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Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, Quirino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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cara eli cara rebecca..semplice occhi blu.. l’amore trionfa sempre. il tempo , i ricordi, i momenti belli, rubano gioia al presente restando incollati ad un passato che prima era la vita ora e morte. e’ bello amare eli ma soprattutto e’ bello cara rebecca guardare con consapevolezza momenti come questi. sentirsi vuoti, o cadaveri in mezzo la folla e’ sinonimo di atroce sofferenza di vuoto. un vuoto che non viene per causa dell’altro ma un doore che si trova dentro il nostro essere vivi. chi lascia ochi blatera problemi di carattere o incompatibilita’ di carattere, spesso non ha il coraggio di dire ti lascio perche il mio corpo ha bisogno di una nuova macchina! ma che senso ha tutto questo? oggi si ha paura di avere una famiglia, di vivere i sentimenti come umani e non come catastrofi, io sono un uomo di quelli che quando vede un bambino nella culla o in una carrozina mi commuovo e penso al desiderio che ho di esserlo io e la mia donna quando verra’. deisderare tutto questo desiderare di avere una famiglia basata sulla stima e sull’amore e’ oggi un’impresa impossibile. tutto ha un ruolo in questa camuffata societa’ e la storia dell’uno del nessuno e del centomila si ripete giorno dopo giorno ora dopo ora. le responsabilita’ pesano, molto piu’ quanto si immagini. “tu eli dici darei tutto per avere un uomo che mi ama” bella questa tua belta’ d’animo. ma chi la merita’? chi la cerca oggi questa forma di “patologia” (“per chi non sa amare) bisogna in quealche modo difendersi, e non dai sentimenti ma dalle persone che credono di amare e poi sono vuoti come gusci di noci. l’amore per me e’ dare e ricevere, rispetto reciproco, comprensione, voglia di negarsi al mondo per essere di quell’altro\a e non come oggetti ma come esseri viventi che vivono l’amore e plasmati in questo giardino profumato vivono non di illusioni ma di certezze che giorno dopo giorno crescono e si scambiano come dolci rose. amare significa avere il coraggio di rinunciare al mondo del libertinaggio e dedicarsi con amore alla propria famiglia quella che il tempo e il principale scopo vorranno concedere a chi sa amare. petanto per ogni storia terminata bisogna chiuderla anche psicologicamente onde evitare di prendere di volere e di desiderare la controfigura di chi non c’e’ piu’. se per chi ci lascia siamo nulla per noi stessi siamo e dobbiamo essere tutto e’ l’obbiettivo principale che tutti ci dovremmo porre. noi al centro del nostro benessere “io” come fonte di amore. le ferite aiutano a migliorare la nostra fragilita’ e spesso forma delle basi essenziali per non ricadee in cio’ che prima eravamo caduti. le scelte coraggiose, la voglia di vivere l’autostima sono strumenti formidabili per dare vita a una nuova forza. io cara eli sono convinto che tornano ma in forma e in modi differenti il tempo e’ tiranno ti cura e ti rida’ una parte di te piu’ forte capace di vivere questi momenti con maggiore forza.. l’amore e’ un sentire…..continua
e non puo’ essere contaminata da chi non sa portare nell’anima questo grande sentimento. ogni storia, ogni vissuto e’ fatta di presente e soprattutto di passato guardate e leggete questo schema.. premetto che l’amore non e’ una formula o uno schema ma il mal d’amore deriva senza ombra di dubbio da fasttori che riguardano i nostri vissuti..
IO I MIEI GENITORI E LA MIA COPPIA
ANSIOSO EVITANTE (BAMBINO) SEMBRA NON SOFFRIRE DEL DISTACCO DAI GENITORI E NON AVERE BISOGNO DI CONFORTO. APPARENTEMENTE INDIPENDENTE. IGNORA IL GENITORE AL SUO RITORNO. (DA ADULTO) “”ATTEGIAMENTO DISTACCATO” SI MOSTRA INDIFFERENTE ALLE ESPERIENZE RELAZIONALI HA FIDUCIA IN SE MA NON NEGLI ALTRI. COL PARTENER “ANSIOSO EVITANTE” DIFFICOLTA’ NELLO STARE VICINO AGLI ALTRI.SCARSA FIDUCIA NEGLI ALTRI. NON A SUO AGIO QUANDO QUALQUNO GLI SI AVVICINA. L’ALTRO VUOLE PIU’ INTIMITA. RASSICURATO(BAMBINO) PROTESTA IN CASO DI DISTACCO DAI GENITORI SOLLIEVO AL LORO RITORNO, BISOGNO DI CONTATTO PER RICOMINCIARE L’ESPLORAZIONE, INQUANTO IL GENITORE DIVENTA BASE RASSICURANTE DA ADULTO “ATTEGIAMENTO AUTONOMO” ACCETTA IL PASSATO, POSITIVO O NEGATIVO HA FIDUCIA IN SE E NEGLI ALTRI COL PARTENER “RASSICURATO AUTONOMO” FACILITA’ NELLO STABILIRE RAPPORTI CON GLI ALTRI, NON E’ PREOCCUPATO DAL FATTO DI DIPENDERE DAGLI ALTRI, NE CHE QUALQUNO DIPENDA DA LUI. NON SI SENTE MAI ABBANDONATO. L’ANSIOSO RESISTENTE AMBIVALENTE (BAMBINO) ANSIOSO E AGITATO AL MOMENTO DEL DISTACCO E DEL RITORNO DEI GENITORI, CERCA IL CONFORTO, MA SI DISTACCA SUBITO CON RABBIA. DIPENDENTE, MA NON VUOLE ESSERE CONSOLATO. SI DISPERA E TEME DI ESSERE ABBANDONATO. DA ADULTO “ATTEGGGIAMENTO PREOCCUPATO” CONFUSO SUL PASSATO, SEMPRE ARRABIATO CON I GENITORI, DIPENDENZA RELAZIONALE CHE DENOTA UN’AMBIVALENZA. MANCA DI FIDUCIA IN SE STESSO COL PARTENER “ANSIOSO RESISTENTE AMBIVALENTE” HA PAURA DI NON ESSERE AMATO ABBASTANZA RICERCA UNA UNIONE COMPLETA GLI ALTRI NON SEMPRE HANNO VOGLIA DI STARGLI ACCANTO..
questi cari amici possono essere motivazioni valide per capire perche’ tanta sofferenza. fonti la dipendenza amorosa di francois-xavier poudat pag. 34-35.
non significa pero’ che amare sia una amncanza infantile ne tantomeno significa che chi viene lasciato e soffre sia dipendente e malato.. bene o male cara eli cara rebbecca caro occhi blu e soprattutto a te suad siamo tutti dipendenti e bisognosi di qualquno o di qualcosa e tutti siamo soggetti alle sofferenze in modo particolare quando entriamo in contatto con la nostra parte piu’ profonda quale il vissuto l’amore e i sentimenti. prendere consapevolezza di cio’ che siamo e’ vitale e da forza per vivere in una societa’ malata ma contraddistinti dalla consapevolezza che amare non e’ un difetto ma una necessita che l’uomo stesso genera attraverso la sua misera e umana debolezza. ma anche capace di dare gioia e coccole tenerezza e passione quando vive la sua vita con coraggio e la condivide con una e sola donna capace di dare altrettanto amore.. io vi ringrazio di cuore a presto
Buongiorno Nicola,
che dire? Quanta bellezza dentro di te…i tuoi commenti arrivano dritti al cuore, non mi sembra di leggerti, ti sento presente, sconfini questa realtà virtuale, hai questo splendido dono e volevo dirtelo, sei bello.
“Uno, nessuno, centomila…” uno dei capolavori del GRANDE Pirandello che mi è rimasto dentro, la sua “filosofia” (se così possiamo chiamarla) mi è cara perchè la condivido e quando lessi il libro per la prima volta a 18 anni ho capito che forse tanti altri la “sentivano” come me.
Ho già sentito parlare molto del libro di Francois – Xavier Poudat che citi…lo comprerò, poi, se vuoi, possiamo parlarne.
Vorrei un tuo consiglio Nicola: da quando lui mi ha lasciato io non mi sono più fatta sentire (quante volte l’ho già ripetuto…scusami), non so se il mio silenzio è stato poi così intelligente. Tu cosa pensi? Io credo che il silenzio ferisca e dica più di mille parole ma dall’altra parte capire il silenzio richiede una sensibilità e una capacità di ascolto che a questo punto dubito lui abbia. Parlare…quante cose avrei da dire caro Nicola. Ho ribadito più volte in questo forum che la rabbia non è sana, la rabbia non fa evolvere ma nonostante le mie belle parole così apparentemente ricche di compassione, non posso negare che ho una rabbia allucinante dentro, non mi vergogno di ammettere che se lo incontrassi per strada lo riempirei di botte, si Nicola lo picchierei con tutta la forza possibile e spero che il destino mi regalerà questa occasione. Lo picchierei perchè mi aveva chiesto di sposarlo, perchè abbiamo fatto tanti sacrifici per raggiungere insieme una sua e mia stabilità, eravamo attenti ai particolari, coscienti del tempo investito e poi…puff…ha avuto il coraggio di spogliare casa nostra, gesto osceno incollato alla mia memoria…come farò a dimenticare? Come farò a dimenticare la forza che ha avuto a spogliare casa nostra per seguire il suo destino in una città che diceva tanto di odiare. Ha rinunciato a me preferendo la solitudine in una città estranea, grigia e in un ambiente squallido (così diceva lui). I conti non tornano Nicola…lui sa che il mio amore l’ha portato in alto eppure quella “libertà” che io gli ho regalato era più importante di me anzi, mi accusa che gliel’avrei portata via, proprio io. Pensi che deve sapere quanto male mi ha fatto? Pensi che è necessario alla sua crescita e alla mia parlarne? Ho paura Nicola, mi sembra di vivere in un incubo, non avrei mai pensato di provare questo dolore, questo frantumarsi di sogni a 31 anni ad un passo dall’altare e dal crearmi la mia famiglia. Tutto da rifare, da mettere in gioco. Cosa dovrebbero dire le persone sposate con figli che subiscono questi atteggiamenti? Che dolore, io sono fortunata rispetto a loro è vero, mi vergogno un pò e chiedo scusa a tutti coloro che vivono situazioni veramente complicate con delle creaturine, vi chiedo scusa ma il mio dolore è grande e mi fa spostare l’attenzione tutta su me stessa.
(Continua…)
Tu come stai Nicola?
Si percepisce pacatezza nelle tue parole, calma…ti senti così? Oscilli o pensi di essere cresciuto quel tanto per avere uno stato emotivo costante nel tempo? Ma lei ti manca o hai compreso e “lasciato andare”?
Non riesco a lasciare andare eppure dovrei bastarmi da sola, devo credere in me, no?
Grazie Nicola, grazie per quello che scrivi, ho paura che domani qualcuno possa dire “ci avete creduto, Nicola è un personaggio che abbiamo inventato per stimolare il forum”…spero di no, se sei vero e sai amare così tanto vale la pena di credere ancora, sono poche le persone disposte a fermarsi, crescere e capire, più facile farsi trasportare dalla corrente invece che resistere a terra con i pieni saldi contro il vento. Per quelle rare e preziose persone vale la pena vivere da credenti, una volta morivano per gli IDEALI…una volta…ma forse i grandi eroi del passato hanno lasciato dei figli degni di questo mondo. Grazie Nicola.
Occhiblu, Rebecca, Davide…tutto Ok?
Un abbraccio
Ciao NICOLA ,condivido tutto con te ,mi ha colpito la frase che dici che si cammina nel vuoto e arrivare a casa mangiare e andare a letto e poi piangere piangere perchè ti resta quello ,cerchi di odiarla ma non riesci sebbene ti abbia fatto tanto male e tu tutto quello che hai fatto per lei e lo rifarei di nuovo e lei l ultima frase è stata aiutami a distruggerti ,ti rendi conto dopo 2 anni
tutti ti dicono non ti merita ………..facile ,esci cerchi di guardarne altre ,momenti che ti sembra che stai uscendo ed ecco li che ti compare ,ormai è dentro non potrò mai dimenticarla ,lei non sò io NO
perdona il mio italiano ,poi si dice che non ci sono più gli uomini di una volta
Ciao Eli, e tutti gli amici
come va che dire…Alti e molti bassi.
Ieri l’ho vista all’aperitivo, radiosa, bellissima.
Si è avvicinata e mi ha chiesto come stavo…Mi sono umiliato ma non mi frega nulla, sono così e mi inizio ad accettare in questo modo.
Le ho preso la mano, l’ho portata sul mio petto. Ha sentito il cuore di un uomo di 35enne battere come un fulmine. Sono andato via veramente a pezzi. Le ho mandato un sms nel quale le chiedeveo se avesse voglia sul tardi di una sigaretta, ma nulla, l’assordante silenzio…
Sembrava un’altra persona, una estranea, ma come è possibile?
Che dire? Passerà…E’ dura cavalo ma deve passare.
“C’è è un dolore dentro me
Che non posso definire
È un spazio vuoto
Dove il tuo amore è utilizzato per illuminare
Dalla notte nella quale ci siamo conosciuti
Fino al giorno del tuo abbandono
Ho pensato ed ho desiderato
Continuo a crederci ed io vi ho provato
Tutto troppo presto ci ha divisi
E la vita ha di nuovo inizio
Tu rivivrai
Dal caos della mia mente
Dove siamo ancora insieme
Tu sarai qui
Aspettando ai cancelli dell’alba
Quando chiuderò i miei occhi per sempre
Io appartengo a te
Tu appartieni a me
È il modo in cui le cose sono
e Sempre avranno significato di esistere
Come la stella del mattino
Ed il levarsi del sole
Tu porti la mia vita
E perdonami per quel che ho fatto
Tutto troppo presto ci ha divisi
Nelle tenebre e luce
Salvami
Capovolgi quel che ho pensato di te
Ogni respiro che ho preso
Mi tiene chiuso
Chiuso per sempre, per te
Aspettando il giorno del mio abbandono”
Non sapevo come cominciare il mio intervento ma leggendo i vostri mi è venuta in mente questa canzone che in fondo sintetizza quello che forse tutti sentiamo. Anch’io come voi soffro un dolore lancinante che mi consuma dentro, ho dato tutto per una persona che ritenevo un angelo ferito e per cui nutrivo un amore sconfinato che ancora oggi mi brucia dentro. Sono stato usato, insultato e umiliato da chi mi implorava di non tradirla e di non farla soffrire, da chi diceva di volere solo tanto amore e una persona disponibile 24 ore al giorno, sono sono stato abbandonato da chi diceva che ero il suo angelo e che non mi avrebbe lasciato mai o fatto soffrire; diceva che voleva sposarmi e che voleva fare un figlio con me e che per lei ero quello che aveva sempre pregato. Sono bastati due litigi e qualche difficoltà per trattarmi come uno straccio e mollarmi crudelmente. Ora sono qui che ancora mi dispero dopo aver rischiato di essere licenziato dal lavoro,aver perso 15 k e speso tutto me stesso per una persona che ha avuto il coraggio di darmi del fissato perchè volevo stare con lei tutto un fine settimana (anzichè accontentarmi di un pomeriggio)dopo essermi fatto 500 km in treno, averle mandato i fiori a casa e di aver detto che la trattavo male al pari di chi la picchiava o non le aveva mai detti ti amo. Anch’io come Eli mi sono dato tutto troppo in fretta credevo di aver trovato un angelo invece ho trovato una spietata esecutrice che ancora nonostante io mi sia chiuso nel silenzio mi provoca via msn senza rispettare il mio dolore. Ora sono triste e anch’io vivo e cammino come un fantasma in mezzo alla gente,mi sembra che gli altri vivano una vita mentre la mia è ferma. Non c’è più un buongiorno x me ne una buonanotte solo la speranza che ogni giorno finisca il prima possibile per addomentarmi e spegnere questo dolore. Vado avanti ma lo faccio x inerzia sperando sempre che nella mia vita torni quella luce e quella gioia che c’erano quando lei era con me, per ora c’è solo buio e i ricordi e la voglia di lei che mi perseguitano.
Lei nel frattempo è felice (ma lo sarà davvero??) mentre io ancora mi sto a torturare dandomi ogni colpa e giustificando una persona che mi ha amato finchè le faceva comodo…è dura la vita è duro e spietato l’amore…così bello all’inizio quando ancora non è consapevole e vive di scoperte e indizi,quanto meraviglioso nel suo esplodere in quel giorno in cui ci si dichiara e che rimarrà sempre impresso nel cuore, infine arido e desolante quando finisce lasciandoci la cenere dei ricordi. Io credo ancora nell’amore e spero di trovare una persona che sappia rendere ogni giorno speciale e unico ma per ora vorrei solo che lei tornasse da me anche se so che non accadrà e che a 500km da me mi avrà già cancellato per l’ennesimo uomo che la deluderà e userà.Diceva che io ero diverso che di me si fidava e che dopo tante delusioni aveva trovato ciò per cui pregava….ma come mi ha rinfacciato senza pietà…”va bene l’amore ma nella vita ci vuole anche altro,se pensi che l’amore risolva tutto,sogni d’oro”…credevo di essere in un sogno e invece mi sono risvegliato in un incubo…e il pianto è l’unica cosa che mi rende vivo che mi fa capire che sono ancora qui e non chissà dove. Mi sono chiuso nel mio dolore pur facendo la mia vita e tornando a lavorare,ma sono crollato dentro e per ora mi rimangono gli echi di chi dice che era solo un immatura,non mi meritava,una instabile, che a 34 anni due figli senza un lavoro e ancora dalla mamma era da fuggire a gambe levate e i rimproveri di chi mi dice che sono un immaturo che ha dato tutto a chi non conosceva e subito…ma io l’amo l’amo ancora oggi amo il suo sorriso i suoi occhi e il suo modo di essere e non mi frega nulla del resto vorrei solo averla di nuovo con me anche solo per un minuto…ma non è possibile devo fare l’uomo chiudermi e soffrire in silenzio non cercarla e dimenticarla x sempre sperando in un miracolo…poi leggo voi ed è un sollievo parziale in questo cimitero di sentimenti non sono solo ad aver perso la strada dell’uscita. Fatevi e facciamoci forza abbiamo voluto bene e amato senza secondi fini rendiamocene conto e ridiamoci un pò di dignità e orgoglio.
Per chi volesse parlare lascio msn sarà un piacere sentirvi:
flameoftheblackstar@hotmail.it
Caro d.m.s.,
mi dispiace tanto, le tue parole sono intense, il tuo dolore straziante…ti capisco, oggi per me sono 3 mesi e 10 giorni, mai più niente di niente. Sai, quando l’ho conosciuto mi colpì soprattutto per la sua dolcezza, la sua tenerezza, la sua costante delicata presenza, la sua volontà di condividere e il suo considerarmi una regina. Mi faceva sentire la donna più bella e intelligente del mondo, mi guardavo allo specchio e dicevo: Sono proprio bella. Lui era ancora un fiore che doveva sbocciare, un’anima sensibile plasmata di sogni, valori…ingenuità, io sono nata da questi ingredienti e le esperienze dolorose che ho vissuto (purtroppo o per fortuna) non mi hanno cambiata, mi impongo alla vita tenendomi stretto il vestitino da puffetta. Lui, piano piano è cresciuto, il mio amore l’ha sostenuto l’ha fatto credere in sè stesso e lentamente iniziava a raggiungere i primi risultati in campo professionale. Assistevo alla sua trasformazione, qualcosa stonava con la persona che avevo conosciuto all’inizio ma mi dicevo che in fondo era giusto così, stava crescendo, stava acquisendo fiducia in sè, prendeva coscienza delle sue potenzialità. Infine il trasferimento e la convivenza, l’ho appoggiato, lui voleva addirittura rinunciare al lavoro (inizialmente in un’altra città) per starmi vicino, io gli dicevo che avrebbe fatto un errore immenso lasciandolo e l’ho convinto a partire. 6 mesi di lontananza, era sempre più irrequieto, insofferente, nervoso ed io sempre lì a comprendere, tollerare, riempirlo di attenzioni ma dentro un pò soffrivo, non ero felice, non meritavo quel suo comportamento, mi stavo allontanando anch’io ma non ho mai smesso di amarlo. Lui mi ha lasciato. Adesso è pronto per camminare da solo, la mia missione è giunta al termine. Questa la triste verità, non mi sento solo lasciata ma mi sento ferita perchè l’investimento lo vedevo per un futuro in due e non a senso unico. Non posso appigliarmi a niente, avevamo TUTTO, l’unico suo pensiero, l’unica sua responsabilità ero IO. Io che pretendevo un impegno anche da parte sua nella nostra convivenza. Non è stato in grado di affrontare la situazione ed evidentemente, il suo amore per me non era così forte da portarlo a trovare la forza di abbracciare un amore maturo. Anche tu, come altri in questo forum, ti interroghi sul loro attuale stato interiore. Saranno felici? Adesso sì, ne sono sicura, perchè hanno abbandonato la cosa che gli impediva la felicità. Nel mio caso, non mancandogli una casa, soldi, amici, libertà, l’unico ostacolo potevo essere solo io che a questo punto della mia vita, ho quasi 32 anni, dopo 5 anni di fidanzamento pensavo ad una famiglia. Premetto che anch’io come lui ho una grande stabilità lavorativa e ho una casa bellissima. Insomma, due ragazzi veramente fortunati. Capisci la mia rabbia d.m.s.? Lui non mi ama più perchè vuole esplorare l’altra parte del mondo da solo, chissà cosa cerca..chissà se lo troverà, chissà se un’altra…col tempo..gli darà + di me.
buona sera a tutti eccomi di nuovo qui insieme a voi, inizio con te dolcissima eli, “grazie” per le tue lodevoli citazioni,. grazie perche’ sei testimone di un dolore che ci rende piu’ forti. vedi il silenzio e’ un’arma a doppio taglio da una parte esprime indifferenza, dall’altra lascia uno spazio che serve a meditare e riflettere. la valutazione del silenzio sta nella sua profondita’ cioe’ stimola emozioni e sensazioni “rimanendo in silenzio ti ho detto cio’ che volevo dirti” che entrano in contatto con una realta’ ora diversa. so quanto sia doloroso e’ difficile, aver spogliato casa e’ come simbolicamente aver spogliato la tua vita violato senza mezzi termini i tuoi sentimenti piu’ profondi. dire osceno e’ poco. cos’e’ l’uomo quando preso dal suo vuoto si porta dentro un baratro infinito di solitudine e di tristezza? cos’e’ l’uomo che usa a proprio piacere la sua vita al servizio del nulla? credi davvero che con un’altra sia felice? credi davvero che un’altra riuscira’ a dargli quello che tu le davi? no! rasserenati.. ci sono uomini che non vogliono essere amati e coccolati e accuditi ma alcontrario di tutto cio’ hanno bisohno di freddezza di rabbia quasi mi verebbe da dire voglia di essere disprezzati! ma chi ama non puo’ disprezzare, chi cresce con una buona base rassicurante e autonoma sa che l’amore che riceve e’ tutto da conservare come un dono di DIO e del suo amore. dunque disperarsi per chi non ha la capacita’ di apprezzare tutto questo che senso ha! una bottiglia vuota anche se riempita, prima o poi si svuota nuovamente. e a decidere non e’ la bottiglia ma il suo “interno” che chiede vertiginosamente altro liquido epoi ancora e ancora finche’ non si rompera’ e tutto sara’ un mondo frantumato. “i vuoti cercano il vuoto” finche non avranno la consapevolezza di farsi aiutare da chi puo’ veramente riempire il loro inutile, e costruire una corretta via sulla quale proseguire un cammino duro e complesso ma ricco di prospettive. l’amore che hai dato, i sacrifici fatti, la vicinanza il dolore la disperazione la sofferenza della lontanaza, e tutto cio’ che ti ha fatto male e ti fa tremendamente male, riponile dentro la tua forza e la tua autostima, senza dimenticare che amare e’ un dono e non un difetto, amare e’ vivere e non morire, amare e’ essere carichi e consapevoli di volere e di sapere cio’ che la vita ti offrira’ a te e a quanti soffrono per questo maledettissimo vuoto. non c’e’ nulla di cui tu ti debba vergognare nulla di cui aver paura, nella di cui temere, ti posso assicurare che ogni lacrima ogni sofferenza e ogni sforzo per vivere da persone “belle” ti dara’ tanta di quella forza che ringrazierai questi momenti bui.. il dolore cara eli rinforza e rende piu’ consapevoli, i sogni, la semplicita’ di un sorriso rivolto a chi soffre, una carezza auna mamma incinta, una dolcezza e un bacio di un bambino tenero e morbido, creato dall’amore della stabilita’, un abbraccio silenzioso, uno sguardo profondo, un bacio dolce, continua..