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Lettera pubblicata il 1 Settembre 2014. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Esse.
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A leggere voi, sarebbe meglio essere ciechi per non vedere le idiozie e le provocazioni da mediocri che siete. Oppure in campo sentiementale/sessuale, diventare lesbica, perche voi fareste passare la voglia pure di farlo, a meno che non vi si chiuda la bocca. Tu M hai la faccia come il tuo fondoschiena, mi chiedo se non siano invertiti, sei monotono ripetitivo. Ahahah,io che sono rabbiosa, io che ho sempre solo scritto un’opinione e tu che hai sentenziato. Sei decisamente fuori binario ma di brutto. Da ora puoi continuare tu e chi la pensa come te…chi semplicemente è cafone..maleducato, ignorante e sgarbato. Voi siete i classici omuncoli la cui donna deve solo aprire le gambe e non usare la testa. Vorrei vedervi..che donne avete, se le avete. E che cosa sapere dargli, sia dal punto di vista maschile, che umano. Aria fritta.
Detto ciò, da ora in poi, non vi darò più pane per i vs denti…siete elementi da ignorare. Quando non vi si alimenterà il vs bisogno di attaccar briga, vi spegnerete come un fiammifero, poca luce e poca durata. Addio a voi e ai vs frustrati commenti. E alla caduta di stile, che se ci fosse un moderatore, vi dovrebbe riprendere, perche siete offensivi e lo avete iniziato sin da subito. Quanto pochezza nelle vs menti..quanta feccia.
Dimenticavo M….”Sei una persona arrabbiata con il mondo, si capisce dai termini che usi, come scrivi, in maniera quasi compulsiva, disordinata”
Ora fai pure l’analitico? Ti permetti di sindacare pure il mio scritto che visto che non sai il mio lavoro, di cosa mi occupi, dovresti solo tacere. Ma sei un senzacervello e quindi spari a zero. A kid….dopo Mrx e M..tu sei un ago in un pagliaio. Voi vi sapete far grandi..sarcastici e maleducati solo perche siete protetti da uno schermo ed un anonimato, vorrei vedervi dal vivo..quanto codardia..quanta come dice M (sai l’iniziare mi fa venire in mente un termine che ti si addice molto)FECCIA
Esse, la mia iniziale ti fa venire in mente la merda, lo so, ma anche il tuo nickname “Esse” (S) è la prima iniziale del sinonimo di merda.
Come vedi i nostri due nick sono fatti della stessa sostanza.
Poco male.
“Oppure in campo sentiementale/sessuale, diventare lesbica, perche voi fareste passare la voglia pure di farlo, a meno che non vi si chiuda la bocca.”
È la terza volta che fai riferimenti sessuali.
Stai proprio a secco eh. Mi spiace, però è una tua decisione. Secondo me potresti cercare di giocartela sull’altra sponda. Solitamente, ma non sempre, le donne hanno una sensibilità più accentuata rispetto agli uomini.
Stai a vedere che è lì la chiave di volta!
“E che cosa sapere dargli, sia dal punto di vista maschile, che umano. Aria fritta.”
Mah, ti dirò, qualcosina ho costruito e sto costruendo, quindi IO qualcosa lascerò di sicuro, anche perché ho più di una persona alla quale lasciare qualcosa.
Tu invece non ancora, devi ancora trovare l’high quality versione maschile o femminile, però ancora un po’ che aspetti….43 anni non sono pochi, nè.
Guarda facciamo così: io, per questioni di lavoro, sono a Milano una volta a settimana, e vado sempre a mangiare da Pek, in via Spadari a Milano.
Vai lì e chiedi di me, Massimiliano.
Così l’anonimato cade, vedrai la mia faccia da culo e ti offrirò un caffè.
Se vuoi possiamo cercarti qualche amichetta lesbica o qualche maschio con il pedigree, così sei tranquilla.
Scegli tu.
Ciao amore.
Un bacione grande come tutto il mondo.
P.s.
Io con una fulminata come te non avrei mai un rapporto sessuale. Non ce la farei proprio, manco con il plutonio!!!!
Il sesso è anche una questione di mente…sana….possibilmente.
Ti vedrei più con un Hannibal Lecter. Lui ha la maschera, quindi la bocca ce l’ha chiusa.
Vai tranquilla che non morde
Sarah,
ho letto degli scontri tra te e Mr X, e sinceramente mi divertono parecchio. Così, a naso, mi dai la sensazione di essere una persona paziente.
Di Mr X e Kid condivido quello che ha scritto, il pensiero di fondo. Sai, siamo maschilisti, feccia ed anti sesso.
Dici di evitare di crearsi aspettative troppo alte per evitare eventuali delusioni.
Sinceramente non condivido molto questo tuo pensiero.
Il fare un qualcosa, qualunque cosa, comporta sempre dei rischi di fallimento, di non riuscita, cosa che può spaventare, però bisogna imparare a buttarsi, a provarci seriamente, altrimenti che facciamo, fermiamo il mondo perché non si sa mai?
L’alternativa qual è, rimanere ancorati a chissà cosa senza fare nulla?
Se una persona dai suoi giri non ottiene ciò che vuole, non può fare altro se non cambiare giri.
Per esempio: immagina una persona che alla mattina prende sempre lo stesso tram delle 9 di mattina, ed incontra sempre la solita gente, ossia la gente che prende sempre lo stesso tram delle 9. Vedrà cose e facce nuove? Non credo.
Ma se io cambio, e magari prendo il tram delle 6, inevitabilmente vedrò cose nuove, persone nuove, ma soprattutto SITUAZIONI nuove.
La fortuna non esiste, ma esiste il presentarsi di una situazione che a te è favorevole in un QUEL momento, e si crea l’occasione, magari giusta. Che ne sai.
Magari neanche il tram delle 6 ti porterà chissà cosa, ma se non provi per paura di non farcela, significa che hai perso la partita ancora prima di iniziare a giocare.
Più si sta male DENTRO più si deve uscire FUORI.
È difficile, ma ci si deve provare.
Bisogna imparare ad aiutarsi da soli, perché non sempre trovi chi è disposto a raccoglierti.
Esse è in una situazione in cui deve aiutarsi da sola, darsi delle possibilità da sola, cambiare prospettiva, lasciare da parte le etichette. Non le serve nulla sputare veleno perché questa cosa fa male solo a lei.
Ciao
Esse…una vacanzina in Giamaica o Capo Verde e vedrai come torni più contenta e rilassata 😉
E’ un peccato vedere che questa lettera così interessante si è trasformata in una colossale litigata,mi sarebbe piaciuto approfondire la discussione con termini più distesi per trovare consigli e conforti in una situazione molto simile alla mia.
Ho letto a grandi linee gli interventi e sinceramente non riesco a capire la posizione di M
Quindi vorresti dire che se io mi trovo oltre i 40anni single è perché sto raccogliendo ciò che ho seminato? no no guarda,sei fuori strada,ti garantisco che non ho fatto niente di male nella mia vita per meritarmi questa situazione e ritengo abbastanza crudele affermare certe cose.
Ma poi in un post dici di aver 33 anni,di avere un lavoro e una famiglia e allora ho capito tutto,non puoi avere un giudizio obbiettivo,coma fai a sapere cosa vuol dire trovarsi in una situazione come la mia? Alla tua età anch’io ero come te,pensavo che il mondo fosse giusto e se facevo del bene avrei ricevuto bene ma se facevo del male prima o poi ne avrei subito le conseguenze…poi arrivano i 40anni (bada non prima) e ti rendi o conto che non è sempre così.
Hai detto che dai dei consigli concreti,che bisogna cambiare luoghi di frequentazione,reinventarsi… mi spiace ma non c’è niente di concreto in quello che dici,perché è la prima cosa che si fa quando finisce una relazione,niente di nuovo,forse anche in questo caso il tuo consiglio è frutto della tua giovane età.
Riguardo la litigata che hai con esse,vorrei dire la mia,quando hai chiesto cosa intende per gente feccia,lei ti ha elencato una serie di comportamenti chiaramente odiosi,senza ombra di dubbio,ma le hai consigliato di rivedere le sue valutazioni così avrebbe trovato un compagno,giusto?
Bene,ora dimmi chi vorresti al tuo fianco con le caratteristiche elencate nel post 49 di esse. Rispondo io,nessuna! e quindi,come darle torto?
Poi,se lei si sente una perla rara e te ti senti un’uomo feccia,cosa c’è di male? contento te contenti tutti!
lana sono d’ accordo con te. un amore può capitare ed essere totalizzante a qualsiasi età. ma sai com’è … ci sono tanti idioti che pensano che se una non si sposa e non figlia entro i 25 anni, deve avere per forza qualcosa che non va, o che una donna di 40 anni altro non è se non una vagina da usare in comodato d’ uso… e poi ci stupiamo se la società è allo sfacelo !
Walk,
secondo me, hai ragione, in particolare in questi tuoi enunciati:
– “E’ un peccato vedere che questa lettera così interessante si è trasformata in una colossale litigata” e
– “coma fai a sapere cosa vuol dire trovarsi in una situazione come la mia”.
purtroppo, quando le persone sono libere di lasciarsi andare a piacere, protette da un monitor, va spesso a finire che si trascende, seguendo i propri umori del momento e basandosi su proprie temporanee sicurezze.
a mio avviso, Esse fa benissimo ad avere consapevolezza di sé (nessuno meglio di lei la può avere) ma non dovrebbe esporsi nell’essere lei a esprimere opinioni sulla sua persona, se non in modo più sfumato, a guisa di biglietto da visita (sono gli altri a doverla percepire e valutare). a volte i due punti di vista finiscono a grandi linee per coincidere; in altri casi, no, e da qui nasce poi la baraonda.
ho riletto più volte le poche righe d’apertura del suo post, ricavandone sempre la stessa iniziale impressione.
comprendo che l’attuale carenza di lavoro può annichilire un’esistenza. tuttavia, se i tempi sono duri (come in passato è stato durante due guerre mondiali), bisogna per forza impegnarsi di più, per poter ottenere qualcosa, almeno in termini lavorativi e di autonomia esistenziale.
mi è successo in un periodo di vita di essere costretta a lavorare in nero, per un datore di lavoro che affermava: “chi vuole davvero lavorare, lavora sempre, per un compenso di 100 oppure di 10, ma non sta a casa a poltrire”. all’epoca, questa affermazione mi faceva imbestialire, considerando il trattamento che questo signore mi riservava. ma avevo un figlio da mantenere e non mi potevo permettere di mandarlo a quel paese…
in seguito, ho dovuto ammettere che non aveva tutti i torti. il relativo benessere può essere deleterio, nel senso di non costringere ad affrontare a muso duro la realtà, per poi venirne a capo, in un modo o nell’altro.
in ogni caso, Esse non è la sola a trovarsi a vivere senza gratificazioni. …
… ci sono spesso, purtroppo, periodi così. sta a noi porvi rimedio: nel mio caso, ad esempio, l’ho fatto interessandomi in modo professionale a una banale collezione. dopo un periodo di apprendistato su una vasta materia che non conoscevo e un investimento minimo, oggi, volendo, sarei in grado di ricavarne un piccolo business in rete… non ho più gran voglia di farlo, né una specifica necessità, ma ho potuto dimostrare a un famigliare che, impegnandosi con la testa e con le mani, qualcosa si poteva fare, anche in tempo di crisi…
a Esse e a chi si trova più o meno nelle stese condizioni, suggerisco, semplicemente, di non isolarsi, magari svolgendo anche attività a titolo gratuito. ricordo una signora d’altri tempi che, non avendo avuto figli, una volta raggiunta l’età della pensione, si era dedicata a impartire ripetizioni gratuite ai ragazzini delle medie, traendone negli anni grandi soddisfazioni. ho un pronipote, che vive in una famiglia sfaldata ed è stato bocciato in prima media. quanto sarei grata a chiunque lo volesse aiutare, trattandosi di un ragazzino intelligente ma sofferente! una mia parente, invece, ha seguito per decenni, in aspetti eminentemente pratici, i chierichetti della chiesa. oggi, che è vedova e anziana, continua ad avere giovani, e meno giovani, che l’accolgono ovunque in paese con effusioni e attenzioni, si interessano della sua salute e le sono spesso d’aiuto in incombenze pratiche a cui non è più in grado di far fronte…
ho voluto limitarmi ad accennare alla gioventù, evitando appositamente il volontariato di altro genere, ma la soluzione di tutti i mali sta nelle relazioni umane, qualsiasi esse siano: le sole in grado di dare frutti veri e duraturi!
spero, stavolta, di essere stata più comprensiva e più costruttiva. razionalizzare il più possibile quanto ci accade e sforzarsi di trarre dal profondo di noi stessi qualcosa di buono è per me la sola strada maestra per non perdere la stima di sè, essenziale per continuare a vivere nel miglior modo possibile. esiste di certo il male. tuttavia, se si ha la pazienza di scavare, in quasi tutti si può trovare almeno un’ombra di bene!
un abbraccio a te e a Esse.
Walk, prima scrivi che non riesci a capire la mia posizione, e poi inizi a scrivere ciò che, in teoria, dovrebbero essere i miei pensieri, ma sbagli.
Io non ho mai detto che se tu, Walk, sei single a 40 anni perché hai raccolto ciò che hai seminato. Non conosco la tua storia, quindi non posso scrivere ciò che hai scritto tu. Probabilmente avevi una relazione, una famiglia e poi è finito tutto. I motivi non li so, ma poco importa.
Quello che dico io, indipendentemente dalla mia età, che non c’entra nulla, perché non è l’età che fa la persona, ma ciò che ha vissuto, è che la maggior parte di ciò che abbiamo e siamo ora, è il frutto di quello che abbiamo avuto e siamo stati.
Ovviamente NON TUTTE le situazioni che possiamo ritrovarci a vivere sono il risultato di nostre scelte, ma questa è una piccola parte. Magari queste situazioni non scelte hanno dei risvolti pesanti, ma se uno ci pensa, in sostanza, sono pochi i campi in cui noi stessi non possiamo decidere cosa fare.
Non so se mi sono spiegato abbastanza bene.
Il fatto di avere una famiglia, un lavoro e 33 anni, secondo te, non mi consentirebbe di avere un giudizio obiettivo. Ebbene, io non ho avuto sempre 33 anni, una famiglia ed un lavoro. Fino a 31 anni ho avuto una marea di problemi che non starò qui a dire, ma la tua frase “pensavo che il mondo fosse giusto e se facevo del bene avrei ricevuto bene ma se facevo del male prima o poi ne avrei subito le conseguenze” non l’ho mai abbracciata perché avevo capito che non è vera. Non è vero che la ruota gira. Lo so benissimo perché l’ho constatato e continuo a constatarlo di persona, ma così è e c’è poco da fare.
Anch’io ho dovuto attraversare quello che, fino adesso, è stato il periodo più buio della mia vita, DA SOLO.
Anch’io sono stato vagamente come Esse. Un po’ meno accanito verso gli ALTRI che sono feccia ecc, ed un po’ più duro verso me stesso, ed il perché te l’ho scritto prima: siamo il risultato delle NOSTRE scelte