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Si può stare così male per amore?

di Quirino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 4.144 commenti

Pagine: 1 95 96 97 98 99 415

  1. 961
    DANIELE -

    Grazie Mille davvero a tutti e due KIRA e NICOLA al mondo di oggi sembra cosi’ strano che due persone come voi mi stiate vicino senza pretendere nulla in cambio…
    Nicola si hai ragione i miei problemi sono un’ infanzia difficile in una famiglia decisamente benestante nella quale è capitata la disgrazia a mio fratello più grande di 11 anni di ammalarsi della SIDROME DI STARGARD che porta alla cecità quasi più assoluta.. mio fratello si è ammalato a 14 anni oggi ha 1/10 per occhio, si è laureato in fisica nucleare con 105 ascoltandi le cassatte che mia madre gli ha registrato…quella voce nella camera da letto mi rimbomba ancora adesso mentre mia madre registra i libri leggendoli…. dov’ era Daniele ? A crescersi, a sbagliare a farsi del male oggi quello che sono lo devo solo alle carezze di mia madre che ogni tanto mi diceva Daniele sei fantastico vali un sacco non mollare mai ti staro’ per sempre vicino… mio padre sparito nel dolore mia madre con lui… si sono detti lui ha le carte in regola per farcela da solo avanti !! ero solo un bambino porca put..!
    Grazie Mille ancora amici miei

  2. 962
    kira -

    come dice Nicola, quel bambino c’è ancora. !!!!!
    Accogliti per come sei, per quello che sei. Accogliti nei tuoi giorni di sole e nei giorni di pioggia, perchè solo da lì nascerà l’arcobaleno!
    Accogli le tue debolezze e usale come forza. Accogli il tuo pianto perchè è quello di un uomo.
    Ma guarda avanti Daniele…non sempre troviamo chi si compiace del nostro divenire. Il traguardo è tuo, noi possiamo solo sostenerti. Una carezza Kira

  3. 963
    suad -

    Premetto che non sono del forum, ma condivido quello che scrive Nicola; ma credo anche che bisogna sempre parlare di categorie e mai generalizzare.
    Ci sono persone che hanno avuto un infanzia e/o adolescenza bellissima con tutto l’affetto neccessario eppure se vengono lasciate dalla persona che amano si ritrovano comunque e inevitabilmente a stare male ed è tutto molto relativo.
    Detto ciò credo anche che la dipendenza in amore non riguarda solo chi ha dei conflitti o carenze affettive perchè bene o male siamo tutti dipendenti da qualcun’altro a modo nostro.
    E’ natura che l’uomo cerchi in una donna, una partner prima di tutto, ma è anche normale che rievochi una figura materna e viceversa.
    Parlare di conflitti, infanzie e/o adolescenze dolorose di cui si riproietta tale sofferenza nei legami sentimentali mi sembra scontato, ma credo che tutto ciò sminuisca seppur minimamente quelle persone che seppur conflitti non ne hanno, non per questo goiscono quando vengono lasciate.
    Il dolore è normale e credo rappresenti tutto e un pò tutti, indipendentemente dal proprio passato; un dolore che può avere varie sfumature, anche se il forum parla dell’amore; basta tenere in considerazione anche il dolore fisico che subiscono migliaia di persone nel mondo, un dolore imposto dalla tradizione, cultura del posto, un dolore che non ha nulla a che fare con i sentimenti e forse il peggiore, dove non c’è posto x i conflitti; eppure sopravvivono..
    Quindi credo che se si parla di dolore bisognerebbe guardare molto più lontano o forse io guardo più lontano, senza vedere il dolore fine a se stesso a senso unico; come l’amore …..punto.
    Il dolore e la sofferenza dell’amore è comprensibile, accettato e giustificato….
    Ma non esiste solo quel tipo di dolore, io lo definisco il “male occidentale”.
    Star male x amore, è un male che conosciamo tutti ed è normale sentirlo, viverlo e parlarne, ma credo che nel mondo ci siano ben sofferenze più grandi e dolorose, imparagonabili forse all’abbandono del partner, sofferenze che forse molti nemmeno conoscono perchè ribadisco e non è una colpa, la sofferenza x amore si supera con il tempo, ma altri tipi di “dolore” invece no.
    Allora credo sia giusto anche se il forum parla dell’amore, imparare a vedere, ma soprattutto a riconoscere che esiste un dolore ben più grande e inimmaginabile di quello che viviamo e conosciamo noi (anche se non parte della nostra cultura), per non vedere il dolore solo relativo all’amore e a senso unico.
    Il dolore x amore bene o male si supera, ma altre forme di dolore invece sono una quotidianità (cosa be più grave) a cui ovviamente a pochi frega perchè siamo fatti così e giustamente pensiamo solo ….a superare il dlore in amore.

  4. 964
    Martina -

    Ciao a tutti,
    mi chiamo Martina e ho 20 anni.Due giorni fa è finita la mia storia d’amore,stavo con il mio ragazzo da 3 anni e mezzo,praticamente abbiamo vissuto insieme tutte le prime esperienze.Siamo molto uniti,oserei dire in simbiosi.
    Ultimamente le cose non sono andate benissimo,abbiamo litigato spesso,e non lo nego,spesso anche a causa mia.Abbiamo dei caratteri abbastanza differenti e ci siamo sempre scontrati parecchio,perchè alla fine quell’intesa formidabile,quel profondo legame,ci ha impedito di separarci.Negli ultimi tempi io sono stata molto tesa,per problemi familiari,e questo inevitabilmente ha influito molto nella nostra relazione.Fino ad arrivare a sabato,si accende una discussione(per una banalità credetemi),e salta fuori che lui mi dice che è stanco,che non si può andare avanti così,che lui vuole stare con una persona ed essere sereno,non dover litigare ogni due e tre(cose che ci diciamo vicendevolmente ormai da settembre circa ma senza mai arrivare ad un esito drastico).Questa volta lui però mi lascia,dice d’amarmi,ma dice anche che per noi non vede futuro all’orizzonte,oppure un matrimonio felice qualche anno,seguito però da un sicuro divorzio.Mi dice che preferisce soffrire ora,che siamo più giovani,più forti e con più strada davanti,anzichè soffrire fra qualche anno.
    inutile dirvi che mi crolla il mondo addosso.
    Ora capisco che il nostro sbaglio più grande è stato pensare così tanto al futuro,contare i giorni che ci separavano da una vita autonoma insieme,basare le nostre intere vite,passioni e lavori,l’uno sull’altro.questo credo sarà un colpo duro anche per lui,che lavora risparmiando ogni centesimo,non concendendosi quasi nulla,pur di raccimolare l’occorrente per costruirci quanto prima una vita insieme.
    e ora,noi coppia forte,affiatata,inseparabile,non staimo più insieme.
    Come posso sentire il cuore pesante e vuoto allo stesso tempo?come si può voler smettere di mangiare,bere,uscire…persino vivere?come posso fare per uscire da questo tunnel che è appena iniziato e che chissà quando finirà?

    ps.mi scuso per i sicuri errori,non mi va ri rileggere il tutto,perdonatemi,e grazie a chiunque abbia dato vita a questo forum,già il sol parlarne fa versare qualche lacrima in meno.

    Martina

  5. 965
    DANIELE -

    MARTINA, so bene di che si tratta lui ha fatto la scelta a mio giudizio coraggiosa, coraggio che per esempio a me manca, non lo sai ma ha fatto anche il tuo bene ti ha reso libera magari lo facessero con me sono talmente stufo che forse sarebbe una liberazione davvero ma lei mi tiene in vita come un comatoso; ti sono vicino, la decisione non l’hai presa tu, lo so si soffre ugualmente, ma sono sicuro anche lui lo stia facendo.. evidentemente è una persona che sa decidere per se stesso e non si lascia in balia delle onde. Sto tanto male anche io, cambia abitudini, amici e comincia da capo cosa che mi sto ripromettendo di fare anche io senza successo 🙂 anche io non rileggo come te :-). Spero per lo meno che il mio pessimismo cosmico per solidarietà ti abbia aiutatato. Buona fortuna a me e a te !

  6. 966
    dominika -

    ciao martina,leggendo la tua storia è come se leggessi la mia…io sono fidanzata da più di 2 anni sempre con caratteri diversi ma uniti da un amore infinito!da settembre scorso ke tra noi è un tiramolla continuo ma ogni volta che ci lasciamo dopo qualche giorno ci rimettiamo insieme. purtroppo è dura lasciare una persona che ami,perche speri sempre che le cose si aggiusteranno,pensi che questa volta non commetterai gli stessi errori ma è qui lo sbaglio. io domenica ci ho discusso molto,come al solito abiamo litigato per una stronzata ma ho capito che io non potrò mai cambiare,lui semplicemente mi deve accettare cosi come sono..sinceramente sono stufa dei continui litigi,a 19 anni non posso già rovinarmi la vita,solo che fino a quando non smetterò di amarlo continuerò a lottare per noi.

  7. 967
    NICOLA -

    buona sera a tutti. i sentimenti restano le “storie” finiscono. perchè di storia si tratta. una storia che ritorna all’origine del nostro vissuto. dove trova alloggio nella vastità dei sentimenti frammisti di esperienze negative e positive e che si riversano violenti sul presente e sul futuro se non saranno guardati con attenzione e responsabilità. quando parliamo di dolore e di sentimento entrambi mediatori di ricordi e processi cognitivi complessi, va fatta una netta distinzione tra in mal di testa un mal di denti e, un dolore causato da violenza psicologica o da trauma da violenza fisica, i primi due sono causati da un processo fisico conosciuto dunque concretizzato, i secondi due fattori sono conosciuti nel presente per le crudeltà e la vemenza con la quale sono stati emessi sul nostro corpo, o con parole che hanno profondamente “violato” “investito” una parte di noi già violentemente colpita e dove ancora oggi non riesce a darsi pace, non trova una causa che porti una spieazione razionale dunque sono soprattutto sconosciuti perchè i ricordi del nostro vissuto viaggiano in dimensioni diversi (anche se nella stessa massa cerebrale) ma prendono due strade la prima quella della razionalità e del conscio, la seconda quella dell’irrazionalità e del sub inconscio, entrambi complessi ma sconosciuti soprattutto per quanto riguarda il fattore irrazionalità e sub inconscio. nulla in confronto a un dolore fisico anche se quello è inascoltato e incompreso dall’indifferenza e dalla falsa ideologia che predomina la cultura del perbenismo odierno. provate ad immaginare una rottura di un tendine rotuleo quindi un legamento, e una rottura di un rapporto padre-figlia\o madre\figlia\o in una età come l’infanzia la prima, in entrambi i casi c’e’ dolore, nel primo un dolore percebpibile subito e qualche volta quando le temperature climatiche mutano, il secondo è un dolore che permane nell’anima e lascia una cicatrice che non potrà mai essere cancellata, e la ferità dei non amati, quella parte che sanguina sempre, non si chiude mai, non possono chiuderla i chirurghi nemmeno i più bravi, siamo noi i medici di quella cicatrice, siamo noi che ce ne occupiamo, e se saremo bravi essa potrà essere scoperta, guardata e curata con i farmaci dell’amore e della consapevolezza, se sarà abbandonata farà così male che nulla può essere paragonato al dolore di una morte interiore. ho visto tanti cadaveri nella mia vita tanti morti su tavoli freddi e ho toccato con mano la loro rigidità cadaverica, ma quando sei morto dentro sei peggio che morto, tutto dentro di te è spento, tutto intorno a te è banale, perdi la voglia di fare tutto vorresti essere su un banco di marmo freddo per smettere di soffrire, ma devi essere un buon medico per curare quella ferita, allora piano piano ti fermi e apri le perte quelle che ora conosci, poi fuggi perchè ti fanno male ti fanno paura ritorni all’indomani e hai una visione diversa, scappi via ma con una diversa panoramica. se sei furbo e pensi

  8. 968
    NICOLA -

    di eludere il dolore, facendo credere che esso non esista, credendo di fingere di stare bene, per dimostrarlo a chi già ti conosce di quanto sei fragile, di quanto sei fredda, e di quanto sei incapace per cause del dolore ed essere te stessa\o, allora non sei un bravo medico e quella ferita sanguinerà finchè non ti farà vivere, e allora solo allora quando credevi che tutto fosse solo un gioco di società quando vedrai ancora la tua ferità sanguinare per la tua non consapevolezza, vorrai vivere, ti ricrederai e non avrai tempo per pensare al fisico già morto in’animato spento da quel dolore che fino a ieri credevi fosse solo un fattore da mettere in secondo piano. questa è una realtà che sperimentiamo tutti chi ha conflitti e chi non ne ha maconosce per un misero dono ricevuto una spada dove le hanno reciso la sue piccole ali, dove chi poteva non ha fatto e chi sapeva ha taciuto. si vive in una logica che banalizza un fattore imponente che predomina le coscienze e li controlla a suo piacimento, schiavi di un dolore che illude tutti facendo credere che il dolore dell’esistere sia un dolore da cancellare quasi fosse una vergogna per liberarsene in tempi brevi! no non è proprio così! succede spesso che banalizzando un fattore predominante è importante come l’attenzione al nostro illuminare quelle porte serrate dalla paura, si vive di vuoto, si cercano schemi che riempiano il tempo, che riempiano il corpo di miseria e di sfruttamento (edonismo, droghe, avventure, incontri,) e deplorevoli situazioni che depistano la dignità e la morale che l’uomo porta con se, come una sigaretta dietro l’orecchio, è più difficile prestare una biro, che dare il proprio corpo in cambio di attenzioni, di dolcezza di sorrisi, è più semplice dire ti amo e mentire e poi vivere le prorpie esperienze altrove piuttosto che dire la verità, è più bello eccita di più essere dei fenomeni, degli attori, dei prepotenti, dei fanatici di questa società contaminata di sporcizia piuttosto che abbracciare e chiedere scusa e meditare sigli errori commessi. vivere da morti e vivere da vivi c’e’ un abisso di differenza, io preferisco vivere per essere ingrado di far vivere me stesso chirurgo del mio vissuto, anzichè sperperare la mia vita in mezzo all’immondizia dell’indiferenza e della banalità. preferisco un temporale lungo, ma che poi alla fine mi dia la pace di un sole che scaldi il mio esistere anzichè vivere una giornata di sole spenta da ciò che non ho saputo risolvere o perchè ho dato ascolto a una parte di me che chiedeva compagnia e amore, il tempo è come una scatola dove ogni giorno ti riserva qualcosa, bisogna ogni giorno mettrsi le mani nella prorpia scatola (nella propria coscienza) e trovare quello che il tempo senza alcuna fretta mette a disposizione di tutti anche di quelli che fingono di capire e di cercare ciò che per loro sarà solo un’altra ennesima delusione, una ricerca senza mai alcun risultato se non quello del rinnovare un vissuto che la fretta a eluso di essere stato

  9. 969
    Melissa -

    -Ciao a tutti sn melissa… ho 17 anni e sto passando 1 periodo nn bellissimo x colpa di 1 ragazzo… Ci tengo a lui abbiamo passato attimi stupendi xò per colpa mia e anke sua abbiamo litigato e ci siamo detti cose parecchio brutte… ci sto malissimo xkè come una cretina mi sn innamorata di lui e nn so davvero come riuscire a dimenticarlo…. se qualcuno ci riuscito a dimenticare la xsona ke amava io sn qui accetto qualsiasi consiglio… 1 bacio a tutti

  10. 970
    Luna -

    Per amore si può anche morire o semplicemente impazzire. Ma la domanda che io mi pongo è : Ne vale davvero la pena? Non si dovrebbe vivere la vita in funzione dell’altro che dovrebbe solo essere un contorno al nostro essere.
    Io sto cercando di ri-trovare la mia strada, è difficile, ma ci sto provando (ed é passato + di un anno), ogni tanto mi ritrovo dentro un labirinto da cui faccio fatica ad uscire, ogni tanto le lacrime mi soffocano, ma voglio credere che un giorno riuscirò a vedere la luce e a vedere il mondo con occhi nuovi

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