Lettera al Direttore Enrico Mentana.
Egregio Direttore, alcuni giornalisti (maschi e femmine) della sua testata usano la parola Sindaca parlando di Virginia Raggi. Prescindendo dalla ricerca di parità tra uomo e donna (condivisibile, auspicabile ma che dovrebbe trovare ben altri campi di applicazione rispetto a quello lessicale) tale uso è un errore grammaticale. La parola “Sindaco” (come pure Assessore, Ministro, …) infatti non indica un’arte o un mestiere (settori in cui una innovazione -es.: ingegnera- potrebbe essere tollerata, se entrasse nell’uso comune), ma una funzione pubblica istituzionale e quindi non può essere modificata a seconda del sesso di chi svolge temporaneamente tale funzione. Per essere più chiaro. alla Presidente della Camera (donna) ci si può rivolgere chiamandola “Signora Presidente” piuttosto che “Signor Presidente” ma MAI come Presidenta e neppure come Presidentessa.
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Categorie: - Enrico Mentana - Riflessioni
si dice sindaco a prescindere dal sesso, poichè la parola sindaca riguarda altro tipo di lavoro, per così dire
Sindaco, Assessore, Ministro, Presidente della Repubblica ecc. non sono mestieri ma INCARICHI ISTITUZIONALI PRO TEMPORE, quindi invarianti rispetto al sesso di chi li occupa TEMPORANEAMENTE.
MESTIERE = Qualsiasi attività specifica, di carattere prevalentemente manuale, appresa per lo più con la pratica e il tirocinio, ed esercitata quotidianamente a scopo di guadagno.
INCARICO = Compito o ufficio in genere occasionale o temporaneo o Carico addossato a qualcuno
In poche parole caro Edilio, ci sta dicendo che questi nun lavorano e sono delle zavorre attaccate a noi cittadini?
Praticamente nulla di nuovo! Ma che comportamento comportabile è?? …. e ne faccio un discorso rivolto ad ambosessi per non essere discriminatorio nei confronti di nessuno.
Ciascuno può pensare ciò che vuole riguardo ai propri amministratori pubblici. Ciononostante il femminile di Sindaco, così cacofonico (= che suona male), che non piace quasi a nessuno dei circa 60 milioni di italiani ma che protervamente ci viene imposto quotidianamente da alcuni giornalisti affinché diventi familiare e quindi entri nell’uso comune è un ERRORE GRAMMATICALE. Già ci fu imposto “Cancelliera” parlando della Merkel, ma ora Sindaca (perché non “Sindachessa, che sarebbe più logico), Assessora, Ministra … sono davvero troppo!
Edilio, vedi un po’ che dice Mentana e poi facci sapere. Secondo me, dopo la tua lettera la smette sicuramente.
… e allora chiameremo “Presidenta” la probabile futura presidente (non suona meglio?) degli Stati Uniti! E, già che ci siamo, adottiamo il termine “professora” anziché l’ormai consolidato “professore-essa”, dal momento che questo secondo termine non rispetta la perfetta parità tra i sessi. Ma come si fa a vivere in un paese in cui le regole, a piacimento di alcuni, vengono impunemente ignorate o stravolte, a dispetto di ciò che pensa (e quindi vuole) la stragrande maggioranza degli italiani?
Vabbè.