Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, Quirino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 92 93 94 95 96 … 415 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 92 93 94 95 96 … 415 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
ben venuto in questo forum. quando si lascia una persona uomo o donna che sia, i motivi sono svariati oppure sono assenti. entrambi spesso vivono nell’uomo come due forze avverse, direi come il bene e il male. proviamo a guardare alcuni motivi: spesso durante la costruzione di una storia, molti particolari vengono immagazzinati dentro un fattore chiamato entusiasmo, o meglio dire voglia di nuovo (hai presente quei bambini che appena vedono un gioco nuovo buttano via il vecchio? o quasi molto spesso già quel gioco non piace più) allora la speranza (inadeguatezza) che l’altro gioco possa piacere di più si abbandona! dopo diverso tempo però quando anche l’altra attrazione perde di valore si torna indietro a cercare nei giochi (forse tanti troppi) scartati e ti accorgi che uno tra i tanti ti piaceva davvero che era quello che maggiormente ti dava gioia e ti faceva stare bene, ancora funziona bene ha sempre funzionato bene e se tu non lo avessi rotto oggi sarebbe ancora il tuo gioco e quello della tua famiglia e dei tuoi bimbi!! ma ahimè ora è tardi (il pentimento, la realtà, l’entusiasmo che termina) “un po come quando tu volevi essere preso in braccio da mamma o papà e stendevi le tue manine verso qualcuno di loro e loro ti dicevano “dopo” o più tardi perchè dovevano pensare ad altro. dando spesso insicurezza instabilità, vedi l’attenzione della famiglia verso il bimbo\a è di estrema importanza e da li soprattutto nella posizione di maggiore attenzione che va da 0 a 3 anni dove si forma il ceppo della personalità del carattere insomma ed è quello che resterà sempre per tutta la vita sarà immutabile. ora comprendi che chi ha vissuto male da piccolo\a in una famiglia instabile nelle guerre nel non rispetto nell’abbndono nel disinteresse della propria prole oggi si ritrova molto spesso ad avere attegiamenti di retorsione verso altri, quasi come voler riparare in un certo senso l’abbandono o il male ricevuto. oggi nelle famiglie dette moderne o figurative o di fatto (per lo stato) vige un attegiamento di profonda solitudine di indifferenza, di disprezzo di persecuzione: ti danno e poi ti tolgono o peggio “una bulimia d’amore” e una anoresia d”amore” entrambi simili per la gravità del non misurare con attenzione e naturalezza ciò che oggi è invaso e contaminato dal peggiore nemico dell’uomo il potere. avvolte invece il motivo per la quale si lascia una persona è la banalità, la voglia di libertinaggio di uscire fuori dalle regole di invadere le cronache dei gionali con atti eroici e con gesti che mettono a repentaglio la loro stessa vita e quella degli altri. con questo mio commento non intendo dare giudizi a riguardo di chi si è espresso in merito al probblema dell’abandono, o giudicare famiglie che non mi spetta o che non conosco, il tutto nasce da esperienze conosciute personalmente e vissute oltre alla conoscenza di alcuni testi universitari. ma soprattutto vissute. mi fermo quì per l’impossibilità di spazio, ma l’argometazione è molto vasta.
Paradossalmente nel forum di S. Valentino se ne parla poco…forse perchè un pò tutti ammaccati o forse un pò per paura e dolore:per me questa festa non ha mai significato molto anche perchè quando ero fidanzato,per vari motivi,non l’ho mai festeggiata…però non posso nascondere di non essere oggi certo al settimo cielo,sarà una festa consumistica quello che volete ma oggi mi pesa viverla solo…vago per la rete in cerca di un lettore di mp3 d’occasione da regalarmi, per accompagnarmi con la musica durante i viaggi di lavoro,ma mi rattrista pensare che pochi mesi fa erano i suoi sms e la sua voce a farmi compagnia in ogni trasferta..oggi faccio tutto di nuovo solo e ormai mi sto riabituando, ma quel peso “supplementare” della sua mancanza non va via, così come sapere che ha già un altro non mi da pace…ma è la vita…però oggi pesa tanto sapere che lei non c’è, ma c’è per un altro,così come mi pesa che gli altri possano festeggiare questo giorno ed io (che paradossalmente l’ho sempre schifato)no…probabilmente è solo oggi che mi mette disordine nella testa e nel cuore,o il fatto che cmq il dolore che mi sono caricato sulle spalle in questi mesi è troppo per essere smaltito senza ferite e cicatrici…a volte i ricordi tornano micidiali e spietati e mi chiedo perchè proprio a me tocchi una pena simile..ma per fortuna ho trovato degli appigli che mi danno forza e per ogni giorno in cui sprofondo mi rialzo un pò più forte quello dopo..mi fa piacere rileggere le parole di nicola sempre ponderate e profonde…così come alla domanda su quali siano i pensieri di chi lascia è dura rispondere: nicola ha indicato forse l’ipotesi più plausibile,la voglia del nuovo,la ricerca della scossa elettrica e dei zero problemi che l’inizio di un amore dà…ma poi le responsabilità e la sostanza umana vengono a galla e lì si vede quanto vale ciò che si ha in mano e il nuovo,perfetto e bello diventa pesante e noioso come il vecchio. Ma forse è inutile macercarsi sui perchè del passato e sul come siamo stati lasciati,oggi siamo qui e siamo solo noi e abbiamo l’obbligo di ripartire facendo pulizia del male che ci ha devastato,ognuno fa le sue scelte giuste o sbagliate la vita è la sua,noi non possiamo fare altro che riprenderci la nostra e offrire il nostro mondo a chi lo vorrà esplorare e conoscere…a volte mi sembra di essere stato uno sconfitto,un perdente a fronte di chi mi ha abbandonato per altri e a fronte di tutto quello che ho dato mi ha ricambiato con tanto male…ma chi ha amato sinceramente non perde e non è sconfitto anche se sembra così…il bello che abbiamo vissuto era dovuto anche a noi,non è svanito con la fine dell’amore,cerchiamo proprio oggi dove chi è solo non festeggia di scoprire il bello che c’è in noi e intorno a noi,e che chi ha lasciato non ha saputo capire,apprezzare ed aspettare di conoscere,perchè in amore bisogna saper anche aspettare che una persona riveli tutta se stessa..la pazienza virtù persa…un abbraccio e buona serata
L’amore è tutto o niente, o si ama o non si ama.é da più di un anno ke sono innamorata di un ragazzo che non mi ama,ma qualcosa prova x me altrimenti non mi guardarebbe così.L’ho visto pure oggi, ma mi fa male quando lo vedo xkè so di non poter abbracciarlo forte tra le braccia e non lasciarlo mai.Non so come dimenticarlo,la domanda ke mi pongo sempre quando lo vedo è COME FACCIO A DIMENTICARLO?
scusatemi se l’ho scritto qui,ma sono da sola a casa e DEVO sfogarmi in qualche modo…
saluto tutti quelli che soffrono per amore e non
buon san valentino a tutti!!
Ciao Nicola..
grazie sempre x le parole dolci ke scrivi..la tua sensibilità è qualcosa di straordinario..resta sempre così…
Buon San Valentino anche a te!!
ciao roberto44,
cosa passa per la testa di chi lascia?
L’abbandono nn è mai una scelta istintiva, soprattutto se si è fatto un percorso importante insieme, ma è il frutto di un malessere che cova dentro e che esplode all’improvviso nella scelta della rottura. Ecco, questo è ciò che è successo a me. Una storia delicata, la mia, come immagino lo sia stata anche la tua… Spero tu abbia capito quali sn stati quei motivi che hanno portato l’altra persona a lasciarti… in modo da accettare senza sofferenza la fine della tua storia.
purtroppo e’ tardi..accade la maggioir parte delle volte cosi……………………….ti accorgi di amare 1 persona solo quando la vedi stretta nelle braccia di un altra e tu con un sorriso,,,…ti senti morire!!!!
ema………..ti rivoglio
in omere ci si deve sempre credere…amo da 2anni e 5mesi me li conto giorno xgiorno!purtroppo nn sempre e rikambiato,cm nel mio kaso….!!!sn +di un mese ke nn riesco a dimentkare tt qlle emozioni ke mi trasmetteva!!!sto male….anke se la gente nn ci crede io sto male…male dentro…nn riesco +a vivere…mi manka tt di lui,ki sa se lui mi pensa ki sa se lui ci sta male….vi kiedo solo di aiutarmi anke se nn ci riuscirete,xke nessuno mai ci èriuscito!!!!nn so prp kosa fare,mi sento in un buko nero senza uscita,mi sento una merda(§scusate del temine)vbb io ora vd…aiutatemi….un bacio ciao….stefano ti amo torna…!!!
caro dolce Nicola, ti ringrazio per le belle parole………..a volte ci e si lascia per lasciare vivere l’altro, anche questo è amore e, forse è il mio caso………
Mi sto riprendendo piano piano, lo amo ancora tanto ma se non sarà lui a fare il passo giusto non lo cercherò. So che chiede sempre di me (è stato un amore grande in tutti i sensi, di quelli che forse nella vita raramente ricapitano), ma non basta, c’è un’altra che lui non ama più (dice ) e, prima deve essere onesto con se stesso e con lei, poi tornare da me. Mi costa molto non vederlo e non cercarlo, ma devo…..
Un bacio a tutti voi, e vi abbraccio forte per scaldare con il mio solito brodo caldo le nostre anime fredde……
Giovi
buon pomeriggio a tutti. come ogni sentire, l’amore è parte dell’uomo e del suo plasmarsi con la debolezza e il dolore che la vita stessa porta nel quotidiano di tutti: grandi e piccoli. in ogni gesto compiuto o premeditato per il bene dell’uno o dell’altro, c’e’ più di un fattore a dominare la scena dell’esistere la paura l’insicurezza, l’affermazione di principi spesso contrastati dell’unione che oggi come non mai turba e spaventa. le scelte importanti tendono verso un margine di non consapevolezza, dettate dal senso di inadeguatezza che ci troviamo a vivere in un contesto paralizzato dalla banalità. non voglio giudicare scelte dolorose o criticare il dolore di chi scrive, sia ben chiaro, ma tendo verso una visuale che proietta con maggiore chiarezza una violenza verso i sentimenti e i suoi sottoderivati, e fatico a correre verso un comportamento apparentemente certo ma che purtroppo non ha basi solide dove poggiare il proprio respiro e che dopo poco tempo crolla in un gesto banale o in due frasi: non ti amo più, mi sono stancato\a, mi sono accorto che non sei la persona giusta per me, e via di seguito con la pausa di riflessione,ecc,. fortunatamente non è tutto così. credo che ci sono persone straordinarie, persone che volano con ali di consapevolezza e forte senso di vitalità, rimanendo appigliati alla natura del sentimento puro o semplice. questo termine quanto dista tra l’uomo e il suo esistere! quanto dista la dolcezza dall’aggrassività! la banalità distruttiva e lesionistica, ma soprattutto quanta fatica si fa oggi ad amare qualquno? e come si ama? un giorno mi sento dire: quando vengo a casa e apro la porta sento il bisogno di vedere la stanza vuota! parole dette e premeditate. quando una sera prima ti sei sentito dire amore voglio un bimbo! tutto questo mi fa tenerezza perchè percepisco un senso non di miseria ma di vuoto nelle persone che portano avanti stereotipi paradossali di una malattia defibile con nome di “vuoto” purtroppo riempito con tanta tantissima miseria e sfruttamento, con sofferenza e delusione. ma chi è consapevole di questa frammentazione dell’individuo intesa come fisico-pensiero come può, non valutare questa abberante situazione? come puo’ la sensibilità e la consapevolezza mischiarsi col vuoto e con il banale? come si può pensare di concedere parte del nostro dolore del nostro essere sensibili a chi lo potrebbe sfruttare e calpestare? certo sarebbe bello avventurarsi nel mondo dei vuoti e riempirli con una piccola dose di consapevolezza, sarebbe bello sbarcare sulle pagine della non consapevolezza e sussurare con inchiostro di lacrime il sorriso e la carezza, quella forse negata da chi la ha messi al mondo, sarebbe stupendo navigare nell’oceano dell’indifferenza o forse nell’infinito della banalità e per mano rassicurare chi fugge e chi crede che l’indifferenza e il male siano la strada per portare vittoria al loro povero senso di insoddisfazione, sarebbe meraviglioso correre ritornando nel loro bambino ferito