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Si può stare così male per amore?

di Quirino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 4.144 commenti

Pagine: 1 78 79 80 81 82 415

  1. 791
    Eli -

    Si può stare così male per amore? Si…si può stare così male per amore…ma la vita è un soffio e la molteplicità di dolori e gioie che offre non si possono contare nè tantomeno immaginare. Per questo limitarci a soffrire per un unico dolore è come commettere un suicidio. Non possiamo permetterci di fermarci a quell’unica esperienza di vita che fra qualche tempo non sarà più parte viva di noi. Il dolore nasce anche da una strana contraddizione che il tempo utilizza per stregarci. Il tempo è un animale ambiguo che ci permette di superare il dolore ma che parallelamente sviluppa una tristezza un pò dura a morire: la malinconia. La malinconia nasce quando restiamo ancorati a momenti, persone che non ci appartengono più perchè noi stessi non ci apparteniamo più. Eppure vogliamo costringerci a tutti i costi a restare aggrappati a quel qualcosa che aimè non esiste più. Non esiste più perchè la vita è un continuo scorrere di colori e chi si ferma a guardare per un attimo è perduto. E’ perduto chi si attacca a quell’illusione dorata di eternità per fame di sicurezza. Vorrei lasciare l’eternità alle favole dei bambini che incontro, che hanno ancora il sacrosanto diritto di sognare, ed è giusto che sia così. Quando si varca il confine del sogno non possiamo più pretendere che qualcuno ci racconti una storia prima di dormire, quanto fa male, quanto è profondamente triste ma quando il momento del PASSAGGIO scatta, non si può tornare indietro…non si è veramente più bambini. Non rattristiamoci però…nessuno può impedirci di FARE i bambini, avremo solo un pò di fredda consapevolezza che ci distinguerà dal bambino che è tale per età.La caratteristica più importante della vita è proprio la sua natura di continua trasformazione, noi siamo vita pura e mai uguali a noi stessi…ieri è un giorno lontanissimo. Oggi non possiamo stare male, oggi siamo altri e altri sono i programmi. Ogni giorno dobbiamo essere consapevoli che partiamo con una valigia vuota…se accumuliamo troppi vestiti vecchi non ci sarà posto per lo splendore che dobbiamo cogliere domani.Vorrei per me e per tutti la capacità di svuotare ogni sera, momento più dolente,il nostro bagaglio per iniziare il giorno seguente con la leggerezza tale che farà spazio alle cose belle che ci aspettano.L’uomo ha bisogno di sicurezza e spesso questa la trova nell’abitudine anche al costo di convincersi di amare perchè conviene.Più difficile staccare la corda e salpare per altri lidi perchè è un rischio,ma qualcuno ha detto che se nella vita non si rischia almeno un pò non si può sapere. Allora vi chiedo,meglio correre il rischio di trovare la cosa più bella che non conosciamo ancora o vivere una vita con ciò che conosciamo ma che non ci rende veramente felici?Spero che un giorno tornerò a guardare oltre perchè in fondo al mio cuore ho sempre amato continuare a viaggiare…spesso ho necessità di fermarmi,di restare stretta stretta al mio scoglio, ma quella non è la mia felicità,ho voglia di vita vera,di rischio.

  2. 792
    Sarah -

    Ciao….io ho 24 anni, forse sono troppo giovane per dare un mio parere su questi argomenti, dato che non ho mai avuto storie importanti!!!.Però ti posso fare un esempio di un mio amico.Questo mio amico è stato fidanzato per 4 anni con una ragazza, poi lei a quanto ho capito lo ha tradito, e lui per orgoglio l’ha lasciata perdere!!!.So che lei lo tampina di sms, chiamate, ma per orgoglio lui nn le risponde!!!.Però credimi lui non l’ha dimenticata…..anzi!!!.Pensa che c’era un periodo che io e lui uscivamo per conoscerci meglio, perchè io interessavo a lui….però nn so se mi credi oppure o no…ogni volta che ci guardavamo in faccia davanti ad un tavolino di un pub….l’unica cosa di cui lui parlava era lei!!!.a quel punto ho preferito costruire con lui solo una bellissima amicizia…perchè lui voleva bene ancora lei!!!.Poi nn è per vantarmi, però ero molto più bella io di lei….ma sono orgogliosa di essere finalmente uscita dai miei ristretti confini mentali…nel senso che grazie a lui ho capito che la bellezza non conta niente….o perlomeno è sicueramente un buon biglietto da visita…ma davanti a un amore sono ben altre le cose che si guardano.Secondo me non ti ha dimenticata….forse tra di voi ci saranno stati degli screzi che l’avranno portata a chiudere i ponti con te….ma le cose belle e gli amori, nn si scordano mai!!!.Pensa che io nonj scordo nemmeno le mie storielle di 1 o 2 mesi!!!.

  3. 793
    Innamorato -

    Sarah: sei una persoa seria, perchè qualche altra al tuo posto avrebbe approfittato di lui.

    ma se non dimentichi le storie si pochi mesi, secondo te una donna può dimenticarne una durata quasi 5 anni??
    vorrei capire come ragionate voi donne in amore, in base a cosa prendete decisioni in campo sentimentale, anche a costo di lasciare persone che vi picciono tanto sotto ogni aspetto. perche??

  4. 794
    ragazza invisibile -

    bhe io sn stata 2 anni cn un ragazzo..ci siamo amati tantissimo stavamo sempre assieme eravamo una sl persona…e poi cirka un anno, era 11 novembre x me sebra ieri, vado sotto kasa sua e mi lascia senza un vero xke continuaa a dire ke mi ama e ke sl ke nn puo andare avanti, mi dice ke nn mi dimentikera, ke sn stata l’unika persona ke ha veramente amato, dp ennake un mese lui si mette cn un altra, mi kiama, me l’ho dice, l’ha porta negli stessi posti un cui ha portato me, ci rivediamo, lei lo viene a sapere e lui sceglie lei, poi dp un mese un altro in kontro facciamo l’amore, e dp qualke giorno mi dice ke lei e piu importante di me, sto malixximo le lo viene a sapere di nuovo lui ke fa mi pikkia pur di nn farmi dire la verita, e io continuo ad amarlo giorno dp giorno…anke se lui va dire in giro ke nn sa cm è potuto stare cn me ke sn il cesso…e tante altre cs brutte…poki giorni fa è stato il mio compleanno sn andata a ballare..c’era anke lui ha ballato cn me e alal fin emi dice ke è ubriako e nn sa kn ki ha ballato…e io cmq continuo ad amarlo…la gente mi dice passera….ma o0rmai è passato un anno..e io ormai ho imparatoa convivere cn lo sta male..la mia vita continua passiva..senza piu felicita….tutto mi ricorda lui..nn so cm andare avanti nn riesco a reagire…lui è stato il mio primo vero amore…….e nessuno riesce a farmelo dimentikare…nn ho piu carattere nn ho piu niente…a kosto di umiliarmi….IO L’HO RIVOGLIO….senza di lui nn vivo….ed dopo un anno racconto qst storia a voi a gente ke nn consco nenake…ma forse è piu facile farlo cs….paingere avanti ad uno skermo..e no avanti alla gente..forse qst storia nn importera anessuno..ma io l’ho scritta x me e x farvi capire ke si il tempo passa ma se uno n ha la forza di reagire subito si ritrovera cm me ke dp un anno SOFFRE ankora veramente tanto…

  5. 795
    Rebecca -

    Eli, cara Eli… come faccio? Mi ha chiamata ancora, e mai avrei pensato che l’avrebbe fatto dopo quella telefonata “di fuoco”… Ero pressoché convinta che si fosse detto “Beh, se vuole, mi chiamerà lei, io sono stanco di ascoltare le sue critiche”. Invece ha chiamato, e di nuovo ha chiesto se ci vediamo a cena… Per paura, per pavidità, dopo un mio timido e poco convinto “sì”, pronunciato al telefono, ho poi detto no, con un SMS del giorno dopo, inventando un pretesto. Non me la sento, Eli, ho paura di ritrovarmi davanti quei suoi occhi, quel suo viso, che tanto amavo, e di tornare a struggermi per una persona che comunque ha scelto di tenermi come amica, e che che in tempi rapidissimi mi ha sostituita con un’altra. Per non dire di certe sue parole nel corso della telefonata di cui ho parlato sopra… Sto scappando, da pavida, sì; vorrei agire guidata da una forza che mi fa dire, chiara e diretta, “No, è meglio che non ci vediamo”; io gliel’ho anche detto, la volta scorsa, che se non esco è perché sto male, mica per altro, ma… non so… non so se stia tentando di salvare il salvabile o cos’altro. Non è la forza che mi sta facendo dire “no”, ma la paura… beh, meglio di niente, se mi può servire a preservarmi da altro inutile dolore.
    Continuo a non capire come possa nutrire il desiderio di vedermi, lui che frequenta una per cui ha detto di nutrire i sentimenti che io nutrivo per lui (orrore!), lui che non più tardi della settimana scorsa ha ribadito che mi può dare amicizia, ma non di più.
    E allora non capisco davvero, perché al suo posto non avrei desiderio di continuare a frequentare un mio ex-compagno, da me lasciato non molto tempo fa, e sostituito con un altro per cui provo “quel qualcosa in più”: non ne avrei nessuna voglia, di vederlo…
    Vacci a capire…

  6. 796
    Eli -

    Carissima REBECCA,
    mi dispiace sentirti così…il tempo è passato, sta passando…ma si percepisce che stai ancora male, che la tua mente è imprigionata dietro una serie di pensieri che non danno nè tregua nè soluzione. Eppure da quello che scrivi le risposte sembri già dartele da sola ma non ascolti…continui a percorrere un cerchio senza inizio nè fine, senza via d’uscita. Hai paura Rebecca, lo credo bene, come fai a fidarti di una persona che ti ha profondamente deluso…la persona che amavi? E’ difficile, per me impossibile, guardare negli occhi il fantasma dell’uomo che amavo e fidarmi di lui, avere la certezza che non mi farà più male. Io personalmente Rebecca non potrei più dare una possibilità, forse perdonare si…cosa che pur sostenendo, io stessa non riesco ancora a fare totalmente, ma credere di nuovo in lui no, non ce la farei.Voglio un uomo che mi rispetti a partire dal primo giorno della nostra storia fino all’ultimo. Da un uomo di 36 anni lo devi pretendere, non siamo più bambini a quest’età, siamo sempre uomini deboli che sbagliano ma non si può commettere l’errore di mancare di rispetto.Ma forse nella vita non ci sono regole fisse ed ogni situazione e persona è un caso a parte. Io sono sicura che non potrei mai e poi mai ritornare con un uomo che mi ha dato il dolore più grande che io abbia mai provato, sai perchè? Perchè non lo stimo più. Tu sola sai cosa vuoi, credimi, non sei confusa è più facile affidarsi al dubbio che non alla fredda verità. Non vuoi lasciarlo andare ecco perchè non sai cosa fare, la solitudine è terribile ma stare con un uomo che non ti garantisce amore è ancora peggio. Quando ami qualcuno non c’è dubbio o crisi che tenga (ricordaglielo). Per quanto riguarda te, se ti fossi vicina fisicamente ti darei uno scossone cara Rebecca, uno scossone affettuoso di amica per aiutarti a scrollarti di dosso un peso che ti sta facendo perdere solo tempo quando potresti invece volerti bene, fare un cambiamento costruttivo e cercare le opportunità per vivere un futuro più felice di quello che riuscirebbe a darti un ragazzo così poco uomo. Forza Rebecca, molla l’osso.

    P.s. Occhiblu ha confermato che verrà all’incontro…manchi solo tu, se vuoi scrivimi: mingling@hotmail.it così ci mettiamo d’accordo.
    Un bacio e un forte abbraccio

  7. 797
    NICOLA -

    UNA FERITA APERTA
    CARISSIMI AMICI BUONA SERA, come si puo’ ben notare il dolore, il risentimento, la fatica di lottare per una ferita che sanguina ormai da tantissimi anni; una ferita procurata nel vissuto della nostra più tenera età. continua a sanguinare perchè mancano delle basi, manca un percorso a ritroso, dove c’e’ una ferita che contunua a fare male, e ne farà finchè non si chiude finchè non arriva la conoscenza di un vissutto complesso ma fondamentale per la strada della constatazione di una maggiore costruttività all’interno della nostra vita. tutto il dolore che ricade oggi è dovuto a una mancanza d’amore o a una abbondanza d’amore che oggi come non mai si ribella inconsapevole sui sentimenti, non esiste una via di fuga se non quella della conoscenza di alcuni tratti salienti della relazione genitori figli. relazioni amorose infelici nell’nfanzia che oggi potenzialmente rendono le relazioni scoraggianti e afone.ma purtroppo dipepende da un fattore che stà alla base del nostro vissuto, avvolte capita di percepire situazioni che abbiamo gia vissute e sono reali, dunque succede che spesso inconsciamente si vuole ritornare a quel rapporto madre-padre-figlio una triade mancata durante la fase essenziale della costruttività di un’individuo, ma è possibile tutto questo? si! ma solo con chi vive questa forza distruttiva; passarla a chi non ha la capacità di comprendere, a chi non vuole, non può perchè sottratto da un pensiero che è tutt’altro che consapevolezza; diventa maggiormente dolore e si amplifica fino quasi a uccidere!! ahime, quelle crisi esistenziali, quelle ancore di salvataggio che si imboccano perchè privi (all’apparenza) di altre vie di uscita portano alla fine della stessa esistenza. avvolte si cerca di sfuggire a questa realtà e le conseguenze sono disastrose, ci si attacca a qual’unque cosa possa dare o ricordare quel tempo qurel periodo, ora scomparso, si crea così una forza avversa che esplode nel caricare insicurezze e carenze che creano solo maggiore dolore. la ferita di chi9 non si sente amato o compreso o accettato: per prima cosa ha scarsa autostima e poca fiducia in se stesso, tende a vedere e a costruire i suoi rapporti basandoli e concentrandoli su fronti burrascosi quali: la realizzazione di se stessi, la scarsa coerenza, la ricerca della sicurezza su chi “non a caso” si è scelto. spesso non riesce a valutare con la giusta misura la distanza che occorre per mantenere vivo il rapporto con l’altro sesso; insomma cerca sempre di concretizzare velocemente eludendo “(credendo) se stesso e la propria spinta anticostruttiva, l’altro non rimane indifferente e percepisce questo bisogno di fuga e di ritorno al passato e dunque fugge, fugge non perchè è consapevole del nostro bisogno ma pur riconoscendo una forma che spesso viene definita “come sei stressante, sei troppo appiccicato, mi sento oppressa ecc” perchè anche lui cerca e sente il bisogno di un ritorno alle origini continua..

  8. 798
    NICOLA -

    ma è incapace ora come si dimostrarà incapace ad amare e a costruire soldi ponti per la sua stessa vita. la sofferenza viaggia a macchia d’olio nella vita del non amato o meglio di chi si percepisce non amato- e sicuramente lo è perchè va a trovare ciò che non lo potràaiutare. la sofferenza maggiore arriva quando ci si dona completamente in tutto e per tutto e soprattutto quando dall’altra parte si trova un muro, ci si rende disponibili a tutto pur di non perdere e restare saldamente attaccati al passato e apparentemente a chi si crede sia la persona giusta!! altro punto fondamentale il non amato ogni storia che vive la vive come un fallimento, e continuerà a viverle per il resto dei suoi giorni a meno che non sia ingrado e forte di percepire qualcosa che in lui o lei viaggia in senso contrario. giustificandosi che non era l’uomo o la donna giusta. e si ricomincia mettendo in seria discussione la stessa dignità umana oramai divenuta pezzo di svendita al migliore perdente. si cerca di costruire storie del tutto robotizzate perfette senza mancanze senza nulla direi di umano ma tutto basato sulla perfezione! ma esiste la perfezione? io credo che si viva di senso di smarrimentoe di vuoto, nemmeno di imperfezione, poichè dall’essere imperfetti e meglio dire umani nascono storie e segni di profonda concentrazione umana. dunque non esiste l’uomo giusto o la donna giusta, i colpi di fulmine, le serate di puro e solo essere mercie di scambio, esiste però l’uomo con la sua storia e con i suoi vissuti, che non devono mai essere caricati o spostati su chi non può comprenderli e gestirli. esiste una via di mezzo per ogni equilibbrio ritrovato, la fine arriva con la morte, il dolore cessa con la morte e tutto diventa tetro e terribile. quanti giovani e non accorrono a questo metodo, quanti giovani che mi sono nell’anima si msarriscono in stupide sere e diventano vittime e allo stesso tempo carnefici di se stessi e della loro vita. credo che la via della guarigione da una forma del non amato\a possa essere valida solo attraverso la voglia di incontrarsi e di conoscere accettando senza nessuna vergogna le debolezze che rendono umani e capaci di guardarsi meglio chi soffre e chi cerca la liberà strada della consapevolezza. la vita è meravigliosa e piena di risrse di energie che vanno riconosciute e indossate su noi stessi i vestiti dell’autostima e della fiducia, c’e’ tanta cattiveria nella nostra società c’e’ tanta gente disposta a pagare l’amore col disprezzo l’invidia la rabbia e addirittura con la morte, noi non vogliamo questo noi vogliamo percepire questa sensazione di estrema gravità e ognuno deve lottare nel suo piccolo contro l’abberrante sistema di strumentalizzazione del corpo e dei sentimenti. bisogna lottare per la vita e donare pace e luce. qual’unque mezzo si adoperi se corretto per noi stessi e per gli altri diventerà maggiormente semplice portarsi su un piano di consapevolezza e di natura. vivete di pace e di semplicità. vi aspetto a bolognail17

  9. 799
    Rebecca -

    Ciao, cari…
    Nicola, come sempre i tuoi messaggi sono un balsamo di saggezza… Ed Eli… che dire, Eli? Tu mi scrivi che non ti rimetteresti mai con chi ti ha così ferita e ti ha così mancato di rispetto, e io, mentre leggevo, mi dicevo: “Beh, ma lui non mi invita mica per rimetterci insieme, anzi… sembra tutto preso da quella là!”. E ho subito colto il mio maldestro tentativo di camuffare, a me stessa, il fatto che comunque, se accettassi mai di rivederlo, lo farei solo nella speranza, timida timida, dissennata, caparbia, che lui possa ricredersi, possa accorgersi che… E alla mia fiducia in lui, che forse è stata rovinata per sempre, ho pensato, qualche volta: no, non credo riuscirei a riconcedergliela. Dovrebbe cambiare molto, cosa che non penso accadrà. Come fidarsi di un uomo che fino al giorno prima sembrava sinceramente volerti bene, essere davvero interessato a te e poi se ne esce con un comportamento che dimostra solo che si lascia guidare dalla pancia invece che dalla testa, e che non soppesa due volte quel che vuole fare del suo rapporto con te e che si è fatto andare bene la prima conosciuta sulla spiaggetta di un villaggetto turistico ? A volte però mi chiedo davvero se potremo mai diventare amici, così da non perderci “mai”, ché l’amicizia garantisce maggiore stabilità rispetto all’amore, sentimento sempre in bilico; faccio questi ragionamenti però – mi rendo conto – sempre sotto l’impulso del sentimento, non con “disinteresse”, per così dire. Mi accorgo bene del meccanismo che scatta in me, non me la racconto nemmeno, sono perfino cinica, ma il cuore, le emozioni vanno per la loro strada, e sono forti. La ragione mi dice che lui è un ragazzino, nonostante l’età, che è appunto immaturo, inaffidabile, ma il cuore, questo “guazzabuglio” di emozioni, mi fa sentire altro e ciò che la ragione mi presenta lucidamente davanti agli occhi, fatica a dare forma e a “imbrigliare” le emozioni…

  10. 800
    AtomicGarden -

    Rebecca,capisco la tua “confusione” in questo momento,so che è dura ragionare quando si soffre e quando una persona ti manca..perchè questo è…ti manca qualcosa,ci manca qualcosa…Ad ogni modo qualcun altro qui scrisse una cosa molto interessante..cioè,chi ci lascia chiede la nostra amicizia per mettersi a posto la coscenza.Tutto qui.Giratela come vi pare,tanto è sempre questo il succo.Loro che ci lasciano i conti se li sono già fatti per bene,in particolare in certi casi..Vedete un pò..fossi in voi farei la parte dell’oste..fidatevi,non avete niente da perdere..mal che vada fra qualche anno li risentite..e mica possono sbagliare solo loro no?
    Bè,comunque invece di piangere e lamentarvi voi che ne avete la possibilità trovatevi delle persone migliori..ma sopratutto più sensibili..perchè la sensibilità è una qualità che non viene presa tanto in considerazione..sempre le stesse parole si usano “era dolce,tenero,mi capiva” eccetera eccetera..bè,queste cose sono facili da trovare..chi non è dolce,affettuoso..con la propria compagna o compagno?La sensibilità invece o ce l’hai o non ce l’hai.Da solo o in compagnia.Non confondiamo le cose..Fate i bravi.Tanto aygurare buon fine settimana sembra un insulto quindi me lo risparmio.

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