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Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, Quirino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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segue post per Gabry
quanto alla durata dell’amore, per me sono valide entrambe le versioni, sia di quello eterno, che travalica persino la morte (ritengo di averne avuto conferma, sia pure in ambito non amoroso), che di quello temporaneo. la differenza la fanno la sincerità e la profondità del sentimento, quasi sempre affiancate e adeguate alla tipologia della persona che lo prova o alla fortuna di chi ha davvero incontrato l’anima gemella (all’anima, in quanto insieme di sogni e bisogni, personalmente credo più che a tutto il resto).
Spero converrete sul fatto che un post può essere ” relativamente ” lungo ma comprensibile e soprattutto non noioso, oppure lungo o breve ma non riuscire a dire niente, e quanti ce ne sono di questo tipo non ho bisogno di dirlo io. Ma in quest’ultimo caso io smetto di parteciparvi. Io spero di non essere noioso anche perché mentre scrivo lo faccio anche a me stesso, poiche’ metto a fuoco concetti che altrimenti non potrei chiarire. Senza contare che ci sono concetti che richiedono spazio per essere spiegati, altrimenti, appunto, saremmo su Twitter. Ma forse sono noioso e non me ne accorgo, mi spiace.
Credo comunque che la frequentazione di un thread dovrebbe essere condizionata dall’interesse e dalla qualità di quello che si dice, e naturalmente dalla possibilità di avere PIÙ opinioni possibili, a prescindere dallo scambio privato con persone particolarmente affini intellettualmente. Sennò che forum e’. Ciao
“quanto alla durata dell’amore, per me sono valide entrambe le versioni, sia di quello eterno, che travalica persino la morte (ritengo di averne avuto conferma, sia pure in ambito non amoroso), che di quello temporaneo. la differenza la fanno la sincerità e la profondità del sentimento, quasi sempre affiancate e adeguate alla tipologia della persona che lo prova o alla fortuna di chi ha davvero incontrato l’anima gemella (all’anima, in quanto insieme di sogni e bisogni, personalmente credo più che a tutto il resto).”
esatto ! e inoltre gabry le botte e la vergogna ( che hai subìto ) non sono segnale di un amore ferito, ma DELL’ ORGOGLIO FERITO del tuo compagno ufficiale e della tua famiglia i quali, pensando che tu abbia “infangato” il loro buon nome ( cioè sei contravvenuta ALLE CONVENZIONI ) ritenevano di doverti PUNIRE PER RIPRISTINARE IL CONTROLLO E LA FACCIATA. mi dispiace, ma per come la vedo io il VERO AMORE è un’ altra cosa.
Maria Grazia,
mi fa piacere che si possano trovare dei punti in comune. è sempre tristissimo farsi la guerra fra donne!
non so se il mio ex marito sia stato o meno innamorato (è qualcosa che lui solo avrebbe forse potuto sapere con sicurezza). di certo, pur essendo un artista, e quindi una persona fuori dai cosiddetti “comuni schemi”, era imbevuto di possesso, essendo cresciuto in Romagna ai tempi del fascismo.
ma non è stata soltanto colpa sua: anch’io ho la mia parte di responsabilità nel come è finita fra noi. soprattutto, e questo era il pensiero che avevo per te, nel ritenere all’inizio del nostro rapporto che bastasse un uomo diverso da tutti gli altri, più libero e più proiettato nel futuro, per avere onestà di sentimenti e correttezza di comportamento. non è stato così. aveva ragione chi mi aveva consigliata in sintesi: “il lupo perde il pelo ma non il vizio”.
se la nostra relazione potesse ripresentarsi oggi, a seguito del mio processo di crescita, tutto fra noi sarebbe più semplice e più gratificante: era un uomo buono ma inadatto ai giuramenti di fedeltà e, soprattutto, inadatto alla vita di famiglia. avrei dovuto capirlo da più di un’avvisaglia ma avevo poco più di vent’anni e ancora vivevo l’amore con troppo idealismo romantico. nessuno è più sordo di chi non vuol sentire!
come tutti, dopo aver mostrato il suo volto migliore (condivisione di faccende domestiche e grande intesa mentale fin dagli anni ’60), quando gli ho voltato le spalle, anche a seguito dei suoi ripetuti reali tradimenti, non ha fatto altro che esprimere il peggio di sè. forse io l’ho fatto a parole e lui a sputi, pugni e calci. in arte e nella vita normale era delicato e dolce come una colomba, anche se infido e incantatore in amore come i serpenti!
può capitare che due persone con problemi psicologici di diversa natura, più o meno seri, si uniscano istintivamente nell’intento inconscio di superarli, con l’aiuto reciproco. a volte funziona e si raggiunge una certa qual forma d’equilibrio, ma va molto meglio se è uno dei due, più maturo e più stabile, a sostenere e guarire l’altro…
Golem,
concordo: “mentre scrivo lo faccio anche a me stesso, poiche’ metto a fuoco concetti che altrimenti non potrei chiarire.” – per meglio capire, e capirsi, è utilissimo spiegare nei dettagli i propri punti di vista ad altri.
“Maria Grazia,
mi fa piacere che si possano trovare dei punti in comune. è sempre tristissimo farsi la guerra fra donne!”
farsi la guerra è tristissimo A PRESCINDERE !
Per quanto riguarda gli sputi, i pugni e i calci, sono dell’ idea che se succedono queste cose tra un uomo e una donna vuol dire che l’ amore è tassativamente finito, oppure non c’è mai stato.
MARIAGRAZIA: scusa, ma hai letto male: non ho mai parlato di botte. Per fortuna, esistono tanti uomini bravi, seri, gentili, la stragrande maggioranza, penso.
ROSSANA: concordo con te: il tradimento è una cosa terribile. Nessuno vuol essere tradito.
GOLEM: tu ritieni il tradimento inevitabile. Ma hai idea di quante volte potremmo tradire e non lo facciamo, sapendo che altre persone soffrirebbero terribilmente? Non è vero che le passioni non possano essere controllate. La passione è come il fuoco: se la scintilla si spegne subito, non c’è danno, ma se si lascia che il fuoco divampi, l’incendio porterà alla casa un danno grandissimo. Nessuno vorrebbe che la propria casa bruci, pertanto, nessuno dovrebbe bruciare quella degli altri (tradimento).
Le passioni possono essere inibite non controllate. Se si controllano non sono vere passioni, ma un bisogno “diverso”.
Ma l’inibizione di un bisogno profondo crea altri scompensi emotivi non diversi da quelli di cui parli tu, solo che restano chiusi dentro la testa di chi prende questa decisione. Insomma senza voler offendere nessuno, la ” Passione” con la P maiuscola assomiglia all’arrivo di una vocazione, di una ” chiamata “. La rinuncia ad assecondarla sarà sempre sentito come una perdita di una parte di se’, e rinunciare a qualcosa che nasce dagli istinti profondi, dall’anima se si preferisce, costa spesso l’identità di chi accetta questa strada.
Gabry , vorrei fosse chiara una cosa in merito a questa discussione, io non faccio il tifo per il tradimento, ci mancherebbe, che è un comportamento premeditato e ipocrita, ma bisogna capire che quando dovesse accaderti, per esempio, di innamorarti di un uomo mentre stai con un altro che hai sposato (e potrebbe capitare anche a te non credi?) devi fare una scelta a quel punto: tradire lui o tradire te. Allora te la faccio io la domanda, se sono riuscito a spiegare bene la situazione, come ti comporteresti di fronte a questo dilemma? Sarò ancora più chiaro, e anche pop nella richiesta: cosa avresti fatto al posto di Francesca e, più terra terra, al posto della protagonista del film “I ponti di Madison County” o di ” Innamorarsi” che è sempre Meril Streep? E perché secondo te nell’arte vengono sempre descritte le passioni vissute o sofferte e MAI quelle “controllate”?
Maria Grazia,
purtroppo, temo che da parte del mio ex marito l’Amore, con la A maiuscola, non ci sia mai stato. e quasi certamente nemmeno da parte mia… anche se ho sempre continuato a volergli un gran bene, molto vicino all’amore.
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Gabry,
secondo me, ci sono Passioni e passioni, desideri e bisogni, ognuno con una propria origine, intensità e connotazione. alcuni si possono governare con il raziocinio, altri molto meno, pur volendolo.
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Golem,
ottima questa tua sintesi: “quando dovesse accaderti, per esempio, di innamorarti di un uomo mentre stai con un altro che hai sposato (e potrebbe capitare anche a te non credi?) devi fare una scelta a quel punto: tradire lui o tradire te.” – per me resta tragico soltanto l’aspetto di quando questo accade in presenza di figli. non per niente molti preferiscono tradire piuttosto che perderli oppure devastare la loro infanzia o adolescenza.
“Golem,
ottima questa tua sintesi: “quando dovesse accaderti, per esempio, di innamorarti di un uomo mentre stai con un altro che hai sposato (e potrebbe capitare anche a te non credi?) devi fare una scelta a quel punto: tradire lui o tradire te.” – per me resta tragico soltanto l’aspetto di quando questo accade in presenza di figli. non per niente molti preferiscono tradire piuttosto che perderli oppure devastare la loro infanzia o adolescenza.”
ecco perchè io non credo al matrimonio e ai rapporti stabili, per quanto siano mossi da amore autentico. quando a un certo punto l’ amore e l’ interesse per il partner finisce, non è giusto dover fare un compromesso tra il quieto vivere e la propria felicità, non è giusto nemmeno verso i figli. quando mia madre si è sposata e ha deciso di rimanere a casa a badare ai figli invece di perseguire la carriera ( sotto pressione di certe convenzioni sociali ), dopo qualche anno si pentì sia di aver sposato mio padre che di quella scelta, e anche se non ha mai tradito mio padre, scaricava su mio padre e sui figli ( in particolare su di me che ero la maggiore ) tutta la sua infelicità e frustrazione. quando ero adolescente non faceva che ripetermi di lasciar perdere i ragazzi e di pensare solo a me stessa e al mio futuro lavorativo; non vi dico quando telefonava a casa qualche ragazzo mio amico o compagno di scuola ( all’ epoca non c’erano i cellulari ) . prima cominciava a fargli il terzo grado per poi liquidare puntualmente il malcapitato di turno come “un tizio non adatto a me e che non dovevo frequentare”;immancabili, naturalmente, le proibizioni di vario tipo e le limitazioni alla mia libertà personale. io sono praticamente cresciuta con L’ INCUBO di una storia stabile. incubo nel senso che per mettermi con un ragazzo avrei dovuto sostenere guerre immani in famiglia.
a 22 anni sono letteralmente scappata da casa per poter vivere la mia vita.è da allora che vivo da sola.
conosco anche molti amici uomini sposati che tradiscono le mogli da anni ma non le lasciano solo per non perdere la casa e i figli. lo trovo tristissimo.