Vi parlerò quest’oggi d’un partito
che ha trovato terreno di coltura
dentro le fogne, e nella cui struttura
s’annidan resti d’un pensier fallito
con il pretesto della resistenza
s’è comprato il favor della nazione
e ha profittato della situazione
dando prove di rara incompetenza;
per l’insana sua sete di potere
ha sguinzagliato in giro pubblicani
che pretendon balzelli disumani
con l’avida ferocia delle fiere
vien corteggiato da intellettuali
la cui sola virtù è la piaggerìa,
e ha portato il paese all’agonia
con l’euro, ch’è cagion di tutti i mali
rabbia e livor li guida nel lavoro,
s’inchiappettan tra lor senza vergogna
e additano al disprezzo ed alla gogna
quelli che non la pensan come loro.
Loro ragion di stato è l’ordalia
sostenuta dall’odio popolare
che sempre sono pronti a scatenare
vantando che ciò sia democrazia;
è l’ora che il paese si riscuota
e si liberi alfin di questa gente
rispedendoli tutti, e finalmente,
di dove son sortiti: nella mota