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Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, Quirino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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credo che golem abbia esposto egregiamente ciò che ho cercato di spiegare ( purtroppo con scarsi successi e passando per quella che vuole avere ragione a tutti i costi ). credo che il sunto di golem sia illuminante, sopratutto per chi si ostina a non voler analizzare in modo realistico il rapporto tra i due sessi nella nostra società.
rossana, a me non frega nulla di essere considerata buona ! 😉
Golem,
per favore, ti vuoi soffermare per un momento a riflettere che non in tutti i soggetti i feromoni si scatenano con la stessa intensità nemmeno nel momento di maggior capacità riproduttiva?
esistono persone che sentono molto poco o quasi per niente stimoli sessuali. in queste potrebbero forse agire istinti che orientano in modo altrettanto potente ma diverso all’autoconservazione e all’autorealizzazione, in una forma maggiormente psico-emotiva ma non per questo meno coinvolgente.
sempre d’impulsi e di istinti si tratta… in fondo potrebbe bastare che uno dei due sia più “portato” per la sessualità (solitamente il maschio) e che l’altro (di solito la femmina) l’assecondi sempre, per amore, non necessariamente per la stessa sete di sesso. i due generi potrebbero avere in linea di massima attitudini e aspettative diverse ma complementari nell’ambito del rapporto. poco importa che non le sappiano specificare, perchè derivanti da particolari e intricati mix suggeriti dall’inconscio.
tu ripercorri e ricostruisci dall’esterno le scelte della donna che ami, mentre io mi baso sulle mie scelte e sul mio modo d’amare. mi sembra che, con un minimo di buona volontà, entrambe le versioni dovrebbero aver diritto a rispetto.
e con questo, per me l’argomento è chiuso. 🙂
PS: ho messo la faccina, per evitare che anche tu prenda troppo sul serio le mie chiose scherzose…
Ciao Rossana, ora non ho molto tempo, ma mi pare di aver detto che i due famosi fattori agiscono con diverse valenze. Ripromettendomi di essere più dettagliato, mi permetto di fare a te la domanda che ho descritto relativamente alla condizione di amore o innamoramento. Cioè, sapresti dire con certezza TUTTI i motivi che ti hanno fatto innamorare? Se qualcosa dovesse sfuggirti ma ” sentirla” come presente, puoi ritenere che quell’aspetto ” ineffabile” dell”amore , attiene alla parte istintuale e quindi chimica diciamo pure? In definitiva, a tuo parere, può esistere un rapporto passionale ESCLUSIVAMENTE intellettuale, senza “barare” nella lettura del medesimo, non volendo – per non ” voler” limitare il valore del sentimento- intravedere QUELL’ istinto di cui ho parlato?
Sai quanto stimo la tua opinione.
Golem,
dicutere e ragionare con chi è corretto nei termini e argomenta in modo lineare è sempre di reciproco arricchimento, anche quando non si è del tutto in sintonia.
non ritengo che un rapporto passionale possa essere esclusivamente intellettuale, così come non ritengo che un rapporto passionale possa essere esclusivamente fisico (chimico, tanto per chiarezza). sarà sempre un insieme vario dei due.
esistono parecchi aspetti dove nè la scienza nè altri metodi d’indagine più empirici sono finora giunti a una posizione definitiva, dimostrabile a tutti gli effetti. uno di questi, tanto per fare un esempio, è la maggior influenza della genetica sui fattori ambientali nella formazione del carattere, o viceversa.
esistono sì indagini statistiche di tutto rispetto, volte in un senso o nell’altro, che pur hanno il loro peso ma la questione impulsi verso ragione ancora non è giunta a un definitivo capolinea. ognuno può propendere verso la versione che più si sente di condividere, pur non escludendo a priori e in senso assoluto l’altra.
come te, personalmente, penso che gli istinti siano il motore vitale. a seguito del nostro lungo interscambio in merito, ho riesaminato alcuni aspetti dei miei vissuti di donna del 19° secolo e sono giunta alla conclusione che, se era come affermi tu nella preistoria, quando tutto era più semplice, più crudele ma anche più genuino, l’inconscio ha fatto da allora ad oggi un suo percorso, atto a orientare al benessere creature che iniziano la loro vita adulta con ferite emotive da sanare. casi ora enormemente più numerosi di allora (pare che il 31% della popolazione europea abbia patito di disturbi psichici nell’anno di riferimento di una ricerca di alcuni anni fa).
mi veniva in mente “Bella di giorno”, film degli anni ’60, come esemplificazione estrema di rottura di schemi pregressi. l’amore è il più valido medico, sia del corpo che dello spirito. credo che chi ha difficoltà a rapportarsi con l’altro sesso si muova in modo istintivo, sempre nell’obiettivo di uscire dal suo vicolo cieco. le donne, più degli uomini, soffrono di disistima o di carenze affettive, e sono anche quelle maggiormente condizionate dai dettami sociali.
segue…
segue da post precedente…
senza contare che sono esistiti grandi amori, per lo più infelici, in cui il sesso non era preponderante (ad esempio Rilke e Salomé). ogni individuo ha una sua parte fisica e una sua parte spirituale. per qualcuno può essere più importante soddisfare la fisicità; per altri (probabilmente in quantità numericamente inferiore) può essere di maggior appagamento un’intesa caratteriale e/o mentale, anche se l’una non esclude mai l’altra.
forse non mi riesco a spiegare, e mi dispiace.
Buongiorno Rossana. Naturalmente la differenza tra scambiare delle opinioni e volerle imporre dà la cifra di quelli che possono essere le vere ragioni della partecipazione ad un forum. Non possiamo dimenticare che questi sono spesso dei “rifugium peccatorum” di solitudini, dove si entra per dimostrare di “esserci”, e tutto sommato per avere una relazione, anche conflittuale se serve, ma importante per dare un segno di sè.
Tornando a noi. Ti spieghi più che bene invece, e in fondo diciamo la stessa cosa quando accenniamo alle differenti azioni soggettive che ho assimilato al Yin e Yang.
Quello che resterà un mistero sarà sempre come questi mondi si combinino tra loro per far scattare quella scintilla che chiamiamo amore. Perchè con quella persona, in quel momento e in quel modo. Sembra tutto talmente casuale che vien da pensare che la stessa persona, in un altro momento e in condizioni diverse, non necessariamente potrebbe dare lo stesso esito. E’ come un’estrazione della lotteria: assolutamente casuale.
Si dovrebbe tenere presente come in realtà sia proprio il caso a guidare il nostro destino, a cominciare dal nostro concepimento, anch’esso legato alla casualità dell’incontro dei nostri genitori, a quello spermatozoo, che tra milioni, più o meno fortunosamente feconda quell’ovulo.
Vorremmo spaccare il mistero dell’amore (come tento pateticamente di fare io) per scoprirne i segreti, come fanno i fisici con l’atomo, e come loro, ti accorgi che ogni volta che sei arrivato a isolare i quark dell’amore ci percepisci che c’è qualcos’altro da scoprire, come il bosone di Higgs per la fisica.
L’amore appartiene alla “divinità” della vita, e come per i credenti nella Fede, e forse l’unico mezzo per convivere con questo motore dell’universo è, appunto… crederci.
Un saluto
Certo che ne avete di voglia di raccontarvela voi 2, siete scrittori mancati…
Perchè mancati?
Io sono io,
non posso darti torto: molto mi sarebbe piaciuto avere idee non troppo usurate da mettere sulla carta. malauguratamente, mi manca la fantasia!
sto riflettendo sulla risposta da dare a Golem, che sta volando sempre più in alto… 🙂
PS: forse la differenza più importante fra noi e la gran parte degli altri utenti sta nel fatto che abbiamo interessi e formazioni di base affini.
Perchè se foste scrittori non stareste qui a scrivere su questo forum, o no?
Comunque sono talmente ampie le emozioni che proviamo e diverse, che è impossibile trovare chi ha torto o ragione.