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Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, Quirino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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nulla di tutto questo manchera’ nella tua vita e nel tuo cammino. abbi fiducia in te stessa e credi profondamente in cio’ che vuoi e cio’ che fai, non demordere l’amore trionfa sempre ricordi?:! non disperatevi nel pensare se lei o lui saranno felici con altre persone, perche’ la loro felicita’ dura giusto il tempo di un respiro o di un soffio di vento che curva un albero rinsecchito per poi tornare al sole nel suo arido e deserto terreno. in tutto questa sofferenza qualcosa ci rende uniti e non e’ solo il dolore. vedi eli per capire quando fai del male devi anche averlo ricevuto, e compreso, ora per lui non e’ ancora il suo turno, ma quando tocchera’ a lui capira’ il male che ti ha fatto, ma tu non disperare per questa sua incomprensione, non disperatevi nel pensare che loro si divertano e sorridono e sono felici, perche’ tutto il loro far rumore e’ solo una delle tasnte maschere che coprono la loro stessa voragine di vuoto. ribadisco con forza che una donna e’ donna quando ha rispetto di se stessa e del suo corpo e un un uomo e’ tale quando ha la consapevolezza che la donna non e’ un fazzolettino da usare e cambiare, ma e’ il frutto di tanta dolcezza e di tanto rispetto soprattutto per quelli che come te eli aspirano alla semplicita’ e all’unione di una famiglia e di un sogno, e non sono appiccicati ad un misero istinto o auna maledettissima dose di vuoto e di perdizione, dobbiamo essere orgogliosi dei doni che siamo ingrado di trasmettere, e grandi nel saper portare con coraggio questa immenso dolore. il resto e’ pura miseria e la miseria per quanto umana sia spesso non merita commento.. eli grazie a te. tranquilli non sono qui’ per movimetare il forum, sono reale e vivo a bologna se hai voglia o chi avesse voglia di contattarmi puo’ farlo al seguente indirizzo nikbo79@infinito.it domani davide, d.m.s. maurizio chiacchereremo ancora. grazie anche a voi per la vostra testimonianza. siate forti perche’ il vento soffia ma domani ci sara’ il sole, il domani non inteso come orologio ma come tempo, il tempo aiuta veramente tanto. grazie di cuore e non vergognatevi di amare e di provare dolore perche’ di robot la societa’ odierna ne e’ carica.. siate semplici come bambini e forti come roccie. la luce e la felicita’ quando si entra in un tunnel come questo e’ a poca distanza.. forza forza. quando si corre ci si stanca, dopo pero’ ci si sente meglio e si ricomincia con un nuovo entusiasmo. soprattutto in salita. la strada e’ lunga ma termina solo quando il bisogno di cio’ che non ci meritava cessera’ di bussare alla nostra nobile porta dell’anima. quando si ama vale davero la pena crederci e combattere per i valori che meritano davvero attenzione e soprattutto grande responsabilita’ d’animo e di mente. io sono qui’ con voi e voi con me per discutere finche’ non staremo tutti un po meglio ognuno a bisogno dell’altro e’ una condizione umana che non deve destare ne vergogna ne paura. vogliamoci bene e il dolore sara’ meno pesante. coraggio cari..
Ciao Nicola, Eli,…
ogni mattina ed ogni sera apro il forum per leggervi e trovare un pò di sollievo.
In questi giorni preferisco leggervi senza scrivere, ho bisogno di silenzio. Mi sono sfogato ed ora mi sento molto meglio. Sto dedicando le mie energie per me stesso, casa nuova, lavoro e tanti libri…Non so quando sarò di nuovo pronto per un’altra persona e soprattutto a volte penso che forse semplicemente non è destino….
grazie a tutti…
Grazie Nicola,
è incredibile percepire quanta “condivisione” possa nascere da questo scambio di lettere, non conosco nessuno di voi eppure in 2 mesi di contatto con questo forum sento che con alcune persone c’è veramente una “comunicazione”. Nella vita di tutti i giorni gli amici si “scelgono” per un’affinità naturale che si percepisce. Ancor prima di conoscere sai che verso certe persone ci sarà affinità piuttosto che per altre. Le nature, le essenze si percepiscono e quelle più affini s’incontrano. Penso non sia un caso scegliere di scrivere in una “sezione” piuttosto che in un’altra, rispondere a certi commenti piuttosto che ad altri, sono convinta che anche in un forum avvengano queste empatie.
La scrittura per me è un mezzo sacro, mi è sempre stato facile esprimermi scrivendo…un pò meno parlando. Non riuscirei a scrivere senza sentimento quindi caro pubblico di sconosciuti, siete testimoni e custodi di emozioni, pensieri, sensazioni che realmente vivo e sento.
Non potete farmi male, non ho bisogno di mentire, di proteggermi… ci siete e non ci siete ed in questo periodo (chi l’avrebbe mai detto) siete un notevole appoggio, un’ auto -terapia, grazie.
Le giornate tendono ad ingrigirsi…andiamo verso l’inverno, stagione malinconica per eccellenza, questo Natale sarà triste…ebbene si, già ci penso. Il Natale è una festa che adoro, mi fa tornare bambina e amo occuparmi delle decorazioni. Addobbare l’albero con la musica dei Platters in sottofondo per me è il massimo, sarò un pò old style ma negli anni 60′ (e dintorni) il romanticismo era al top. Le canzoni italiane di quei tempi avevano contenuti semplici, frasette apparentemente banali (pensate a “sapore di sale” o “il cielo in una stanza”) ma le emozioni che mi trasmettono sono uniche. Penso che questo Natale non ci sarà nessun albero e non metterò sulla porta di casa il pupazzetto di neve imbacuccato con la scritta “Benvenuto” sotto agli sci, lo comprai con lui l’anno scorso, simbolo del primo Natale in casa “NOSTRA”. Niente festeggiamenti per l’anno vecchio che se ne va (non mi è mai piaciuto festeggiarlo figuriamoci quest’anno!). Mi affeziono alle persone, ai posti, alle abitudini, ai volti sconosciuti che fanno parte della mia quotidianità, tutti coloro che entrano, in un modo o nell’altro, nella mia vita non possono, non devono uscire, questa per me è una regola ferrea, chi entra nelle mie emozioni non può più uscire.Il pupazzetto sulla porta riapparirà quando sarò nuovamente felice.
Oggi la rabbia è più pacata…sono semplicemente triste, ho voglia di silenzio.
Cari amici,
grazie di esserci.Come dice Eli è un sollievo poter scrivere all’ignoto, verso chi non ci conosce. Proprio per questo siamo veri. Io scrivo per lavoro di sport e di cronaca, non avevo mai scritto in maniera autobiografa e trovo che sia appagante.
Sto male e come te Eli già penso al Natale, triste. Mi vedo a casa di amici e colleghi con i loro figli e le loro mogli paffutelle dopo-parto e mi rattristo pensando che sarò solo, che tornerò nel mio lettone vuoto…
Posizionerò i regali ricevuti, li guarderò senza trovare quello che più avrei desiderato: amore e solo amore incondizionato.
Il più bel Natale e Capodanno che abbia mai passato l’ho vissuto con la mia ex, completamente soli in un vecchio faro adibito ad Hotel nelle isole Shetland, fu fantastico…Quelle foto ormai sbiadite dal tempo inesorabile sono dentro un cassetto, sotto libri e cartoline e fanno ormai parte del ricordo.
Boh…vogliamo riprenderci? Questa sera esco con una donna bellissima, conosciuta al supermercato mentre compravo le solite schifezze in confezioni “single”, chissà, mi aiuterà a passare il week end…
Il cielo è plumbeo, piove e non so dove trovare la forza questa sera, davanti ad una buona bistecca di angus, di ridere e scherzare….
Non riesco a starenella mia grnade ed accogliente casa tutto solo, a sentire Gigi D’Alessio?
Domani vi dirò…Vi abbraccio di cuore….
carissimi buon pomeriggio a tutti. quetsa lunga scia di malinconia e angoscia, riempie di commozione, non tanto per le storie e per gli avvenimenti diversi, quanto per la forza e la voglia di emergere da un dolore che piano piano spegne anche il respiro. quante volte la notte ci si sveglia in preda al panico e durante la mattina appena gli occhi si aprono inizia una forma di anbgoscia che copre di nero il nostro giorno. basta guardare una nostra foto prima e scattarne una e riguardarla oggi; si nota unan volto spento privo di forza e di vitalita’ privo di ogni via di fuga, tutto e’ buio tutto e’ dolore. almeno per ora. vedete carissimi amici eli, davide, rebecca, d.ms. occhiblu, suad. questa frattura con chi ci ha promesso e prometteva amore e protezione, desiderosi di un futuro, carichi come angeli senza ali, sorridenti. ci hanno causato una “instabilita’ e tanta paura” come dire lo specchio (si e’ riempito di crepe ma attenzione) non si e’ rotto anche se la loro lontanza e il solo pensiero che possano stare bene con altre persone ci fa letteralmente impazzire. oggi tutti noi stiamo facendo i conti con una realta’ che prima non conoscevamo, oggi come non mai sembra che stiamo affrontando un dolore che ci sta’ spazzando via da tutto e da tutti. “oggi i nostri volti e i nostri occhi sono spenti” in questo involucro di dolore in questo tunnel di disperazione, tutto sembra essere amplificato e moltiplicato. ogni minimo pensiero porta ad aumentare il dolore di notevole intensita’ e potenza. le nostre storie per quanto dolorose siano ci stanno mettendo in contatto con sentimenti chiusi dentro il nostro vissuto e che oggi si sono aperte!! oggi siamo deboli, siamo e ci sentiamo indifesi, abbiamo bisogno di coccole e di protezione, siamo attaccati al telefono o a sperare di ricevere un mex col nome di chi amavamo (e forse ancora la amiamo) dunque siamo appesi a quella porta e cerchiamo con tutta la nostra forza di chiuderla per non guardare dentro! no:: ha aperto le nostre piu’ remote paure! ora non possiamo fuggire, anche perche’ le forze mancano. ora dobbiamo affrontarla con ogni mezzo, e aprire la porta ancora di piu’, per non aver maggiore paura domani. oggi dobbiamo avere la capacita’ di guardare dentro il nostro dolore e prendere consapevolezza. il leone e’ scappato e il dolore e la paura sembra che ci rincorrino verso la fine. no! quel leone e’ chiuso dentro la nostra porta che e’ solo nostra e solo noi possiamo domare tutto questo malessere. quando si rompe una gamba ci vogliono mesi e mesi di degenza per poter poi camminare nuovamente come prima, prima ci sono le stampelle poi iniziamo ad appogiarci su una base e poi dopo il tempo necessario la gamba riprendera’ la sua funzione e dara’ armonia al resto del corpo. diversa e’ la frattura dello specchio dei sentimenti specie se questi erano rivolte a chi amavamo con immensa sincerita’. se per la tibia c’e’ il gesso e gli anti dolorifici, per lo specchio dei sentimenti. continua
c’e’ solo la nostra forza (quel poco che riusciamo a dare alla nostra vita) c’e’ anche la possibilita’ di qualche farmaco quello dell’autostima, del volersi maggiormente bene, di non darsi delle colpe, di sorridere con semplicita’ “gli occhi dei semplici brillano nel buio e nel freddo e i compagni che li guardano si scaldano e trovano luce in essi” ora siamo come bambini e abbiamo bisogno di protezione, e noi quella ce l’abbiamo tutta, naturalmente ora non riusciamo a trovarla in nessun altro\a ma questa fonte di benessere la troviamo solo dentro di noi, non dobbiamo ricercarla su chi non ce la potra’ mai dare, e’ solo dentro noi, tiriamola fuori con dignita’ e vestiamoci di essa. dunque viviamo il presente (il passato serve non per rimpiangerlo ma per guardare dentro la porta aperta e riuscire ad accarezzare il leone che sembra indomabile e che ci mette paura) ogni avvenimento che si verifica dentro il nostro quotidiano ha un fine ben preciso ancora naturalmente sconosciuto, ma ha una sua importanza non dimentichimo questo punto fondamentale. il natale, l’anno vecchio e quello nuovo, la pasqua, e tutte le altre festivita’ come anche le vacanze l’estate le ferie e tutto cio’ che prima ci serviva a eregerci su una base che non era la nostra viviamoli quando arrivano e non anticipiamoli perche’ ricordiamoci che ancora siamo fortemente legati a quelli precedenti e ricordarli con malinconia di certo non ci aiutano a vivere meglio. apriamo le finestre le scure di casa e anche se il tempo e’ grigio non spaventiamoci, il sole e quella luce che tanto desideriamo non tardera’ ad arrivare. mal che vada posso ospitarvi tutti a casa mia:):):)… stiamoci vicini e discutiamone finche’ non riusciremo a stare meglio. guai ad arrenderci, guai a crollare divieto assoluto di disperazione:):):) credo che tutti noi possiamo uscire, per loro per chi ci ha lasciato per chi crede di essere forte e capace, non ha fatto i conti con la porta che presto o tardi si aprira’, nessuno sfugge a se stesso, e voi ora lo sapete . noi la stiamo affrontando ora, e con la forza e con la vicinanza che ognuno di noi sara’ in grado di darsi edi dare riusciremo a uscire da questo intruglio. loro? avranno sempre l’incertezza perche’ hanno perso delle persone straordinarie perche’ lo siamo tutti, perche? ve lo dico subito siamo umani sappiamo piangere e ridere, sappiamo giore, sappiamo ammirare e apprezzare i doni della vita, desideriamo guardare le stelle, stare abbracciati in silenzio durante l’ascolto delle onde o di un tramonto, godere dell’aria di una collina, e aspirare a diventare ogniuno mamme e papa’ ingrado e capaci di dare alle proprie compagne e compagni, non l’imposizione, non l’autorita’, non la prepotenza, ma la semplicita’ la dolcezza, la dignita’ la stima e il rispetto di chi amiamo e di chi saremo gioiosi di aver messo al mondo. come dicevi tu eli figli di quei genitori, che hanno insegnato e impresso nel nostro cuore la voglia di essere semplici e meritevoli diamoreepac
Ciao a tutti… Vi leggo, ma me ne sto in silenzio, in questo periodo… Come ha ragione Nicola: spenti, siamo spenti… Io credo mi si legga in faccia che ho tanta tristezza dentro, tanta desolazione. Lavoro, faccio le mie cose quotidiane, ma non c’è un briciolo di gioia… Magari scriverò domani, ora non è il momento…
Ciao a tutti…come molti di voi mi ritrovo in una situazione di estremo dolore dopo esser stato lasciato 20 giorni fa…un rapporto di quasi 5 anni…
Legger le varie storie su questo sito mi ha aiutato molto, mi ha fatto capire alcune cose ed è per questo che ringrazio tutta la gente che risponde e in un certo senso sta un po’ vicino a chi sta male.
La mia storia…forse come tutte, una storia fantastica…viviamo distanti l’un dall’altro circa 40 minuti di auto e per questo ci vedevamo spesso solo il fine settimana ed io dormivo a casa sua…Non l’ho ancora detto, ho 24 anni e lei 21..purtroppo il nostro rapporto era un rapporto viziato, errori fatti sin dall’inizio son poi risultati forse fondamentali per la rottura del rapporto…Data la distanza e quindi anche la gelosia io sin dai primi giorni del rapporto smisi di uscire con gli amici la sera, ormai uscivo solo per andare all’università o fare qualcosa di importante. Lei veniva da un’altra storia, lasciò il suo ragazzo per me e quindi non ebbe mai una vita di uscite e di divertimento…soprattutto lei era molto gelosa, certo, anche io lo ero ma a me pesava molto dato che come si sa all’università volente o nelente si creano situazioni di amicizia, di studio e che son difficili da evitare (se le eviti gli altri capiscono che lo fai apposta e fai anche brutte figure). Insomma..gelosissimi entrambi, grave errore che ho capito poi col tempo ma oramai non si poteva più tornare indietro, era difficile, chi avrebbe detto per primo: cambiamo il rapporto? Nessuno aveva il coraggio probabilmente per paura di ciò che quella frase avrebbe potuto scatenare.. Anche lei dopo 2 anni che stavamo insieme iniziò l’università e per me fu una piccola botta…io comunque stando con lei avevo quasi tralasciato l’università, insomma non andavo bene come all’inizio, poi iniziai anche un lavoretto che portava bei soldi e lei mi assillava anche su questo (cosa che nn ho mai sopportato)…L’amore tra noi 2 era incredibile, eravamo l’una per l’altro, parole dette anche da lei in un’email 3 giorni dopo che ci siam lasciati… Entrambi però eravam molto pesanti, lei però, a differenza mia spesso si azzeccava anche su argomenti/discussioni molto banali che io ignoravo perchè nn ne valeva la pena di discutere..spesso certe equivoci si creano per colpa di nessuno ma è il caso che li crea e lei questo non l’ha mai capito… Insomma era la persona che cercava l’amore PERFETTO, cosa che secondo me è inesistente..una ragazza che vedeva solo film d’amore e romantici.. Oggi, mi rendo conto che forse nei primi 2 anni, data la sua maggior pesantezza forse avrei dovuto lasciarla io per iniziarla ad abituare e invece niente, ero sempre io che correvo da lei, ragione o torto che pensavo di avere, l’ho viziata tantissimo, il così detto cagnolino…anche per una sciocchezza correvo da lei (ricordate la distanza..)… Negli ultimi 2 anni questi problemi di gelosia iniziaron a farle leggermente cambiare idea…
lei diceva che io nn l’amavo più come una volta…davvero nn era così, purtroppo ero distratto anche dal lavoro che facevo e che prendeva molto tempo, ma a lei non tolsi assolutamente nulla…dentro (eh, purtroppo) l’ho sempre amata all’inverosimile, avrei fatto per lei qualsiasi cosa…forse era il rapporto viziato che non mi faceva star così bene, quasi perdere molte amicizie importanti fu dura…lei comunque andando all’università iniziò anche a ragionare in modo diverso, a maturare, a farsi nuove amicizie…è tutto ciò che non mi è mai andato giù…quando ero io ad andare all’università purtroppo eravamo ancora agli inizi del rapporto ed eravamo molto gelosi, per me fu dura, invece lei iniziò l’università quando ormai il nostro rapporto era in uno stato di miglioramento sul versante gelosia..quindi io ora non potevo esser più geloso come lo era stato lei…a ripensarci ora era davvero inutile esser gelosi, sapevo benissimo quanto mi amava e quanto ci tenesse a me…purtroppo in quei momenti il cervello parte e nn si pensa a tutto ciò…
Non uscivamo con gli amici, lei avrebbe voluto uscire con i miei amici ma purtroppo 1 mio caro amico era andato in un’altra città, un altro era andato all’estero, un altro anche se una brava e buona persona era forse troppo esuberante e magari a lei avrebbe potuto dar fastidio ed un altro è un tipo vip, sarebbe tranquillamente uscito con noi ma sapevo che forse nn si sarebbe trovato a suo agio come altri suoi amici..vero, forse me le son cercate io… Lei nel frattempo aveva instaurato un buon rapporto di amicizia con delle compagne universitarie, fidanzate anche loro e quindi circa 4-5 mesi fa decidemmo di uscire con loro…mi ci trovai davvero bene, tutto ok anche se ci furon le solite mie sparate di gelosia (comunque sciocchezze, assolutamente niente di grave)…ma siam usciti giusto 3-4 volte, magari le prime volte posson capitare..ma niente, non volle più uscire perchè non voleva star male… Ricapitolando, il rapporto da 2 anni circa aveva preso una brutta piega, ci “lasciavamo” ma ogni volta che la vedevo il fine settimana ci riappacificavamo e lei mi ripeteva sempre di nn farla star più male perchè mi amava tantissimo, ogni volta che succedeva ciò cercavo di cambiare, ci mettevo tutto me stesso ma puntualmente poi magari nn la pensavo come lei si aspettava…una cosa è certa, l’ho sempre amata e lei lo sa, me lo ha anche detto, il problema erano i modi…più passava tempo e più peggiorava la situazione…mi accorgevo che lei ormai si logorava, arrivò addirittura a pensare che andavo da lei solo x sesso, oddio, pazza…da 2-3 mesi non mi chiamava più amò, il rapporto era un disastro, non c’era più entusiasmo, lo avevo capito e stavo cercando di cambiare ma come tutti sanno per cambiare ci vuol tempo nonostante i primi segni di cambiamento stesso io mi accorsi che c’eran stati…ma niente 20 giorni fa ha deciso di lasciarmi, è stato “stupendo”, ci siam abbracciati…mi ha detto grazie…
Chiedo scusa se il messaggio è stato così lungo…per finire…le ultime cose che mi ha detto tramite email è che spera che un giorno ci ricontreremo per riprovare le stesse emozioni anche in vite differenti.. (boh?!) e l’email finisce con un Ti Amo…dopo 1 sett. succede un fatto, mi accusa di un qualcosa che non ho fatto, me ne dice di tutti i colori (solo per questa sua azione avrei dovuto mandarla a quel paese x sempre..) sbagliandosi..il giorno dopo mi chiede quasi scusa dicendo che lei nn avrebbe voluto terminare il rapporto in modo brusco ma in modo buono dicendomi che me l’aveva anche dimostrato..mi scrive un’email e il torno è già diverso, se nella prima aveva scritto Spero che un giorno ci ricontreremo, nella seconda a distanza di 10 giorni ha scritto “Se un giorno ci rincontreremo” e poi finisce con un Ti voglio un bene infinito… Non saprei che pensare, in questi 20 giorni ho voluto incontrarla e mi ha detto che forse avevo sbagliato a vederla, era meglio se nn ci vedevamo, che lei ormai si sente una ragazza non vincolata a me, libera (ovvio, mi ha lasciato…)..mi ha ripetuto che il dolore mi passerà soprattutto ora che rinizio l’università..le ho dato dei bacetti sulla guancia, gliene ho chiesto qualcuno anche io e me li ha dati…doveva andarsene e ci siam salutati, abbiam fatto 4km assieme poi prima di dividerci definitivamente perchè la strada che dovevo fare io era diversa dalla sua le chiedo, come un tempo, di fermarci ulteriormente un attimo..ha acconsentito, son sceso io dall’auto e dal finestrino l’ho abbracciata, anche lei mi ha abbracciato e senza che glielo chiedessi mi ha dato dei baci sulla guancia…poi niente era tardi e doveva realmente andarsene, inutile dire che mentre se ne andava ormai ero scoppiato a piangere… Tutto davvero triste..è inutile dire anche come mi senta…