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Si può stare così male per amore?

di Quirino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 4.144 commenti

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  1. 3791
    Toky -

    .. Ti ringrazio e credo di applicare già con il mio comportamento quelle norme di responsabilità oltre alla serenità di rapporti con i figli e, tutto sommato, anche con lei..
    Non potrei MAI convincerla con i cattivi esempi a ricredersi sulla sua scelta .. certo che ci vorrebbe una “scossa” l’appiattimento , il lento cambiamento non produce risultati come invece farebbe qualche azione/gesto fuori dal coro.. Ci vorrebbe inventiva, quando un ciclo è finito, se ne deve aprire un altro.

  2. 3792
    kristina -

    Toky, siamo in due a pensarla così , chi mi piglia? ma non è la timidezza che non ci fa trovare e che siamo legati ai ricordi , ma io sono libera se vuoi accoppiamo la nostra timidezza vediamo che esce fuori, AH scherzo , e non pensare negativo

  3. 3793
    Ulisse -

    Un giorno alla volta: Un programma mié di grande aiuto anche nel ricordarmi le VERITÁ che tendo a dimenticare. Durante le riunioni sento ripetere piú volte: non si punisce una personaperché é dolente. Posso
    parlare all’infinito su questo concetto, ma quando si tratta di accet-
    tarlo nella realtá, il mio atteggiamento istintivo verso quella persona
    é spesso ostile, come se egli mi fosse nemico, volutamente intenzionato
    a distruggermi.Ho bisogno che il programma mi rammenti continuamente che questi sentimenti ostacolano sia il mio PROGRESSO spirituale che il miglioramento. Devo sbarazzarmi del veleno del risentimento e dell’indi
    gnazione verso una persona che non sono in grado di giudicare nel giusto modo, e mi devo anche liberare dell’inutile pietá che provo
    per me stesso.Pensiero per oggi:Se nutro amarezza nei confronti
    dell’altra persona dolente, perché di dolente s’intende,mi devo
    convincere che la mia crescita spirituale e la mia SERENITÁ
    dipendono dal superamento della mia ANIMOSITÁ. A meno che non me
    ne liberi, essa puó saltar fuori nelle mie relazioni con qualsiasi altra persona e persino con chi cerca di aiutarmi.
    ” Non sono le azioni degli uomini che ci turbano, ma le nostre reazioni ad esse. Non reagite, e la collera avanirá. Le azioni sbagliate degli altri non gettano discredito su di noi”.(Marc’Aurelio

  4. 3794
    Ulisse -

    Buona giornata a tutti, pur vedendo con tristezza ció che sta avvenendo
    in Italia! Un pensiero x oggi:Ci sentiamo ripetere che dobbiamo distaccarci dai ns problemi, e noi siamo d’accordo. Ma in che modo?
    Non é facile quando si é alle prese con guai di ogni genere, un giorno dopo l’altro, e si deve prendere una serie di decisioni, mentre siamo
    sempre soli e disorientati. Ci deve pur essere un momentodurante il giorno in cui possiamo elevare il ns pensiero al di sopra di questo
    mare di confusione, se non altro per pronunciare poche parole e pensare
    al loro significato: ” Lascia andare e lacia fare a Dio; Vivi e lascia
    Vivere; Dai tempo al tempo. So che il fatto di pensare empre ai miei guai riduce la mia capacitá di vederli con chiarezza e di prendere
    decisioni sagge. Non complicheró il presente RIMUGINANDO il PASSATO
    e neppure avró timore di ció che domani potrá accadere. Un modo di
    rendere piú facile il DISTACCO dai miei problemi, é quello di elimi-
    nare il passato ed il futuro dai miei pensieri.
    “Colui che si libera dell’ostacolo rappresentato dal rimpianto per
    il passato e dalle preoccupazioni x il futuro scopre di essere in
    grado di affrontare il PRESENTE”. Ciaoooooooo

  5. 3795
    Toky -

    Un caro saluto Kristina.. hai detto bene, siamo non solo legati ai ricordi che creano in un certo modo una sorta di blocco, ma addirittura, parlo per me, con figli in età scolare .. e non sarebbe penso il caso di imbarcarsi in storie che hanno anche come “controindicazione” molti kilometri di distanza.. E’ già difficile in ambito regionale.. ma perché dico queste cose.. l’amore vero non conoscerebbe confini.. però la realtà spesso è un’altra cosa.. ciao a tutti..

  6. 3796
    Ulisse -

    Il coraggio di cambiare. Depon. anonimo:
    Per anni lamentai l’assenza di una etichetta, una placca che identificasse la malattia dell’anima, che mi condusse a procurare aiuto.
    Voglio dire che “io sono un controllore, un avventuriero, un super
    protettore , un risolutore di tutto, in recuperazione. Nonostante ció
    identificasse alcuni miei difetti di carattere, queste etichette non
    attingono il fine. Non sto semplicemente procurando il recupero di un
    limite o di un problema, ma sto sforzandomi per raggiungere la meta,
    con una sensazione di benessere. La procura di questa meta, inizió
    dopo che la dipendenza di un mio congiunto affettó la mia vita.
    Ma oggi, col programma scopro, mentre mi recupero e cresco, che solo
    sopravvivere non é sufficiente. I princípi e gli strumenti mi
    portarono molto lontano; possono aiutarmi a creare una vita ogni
    volta piú ricca e proficua. Oggi, quando dico con certezza che sono
    un membro di Al-Anon, non sto annullando un problema in particolare, ma sto prendendo parte di una moltitudine di SOLUZIONI che possono
    portare alla salute emozionale , fisica e spirituale.
    Inquanto continuo nel cammino interminabile del progresso spirituale, starei ampliando la mia visione di recupero.
    ” Nell’associazione crediamo che la vita é una crescita tanto mentale
    come spirituale.” Chiunquesi dibatte con le varie dipendenze, non
    avrá successo o recupero senza spiritualitá, checché qualcuno non
    voglia accettarlo ! Buona serata a tutti.

  7. 3797
    Deva -

    Realtà dei fatti: ti rispondo…Ma non diciamo cazzate !!!!!!!!!!!
    Non è’ vero che tutti aspiriamo a libertà e nuove esperienze nel senso che intendi tu, caro mio…si’perche scommetto che tu sei un uomo…è anche uno di quelli poco evoluti…che ne deve fare di strada e deve scendere in profondità ….Inizia a soffrire davvero…con la sensazione di non avere il controllo e di non poter dominare gli eventi esterni…è poi mi dirai.
    O hai raggiunto già da ora un distacco buddhico…o ci incontreremo di nuovo qui…ma allora se tu la pensi sinceramente così perché sei a scrivere su queste pagine?
    Di solitudine, disperazione e auto aiuto?
    Non bisogna usare arroganza, o vittimismo o altro, solo vivere al meglio che possiamo,anche quando sbagliamo o stiamo male…volgere al bene o al meglio che possiamo nelle nostre facoltà.

  8. 3798
    chissenefrega -

    ma che domanda è
    ti sei dato la risposta da solo.
    se una persona ti dimentica ti dimentica punto e basta non ti auto illudere che tra 5 anni tu stai passeggiando e lei scende dalla macchina voi vi rincontrate e vissero per sempre felici e contenti
    ma tua madre quante favole ti leggeva la notte scommetto che tu sei uno che crede nel vero amore che è un legame indissolubile tra due persone ma che cavolate sono.
    le frasi dentro ai cioccolatini sono piu vere

  9. 3799
    cerchio -

    ciao a tutti, è sempre bello poter leggere e condividere con voi i nostri punti di vista.
    Ulisse
    Condivido in pieno quello che tu dici riguardo il capire ciò che si vuole dalla vita. Quando il mio fidanzato mi ha lasciato e mi ha detto che pensava che grazie a me sarebbe riuscito a trovare la felicità che da sempre cercava io ho provato a spiegargli che questa, dal mio punto di vista, non puo’ dipendere semplicemente da eventi esterni che ci permetterebbero semplicemente di vivere una gioia effimera ma destinata a concludersi. Se non si è in grado di valutare cosa realmente si desidera dalla vita mi pare difficile poter essere soddisfatti e godere degli affetti che ci circondano.
    Questo mio modo di vedere le cose però non mi permette di provare rabbia nei suoi confronti, cosa che magari mi avrebbe aiutato a superare tutto molto più velocemente e invece, nonostante lui mi abbia completamente cancellata, desidero che lui possa capire veramente e stare bene anche senza me… e un po’ mi odio per questa rabbia che non provo

  10. 3800
    Ulisse -

    Un pensiero x oggi:
    Nelle riunioni di gruppo sentiamo dire che non ci sono situazioni dispe
    Rate. Dapprima questo ci sembra facile da credere. Speranza e dispera=
    Zione sono due stati emotivi umani. Siamo noi che siamo disperati, non
    Le nostre condizioni di vita! In una situazione disperata noi rinuncia
    Mo a sperare perché ancora non siamo in grado di credere alla possibi=
    Litá di un cambiamento in meglio.
    Se mi sono basato unicamentesul mio modo di giudicare ed ho cercato di correggere le cose sbagliate usando gli arnesi inadatti, ho ragione di
    Disperarmi. Nell’associazione che frequento impareró a correggere i
    Miei errori ed a vedere gli ostacoli che ho posto sul mio cammino con la mia ostinazione e presunzione. Allora smetteró di ripetere che
    Una cosa é impossibile solo perché io non sono riuscito a compierla.
    Altri hanno, o hanno avuto problemi ben piú gravi del mio. Allorché
    Mi impegno a mettere in pratica il programma e mi lascio guidare
    Dalla volontá di dio, anziché dalla mia, la mia visuale distorta verrá sostituita dall’ordine e dalla tranquillitá interiori.
    “…. se non puoi credere; tutto é possibile a colui che crede”. ciao
    A voi tutti.

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