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Si può stare così male per amore?

di Quirino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 4.144 commenti

Pagine: 1 80 81 82 83 84 415

  1. 811
    Davide -

    Un saluto affettuoso a tutti. Forse qualcuno si ricorderà di me, anche se in effetti non ho scritto molto su questo splendido forum. La mia storia non è più neanche un ricordo, anche se in giornate uggiose come questa, la mente e la realtà ti presentano il cortometraggio degli ultimi mesi, trascorsi tra risentimenti, angosce e paure. Credo di essere uscito da quel brutto momento, quando con un “non ti amo più”, ho archiviati gli ennesimi due anni della mia vita. Tutta esperienza dico a me stesso; qualcuna godrà di tutto questo grosso bagaglio che mi porto dietro durante le mie scalate, le mie ascese verso non si sa quale terra e quale destino. Solo lo sport e le telefonate di qualche amica contribuiscono a tirarmi su di morale, a sognare quello che ho paura di non ritrovare più, l’amore, quello vero, quello che ride, quello incondizionato. C’è una presenza femminile nuova nella mia vita, una presenza discreta, sfuggente. A volte credo che esisti solamente nella mia immaginazione tanto l’ho desiderata. A volte, anzi spesso, noto che ha paura dei miei atteggiamenti; i miei continui sbalzi di umore, le mie insicurezze mascherate da arroganza e narcisismo credo la destabilizzino, o quanto meno la frenano molto. Siamo amici, non c’è nulla tra noi e vi giuro non so come comportarmi. Non avrei mai pensato di ritrovarmi in una tale situazione. Ho sempre avuto vita facile con le donne, non mi sono mai posto tanti problemi puntando dritto sul bersaglio. A volte anche cinicamente ho avuto frequentazioni fini a stesse, rapporti vuoti, finti, miseri. Vorrei vedere gli occhi lucidi di una donna che mi stringa a se senza giudicarmi; non ho voglia, non ho più voglia di recitare. Questa volta è diverso, sarà diverso. Cerco il più possibile di mostrarle tutti i miei difetti, allo scopo di essere certo che apprezzi anche quelli.
    Chiedo venia per le frasi buttate giù senza un filo conduttore ma oggi sono veramente a pezzi ed il forum, questo blog, è l’unico disposto ad ascoltarmi. Leggo di tante anime perse, malate e spero che riusciate tutti a dare un senso a questa vita. La donna che mi sarà accanto, dovrà volerlo con tutta se stessa. Io non sarò più lì a ripregare nessuna, penso di valere troppo. Mi sono svenduto troppo spesso, mi sono prestato a giochi pericolosi per il cuore e per la mente e non posso più permettermidi sbagliare. Da oggi mi impongo di non parlare più dei miei desideri, delle mie speranze ed anche qui non sarò me stesso….Un bel casino amici miei….Vado a dare una craniata sullo spigolo del comodino per poi tornare domani con un bernoccolo in più e con le idee spero un po’ più chiare… Mi prenderei a paccheri a volte…ciaoooooo

  2. 812
    Rebecca -

    Ciao a tutti: Nicola, Eli, Atomic, Innamorato, Davide…
    Ciao a Nicola spero siano arrivate le informazioni sulla mia impossibilità a partecipare all’incontro del 17; ciao a Eli, che leggo vorrebbe, a volte, volare via: sai, Eli, nei momenti per me più bui, quello di volare, portata via dal vento, è sempre un pensiero ricorrente, come in un racconto di Kafka, “Il cavaliere del secchio”, alla fine il cavaliere se ne vola via, a cavallo di un secchio, lontano dagli uomini e dai loro egoismi, che gli hanno negato una palata di carbone, di quello meno pregiato, per scaldarsi un poco in un freddissimo inverno.
    Ciao ad Atomic, che cerca di scuotermi… Sai, lo so che non si è comportato bene, lo so. A modo suo, tutto suo, ha cercato di essere onesto, ma ha pasticciato, pasticcia. Credo sia il suo modo di essere, e verso la sua leggerezza, la sua superficialità, che ho avuto modo di scoprire tanto dolorosamente, non posso fare nulla. Ma tanta leggerezza non gliela posso nemmeno perdonare: l’avere buttato alle ortiche, a cuor leggero, da sconsiderato, un rapporto su cui diceva ogni bene, per cui fino a non molto prima mostrava entusiasmo… Non credo nemmeno mi tenga come porto sicuro, per riavvicinarsi a me quando più gli convenga, non lo credo. Solo che non capisco, ma ormai smetto di cercare risposte. Non capisco come possa, nel mezzo della sua frequentazione con quella, avere anche solo un minimo desiderio di incontrarmi, anche solo per una semplice cena. Mi ha sostituita, no? Quindi, che rimpiange di me? E soprattutto in un periodo in cui so che nemmeno i suoi amici di sempre vede, perché appunto è indaffarato a correre da quella, solo da quella… ebbene, anche in questo periodo si fa sentire, con una certa costanza e mi propone di vederci. Ma non mi ama, lo so… Non mi ama… Mi dice che con me sta tanto bene, che c’è attrazione, ma manca quel quid, quel quid che però per mesi c’è stato… Non so…
    Ripeto: mi limito a registrare l’anomalia del suo comportamento. Ma la tentazione di tormentarmi nel chiedermi, ancora, perché si comporti così, è forte come una droga. E’ una droga. Una droga che mi distoglie dal sentire tutta la solitudine attorno, se rimango “impegnata” a elucubrare… ma è la stessa droga che non mi sprona a scuotermi e a continuare, anche se con fatica, la mia vita. Ché la mia vita si è come fermata. Lavoro, e poi torno a casa. E piango. Non vedo l’ora di andare a dormire, per non pensarci su, ma poi mi sveglio, durante la notte, e il pensiero corre subito a lui, e piango. Lascio stare quando mi sveglio nel cuore della notte tra sabato e domenica, quando ho la certezza, in pratica, che lui sia con lei: lascio stare il dolore lancinane che mi prende a fitte, a morsi. E piango, piango… Io che ancora sento il suo “Buonanotte” sussurrato nelle orecchie, e non molto tempo fa, non molti mesi fa…
    Scusate, sto piangendo anche adesso che sto scrivendo…

  3. 813
    AtomicGarden -

    Rebecca..mi dispiace…tanto.
    Sai,ho appena smesso di prendere le “cosette per dormire”..ed ora a volte ricapita anche a me di vedere “l’ex” che dorme con “il maledetto traditore”..e pensare che qualche mese fa ero io a dire a lei dopo che avevamo fatto l’amore (il primo che tira di nuovo in ballo la storia che forse non la soddisfavo sessualmente lo uccido) “buonanotte patatina”..oh come ti capisco..pensa che sono arrivato al punto di dover dire “buonanotte” a qualche amica,pure con un sms…così per “allegerirmi”…Dai Rebecca che sei tanto dolce e cara su non piangere che se no ti faccio compagnia…

  4. 814
    NICOLA -

    cara rebecca buona sera ebuona sera a quanti vivono del dolore dell’incomprensione della solitudine, dell’angoscia dei ricordi struggenti.. carissima rebecca: so che il tuo dolore è strettamente collegato a momenti intensi vissuti insieme a questa persona ma soprattutto è legato ad altri periodi della tua adolescenza della tua infanzia. capisco e ti comprendo che sia terribile la sensazione di dolore che amplifica una mancanza del passato e ora rimbomba come mille casse nell’anima intrinseca di solitudine e di tormento. mi colpisce “situazione comune a tutti” il sabato e la domenica sono terribili, sono ancora peggio dei giorni lavorativi. sai io penso che queste esperienze scuotono e cambiano chili vive e tutto questo non deve spaventare, ora sembrano terribili ma devono fare riflettere del perchè si stà così male! per amore? no! perchè l’amore non è dipendenza, l’amore si dona e si riceve, e non deve esserci uno scompenso! forse perchè l’idea di un uomo o di una donna che inconsciamente rappresentavano una madre assente o un papà altrettanto presente assente; quasi come se si volesse ripercorrere nel tempo un vissuto. noi idealizziamo troppo, carichiamo situazioni che non sono degli altri, vediamo negli uomini e nelle donne il nostro percorso passato un vissuto mancato e il bisogno la forza di rivivere esperienze mancate è così fortie che ci rende schiavi degli altri! usiamo poco la consapeolezza e come treni partiamo subito alla riscossa e alla conquista di una parte antca di noi stessi, se ci rendiamo conto di questo, se ci rendiamo conto, che dentro di noi c’e’ qualcosa che non va per il verso giusto, forse possiamo dire di iniziare a incamminarci verso la via della libertà. sembrano rebecca discorsi preparati, magari da dire ma cosa dici cosa scrivi eppure tutto questo dolore è collegato esclusivamente con una fonte e una energia cosiì potente che ci condiziona nell’arco dei nostri rapporti sentimentali, è proprio quel sentire l’energia vitale recepisce come un comando predominante e si fissa su una strada sbagliata. ma l’amore può essere bisogno? l’amore può essere dipendenza e sottomissione? l’amore ha uno scopo preciso ha una energia che fa parte di tutt’altra categoria che non rientra e non riguarda i nostri bisogni, e finchè essi non saranno portati alla luce e alla comprensione la strada del dolore e della sofferenza non cesseranno mai di tormentarci e non ci saranno rapporti d’amore duraturi o stabili poichè il bisogno dche è in agguato dentro di noi ci porta sempre con maggiore forza verso la via della destabilizzazione. non disperare. guarda ciò che c’e’ dentro di te, la droga di cui tu parli stà dentro di te è da ricercare nel tuo passato e proprio quella parte di te a cui devi dare maggiormente ascolto e attenzione, non dimenticare quanto vali e quanto sei importante l’autostima è vitale, chi ti tratta male non merita di vivere la tua storia il tuo presente ma sopratutto il tuo passato. fatti un regalo sorridi e volgitiunacarezz

  5. 815
    Rebecca -

    Ciao a tutti, Nicola, Atomic…
    Atomic, brutte sensazioni eh? Sono torture, in pratica… Dovremmo imparare un modo per fermare subito quei pensieri lì, appena fanno capolino. Bloccarli, neutralizzarli, spezzarli, ché non portano a nulla, ci fanno solo del male, ci facciamo solo del male. E se queste persone ci amassero, Atomic, non c’è sesso con altri che tenga, non c’è tempo trascorso con altri che tenga: anzi, il tempo servirebbe solo a fare loro sentire di più, pian piano, la nostra mancanza, servirebbe solo a fare notare loro, fare capire, quello che non hanno saputo capire, saputo vedere quando eravamo vicini. Certo, se queste persone ci amassero.
    Nicola, il tuo discorso è molto sensato, e non mi suona “strano”. Conosco bene certa teoria sulle donne “che amano troppo”, e, vedi, razionalmente noto bene che in me si è sviluppata una forma di dipendenza che non è sana, che si nutre di un’autostima un po’ fragile e di una tendenza a ripiegarsi, a riccio, su se stessi. So che devo lavorare su me stessa: quando ho conosciuto questa persona, non speravo certo di avere incontrato un immaturo superficiale, e i suoi lati non migliori sono affiorati a poco a poco, come è normale: con il tempo. Soprattutto ora affiorano, ora che la comunicazione tra me e lui è in difficoltà, ora che servirebbero quintali di umiltà, di intelligenza, di capacità di ascoltare l’altro, di pazienza, ora che insomma nulla è facile e ci sono i problemi che lui ha scatenato. Oppure, come ha detto qualcuno, servirebbe solo tanto affetto, quell’affetto che fa comprendere tante cose.
    La mia difficoltò scatta nel momento in cui comincio a rendermi conto che tale persona non è come sembrava fosse, che è leggero, troppo, volubile: anziché cominciare quindi a prendere presto e decisamente le distanze, ad allontanarmi come farebbe una persona dotata di maggiore autostima, rimango vicina, “dò tempo”, osservo, guardo, studio… La mia è la difficoltà di chi, pur vedendo bene cosa può farmi male da parte di quest’uomo, anziché scappare a gambe levate, rimane vicina a un persona che comincia a dare più dolore che gioia. Ed allora sì, il rapporto si fa malsano…
    Ora è dentro di noi che dobbiamo lavorare, per arricchire di nuovo la nostra anima ferita e forse un po’ inariditasi. Io, ad esempio, in questo periodo mi sento come svuotata, con poco da dare… Mi sento piena di amarezza, e bisogna fare in modo di buttarlo fuori, questo amaro, per tornare a nutrire la nostra anima come si faceva prima, tornare ad essere le persone gioiose e piene di curiosità verso il mondo, le persone che eravamo…

  6. 816
    NICOLA -

    buon pomeriggio a tutti, è da un pò di tempo che nessuno scrive, e purtroppo anche l’entusiasmo degli incontri e del tenersi in contatto sembra svanito!! l’importante però che ognuno di voi stia prendendo davvero la forza e la vitalità di essere coraggiosi a guardare solo e esclusivamente dentro il vostro e il nostro passato. è proprio da li che parte la nostra storia la nostra vita ed è propio da li che bisogna ricominciare a guardare le paggine del nostro passato, per scoprire un presente e un futuro, evadere dal passato significherebbe bloccare il presente e il futuro.molti di voi sicuramente ascolteranno e mediteranno, state filtrando il dolore i ricordi e quella ferita del non amore o meglio dei non amati o amati troppo, verso una direzione indefinita questo sentire che spesso ci butta indietro nel tempo ci fa sentire ancora più soli, smarriti da una sensazione di vuto, uomini spenti da una ferita indefinita sfumata, ma c’e’ e bisogna fare i conti. magari la domenica mattina e o il sabato ci si gira e rigira nel letto con pensiero di lei o di lui, immaginando e elaborando ciò che potrebbero fare o dove sono! ci si domanda dove abbiamo sbagliato cosa avremmo potuto non dire o non fare per evitare la perdita di chi oggi ci ha fatto sentire (lo siamo sempre stati) la nostra parte debole, di chi ci ha fatto conoscere un dolore che prima non avevamo mai sentito, di chi ci ha portato allo scoperto perchè senza di loro noi eravamo nulla, e oggi come non mai ci sentiamo ancora meno del nulla!! ci volevano davvero queste storie per riscoprire quello che siamo davvero!! e vi chiederete se loro provano le stesse cose che proviamo noi, se sentono le stesse emozioni che sentiamo noi, lo stesso dolore, noi eravamo contenitori dei loro vuoti abbiamo creduto infondo che da loro avremmo trovato quel rapporto materno che in quelche remoto angolo del nostro vissuto è venuto a mancare, speravamo tanto inconsciamente di ritrovare una famiglia assente, una presenza che indiscutibilmente è venuta meno al nostro bisogno d’amore. e loro ancora peggio del nostro essere contenitori (noi una base per contenere) loro un vuoto da riempire e da credersi capaci di dare ciò che non hanno saputo dare nè a loro stessi ne a tante altre persone che incontreranno. l’amore non è compulsione non è bisogno ; l’amore è un’insieme di compositori che elaborano la stessa melodia e insieme si nutrono del bello che l’amore dona. la semplicità la prima regola per costruire un rapporto, l’autorevolezza, per essere davvero capaci di dare a chi si presenta vicino la giusta distanza e la giusta dimensione.non odiate chi oggi vi ha fatto conoscere voi stessi.. non provate sentimenti di disprezzo verso coloro che non meritano neppure quello. datevi l’opportunità di rinascere attraverso la consapevolezza e il dolore, datevi un carezza un sorriso e quando la mattina aprite gli occhi ringraziate Dio per il dono meraviglioso della vita. rimproveratevi di meno e sorridete di più.. pace e beneatutti

  7. 817
    Innamorato -

    per me massima indifferenza ed anche disprezzo, chi si comporta così (parlo della mis storia) e una m.. che comunque merita di soffrire e di passare le stesse cose che ha fatto con chi le voleva bene. per il resto concordo

  8. 818
    Rebecca -

    Ciao a tutti…
    Dopo un periodo di relativa, piccola calma, oggi ho avuto una ricaduta, per così dire. E’ domenica, e si sa… si sa con chi, con chi trascorre il tempo…
    Lo so, sono “emozioni” mie, solo mie, che lui non vive, non prova. Emozioni e dolori solo miei, di me che, al saperlo in un certo posto con una certa persona, in quel posto dove ci sono ancora cose mie, o prestate a lui o regalate, provo ancora tanto dolore, e vivo il tutto come scempio estremo, come offesa estrema.
    Lui non immagina nemmeno il mio dolore, è lontano mille miglia dal sospettare cosa mi faccia ancora tanto male, e perché… Dal pensare che, per me, sapere che in quella casa fa entrare la prima che ha trovato su una spiaggia, per me è come profanare quel posto, violarlo. Come profanare i momenti vissuti insieme… Come fare violenza alla mia anima, e insultarla ancora…
    Ormai sono solo problemi miei, solo problemi miei…
    Nicola, lo so…
    E’ uno sfogo, scusate, ormai mi ripeto… Uno sfogo, in una giornata così amara, senza un briciolo di dolcezza…
    Lo so lo so, non merita la mia sofferenza, non la merita, e non merita nemmeno me, con quel comportamento che ha avuto. Posso andare a testa alta, io, ed essere fiera di me e dei sentimenti, puliti, sinceri e profondi che provavo per lui. Ché volergli bene era naturale, per me, come mangiare il pane, come bere acqua fresca… Tutto ciò l’ha buttato alle ortiche… Non mi merita, lo so… E io devo imparare a tradurre queste parole in un concreto abito mentale, a vestire la mia anima con esse, perché diventino modo di essere e di sentirsi e non rimangano solo parole sconfitte dalle emozioni di un’anima tanto ferita…

  9. 819
    Sorbino -

    Cari Amici dopo circa un anno è mezzo vi posso garantire che prima o poi le cose vengono a galla. Ho scoperto tutta la verità sulla mia ex. L’hanno vista con uno di cui mi hanno detto nome e cognome ho provato a chiedere sapete più che altro per capire sino a che punto era stata squallid nei miei riguardi, per capire realmente come erano andate le cose, e sapete tutto torna tutto come avevo immaginato e come in parole mnche lei mi aveva detto. Questa persona aveva parenti in una terrazza difronte dove lavorava lei, quindi lei gia faceva la cretina con questo quando io persi il mio secondo padre mio zio, il lavoro, quando il nostro rapporto erain crisi lei si dava gia da fare dando confidenza a questo e dopo un anno mezzo questo fa ancora parte della sua vita. Volete sapere chi è un ti po carino manco bello esasperato alto 1,60 un ex calciatore che attualmente fa il cronista, uno di quelli che si pretendono perchè hanno i soldi, separato con due figli, ma di bello c’è che mi hanno detto che è un farfallone quindi la mia ex non è l’unica scema che lui ha in pugno. Che squallore, distruggere cosi nove anni di storia per un cretino del genere, mi è venuto il voltastomaco. VOI CHE NE PENSATE, AIUTATEMI A CAPIRE, COSA PUO AVER TROVATO IN LUI, DOVE HO SBAGLIATO ?

  10. 820
    Eli -

    Cara Rebecca,
    stai osservando il tuo dolore…accarezzalo e accoglilo perchè ormai è parte di te, una splendida parte perchè solo il dolore è in grado di arricchirci se siamo persone attente, desiderose di crescere e di vivere la vita con obiettivi che vanno aldilà di un semplice percorso fatto di tappe tradizionali e convenzionali. Con un cuore più grande ed un maggiore amore per te stessa mettiti in marcia adesso…non piangere, non senti quanto ti sei vicina? Non ci crederai ma questi sono i momenti più preziosi che ricorderai quando in futuro ripasserai la storia di te stessa. Dopo questo dolore sarà difficile risentirsi sola, o meglio sì, sola, ma non COSI’ SOLA. L’abbandono è la forma più acuta di solitudine che io abbia mai provato…sono sicura che difficilmente potrò risentirmici perchè adesso ho imparato ad affrontarla e non sarò mai più colta impreparata.
    Continua a scrivere…dai coraggio a chi si è appena tuffato nel grande mare, aiuta coloro che si affacciano a questa triste esperienza di sofferenza, la strada è ancora lunga per loro, e tu lo sai bene, ma in tanti passando per queste pagine virtuali abbiamo quasi assaporato la morte, e di morte si trattava i primi giorni, ma poi la vita è andata avanti, se non per volontà, per forza…e a distanza di mesi ci ritroviamo ancora qui a parlare…con meno frequenza di prima ma con più saggezza, più profondità, più pacatezza. Lasciamo andare la rabbia, accettiamoci in tutti i nostri aspetti, è tutto splendidamente bello se siamo veri e consapevoli, se siamo in grado di capire, di essere umili con noi stessi, di fare la differenza, di non vivere un copione ma una semplice vita vera.

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