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Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, Quirino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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CIAO A TUTTI, sono Daniele e da due anni soffrò per amore, ho fatto un’esperienza nuova, da cretino come diceva Nicola mi sono buttato senza chiedermi cosa volesse dire essere un’ amante, beh ve lo dico, è il peggio che ci possa essere, lei mille promesse credo che mi ami sinceramente, ma il coraggio di dire basta quello no; vivo frastornato tra la luce del giorno e le tenebre nella notte non ho più una vita non ho più me stesso ho solo dolore.. lei è tutto ciò che ho sempre cercato in una donna in una sola persona peccato che non mi appartiene ma fa parte di una vita a me lontana diversa dalla mia.. Spesso mi trovo di notte in un fiume di lacrime mi faccio del male prendendo Valium etc non ne esco ragazzi non ne ho la forza sono una barca alla deriva spero il Signore mi metta una mano sulla testa e mi aiuti a capire perchè debba meritare tutto ciò dopo aver subito anche un divorzio per tradimento di lei. Soffrire per amore ? Non lo sapevo ma è il peggio che ci possa essere !
Scusate le parole talvolta sgrammaticate non le rileggo mi fa male..
Grazie dello Sfogo
daniele
buon pomeriggio, sopratutto a te dominika, sfogarsi fa bene, aiuta una parte remota che sta dentro ogniuno di noi e che oggi chiede aiuto, oggi si presenta più cattiva che mai, vuole indietro qualcosa che è stata negata. l’amore è legata a un filo conduttore che si chiama infanzia, maggiore è stata la stabilità famigliare, minore sarà la sofferenza di chi ci lascia o di chi per un motivo o per un altro sceglie strade che a noi ci fanno male, quante volte sarà capitato di vedere dei bambini che piangono che si rigirano le loro manine con la testa abbassata e con le braccine congiunte? un segnale forte che inviano hai genitori, un segnale di chiusura di dolore profondo che rimane per sempre, quei movimenti quelle braccine conserte, sono i nodi che rendono infernale la vita dell’oggi quella del presente, oggi molti uomini come molte donne cercano una realtà che non c’e’, cercano un padre e una madre assenti, cercano quasi di ricostruire intensamente un volto confuso lacerato dal dolore e dalla rabbia, vogliono a tutti i costi aggrapparsi a quel papa’ o a quella mamma bella o brutta buona o cattiva che sia perchè ci riporti in qualche modo nel tempo un tempo che resta nella sua irrazionalità e nel suo vasto mondo del pensiero. il dolore non lascia segni fisici quando si parla di dolore esistenziale c’e’ solo un modo per arrivare a comprenderlo ed è proprio quello dell’ascolto a quella piccola parte che non ha trovato una ragione per la quale oggi soffre. ogni unione ogni sentimento deve essere valutato nel suo profondo, cioè deve necessariamente fondersi su un principio di consapevolezza, chiarendo con se stessi che l’altro deve essere per me solo l’uomo o la donna con la quale condividere le mie scelte, che devono essere dettate da una profonda maturità e non da piaceri o gusti, (quelli se mai dopo- mi sembra anche normale) scambiati per veri amori o fantastici colpi di fulmini (la cosa piu’ folle che l’uomo potesse inventare) dove offuscano la vera base di una unione, che non deve essere vista come la propria famiglia d’origine. gli innamorati quelli che non tengono in seria considerazione questa difficile equazione, spavaldi nel loro aver certamente trovato quello che da sempre cercavano, sono quelli che maggiormente cercano un contatto diretto col passato, e lo trovano questo è certo, l’assurdo di tutto questo e che molte volte siamo portati da un desiderio folle di ricercare un affetto profondo che ci costrince a cercarlo nelle persone meno adatte a noi, esempio quelli che incontrano una donna e si fanno trattare male, fanno di tutto e subiscono le umiliazioni più abberranti stessa cosa le donne nei confronti dell’uomo, come se volessere ricreare un contesto famigliare dove mamma o papà erano violenti aggressivi e bimbi come eravamo allora impotenti non potevamo fare altro che ubbidire e costretti allo stesso tempo ad amare chi forse non ha saputo donare la giusta dose di amore e consapevolezza, siamo costretti a vivere con le persone dette
genitori, che forse anzichè pensare alla crescita dei loro figli pensavano a tutt’altro, pensavano a risolvere a loro volta un problema che oggi resta fedele all’uomo il potere e la voglia del predominio. ogni persona che incontriamo di cui ce ne innamoriamo spesso è scelta o ci sceglie perchè in qualche modo rappresenta per noi una fonte immensa di dolore dove ogniuno di noi spera che la stessa venga accolta dall’altro\a. ma fino a quando non c’e’ la consapevolezza di cercare persone che siano affini alle nostre virtù, al nostro “bello” alla semplicità, alla purezza: questo forum sarà sempre pieno di dolore e di angoscia, di aiuto di pianto. il passato che vorremmo buttarci alle spalle non è quello che abbiamo passato con lui o con lei (anche se razionalmente è quello) ma c’e’ un’altra parte cioè quella che ci fa tremare di notte, piangere nei fine settimana e non solo è la parte che dentro di noi vuole ritornare al passato ma quello della nostra più tenerà età, e allora si fatica a dimenticare, ma l’opposto invece reclama attenzione e vuole che la parte adulta prenda quella più debole e la riporti nel tempo attraverso l’elaborazione di un percorso difficoltoso ma pur sempre fattibile e di grande aiuto. non si può fuggire da ciò che siamo, se in passato quando eravamo piccoli abbiamo sofferto, e quel dolore non è stato ascoltato da nessuno ma ce lo siamo portati dietro loe nostre spalle oggi richiede ascolto altrimenti ci bacchetta, se da piccoli il papà o la mamma erano poco presenti o completamente assenti, oggi chi ha vissuto in quelle circostanze non sfugge dal ricercare un padre che la\o aiuti a costruire un passato doloroso. tutto questo puo’ essere solo attenuato, puo’ e deve essere accettato, puo’ anche essere portato ed assere riconoscito dalla parte adulta è trovare una tregua, ma non porre fine a una lotta! quello che è mancato nella più tenera età nessuno potrà più donarcelo, però noi possiamo allegerire quel sacco enorme che pesa nella nostra vita e condividerlo con altre persone, persone che sappiano comprendere e soprattutto ascoltare, altrimenti si rischia di peggiorare una situazione già difficile. il dolore questo teorema terribile che invade le nostre vite, puo’ solo essere conosciuto meglio accettato e portato con noi, chi pensa di cancellare il dolore pensa solo di cancellare se stesso di contro pensa solo a inveire con maggiore cattiveria su quel piccolo innocente che reclama un po’ d’aiuto. il dolore esistenziale non è altro che quella parte di noi abbandonata al freddo e alla indifferenza e che oggi cerca di essere protetta, oggi chiede un’armatura quella dell’ascolto e della consapevolezza perchè insieme a noi possa comunicare quello che ha subito, perchè vuole in qualche modo fare la pace con te e ti vuole comunicare che se da piccolo non poteva fare altro che subire oggi quei sopprusi possono essere condivisi e possono soprattutto difendere te stesso da ogni altro abuso. tutto ciò che ci occorre è dentro di noi. trovlo
caro daniele io sono convinto, che ne uscirai, e sarai felice, io credo che il dolore che senti dentro oggi è un dolore che sentivi nel passato in un passato molto remoto. ti capisco sicuramente sarai una persona straordinaria una persona forte, però ora devi prendere quella sofferenza tra le tue braccia e devi tenerla stretta stretta a te, dovrai per un po’ attraversare un tunnel che ti darà poi una via d’uscita, hai tutto il mio appoggio e credo anche di altre straordinare persone che non scrivono ma leggono e ascoltano, il tuo dolore perchè l’hanno vissuto anche loro, l’ho vissuto anche io. non sentirti solo e non pensare al peggio, avvolte l’inizio di una consapevolezza porta una meritata vittoria. se vuoi puoi conttattarmi anche sulla mia mail per parlarne meglio all’indirizzo nikbo79@infinito.it il dolore fa parte della vita e la vita è bella anche quando si soffre non sentirti solo davvero. a te che eri un sole che illuminavi chi stava nella sofferenza dando conforto e solidarietà agli altri ma soprattutto lo hai saputo con coraggio dare a te stessa vincendo una delle più terribili battaglie della tua vita, torna a elargire la tua semplicità perchè chi ha dato sostegno a te insieme agli altri possano ora dare consiglio a chi soffre.. non dare la vittoria a chi ha voluto colpire la tua nobiltà non dare al silenzio il tuo conforto. si luce anche per gli altri come lo siamo stati entrambi per noi. torna tvb davvero grazie
Carissimi, quando si ama si possiede la capacità di lasciare andare.E per Nicola : ho un quesito da porti, puoi mandarmi la tua mail? Qui di seguito vi racconto com’è il mio modo di amare. Ciao a tutti. Kira
La prima volta che hai chiesto aiuto, mi sono voltata all’improvviso mentre camminavo sulla spiaggia. Ti ho sorriso e ti ho ricordato che sai nuotare, che ogni onda ha la tua impronta sulla pelle.
Non avevi bisogno di me per compiere poche bracciate….
Ti ho invitato ad uscire dall’acqua perché era una giornata tiepida e avevo qualcosa da mostrarti.
Ma hai continuato a dibatterti nell’acqua e a dire che non saresti riuscito a tornare.
Il mio sorriso allora è stato cancellato dal sapore della tragedia ,perché ho capito, come spesso accade nella vita, che non era uno scherzo…
Ti ho lanciato un salvagente, perché era semplice.
Ti ho lanciato una boetta di segnalazione per ritrovarti
Ti ho lanciato una fune perché era facile aggrapparsi.
Infine ti ho teso la mano, ma eravamo ormai troppo distanti….
Allora mi sono seduta sulla riva e ho pianto.
Mentre ho continuato a guardarti salire e scendere tra le onde.
Quando ami qualcuno vorresti risparmiargli ogni dolore, ogni delusione, ogni difficoltà.
Mi sono disperata e ho portato le mani al viso.
Ho urlato e invocato.
Ho pregato e sono arrivata a pensare di poter prosciugare il mare bevendo acqua salata in lunghe sorsate pur di sottrarre te alla tua sofferenza.
Pur di regalarti un respiro e una bolla d’aria.
Poi ho compreso, nell’infinito dolore che provo per me stessa, che questo è il tuo viaggio
.E’ il tuo cammino.
E’ la conchiglia che distingue i pellegrini che viaggiano alla ricerca della propria anima
Ho compreso che amarti ora è solo un ostacolo al tuo divenire perché non raggiungeresti la forza e la consapevolezza.
Mi sono seduta e ho pianto, mentre il vederti e cercati è divenuto un distacco.
Dove non c’è un abbandono, ma solo una pausa per darti modo di ricordare…tutte le risposte che hai già e tutto quello che ho già detto in questo tempo.
La prima volta che hai chiesto aiuto, mi sono voltata all’improvviso mentre camminavo sulla spiaggia. Ti ho sorriso e ti ho ricordato che sai nuotare, che ogni onda ha la tua impronta sulla pelle.
Non hai bisogno di me per compiere poche bracciate….
Caro Nicola e carissimi tutti. Mi occupo di un centro antiviolenza. Di donne e bambini maltrattati Soprattutto da anni lavoro a carattere preventivo della violenza psicologica.Di storie d’amore ne ascolto, ma non sono le storie d’amore che vorrei…ragazzi, riflettete e andate a leggere cosa sono le dipendenze affettive, cos’è il male d’amore….Avere risorse proprie significa riuscire ad attraversare momenti così, a trovare un’identità a non fare indigestione di storie mordi e fuggi. Saggezza? Non so, ma anch’io ho dato e non ho più voglia di soffrire. Siamo fatti di amore e siamo fatti per amare. La sofferenza è un archetipo di storie crepuscolari che nulla hanno a che fare con la bellezza dell’amore. Se credete nell’amore cosmico , vi riuscirete a distaccare dal “bisogno” senza più cercare, perchè già siete amati….Che ne dite? VivaMente. Kira
CARISSIMI NICOLA E KIRA,
GRAZIE DAVVERO DELLE VS. RISPOSTE NICOLA SEI UNA PERSONA DAVVERO SPECIALE, HAI RAGIONE MOLTO SIMILE A ME, COME ME MOLTO SENSIBILE E COME ME CREDO TU ABBIA DATO MOLTO ALLE PERSONE CHE TI CIRCONDANO E SOFFERTO MOLTO. Avete ragione di dipendenza si tratta, lei è una persona ineccepibile, di buona cultura e posizione, mamma fantastica di due bambine bellissime, ormai il suo matrimonio è finito, svanito sono separati in casa, lui sa tutto di noi ma malgrado tutto lei è incredibilmente attaccata alla routine e alla sua bella vita dice di volermi accanto a lei… Lei sostanzialmente ha paura del giudizio degli altri, è una persona conosciuta ed è sempre passata per ” La donna della famiglia mulino bianco ” sono riusciti a tenere nascosto tutto ai parenti che non sanno nulla ed hanno un buon rapporto di amicizia dopo 14 anni di matrimonio… Io sono convinto che lei non ami più lui ma gli vuole un sacco di bene ed è molto legata a lui che poverino striscia senza meta devastato come me. Mi sento molto vicino a lui e talvolta quando lo vedo per strada e ci guardiamo vorrei scendere dalla macchina correre da lui e abbracciarlo stringerlo e scoppiare a piangere perchè di due persone che soffrono si tratta. Questa notte è stata lunghissima ho visto passare tutte le ore dell’ orologio con crampi allo stomaco piangevo a dirotto adesso sono in ufficio sembro un pazzo mi sta passando la voglia di vivere mi sto svuotando… Lei sta prenotando le ferie con lui a Cuba dicendo che è per le bambine che non può fare altrimenti che è per salvare le apparenze… ma di me che sto 15 giorni con la mia bambina a soffrire a casa nessuno si preoccupa ? Ho una figlia di 7 anni a cui dovrei trasmettere il meglio e così faccio ogni minuto che sto con lei è un dono di Dio ma solo lui sa cosa mi costa. Io voglio lei voglio noi e i nostri fantastici momenti insieme ma di momenti si tratta !!
Grazie mille a tutti come sempre non rileggo mi fa male e scusate gli errori
Daniele
Caro Daniele, ma la tua anima dov’è? Parli e scrivi, scrivi e parli, più degli altri che di te stesso.
Se dovessi disegnarti dove saresti?
Non dirmi Cuba!
Cerca te stesso. Daniele è molto vicino a DANIELE:
Un abbraccio Kira
buon pomeriggio a tutti. caro piccolo daniele la barca dove ora ormeggia è in forte movimento causato dal moto delle onde, onde che arrivano da molto lontano, che oggi battono contro quella barca che fino a poco tempo fa, navigava nel mare della non comprensione, o della falsa comprensione, un mare dove hanno buttato di tutto e che oggi attaccato a tutti gli oggetti pesanti per restare a galla da quel dolore quella inconsapevolezza fai e facciamo fatica a buttare fuori dalla nostra barca, ancore di salvezza dove fino a quando siamo sorretti da colei o colui che nella realtà vediamo come il nostro lui o lei, ma nella irrazionalità lo cerchiamo perchè possa portarci su acque calme dove ci possa coccolare abracciare e dare tutto l’amore possibile, quello che non abbiamo forse ricevuto nel momento della nostra costruzione del nostro archetipo caratteriale, siamo smarriti confusi, in preda al panico al terrore, pensa a un bambino che sente la voce della mamma e dopo un po non la sente più, la prima reazione è proprio quella di correre verso la porta segue il pianto la paura la disperazione proprio come quella che senti tu daniele e come quella che forse abbiamo un po sentito tutti quando siamo stati abbandonati. ora però per riscire a vivere meglio dobbiamo fare un lungo viaggio insieme dobbiamo guardare dentro la barca e sistemare ordinare tutto ciò che ingombra la nostra felicità il nostro benessere, partendo proprio da noi stessi, voltarsi un po indietro ora più che mai e rassicurare la piccola parte di noi che oggi vive nel panico che oggi sembra quasi non vivere più, un ripetersi di eventi non riportati nella razionalità ma che nel contesto surreale scatenano quel dolore che ci uccide. quante cose superiamo tutti i giorni, se ci chiedessero di scalre una montagna la più alta la scalata più complicata della nostra vita noi lo faremmo senza probblemi, come senza alcun dubbio risolveremmo ogni esigenza che intralcia la nostra vita materiale. ma se oggi quella parte ci chiede aiuto, noi ci sentiamo morire, vorremmo fare tutto ma non tornare indietro e guardare dentro quel terrore che per anni fino ad oggi ci condiziona ci spaventa in modo da porci nelle condizioni di non sembrare più nemmeno vivi. allora è proprio da questo ormeggio che dobbiamo ripartire che devi ripartire, la vittoria più grande, ricomporre la propria immagine frantumata nel vuoto, una immagine riflessa in uno specchio che fa vedere solo ciò che vogliamo ma non quello che desideriamo, uno specchio che condensa di illusione le nostre realtà camuffando il buio in luce. è terribile pensare di dover ricostruire se stessi quando sai che tu esisti che tu vivi e che non sai nemmeno da dove iniziare per fermare il tuo dolore, forse è la situazione più complessa che oggi ci viene posta, ma la parte adulta di noi c’e’ ed è li reale, quella parte che sa dare amore, forse una parte con mille risorse mille vie illuminate dal proprio dolce saper fare e saper comprendere, e che oggi è offuscata
da quel dolore da quella paura proprio come un bimbo che nella sua disperazione rimane li fermo e immobile frenato dal terrore anche quello di esistere. ma oggi deve lottare per ridare a se stesso quel diritto negato, quell’amore mancato, deve remare tanto e dare sfogo a quel bimbo che ha paura e che oggi è solo anche se in mezzo c’e’ un miglione di persone, ma la solitudine interiore e tutt’altra cosa. ora daniele corri verso di lui prendilo in braccio e rassicuralo, prendilo per mano e portalo nel tuo vivere odierno, comunica con lui fsallo sfogare, insieme andiamo dentro le porte che sono chiuse e che oggi fanno male tanto male, guardiamo dentro noi stessi come non lo abbiamo mai fatto, con la consapevolezza che la strada per emergere dal dolore e dalla solitudine sta proprio in mezzo a quel muro che ci separa dal nostro piccolo. la sfida piùgrande ci attende e l’arma per combatterla è solo l’amore la semplicità, bisogna ritornare bambini per essere adulti,e adulti per essere bambini. l’umiltà la consapevolezza sono i farmaci più potenti che possediamo dentro di noi usiamole allora contro la violenza che ha spezzato le ali quando da innocenti potevamo volare liberi sui celi della nostra spensieratezza, l’innocenza un termine che l’odio e il dolore mirano a deturparlo a sbranarlo per portare sconforto alla luce dei cuori. la notte si avvicina e le luci tendono al loro spegnersi, rimane dentro la barca un piccolo lumino tenuto dall’innocente ferito e deturpato dalla cattiveria umana, scendiamo dentro quella barca con la nostra parte adulta “la consapevolezza” prendiamo la mano dell’innocenza e diamole la luce dell’amore e del conforto, sarà solo allora che come un fiore a primaverà sboccierà dando vita alla vita, e sorridente ci farà comprendere quanto sia meraviglioso vivere in armonia con ses tessi, solo allora suonerà i due strumenti dissonanti e incomprensibili suoneranno la stessa musica con la melodia che mai nessuno e soprattutto noi avevamo mai udito, e tutto allora sarà più chiaro. kira quanto sei dolce che bello leggere ciò che solo la nobiltà di un’animo come il tuo può elargire a chi si estende verso la montagna dove spera di trovare un po di pace e di luce. che dolcezza leggere i tuoi commenti carichi di entusiasmo e armonia, grazie perchè con le tue dolci melodie allieti gli animi di chi si eleva al dolore per poi rinascere nella strada nuova della consapevolezza. grazie davvero. caro daniele fatti forza e non sentirti isolato, la strada che porta verso il passo illuminato è ancora distante ma tu saprai raggiungerla con entusiamsante forza. dai ora corri da lui e abbraccialo così forte e non lasciarlo per nessuna altra cosa al mondo, prendi in braccio te stesso e portati verso l’uscita e li lavora per difendere la tua dignità la tua voglia di vivere lottando con l’amore e l’orgoglio di essere ciò che sei, non darti dei rimproveri, non chiederti perchè, pensa solo a tutto l’amore che sai dare a te stesso per poi poterlo condividere.