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Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, Quirino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Mi sa che la piccola Rachele l’abbiamo mandata in tilt,come spesso succede poi l’argomento si amplia all’infinito,e alla fine ognuno resta racchiuso nelle sue convinzioni,ho voluto guardare quei video mandati da Mariagrazia e devo ammettere che se abitassimo a stoccolma potremmo anche prendere in considerazione quello che il protagonista dice,e sinceramente nella mia infinita apertura mentale io stesso faccio fatica concepire in toto quelle affermazioni che in certi momenti sanno piu ‘ di sodoma e gomorra :)) che di Amore,chissa’ se il protagonista di quei video si sara’ mai innamorato ??
maestrodivita
il protagonista di quel video non sta dicendo che tutti dovremmo vivere così. lui stesso NON VIVE così. da quello che ne so è innamorato di una persona specifica e non gli interessano le altre. secondo me ha solo voluto dire che in natura, l’ essere umano non è PER ISTINTO una specie monogamica, ma da questo punto di vista è al pari di tutte le altre specie, e che la fedeltà e il possesso dell’ altro sono solo diktat culturali imposti dalla società patriarcale. a me ad esempio da fastidio se vedo l’ uomo che mi piace baciare un’ altra. ma perchè mi da fastidio ? perchè la società in cui viviamo CI HA TRASMESSO L’ IDEA che se la persona che ci piace fa così, è male, è una mancanza di rispetto nei nostri confronti ed è una dimostrazione di non interesse. in realtà non è così, o meglio… NON SAREBBE COSI’. perchè in natura il fatto che il mio uomo possa essere attratto anche da altre donne, è un fatto del tutto normale. e la sua presunta crudeltà nei miei confronti in realtà è una mia proiezione mentale che si basa su ciò che mi è stato insegnato. ecco perchè la violenza di una persona nei confronti del proprio partner, in realtà NON HA SENSO.
Ciao amici i vostri commenti non mi hanno confusa come dicono alcuni di voi!!!. Io passo un brutto periodo della mia vita perchè ho investito tanto tempo con un uomo sbagliato. Sarà difficile uscirne per diversi motivi ovviamente. Questo è un blog in cui bisogna confrontarsi ovviamente con le parole è facile parlare con i fatti è diverso. Infatti la vita vera non è fatta di statistiche e video ma per chi può di viverla fino in fondo. Chi non può guarda dal suo angolino finchè la musica non cambia. Goleman, Ulisse e Maestrodivita qui parlate ma vorrei proprio vedere le vostre donne che pensano di voi(se siete impegnati). Facile parlare ma nei fatti si può essere anche peggiori di chi si critica. Nella vita non esistono verità assolute ma solo situazioni con cui confrontarsi e ognuno le elabora a modo proprio. Anche voi ragazze qui dovreste evitare di dilungarvi non viene votata chi scrive il commento più bello, non siamo a scuola, ma chi sa meglio ascoltare e capire gli altri!!!. Io non sono la piccola Rachele come scrive Maesrtodivita ma una donna che ha un dolore e affronta le giornate con alti e bassi. Non sono le parole a fare grandi gli uomini ma i fatti e la moralità. Credo che ognuno di noi, inclusa io, non possiamo peccare di superbia ma solo essere umili e comprensivi.
Rachele,
hai parzialmente ragione. devi, però, tener presente che in un forum chi scrive di sè si espone, nel bene e nel male, non tanto al giudizio quanto all’opinione altrui.
c’è, poi, chi da questi commenti riesce a trarre qualche spunto positivo per una riflessione a proprio vantaggio e chi, invece, ne è solo infastidito.
regole basilari, pur sempre abbastanza valide, che piacciano o no. non sempre e non tutte le persone che commentano possono incanalare i loro pensieri in quanto desidereresti sentirti dire… nè puoi pretendere che s’immedesimino totalmente nel tuo caso e/o nel tuo modo di viverlo… nè sono infrequenti le digressioni dal tema centrale… fa tutto parte del “pacchetto”!
ognuno fa quello che sa e può, nella maggior parte dei casi con le migliori intenzioni.
Buona serata a voi tutti!Abbiamo conosciuto tanti e diversi insegnamenti fin dall’infanzia,quando eravamo guidati dai nostri genitori e dalla formazione religiosa
ricevuta.Scopriamo tuttavia che c’é un gran divario tra ció che abbiamo appreso ed il modo in cui lo applichiamo alla nostra vita quotidiana.Un programma mi aiuta a scoprire due ostacoli che mi hanno impedito di capire l’importanza e il sollievo che ci derivano dal considerare gli aspetti spirituali della nostra vita.Essi sono l’autogiustificazione e l’autosufficienza.L’autogiustificazione mi dá la cupa certezza di essere sempre dalla parte della ragione;l’autosufficienza mi culla nell’illusione di essere migliore degli altri.Il programma intrapreso mi offre una sorta di formula magica che aiuta a correggere i danni dovuti all’autogiustificazione ed all’autosufficienza:”Esamina i motivi che ti spingono”. Che risponderei se,accorgendomi che sto razionalizzando per giustificarmi,mi soffermassi un momento a chiedermi:”Perché ho questi pensieri?Questa giustificazione é davvero onesta? Le ragioni che mi spingono ad agire sono obiettive?”Ognuno di noi deve fare il possibile per progredire,e ció accade solo quando si é totalmente onesti con se stessi.Su tale base posso costruire una vita soddisfacente”.Concordo con quanto ha terminato Rachele,non dobbiamo peccare di superbia ed orgoglio,aggiungo,ma apprendere l’UMILTÁ ed il PERDONO quasi sempre assenti.
“non dobbiamo peccare di superbia ed orgoglio,aggiungo,ma apprendere l’UMILTÁ ed il PERDONO quasi sempre assenti.”
scusa Ulisse, mi rifaccio al discorso di rossana: qui nessuno, mi sembra, ha peccato di superficialità e di superbia nei confronti di Rachele. ci siamo solo limitati a esporre il nostro punto di vista sulla sua storia. qualcuno lo ha fatto con le parole, qualcun altro ( come me ) con le parole e anche con i video. ma lo sappiamo benissimo anche noi che la vita reale e le quella virtuale sono due cose diverse, senza che Rachele debba farcelo presente. se una persona vuole valutare la sua vicenda solo dalla propria angolazione e le interessa solo avere un sostegno morale per alleviare le sue pene, non dovrebbe scrivere in un forum, secondo me, ma trascorrere il tempo libero con qualche cara amica che la consoli. altrimenti è ovvio che ci si espone all’ opinione altrui.
RACHELE PAROLE TUE( Non sono le parole a fare grandi gli uomini ma i fatti e la moralità). Fanne tesoro di queste tue parole,e guarda come si comporta quell’uomo che ami,e fanne tesoro!! Quello che tu stai vivendo credo che ognuno di noi possa averlo vissuto,ma continuare piangerti addosso nn cambieranno le cose,guarda avanti e vivi,invece di racchiuderti nel tuo dolore,la forza dovrai trovarla dentro di te,e potrai farlo solo quando riuscirai evidenziare quella realta’ che continui fingere di nn vedere!!
MARIAGRAZIA:secondo me, quando dici che “l’essere umano non è PER ISTINTO una specie monogamica..al pari di tutte le altre specie”,non tieni conto di una differenza essenziale tra uomo e animale.
Premesso che l’infedeltà non è una regola assoluta nel mondo animale (ci sono specie di uccelli le cui coppie si ritrovano dopo mesi di volo),la differenza, dicevo, è nella capacità di ricordare.
Gli animali non ricordano le loro storie d’amore. Per questo non soffrono di gelosia.
Anche lo stesso uomo,che ha capacità di ricordare, se la storia d’amore non gli interessa più, dimentica e non gli importa se la sua donna va con altri. L’uomo che va con una prostituta, idem.
Perché separazioni e divorzi? Se fosse vero che la fedeltà/gelosia sono “diktat culturali imposti dalla società patriarcale”,nessuno si separerebbe.
Però, noi ci comportiamo con la stessa indifferenza degli animali quando non ricordiamo le emozioni che non ci interessano, proprio come il gatto che ogni anno cambia gatta non per tradirne una, ma perché non ricorda nessuna gatta.
Peraltro, l’esclusività non è tipica solo dell’amore ma di ogni ambito affettivo.Ad es., è normale che un bambino baci i suoi genitori, ma non che baci estranei, dimenticando per sempre padre e madre. Invece, gli animali dimenticano genitori e figli perché non ne hanno memoria.
Quindi, se a te dà fastidio vedere l’uomo che ti piace baciare un’altra, ti accade non perchè la società “CI HA TRASMESSO L’IDEA che..è male..”, ma perché nella tua mente hai cominciato a ricordarlo e a costruire un sentimento d’amore: ma questo si costruisce in due (salvo eccezioni innaturali), come ha stabilito la natura. Non è una regola fatta da noi!
Lo stesso quando dici che se “il mio uomo possa essere attratto anche da altre donne, è un fatto del tutto normale”: certo, ma c’è differenza tra attrazione e amore. L’attrazione non presuppone alcun ricordo, l’amore sì. Guardare le donne non comporta alcun coinvolgimento con loro (salva la malizia del pensiero, ma questa è altra cosa), al contrario dell’amore perché la sua conseguenza, l’atto d’amore, si può compiere solo in due. Eppure anche un atto d’amore si può dimenticare perché non incide nel cuore.
Infine, il discorso della violenza verso il partner “NON HA SENSO” non perché la gelosia non esista ma perché la violenza la è negazione dell’amore, è non-amore.
Se non teniamo conto che l’essere umano è un cocktail di istinto e ragione, e che ogni azione, anche quella più razionale, come quella più apparentemente istintiva, contiene sempre una parte dell’altra, non si troverà mai una spiegazione plausibile a tanti nostri comportamenti.
Il ragionamento di Silvia è corretto, circa la gelosia, ma quel comportamento “animale” del questa o quello per me pari sono, nasce dal modello di “sopravvivenza” che quella specie ha adottato.
L’unione uomo donna, è la conseguenza di un metodo che ha garantito nella maniera migliore possibile quella sopravvivenza di cui parlavo, e la cosiddetta parte sentimentale del nostro rapporto col partner, è un sovrappiù richiesto dalla ragione per mantenere l’equilibrio nella coppia e nella famiglia, nata, non dimentichiamolo, per una “convenienza” economica e di confort, sia alimentare che per la sicurezza fisica.
L’amore, che riteniamo di riconoscere oggi nell’affetto verso il partner, è una “modifica” culturale intervenuta con l’avanzare della civiltà ( arliamo di quella occidentale), ma che poteva prendere qualunque direzione, se altri metodi avessero dato risultati più “convenienti” per soddisfare le istanze che ho citato.
Il maschio, che sia di leone o umano, gradisce fecondare (istintivamente) più femmine possibili, e le vuole “fedeli” per evitare che non vengano trasmessi i propri cromosomi. Infatti i leoni (e non solo) uccidono i cuccioli del rivale prima di accoppiarsi con la femmina. Non sarà gelosia in senso umano, ma la base è quella.
Le femmine umane, quando “scelgono” il maschio, prediligono quelle caratteristiche che abbiamo discusso per mesi riscontrabili sugli “stronzi”, perchè ritenute più adatte a soddisfare le esigenze di una buona dotazione genetica (stronzi i padri ma anche i figli, ma per questo ritenuti più capaci di “cavarsela”) e di capacità di difendere femmina e prole, e procurare cibo meglio delle fighette. Quindi la gelosia femminile è guidata dal timore dell’abbandono più che dal tradimento “in senso” classico. Questo spiega perchè molte donne riprendono con sè il pluri fedifrago, e gli uomini molto meno. Anzi, quando trovano “carne fresca” disponibile, mollano baracca e burattini e tanti saluti.
Su questo forum si possono trovare decine di esempi dei due casi.
La femmina umana HA NECESSITA’di legare a sè il campione che ha scelto per riprodursi, per la necessità di cibo e protezione che la sua dipendenza dal LUNGO allevamento della prole le impone…
…questo la rende appunto “dipendente” atavicamente dal maschio e quindi più tollerante e comprensiva verso quest’ultimo, tanto quanto deve esserlo nei confronti dei piccoli, per ovvi motivi.
Insomma, sotto questo aspetto una femmina di 10.000 anni fa senza un maschio crepava (prima) e inoltre non si riproduceva, mentre il maschio, escluso l’estinto sessuale, poteva benissimo vivere senza la femmina, sicuramente senza un gruppo familiare se questo a sua volta non avesse avuto un “ritorno di convenienza” anche per il nostro troglodita. Convenienza che risiede solo e soltanto nelle “cure”, anche psicologiche, che riceveva dalla femmina.
Se si fosse sviluppata una struttura sociale diversa, come quella dei leoni, o dei cani, o degli scimpanzè dove il maschio ha una o due funzioni da assolvere e il resto lo fa la femmina, ricerca del cibo compreso, oggi qui non si discuteva di “sentimenti” in questi termini, e non avremmo donne che piangono traditori, più perchè le hanno abbandonate che non tradite. Insomma, è sempre la stessa voce antica che si lamenta n questi casi, anche se usa il vocabolario moderno.
Se io cerco di capire il perchè di certe scelte pregresse di mia moglie, che hanno comportato dei livelli di “tolleranza” inpensabili per un maschio, è perchè ci vedi una scelta che ti esclude come competitor nella corsa alla riproduzione. Ecco per qual motivo ho sostenuto la differenza tra il maschio e l’uomo della vita in una donna, ponendo questi aspetti su piani diversi della personalità femminile, composta da istinto e ragione, che corrispondono al maschio, e all’uomo della vita.
Quindi la gelosia nasce da un bisogno egoistico fondamentalmente,dove l’amore o i sentimenti sono SOLO la giustificazione ufficilamente accettata, ma il mandante resta sempre l’istinto, e lecitamente pure, in quantochè non è nè buono nè cattivo. ma solo NATURALE.
Semmai è come la “ragione” la esprime questa gelosia che è discutibile, e i femminicidi ne sono una dimostrazione estrema di come la psiche patologica può reagire ad un abbandono, che in un uomo già insicuro può significare una ulteriore svalutazione virile, in una donna la perdita del maschio “campione” e della possibilità di riprodursi “cor mejo der bigoncio”, secondo i SUOI istinti.
Giriamola come vogliamo la frittata, ma alla base dell’amore c’è sempre una “convenienza”, e anche se questa non si intravede osservando una donna che corre dietro a un buffone per anni, sappiate che in quello lei vede il “suo campione”