è così che funziona. Questi si chiamano pregiudizi.
In ogni caso, chi ha la coscienza a posto ed è in pace con se stesso, non ha paura dei giudizi degli altri, soprattutto se sono degli sconosciuti, quindi Esse, oltre ad avere un disperato bisogno di un uomo, ha anche qulache scheletro nell’armadio che non ci vuole dire, altrimenti non si spiega questo astio nei confronti di chi la giudica…dice che i giudizi di M. non la toccano, ma poi scatta come un crotalo a cui hanno pestato i sonagli, non appena M. dice ciò che pensa. I fatti evidenziano la tua ipocrisia, esse, e non i giudizi degli altri.
Bravo Mr X!!!!!
Ti prenderai un bel po’ di bordate per ciò che hai scritto.
Sai, i benpensanti…
Vedo che gli “uomini” si accaniscono come bambini che non smettono di chiedere di avere ragione (“voglio quel giocattolo! compramelo!”x100volte)… siete davvero pesanti!
Visto che a voi Esse non piace neanche un po’ com’è che siete ancora qua a spaccare il capello in quattro? Ne avete di tempo libero… non è meglio passarlo con le vostre amate?
Ma io credo vi comportiate così per delusioni amorose passate, perché uomini e donne non si capiscono o forse per voi le donne sono tutte uguali- tranne la mamma! E la moglie! Le altre? Tutte uguali.
Basta non se ne può più di questo forum!
Se qualcuno non l’ha ancora capito: quasi sempre uomini e donne non si capiscono. Punto.
E via altre 500 pagine a spaccare il capello in quattro ad analizzare ogni singola virgola e parola detta dalla “fazione opposta”,
ma rispondere alla lettera no?
IN MODO COSTRUTTIVO?
Certo che a voi uomini l’empatia non ve l’ha INSEGNATA nessuno- perché sì, l’empatia si può imparare!
Che piaga dover essere sempre l’adulta della situazione e comportarmi come una madre quando tantissimi adulti si comportano come bambini viziati.
C’è chi dialoga per IMPARARE qualcosa e chi invece può partecipare sempre e non imparare MAI NULLA. A queste persone NON RISPONDETE (perché poi la tirano per le lunghe e fanno solo perdere tempo, il vostro tempo prezioso).
E ora sezionamento del mio commento in 3…2…1…
M.,
già mi preoccupo abbastanza dei miei errori nell’interagire su LaD. non intendo analizzare chi e come altri siano andati più fuori dalle righe oppure abbiano iniziato a insultare per primi, non per cattiva volontà o carenza di tempo ma per l’impossibilità di capire che effetto fa su di te una determinata parola e che effetto può fare, invece, un’altra, anche per molti parecchio più “leggera”, sulla psiche al momento provata di Esse.
in questo thread le sono stati fatti presenti alcuni aspetti del suo carattere e dei suoi atteggiamenti che possono essere discutibili, rilevati non da una persona soltanto. sta a lei tenerne più o meno conto. mi sembra che Sarah le abbia dato maggior comprensione e sostegno, non certo per piaggeria (non è il tipo), ma per una sua particolare sensibilità.
altro da aggiungere non ho, se non che bisognerebbe sempre misurare le proprie parole ed esprimere in modo meno pesante le proprie convinzioni.
buona serata a tutti!
M ho già’ scritto della tua discussione con esse non mi sembra il caso di aggiungere altro.
Non credo che ci si debba sentir falliti se non si hanno cose che ci sembrano venire da una pressione dalla società’, ma se quelle determinate cose le vogliamo è ovvio che, non raggiungendo determinati traguardi, ci si senta in un certo modo.
“mi piacerebbe sapere, in base alle vostre esperienze personali, le modalità con le quali avete affrontato o state affrontando periodi no, dove trovate la forza di andare avanti, nonostante lo sconforto.”
beh prima io cercavo di rimettere al centro della mia vita i miei obiettivi e questo mi dava la forza per rialzarmi, adesso la forza la trovo in mio marito perché anche lui può crollare e quando crolla lui sono forte io per entrambi, quando crollo io è lui quello forte. Può sembrare sdolcinato ma è l’amore che provo per lui che mi da’ la forza.
Quando hai accennato al tumore di una tua persona cara mi è venuta in mente una cosa simile. Un anno e mezzo fa una mia cara amica scoprì di avere un tumore, mi spaventai molto, le sono stata vicina in ogni momento, le ho voluto un bene dell’anima ma lei usò il suo tumore per approfittarsi di me e di altre, per tradirci e cercare di crearci problemi sul lavoro perchè voleva il posto di una di noi. Dopo aver sofferto per la paura di perderla ho scoperto la sua malignità’, è fuori dalla mia vita ma stavo così male che per buttare fuori la rabbia ho scritto un mini racconto su questa vicenda come se parlassi direttamente a lei. Scrivere era diventato il mio sfogo e mi ha aiutata a buttare fuori tutto!
Poi dipende dai momenti a volte mi capita di disegnare e di vedere ciò che provo in quello che creavo, dipende comunque da ognuno di noi, io faccio così, questa è la mia esperienza.
mr x e il tuo astio verso le donne allora? fatti un giro col tuo carretto dei Trolls!
Adesso Future? Ma la smetti di cambiare sempre nick, che senso ha? Tanto si capisce chi sei.
Mr x,
qui bisogna organizzare un bel viaggio di sola andata per la Giamaica, e mandarle tutte là 🙂
Rossana,
io ho capito il discorso che fai tu, ma ci vuole quella diplomazia che è per te tipica, ma per me no.
Sono più “di petto” soprattutto quando vengono scritte cose senza senso e si augura a dei bambini (i miei)i ciò che noi percepiamo come negativo.
Quindi un brutto augurio.
Per me chi arriva anche solo a pensare una cosa così è gentaglia, ed ignorare la gentaglia è sicuramente la cosa via migliore.
Seguirò questa strada.
Comunque, se non sbaglio (ma mi dirai tu) quando ti sei ritrovata a prendere una decisione non da poco, dopo aver vissuto situazioni realmente pesanti, tu non sei stata immobile a lamentarti, ma hai tirato su baracca e burattini, ed hai cambiato strada.
Ti sei comunque data la possibilità di tentare un cambiamento, ti sei comunque rimessa in gioco, e lo hai fatto, forse, anche mettendoti in discussione, cambiando modi di vedere.
Il tuo continuo rendere tutto relativo, non è forse il risultato delle tue esperienze personali?
Il tuo non catalogare intendo.
O no?
È questo quello che sto tentando di dire.
Piangersi addosso, giudicare, avere dentro un continuo pessimismo come giustificazione del proprio immobilismo, non porta da nessuna parte.
Essere supponenti ha dei costi.
La comprensione e la pacca sula spalla va bene, ma non deve fermarsi lì il percorso che ognuno deve fare per cercare di stare meglio.
Bisogna avere il coraggio di rimettersi in gioco, senza trovare scuse, giustificazioni. Nulla.
Future,
“ma rispondere alla lettera no?
IN MODO COSTRUTTIVO?”
Lo hai fatto tu, questo. Il tuo post lo hai dedicato ad Esse entrando nel merito della sua questione, e saltando questi “uomini” verso i quali tu ti senti chiamata a fare da madre, l’adulta.
Il tuo post è molto costruttivo. Tu non hai scritto un post per cercare di buttare benzina sul fuoco, ma lo hai fatto pensando solo ad Esse.
Sì. Già.
“Visto che a voi Esse non piace neanche un po’ com’è che siete ancora qua a spaccare il capello in quattro”
“Basta non se ne può più di questo forum”
Però sei qui, con “coerenza”.
Al commento 137 c’è scritto: “Adesso Future?”
Comprare adesso un future sul ftse mib? E’ la domanda che ci facciamo quotidianamente noi del mestiere.
I RACCONTI DEL TRADER – PROSSIMAMENTE SU LETTEREALDIRETTORE
M.,
– “diplomazia che è per te tipica” – è nel mio temperamento (non ferire, per non essere ferita); nella mia indole femminile (tutto, o quasi, può essere compreso o per lo meno mediato); nei miei vissuti (troppo spesso ho visto diventare nero pece quello che mi era apparso pura luce); nella mia convinzione relazionale (tutto si può dire, molto dipende da come lo si dice).
– “hai tirato su baracca e burattini, ed hai cambiato strada.” – la mia vicenda è troppo diversa da quella di Esse perché ci si possa comprendere (come s’è visto). a poco più di trent’anni mi sono trovata sola, ammalata, senza redditi, senza lavoro e in casa d’affitto, con un bambino in tenera età. ero già scesa fino alle porte dell’inferno e quasi certamente lì sarei rimasta se un Angelo non mi avesse aiutata a rialzarmi e a ritrovarmi. ma non ho alcun merito nel cambiamento che è seguito: non potevo non affrontarlo sentendo sulle mie spalle la responsabilità di un figlio. come spesso accade, al CASO (quello d’incontrare una professionista seria e abbastanza disinteressata, considerando che non ero in grado di pagare le sue cure) preesisteva la NECESSITA’, che non conosce leggi ma si impone.
– “Il tuo continuo rendere tutto relativo, non è forse il risultato delle tue esperienze personali?” – certo che sì, innanzitutto, ma anche, in seconda battuta, il frutto della mia indole e della formazione avuta in famiglia.
– “si augura a dei bambini (i miei)i ciò che noi percepiamo come negativo.” – concordo che non si dovrebbe MAI scendere così pesantemente sul personale. già è sbagliato etichettare chi scrive: si può avere un’opnione sull’azione esposta, non su chi la compie… tuttavia (è successo anche fra noi) una parola tira l’altra, come le ciliege, e si può finire con il fare più male di quanto si vorrebbe. una discussione, soprattutto se per iscritto, è come una partita di ping-pong, con la differenza che di solito i toni tendono ad alzarsi, anzichè restare più o meno incentrati sui livelli di forze iniziali.
sai che ammiro la tua sintesi e la tua chiarezza; un po’ meno una certa durezza di modi, basata su sicurezze e insita nel tuo carattere, che suona a tratti molto forte a orecchi e sensibilità femminili. niente di male in questo: ognuno è fatto a modo suo e andrebbe percepito nel suo insieme! concetto che vale per tutti, ovviamente…
buon pomeriggio!