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Siamo proprio sicuri che sia davvero così?

di iosonoio (ex user)
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Lettera pubblicata il 19 Settembre 2016. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 150 commenti

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  1. 91
    rossana -

    Golem,

    “Il continuo ricambio dell’utenza ti permetterà di convincere i più. I “meno” sono già convinti. Di altro.”

    1° – che tu creda che io abbia intenti di “convincere” non è che la Verità del TUO Vangelo. e ormai si sa che, dall’alto della TUA superiore perfezione, tu hai Verità su tutto e su tutti!

    2° – non potrebbe importarmi di meno di quanto pensino i “meno” su di me, che equivale dal più al meno a quanto penso su di loro. ma… limitarsi al contradditorio sulle idee NO, vero? non sono condizionabile e posso resistere alle tue pressioni ben più a lungo di Sally.

    3° – siete in DUE a provvedere con costanza e sollecitudine a manipolare il ricambio dell’utenza sulla mia correttezza e sulla mia attendibilità. non avete ancora capito che non sono tutti squadrati e imbevuti di certezze come voi. che vi piaccia o no, io e almeno un paio di altre recenti utentesse, oltre a Rossella, siamo DIVERSE, NON inferiori.

    201
    Golem – 29 ottobre 2014 22:17

    Vista la logica con la que si sta svolgendo questo forum propongo una soluzione alle interlocutrici per trovare una scappatoia che dimostri la bonta della loro tesi.

    Convocate un gruppo di esperti, formulate la vostra tesi, presentate agli esperti quella contraria, la mia. Se questi scoppieranno in una fragorosa risata la vostra tesi sarà dimostrata per assurdo.
    Mi sembra la soluzione ideale per le donne del forum, per uscirne a testa alta.

    alcune donne del forum non hanno ancora deciso di seguire il tuo suggerimento nella ricerca di esperti a cui sottoporre i loro punti di vista per trarne spregio. il loro numero aumenta nel tempo. NON escono dal confronto, né a testa alta, né a testa bassa.

    le loro tesi sono ora sostenute con costanza anche da maschi, mettendo in maggior evidenza a chi segue la discussione con attenzione la tua totale incapacità di dialogo.

    fattene una ragione e abbassa le alucce di aquila del volo, corredata da un’infinità di piani B, anche dialettici!

  2. 92
    maria grazia -

    Come sempre si stanno dicendo solo un mare di ovvietà. OVVIO che il tradimento fa male a chi lo subisce, OVVIO che non è piacevole scoprire che la persona in cui credevi ti ha mentito, OVVIO che non si tratta di un bel gesto! Ma, COME SEMPRE, non si riesce a mettere a fuoco quello che io e Golem stiamo cercando di dire. Imparare a distinguere DA CASO A CASO e cercare le ragioni di un dato comportamento non significa perdere di vista la gravità del fatto, e nemmeno illudersi di aver trovato una verità consolatoria. Il tradimento può anche non riguardare prettamente gli aspetti sessuali e fisici ( l’ unico tipo di tradimento a cui si da – erroneamente – importanza ) ma può anche estendersi ad aspetti un pò più sottili. A quel punto, io – se sono DAVVERO interessata all’ altro – VOGLIO CAPIRE IL PERCHE’ quella persona ha agito in un determinato modo, cosa lo ha portato a nascondermi determinate cose, e se davvero lo ha fatto con l’ intenzione di farmi male DI PROPOSITO. No perchè, se vi fosse sfuggito, c’è un’ ENORME differenza tra l’ ingannare deliberatamente per il gusto di farlo e l’ “ingannare” o omettere una cosa perchè non si hanno le risorse, anche emotive, per reggere a quella situazione. Capite ora perchè le diverse situazioni fanno la differenza? Poi che il tradimento ( sia esso costituito da un atto fisico con un’ altra persona o sia esso costituito da un tradimento “morale” – come ad esempio una verità nascosta ) sia qualcosa di poco edificante e che in genere incrina le relazioni, su questo nessuno discute. Ma qui il focus verteva su altro: cioè sulla capacità del singolo di SUPERARE quel momento di orgoglio ferito tipico di chi subìsce queste situazioni per approdare ad uno nuovo livello di condivisione nella relazione. E, stando a quello che leggo, mi pare siano davvero in pochi coloro che lo sanno fare.

  3. 93
    Suzanne -

    H2O, io credo che a volte indagare le cause di un tradimento sia addirittura controproducente, poiché il tradito richiede spiegazioni sufficientemente ragionevoli alla causa della propria sofferenza, costringendo il partner talvolta ad argomentare con motivazioni più articolate e profonde.
    Non credo che si tradisca sempre per insoddisfazioni o problemi nella coppia, ma forse questa è la giustificazione più usata da chi tradisce per non venire etichettato come un “mostro” dalla persona a cui si vuole bene. Non si può accettare un eccesso di leggerezza, un atto semplicemente egoistico; si cercano sempre cause ignote e degne di essere analizzate. A volte molto meglio sapere il meno possibile, anche perché l’importante è capire come si possa andare avanti, piuttosto di arrovellarsi su ciò che ormai è irrimediabile.
    Ho sempre ritenuto la verità un valore assoluto, ma col passare degli anni mi sono resa conto che a volte saper tacere è una forma di rispetto per l’altro ( meno compresa e apprezzata perché scambiata con vigliaccheria).

  4. 94
    Markus -

    Golem,
    “..sennò mi immagino questa scena: “Cara mi hai tradito”; “Si lo so”; “Sei stata sleale”; “ho capito me ne rendo conto, mi dispiace”; “Non hai mantenuto la promessa, lo capisci!”; “c.... si, non devi ripetermelo in continuazione. Lo so. Ma non ti interessa sapere perché è successo?”; “NO. Hai tradito me, questa è la spiegazione”; “(esticazzi)”….”
    Credo che in una coppia in cui si scopre un tradimento, una delle prime domande che si fanno é “perché? “, soprattutto nel caso di una relazione importante.
    Quindi sembra quasi automatico il cercare di capirne le cause.
    Ma ripeto quanto ti ho già esposto, in relazione al quale, a mio parere, sono rari i casi in cui il tradimento sia davvero giustificabile.

  5. 95
    Golem -

    Tu Rossana sei quella che esce allo scoperto solo quando si sente le spalle coperte. O ritiene di averle coperte, pensando di “cooptando” tra i “suoi” – oltre il dovuto e inopinatamente – anche chi ha chiaramente espresso opinioni possibiliste su quanto ho sostenuto. E guarda caso queste non sono tra le persone meno dotate di argomenti. Con le quali le mie “incapacità” di dialogo non si è scontrata. Controlla.
    Confermi come sempre di non avere idee realmente convinte, e di basarti per i tuoi equilibri sul conforto del numero, ritenendo che questo possa significare qualcosa per me. Niente di nuovo che non conosca della tua volatile coerenza. Ma mentre io abbasserei le alucce, tu aprile invece, e vola fuori dai tuoi schemi stereotipati. E complimenti: non capisci quello che scrivo io e parli di piani B dialettici, ma fai dei panegirici sulla prosa di Rossella di cui non si capisce un c..... “Sembra”, “pare”, “Il turista per caso”. Ma chi ti crede? Qualche “niù entri” che non ti conosce, lo ripeto. Sei come “la Giralda di Siviglia, che si gira verso il vento che la piglia”.
    Solo ieri mi scrivevi “non mi stare addosso” e “ualá” eccoti pronta a farlo tu, con la tua nota coerenza a intermittenza.
    Rossá, “Ma mi facci il piacere! Se ne vata. Se ne vata” (Totò al “perbene” onorevole Trombetta)

  6. 96
    Golem -

    Suzanne. Se il tradito ci chiede una ragione e questa non gli viene data, fosse anche la follia di un momento, si sentirà due volte tradito. Pensiamoci.

  7. 97
    Golem -

    Certo Markus, il “perché” scatta automatico. Ma non sottintendevo che questo debba portare necessariamente ad un “perdono” attraverso la giustificazione, ma ad un chiarimento. Anche perché il tradito o la tradita spesso, anzi sempre, cade dalle nuvole quando ne viene a conoscenza.
    Chiarirsi può essere l’ultimo atto di quella storia. O il primo di un’altra. Anche con la stessa persona.

  8. 98
    Suzanne -

    Hai ragione Golem, ma che se ne fa il tradito di una pillola indorata? Tu credi davvero che il “traditore” abbia il coraggio di spiegare in tutta onestà le cause del suo gesto? Ammesso che le sappia spiegare, come giustamente ha osservato H2O.
    Se parliamo di persone legate comunque da un affetto sincero e di una relazione importante, credo sia davvero difficile ammettere un tradimento in tutta la sua banale “brutalità” senza cercare giustificazioni, attenuanti, motivazioni magari inesistenti. Io non sarei mai pienamente convinta di alcuna spiegazione, per quanto articolata e approfondita sia.

  9. 99
    rossana -

    Golem,
    non esco allo scoperto quando ho le spalle coperte ma quando mi va di farlo, magari perché eccessivamente stuzzicata oppure un po’ più nervosa del solito, e non copto proprio nessuno.

    mi permetto soltanto di farti presente che alcune donne di carattere non hanno rinunciato per quasi tre anni ai loro punti di vista e che altre nel tempo negano la visione ormonale-culturale che è il tuo cavallo di battaglia, rifiutando lo schema universale sull’illusione, indotta dalla cultura dell’epoca, che hai provato ad applicare sia su di me che su parecchie altre donne, Valinda e Francesca incluse. ricordi o preferisci non ricordare?

    tanto per sfatare la tua accusa di carenza di argomentazioni, ti riporto una vecchia mail, di cui non hai voluto tenere alcun conto.

    346
    rossana – 17 novembre 2014 9:14

    (…) l’antropologa che ho citato, all’apertura del capitolo sull’amore, premette che: “Migliaia di uomini e donne in tutta la storia documentata hanno cercato di definire l’attrazione sessuale. La maggior parte di essi conclude che è un mistero. Gli occidentali non considerano la depressione, l’ansia o la paura un mistero. Eppure relegano regolarmente il sentimento ossessivo della passione sentimentale nel campo del soprannaturale. Di conseguenza sappiamo molto poco sulla biologia di questa follia.” Alla prima interpretazione di Empedocle (V sec. a.C.) ne sono seguite, e ne seguono tuttora, decine di altre, quasi sempre discordanti.

  10. 100
    rossana -

    segue per Golem

    Eppure anche la Fisher sostiene che “questa primordiale emozione umana, l’attrazione sentimentale, è ASSOCIATA con particolari sostanze chimiche cerebrali”. Curioso notare che usa quasi sempre l’aggettivo sentimentale, molto raramente sessuale.

    se l’amore romantico è stato sostenuto da una letteratura legata all’abbinamento amore-morte, ampliando all’eccesso quello che può essere considerato il sogno d’amore, sostenuto dal semplice desiderio d’amore, la Fisher riporta che: “in molte società i miti e le favole descrivevano romantiche relazioni amorose. Le leggende egizie raccontavano l’amore fra Iside e Osiride già 3000 anni fa. La “Dea di giada” scritto in Cina tra il 960 e il 1279 d.C. narra di una coppia di giovani che abbandonano la famiglia, gli amici e l’onore per fuggire insieme.” questo in concomitanza con i trovatori provenzali, i creatori in Occidente dell’ultima versione di amore romantico, che però stava emergendo liberamente anche in altri Paesi, con la maturazione della psicologia umana.

    Accenna, poi, a Paride ed Elena, Orfeo ed Euridice, Abelardo ed Eloisa, Troilo e Cressida, Romeo e Giulietta, ma anche a Majnun e Layla in Medio Oriente e Krishna e Radha in India, concludendo che “Tutto scaturisce dalla medesima e profonda sorgente, l’IMPULSO UMANO AD AMARE.”

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