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Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, Quirino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ligabue dice: “cosa vuoi che sia, passa tutto quanto, solo un pò di tempo e ci riderai su…cosa vuoi che sia, ci sei solo dentro pagati il tuo conto e pensaci tu…..”
E’ proprio vero ragazzi….per quanto se ne possa dire al nostro bene ci possiamo pensare solo noi e nessun altro…..
Ciao ragioniera84! Pure io ho pensato di andare a “c’è posta per te”!
Scriviamo insieme?
Matteo,
non ti svendere!!!!
Tornerà ,non lo farà?
Per quanto due giorni?
Non ti svendere, non la farai tornare neanche fossi l’uomo migliore del mondo.
Ti ha già detto il necessario per mandarla via a calci tirandole dietro le valigie con i sui stracci, altro che sedurla!
Non ti dico di cacciarla in malo modo, non sto dicendo questo, sia chiaro.
Ma ti dico, prepara le sue cose e non farla restare TU.
Vuole altre esperienze sessuali o sentimentali, altri uomini nel suo letto……..è suo diritto………è perfino comprensibile…..ma non bastava dire: non ti amo più??
Dopo sei anni, è comprensibile desiderare altro, enessuno può chiedere di essere amato.
Però ,non farti umiliare…………….così, non tornerà perchè non si ha stima di chi si fa schiacciare.
Chiudi la porta alla sua insicurezza, non far forza sulle sue indecisioni, perchè riscapperà dopo poco.
Chi ci ama ci segue, ha detto Pippo……………è vero.
Fatti seguire…………..ma intanto VAI…….come dice Baglioni……..camminerai dimenticando, ti fermerai sognando………
E TU lo farai……..
Non ti buttare via
Sapete qual’è la cosa che più mi da fastidio? Sentire che ora lui sorride. Lui nell’ultimo mese non sorrideva più. Forse aveva capito di non amarmi più e questa cosa gli pesava. Gli pesava dirmelo, è già successo a me. Chi di spada ferisce, di spada perisce. Ciò che ho fatto io mi è tornato indietro. Ora è felice e io? Mi chiedo, vale la pena sprecare lacrime e chiedere di morire mentre lui è felice e se la gode? Credo mi abbia già rimpiazzata. Non andavo bene io per lui, non lui per me come ha detto quando mi ha lasciata.
La sola cosa che odio in tutto questo è “ricominciare”. é dura ragazzi, perchè devi di nuovo imparare a difenderti da chi sente l’odore della sofferenza e si avvicina solo per approfittarne, da chi in ogni caso ci prova e basta…devi di nuovo imparare a fidarti di qualcuno…è duro rialzarsi.
Matteo una sola parola: NON FARLO!!!!
non strisciare ai suoi piedi
Volete sapere qual’è la cosa che mi ha dato più noia alla mia ex???
Una delle ultime volte che abbiamo parlato io le ho detto: soffrirò come un cane, la notte non dormirò, ti penserò 1000 volte al minuto…ma io non morirò per te, mi rialzerò più forte di prima.
io mi risolleverò ragazzi, per forza…altrimenti nulla averbbe senso, la vita non avrebbe senso….e chissà che un giorno sarò ancora più felice di ieri
Grazie Selina ma è dura e il vuoto è tanto.
Ma se non faccio niente e mi faccio vedere sicuro e forte lei mi dirà “ecco, vedi che stai meglio senza di me!” e se faccio qualcosa la annoio e gli faccio venire in mente le cose per cui mia ha lasciato.
Non so proprio cosa fare e poi a 44 anni, spelato e con la pancia quando mai troverò un’altra donna che mi ami? avessi 20 anni…..la vita mi sorriderebbe e mi darebbe forza a mandare tutto a quel paese
Angela, è vero, è dura ricominciare, è dura rialzarsi e camminare nuovamente prima di ricominciare a volare, è dura riuscire a fidarsi ancora, ma credo che la vita sia coma scalare una montagna, soltanto quando avrai raggiunto la vetta, voltandoti indietro, potrai finalmente scoprire quali siano stati i tratti più difficili e sofferenti, dove si è rischiato di precipitare.
e’ DURO……..ma, Angela, sicuro che a me nessuno mi vede in ginocchio…
Non credo, ricordandomi quello che hai scritto in passato, che LUI sia così felice come dici.
Di certo, è meno disperato di te, ma più felice…..beh, quella è un’altra cosa.
E poi, la vita insegna in molti modi la sua lezione…..
matteo io ho 35 anni….
non vedo dove e il problema,, se t i guardi intorno vedrai che riscoprirai un mondo che avevi dimenticato un mondo di gente che si muove che esce e che si incontra ecco trova un posto tra di loro e vedrai che che i tuoi 44 anni non ti daranno piu fastidio,, oggi l eta conta poco oggi conta esserci non ti sedere non ti chiudere,,, e magari un giorno dirai menomale che mia lasciato,,,, se si chiude una porta avvolte siapre un portone,,,,,,
p.s. vai in palestra fa bene alla mente e al fisico…
Matteo, capisco molto più profondamente di quel che immagini la tua pena,ma lascia che ti racconti una storia…
C’era una volta un bellissimo ragazzo, magro, alto con occhi azzurro mare e molto senso dell’umorismo.
Erano gli anni venti e lui di soldi in tasca proprio pochi……..nonostante questo, piaceva alle ragazze, perchè un uomo che ti fa sorridere è un vero tesoro.
Si era innamorato d’estate, di una ragazza siciliana, più giovane, di buona famiglia. Occhi neri intensi e sornioni. Un amore estivo, conclusosi a settembre, perchè una volta non esisteva proprio sposarsi senza soldi e dunque senza il benestare dei genitori.
Poi, il ragazzo conosce un’aktra donnna, e se ne innamora pazzamente.
Scoppia la guerra che tutto divide. Lui finisce in campo di ocncentramento, e lei, che nel frattempo ha un bambino di due anni, muore d’infarto a 26 anni. Colpo fataloe, la lettera del ministero che dava il giovane marito ormai disperso.
Ma quel ragazzo, che non aveva ancora mia ocnosciuto il suo primo figlio, mica si arrende.
Fuori dal campo, magro quasi fino alla morte, comincia il suo ritorno verso casa, durato mesi e in parte fatto a piedi, tappa dopo tappa, con cibo di fortuna e sul corpo i segni pesanti delle sofferenze patite.
Ma questo era niente. La casa, sparita.
E sua moglie, persa per sempre.
Suo figlio, appena ritrovato, che non riusciva nemmeno a guardarlo e gli dava del lei.
Il corpo ferito e offeso, che i segni del dolore li ha portati per tutto il resto della vita.
Nessuno si uccideva facilmente, all’epoca, perchè chi ha vissuto l’orrore della guerra ha subito un danno irreversibile che fa sopravvivere a tutto il resto.
Gli anni passano, il figlio è adolescente e il ragazzo si è fatto un uomo maturo, forse della tua età, forse un pò di più.
L’amore sembra socmparso dalla sua vita. E invece no.
Ritrova la ragazza siciliana, che nel frattempo, arrivata ormai ai 40 anni, aveva deciso di non sposarsi più, perchè quel primo amore, vietato dalle leggi familiari, le era per ciò stesso rimasto nel cuore, marchiato a fuoco del destino.
Si sono sposati, hanno avuto un figlio loro in un’età in cui le donne non li fanno quasi più Hanno avuto ancora altri centomila dolori, ma anche centomila gioie. E poi, come è naturale, la fine.
In una vecchia mappa dell’Europa, c’è segnato a puntini rossi il suo ritorno verso casa. L’inconsapevole viaggio verso il nulla apparente.
Bella storia,no?
E invece non è una storia, quel ragazzo era mio nonno, il suo bambino mio padre e la signorina siciliana dai grandi occhi scuri pieni di fascino era l’unica nonna paterna che ho conosciuto.
Io assomiglio tanto alla mia nonna naturale, ma stranamente anche un pò a lei.
Adesso sono morti tutti, purtroppo da poco anche mio padre, ma che fortuna avere una storia così speciale, che insegna a non arrendersi, a credere nell’amore che ritorna sempre….a volte anche a piedi… a volte a più di 40 anni.