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Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, Quirino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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.. il problema è uno solo, tornando al discorso precedente: ovvero che già il giorno del matrimonio di mia sorella, nel febbraio 1981 all’età di 16 anni, essendo rimasta incinta, io “annusolai” la puzza di marcio che veniva da parte della famiglia dello sposo, tutta gente .. neanche poco raccomandabile, non so come dire, ma sentivo che in quell’ambiente si sarebbe girata parecchio ma parecchio le scatole.. così è stato, io all’epoca lavoravo fuori, il marito essendo ragazzini, tutto faceva fuorché il bravo consorte .. responsabile, se era per me, finito il viaggio di nozze, dopo le prime avvisaglie.. via dalle scatole.. solo che non ha avuto un gran sostegno da parte dei miei genitori che la richiamavano alle sue responsabilità, di moglie e madre, guai pensare di separarsi, guai!!! ma, a ragion veduta e certe volte le ragioni le vedi presto, era meglio metterci la parola fine, subito, massimo un anno dopo..
Ma pensi sempre che uno poi cambia, che mette la testa a posto, che qui che la.. maddiché!! i lupi perdono il pelo, ma il vizio MAI.. ormai certe cose le sento, difficile è farle capire ai giovani, ho una figlia di 14 anni.. tutto potrà succedere nella vita, c’è un solo problema: i figli spesso non ti ascoltano, danno più valore ai consigli degli amici, noi genitori in molti casi, non ci prendono sul serio..
@Kristina, ho letto con molta tristezza il tuo racconto, non ho parole
in questo momento per esprimerti la mia solidarieta’, una domanda :
Quel grandissimo…di tuo marito adesso cosa fa’ e’ vivo? ha un reddito? Su internet digita gratuito patrocinio e vedrai una schermata con nomi di avvocati della tua citta’, contattane qualcuno prendi appuntamento e spiega a lui tutto, non e’ possibile che si possa eludere per cosi’ tanto tempo una sentenza. Vi e’ la decisione di un giudice che e’ sacrosanta e il corrispondere gli alimenti all’ex coniuge e i figli diventa un obbligo ! Chi non ottempera a questo obbligo e’ perseguito penalmente, questa e’ la legge. Si bloccano i conti correnti, si ipotecano le case e tante tante altre cose. Non si scherza su queste cose, quindi informati e nel caso chiedi gli arretrati, l’avvocato ti guidera’. Non lasciare niente di intentato, Un abbraccio
Ciao, a tutti,Silver, hai ragione su quello che dici si sequestrano i beni etc, ma tu sappi che lui non lo vedo da 15 anni dal giorno che firmammo il divorzio, e poi lui la figlia non la vede da quando aveva 18 mesi, mia figlia non vuole chiedere niente a lui, mai fatto una telefonata per la figlia, e figurati che il padre di lui prima di morire intestò tutto agli altri figli a lui niente proprio per evitare che pagasse alimenti , evasori in tutto , come dice mia figlia piuttosto vado a chiedere l’elemosina davanti una chiesa ma non a lui.
Ti assicuro che lo manderei volentieri in galera ma non me ne frega niente, so che vive abbastanza agiato insieme alla 4 moglie, ma noi non chiederemo mai niente alui e ala sua famiglia. Mi auguro solo di avere almeno un po di soldi per ste feste altrimenti miseria su miseria , io per quanto mi riguarda ho poco da vievere sono anoressica, il dispiacere che anche mia figlia lo sta diventando ,ma contro il destino crudele non ci si può andare.
Ciao a tutti
kris ti sto vicino con tutto il cuore..fa quello che ti consiglia silver..devi prendere la situazione in mano..hai sofferto tanto..e per troppo…ti stiamo vicino in tanti…nn sara granchè ma almeno nn sei sola…un abbraccio forte,forte
@Kristina, capisco il tuo risentimento ma, l’orgoglio non porta a niente di concreto e tu hai un maledetto bisogno, allora l’unica strada da seguire e’ quella della ragione, capisco anche lo stato d’animo di tua figlia che e’ cresciuta senza un padre ma ne porta il cognome, credetemi se c’e’ una strada da percorrere per evitare altra sofferenza questa e’ l’unica e io al posto vostro la percorrerei sino in fondo per avere la soddisfazione di avere riconosciuti i miei diritti. Questi sono i vostri diritti!!, non rubate niente a nessuno e se riuscirete a prendere quello che vi spetta allora si’ che sarete orgogliose di voi. Io al posto vostro farei l’impossibile, oggi non e’ piu’ semplice come 15 anni orsono nascondere i beni e lavorare in nero, esiste una tracciabilita’, digitando un cod.fiscale gli organi preposti al controllo riescono a vedere tutto e se ci sono soldi, beni ecc. vengono sequestrati in nome della legge! Decidete voi, un abbraccio
KRISTINA…ma tu ti rendi conto che per una questione di orgoglio ti stai scavando la fossa….questo sentimento di orgoglio in questo caso specifico,non ha fatto altro che distruggere te e tua figlia,io forse parlo per il mio carattere ma se c’è qualcuno che deve pagare,che deve fare i conti con le sue responsabilità, è lui!!!non riesco a credere che ti sei ammalata e per giunta tua fila ti segue a nastro…e tu?? ti rassegni x un’orgoglio che non è certo questa la situazione per metterlo in atto….hai una grossa battaglia da fare, non poi lasciare una figlia in balia della vita pensa al suo futuro cosa farà,lei è giovane è chiaro che sia orgogliosa ma tu che la vita ti ha ferito,devi prendere in mano la situazione,oggi con tutti i servizi che ci sono anche x gli assistenti sociali,fai qualcosa non farti schiacciare reagisci se non vuoi finire che si schiaccia anche tua figli che mi sembra la persona, piu importante di tutta la situazione….ciao a presto
Condivido pienamente qaunto suggerito da MariaKiara ,anche da Silver,peró,se col padre della figlia di Kristina,non vuol chiedere nulla,potrebbe avanzare richiesta all’ultimo compagno,se la legge italiana che adesso non conosco,dispone con la convivenza dopo tot anni
un indennizzo.Basta informarsi!Come ha suggerito l’amico Silver e tramite le assistenti sociali o consultori famigliari.Coraggio,amica
Kristina,non abbandonarti a te stessa,ma pensando a tua figlia che ha solo te in questa vita,ed ha necessitá del tuo appoggio.Abbraccio tutti ed auguro un FELICE NATALE.
Tutte le donne per questione di orgoglio si scavano da sole la fossa.
Trovatemene una diversa.
Davide, è vero noi donne ci scaviamo la fossa ,ma forse perchè crediamo in voi che vi mettete con la faccia d’angelo illudendoci? noi amiamo col cuore ma voi no solo col tubo catodico.
Maria Kiara, non chiederei mai una lira la mio ex marito ci sono situazione molto delicate deve stare lontano da tutte le figlie che ha avuto, e non essendo sposata col mio ex compagno non mi spetta niente, la legge lo prevede.
Passerò un natale triste senza niente forse manco cibo ma a lui maiiiiiii
Kristina, se non vuoi parlare, vedere, sentire il tuo ex marito nessuno ti obbliga a farlo, credo che per avanzare le richieste sui diritti che ti spettano (assegni di mantenimento, sussidi e quant’altro) puoi rivolgerti, DEVI rivolgerti ai centri a questo scopo istituiti presso i patronati, avvocati a patrocinio gratuito ecc..
Non è necessario il confronto diretto, il contatto con l’altra persona che non vuoi più vedere, essi agiscono in nome e per conto tuo.
Devi fare qualcosa, vedrai che se le battaglie che compierai ed in qualche modo ti daranno soddisfazione, ne troverai anche giovamento a livello psicologico, rendendoti conto che esiste una giustiza che abbia l’onore di avere tale nome, la Giustizia non deve essere fine a se stessa ed a beneficio di pochi che ne rivoltano il significato, facendola diventare INgiustizia.
Coraggio e forza.. Buon Natale a tutti