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Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, Quirino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ok Selina, verrò a trovarti ad Ancona prossimamente.
sorbino… cambia chat!!! n.c. totale, perché ti fa solo male il contatto con lei ora
Sorbino, mi stavo appunto chiedendo che fine avessi fatto………..CAMBIA CHAT! ORA! SUBITO!
Le persone cattive, avide, continueranno a sovrastare i più deboli……….salvo NOI………..che siamo solo feriti e forse siamo stati troppo buoni e clementi…………le persone cattive ed avide vanno prese a calci nel culo………e mica bisogna essere come loro per farlo!
Anzi, un bel calcio nel culo da un buonio d’animo, fa molto più male…..perchè sicuramente è meritato
Calci nel culo eh?
Bella soluzione… Così da vittima si diventa carnefice…
Sorbino ti parlo con sincerità… TROVATENE UN’ ALTRA! senza dare calci nel culo a nessuno… Ti parla uno ke di calci ne ha sempre tirati… e tanti… ti assicuro ke è non è la soluzione! Tutti noi dobbiamo trovare qualcun altro se proprio abbiamo così tanta esigenza di amare ed essere amati!
Il motivo? Se dovessero tutti rinsavirsi… e tornare da noi… in tutta sincerità (indipendentemente dai problemi specifici) li accetteremo?
Siamo onesti… Nessuno di noi potrebbe mai accettare qualcuno ke ha avuto la freddezza e la capacità di vederci disperati e distrutti pensando prima a loro stessi ke alla coppia! Il dolore e il rancore ci attanaglierebbero per ill resto dei nostri giorni e vivremo tutti un rapporto deletereo ancorati ad un ricordo passato…Amare è donarsi a 360°! Essere in simbiosi con l’altro/a… vivere un legame empatico indissolubile… Ki ha compreso di non provare sentimenti così impegnativi… non va più considerato e non preso a calci nel culo…
Selina ha ragione quando parla di gioki delle mente… e cito: “…Lui non è stato bene con nessun’altra perkè non assomigliavano a me e poi non stava bene con me perkè non corrispondevo + alla mia immagine idealizzata dalla sua mente…”
Pertanto, ragazzi/e… la nostra è una fase transitoria… è inutile tormentarsi per qualcuno ke ormai ci ha obbiettivamente deluso… Skiodiamo il culo dalle poltrone e apriamoci alla vita… e con essa a qualcun altro!
selina, mi copii!
😀 😀 😛 😛
scusate, ma non ho resistito… un pizzichino di sdrammatizzazione…
Inizio ad odiare anche il mio nikname “disperato”. Ma disperato di cosa?? Veramente bisogna star male per qualcuno che non merita nulla???
Sarei disposto a soffrire una vita per una persona che “merita”
Bacio a tutti…
Kavedish parole sante…
Spesso mi chiedo…e se lei dovesse tornare???dopo lo shock iniziale quele sarebbe la mia reazione?? Tornare insieme come se nulla fosse successo significherebbe solo aver paura di stare da soli…
P.S. no calci nel culo perchè un calcio nel culo significherebbe dare già troppa importanza……
Indifferenza e silenzio…..nessuna soddisfazione!!!
Ragazzi, il calcio nel culo era di simbolica liberazione!!!!
Anch’esso simbolico. Non foss’alltro, almeno nel mio caso, perchè mi verrebbe restituito, di potenza fisicia infinitamente superiore….ha ha
Per il resto, tutto giusto. Chi ci ha deluso profondamente, non possiamo certo più amarlo. Quello che proviamo è un furibondo ed orgoglioso attaccamento all’idea che avevamo di lui/lei, e di noi insieme come coppia.
Nel mio caso, la cosa più tremenda, è stata che io sono stata con lui sempre trasparente sincera, non ho mai promesso nulla di più di quel che sono e che ho da dare, che poi era tutto icò che, più o meno avevo in passato. L’idealizzazione che era sopravvenuta nella sua mente non poteva che sconfiggermi, nella realtà. Perchè una donna immaginaria non ti delude mai, dice e fa solo quello che tu vuoi………le donne vere sono per uomini veri. Tutto qui.
Adesso il problema è solo suo. E anzi, dato che non mi sente e posso essere sincera, il male non glielo auguro di certo, come a nessuno del resto, ma gli auguro id capire, finalmente per la prima volta, sulla sua pelle, cosa significa fare del male nella realtà.
Perchè lui vive in modo infelice, ma purtroppo dona l’infelicità alle persone che lo amano, e dal momento che ha molti aspetti affascinanti, gli succederà ancora molte volte di procurare alle persone la sofferenza che lui non riesce ad eliminare da sè.
Ha solo il vantaggio di provare sentimenti epidermici, ed attaccamenti temporanei alle persone, e dunque si ritrova sempre a ripartire da capo, sognando un rapporto profondo, che però è lui per primo che non è in grado di creare.
La differenza è che la sua sofferenza per la fine di una relazione dura lo spazio di un attimo, mentre le persone che lo amano ( perchè all’inizio è sempre splendito ed è comunque una persona molto coinvolgente), e che sono conseguenti e normali, soffrono per tempi molto pèiù lunghi, non riuscendosi a spiegare come tutto sia potuto decadere.
Temo però che, se e finchè non proverà su se stesso che dolore sia perdere qualcuno che ami, da solo non riuscirà ad arginare quel male oscuro che, arrivato ad un certo punto dell’intimità, gli fa alzare barriere insormontabili, ed allontanare le persone.
ultimamente un amico mi ha citato una frase di nietzsche (che io conosco solo di nome, giusto per precisare che non ho ‘sta cultura…):
“se ti fermi troppo a guardare l’abisso, rischi che l’abisso entri dentro di te”
che vuol dire che tutte queste persone infelici, depresse, eternamente indecise o scorrette, superficiali, etc. noi le dobbiamo evitare! perché purtroppo c’è la tendenza dell'”io ti salverò” o “io riuscirò a farti cambiare”, etc. etc. e invece va a finire che andiamo a fondo con loro…
Lo so ragazzi che bisogna soffrire e che ognuno di noi ha bisogno del proprio tempo per riprendersi ma sono sicuro che un giorno ci mangieremo le mani per tutto il tempo passato a soffrire…per tutti i sorrisi che abbiamo negato alla gente che vive per un nostro sorriso…per tutte le notti passati insonni…per tutta la gente che abbiamo evitato di conoscere…per tutte le lacrime che hanno bagnato il nostro viso…
Vorrei dedicarvi una poesia che adoro…forse parecchi di voi la conoscono già ma….
“Lentamente Muore”
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità