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Siamo proprio sicuri che sia davvero così?

di iosonoio (ex user)
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Lettera pubblicata il 19 Settembre 2016. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 150 commenti

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  1. 41
    Markus -

    Ciao Anna81
    Modelli anni90 delle passerelle milanesi? Si forse in realtà in quegli anni lo avrei potuto fare davvero il modello. Però si dice che fossero tutti gay e magari mi sarei sentito un pesce fuor d’acqua. O forse sarei diventato gay anch’io, chi lo sa?
    Comunque non so perché ho scelto Markus come nick, diciamo che mi é venuto di getto!
    In ogni modo prendo tutto come un complimento. E se mi inviti a Milano ti porto a cena fuori!

  2. 42
    H2O -

    Maria Grazia , nemmeno io maschero le mie pulsioni in romanzi struggenti, casomai mi invento romanzi struggenti per creare nuove pulsioni. E poi c’e’ una differenza sostanziale tra la mia è la tua situazione: tu sei single e libera di fare quel che ti pare con chi vuoi(giustamente), mentre io sono “un po’ impegnata” e non posso certo lanciarmi in certe avventure (anzi in una specifica avventura) con anima e corpo. Quindi mentre le tue fantasie impetuose al tramonto sono del tutto lecite e sono il preludio di una situazione reale che si è già concretizzata e che si ripeterà’ , le mie sono “non convenzionalmente consentite in un rapporto monogamo di amore o presunto tale” e di fatto sono una pura masturbazione mentale (detta anche parapippa) che con grande probabilità non avrà’ alcun risvolto (causa non volontà da parte del mio soggetto-oggetto di incontrarmi per dimostrarmi una volta per tutte che lui è’ una delusione). Sinceramente non so rispondere alla tua domanda”da dove è’ partito questo desiderio ?” Infatti all’epoca (17 anni) ero “fidanzata” da appena un anno (a seguito di lungo e rocambolesco corteggiamento segreto da parte mia) e avevo quindi già’ la mia storia fresca fresca da vivere in tutti i sensi (sessuale, ma anche romantico amoroso fantasioso) . Non so perché ad un certo punto sia stata colpita da questo tipo quasi-sconosciuto . Sono andata avanti per circa 2 anni a provare emozioni per entrambi (anche se con il secondo non c’era stato nulla di concreto) ed alla fine ho scelto il mio ragazzo per dedicarmi totalmente a lui( credendo appunto nell’Amore come scelta consapevole e non come passione) . A quel punto avevo accantonato questo desiderio e credevo fosse ormai sconfitto . Invece è’ riemerso violentemente, causa evento scatenante dopo 20 anni: presenza del mio”ex desiderio segreto”in carne ed ossa e identico all’immagine mentale creata ad una festa di vecchi amici

  3. 43
    H2O -

    A questo punto vorrei porre il quesito: è peggio il tradimento fisico o quello mentale? Le due tipologie possono coesistere, ma anche essere completamente distinte. È curioso come molte persone ritengano prioritario, in caso di sospetti sul partner, cercare le prove del primo, mentre raramente indaghino sull’esistenza del secondo.La prima e forse unica cosa di cui ci si preoccupa è “avrà mica fatto sesso?” e ci si chiede ,al limite, se il partner sara’ o meno coinvolto emotivamente. Si glissa invece sulla potenziale presenza di un “tradimento mentale” che come abbiamo visto è una situazione relativamente frequente, anche se “la condanna” potrebbe essere addirittura peggiore. Tralasciando il tradimento virtuale che è un’altra fattispecie (più ‘ vicina Il tradimento fisico) , il tradimento mentale puro si configura come una situazione in cui , chi lo esercita , sa che sta tradendo la fiducia del partner, ma non si sente ” in colpa” in quanto non lo concretizza in atto fisico reale. Rimanendo sul piano astratto difficilmente crea problemi, inoltre non viene quasi mai indagato e scoperto. Da un punto di vista etico qualcuno lo potrebbe giudicare riprovevole o peggio di quello fisico, ma non dobbiamo dimenticare che rimanendo confinato nella mente di chi lo esercita questo tipo di tradimento non può’ causare sofferenza ne’ al partner che ne è’ ignaro, ne’ all’oggetto del”illusione che non è’ emotivamente coinvolto. Per cui se alla fine il tradimento riguarda solo le emozioni del traditore stesso, il termine “tradimento”diventa eccessivo ed è’ lecito ridefinirlo “illusione romantico sessuale (di persona sposata o impegnata) verso soggetto idealizzato ignaro o non interessato”, da esercitarsi in modo ponderato e discontinuo a fini ludici e creativi e avendo cura di mantenerlo nella sua forma astratta per non creare interferenze di emozioni e non sprecare troppa energia fisica e mentale (da mantenere verso il partner reale )

  4. 44
    Anna81 -

    ma si H2O io pure scherzo… a volte lo faccio per smorzare i toni un pò troppo pesanti che si leggono qui… poi oh, se il buon markus capita a milano perchè no? io sono sempre aperta a nuove conoscenze…sia maschili che femminili…intendiamoci! :-)… buona giornata!

  5. 45
    Anna81 -

    oh markus caro…ho letto adesso il tuo post… mi era sfuggito…a volte sono di fretta e mi scappano i commenti… a parte quelli idioti… quelli non mi scappano mai!!! 🙂
    si anche il mio voleva essere un complimento… effettivamente all’aspetto dell’omosessualità non ci avevo pensato… ma non penso sia cmq il tuo caso… caro, io sono un pò presa ultimamente, cmq se ti capita di venire a milano tu fammi un fischio…. andiamo a mangiare jiappo…ti garba o ti fa schifo il pesce crudo? buona giornata anche a te!!!

  6. 46
    Suzanne -

    H2O, se iniziamo a porci il problema dei tradimenti mentali siamo tutti spacciati!
    C’é una canzone bellissima di Dalla che dice:
    “E’ chiaro
    che il pensiero dà fastidio
    anche se chi pensa
    è muto come un pesce
    e come pesce è difficile da bloccare
    perchè lo protegge il mare
    Com’è profondo il mare
    Certo
    chi comanda
    non è disposto a fare distinzioni poetiche
    Il pensiero come l’oceano
    non lo puoi bloccare
    non lo puoi recintare”.
    Figlia di un ateo impenitente, quando da piccola recitavo le preghiere prima di dormire mi sentivo in colpa perché la mia mente vagava senza sosta e mi rendevo conto che il mio pensiero era rivolto a tutt’altro fuorché a Dio. Ci ho messo parecchi anni, ma almeno il senso di colpa verso i miei pensieri “ingestibili” l’ho superato, anche quando non mi rendono particolarmente fiera di me stessa.
    Siamo esseri finiti, ma la nostra enorme ricchezza risiede proprio nell’infinità del nostro pensiero…

  7. 47
    H2O -

    Bellissimo questo pezzo… Grazie. Dici che io non ho ancora superato i sensi di colpa? Mi sembra di si’ e comunque anche se non fosse ci dovro’ convivere…

  8. 48
    Markus -

    Golem, “quell’amore” dell’incipit era tra il tenero e l’ironico. Ma va Golem ? Non l’avevo capito vero ?
    Ma era talmente OVVIO !!! E come hai scritto anche tu “certe cose non andrebbero spiegate”. Perché sono OVVIE Golem ?
    “la granitica convinzione che non ci sia bisogno di spiegare perché lo SIANO”. Ma allora ce l’hai anche tu questa convinzione dell’OVVIO. O sono OVVIE solo per te quando ti pare ?
    Murillo ha giocato male ma lo hanno visto tutti. Mentre qui non ti vede nessuno. E vero, non ti vedono, infatti ti leggono (tutti, ma per te non contano, non hanno mai contato).
    Il problema non è mai stato Sally e il fatto di come la vedano gli altri, ma il fatto è che tu voglia far passare come teoria UNIVERSALE, la GIUSTIFICAZIONE MORALE che hai coniato per lei.
    Adesso mi tiri fuori la storia del cannibale indiano e mi ci accomuni l’imprinting “culturale”.
    Ci vuoi fare teoria universale per cui tutti quelli che passano da realtà rurale a metropolitana diventano pedofili e cannibali ? O sarà un caso grave, particolare e patologico sto tizio criminale ?
    E poi mi accusano di metterti all’angolo….ma ti ci metti da solo Golem !

  9. 49
    Golem -

    Si mi ci metto da solo Markus. È OVVIO. É tutto ovvio.
    Come è ovvio che non hai capito l’ennesimo esempio di come la non rispondenza di certe “informazioni” a quanto appreso “culturalmente” PUÒ creare “aberrazioni” nella risposta di un soggetto. Risposte di qualunque genere, lo ripeto, dalla più banale illusione fino a quello accennato, di cui ti ho riportato sinteticamente le conclusioni degli psichiatri forensi. Dipenderà dal soggetto naturalmente. Perché la lettura di quelle informazioni avviene proprio attraverso una “formazione” culturale che “indirizza” un “bisogno” secondo certe logiche etico-morali. Ed è diversa da cultura a cultura, ribadito per l’ennesima volta. Questo é ovvio per me. Ma forse anche per quegli psichiatri forensi. Non lo é per te? Ok Markus.
    Ma fa nient dai. Pensiamo alla partita di domenica. Ciavo.

  10. 50
    suzanne -

    H2O, sono cresciuta ascoltando gli 883, guardando “Beverly Hills 90210” e collezionando tartallegre. Insomma, sono figlia degli anni ottanta, ahimé!
    La cosa strana è che, escludendo il tuo caso, qui mi trovo in affinità con gli ultra sessantenni ( anche Toroseduto mi piace molto!), quindi devo proprio dar ragione a Golem: un po’ di nonna Abelarda dev’esserci in me! Ma, finché non me lo dicono di persona sono ancora piuttosto quieta;)
    Non dobbiamo assolutamente fare “comunella”, i miei apprezzamenti nei tuoi confronti sono del tutto sinceri e motivati forse solo da una simpatia “a tasto” in questo caso. Non so se hai superato i tuoi sensi di colpa, penso solo che il tradimento mentale non esista, perché io non lo definirei tale.
    La mia relatrice di tesi ha scritto diverse riflessioni sul tradimento; in particolare mi aveva colpito il significato etimologico del termine: consegnare al nemico. Sono molto dubbiosa in realtà anche sulla condanna del tradimento fisico, anche se io per prima sono troppo condizionata dalla nostra cultura ( e come si fa a non esserlo?) per poterlo accettare liberamente.

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