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Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, Quirino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Si preannuncia una giornata da schifo!!
condivido Sofia certe giornate non dovrebbero venire mai
concordo con te sofy,stare nel letto e cercare di dormire x nn pensare..nn credo ke posso bastare!!
partiamo dal fatto che oggi è una giornata di merda..non perchè sia “san valentino” ma perchè mi rendo conto che per l’ennesimo anno sarà unos chifo.
detto questo la smettiamo di filosofare e prenderci per il culo da soli? ma scherziamo o cosa? è tutto un bla bla bla…voglio dire, ma davvero stare con un piede dentro ed uno fuori ci protegge?? stare sul chivalà? io voglio essere libera di amare,non devo sentirmi costretta in uan gabbia ed avere sempre paura che possa succedere qualcosa..io mi devo fidare della persona con la quale sto..devo essere libera di esprimermi perchè consapevole che al mio fianco c’è una persona che mi comprende..e mi dà sicurezza. sicuramente dobbiamo bastare a noi stessi ma questo non vuol dire affatto che dobbiamo precluderci di amare qualcuno oppure avere la costante paura che tutto possa finire…allora è normale che io ho questo desiderio costante di morire…perchè per me la vita a prescindere da tutto è anche amare gli altri…amare me e gli altri…io voglio amare ed essere amata senza paura che possa succedere niente..perciò io parlo di sensibilità chi ce l’ha come fa ad affrotnare una situazione del genere…cioè io oggi penso che se dovesse arrivare qualcun altro avrò sempre la stessa costante paura che possa succedere qualsiasi cosa…ho paura allora non voglio più amare nessuno…ma nel mio mondo non amare nessun vuol dire vivere una vita che non mi piace..per questo a volte penso che la mia ifnelicità sia costante e resterà così.io adesso sono sola…e anche se so che questo momento lo supererò dietro avrò sempre la stessa identica paura…quindi ho bisogno dell’altro perchè per me anche l’altro mi fa stare bene io sto bene con me quandos to bene con l’altro…questo che vuol dire? sono malata…ma non ne uscirò mai…perchè sono in un circolo vizioso…adesso la VITA mi fa paura…allora adesso provo a vedere se riesco a stare bene da sola,io ci provo.voglio provarci..altrimenti vorrà dire che devo fare qualcosa, se io non sarò felice ,siccome ognuno è libero di fare ciò che vuole della propria vitas, io prenderò per ma la scelta più giusta.
E’ vero non ha più senso nulla quando si ama e si perde l’amore, ma non si può morire per amore..non si può metter fine ad una vita sulla base di una decisione presa da qualcun’altro…purtroppo posso dire che anche se non si muore, per amore ci si annulla che e’ poi la stessa cosa.
Quando ami e tutto finisce stai male e probabilmente muori un po’ ogni giorno; ci si sente morti dentro,svuotati di tutto..nulla è più importante, pensi solamente a quel qualcuno che ha attraversato la tua anima con tale violenta passione, con tale felicità e gioiosità, trasmettendo emozioni fisiche ed emotive indimenticabili e introvabili altrove, che ti rendeva una felicità di vivere unica.
Si muore sentimentalmente dal momento che ti rendi conto che l’amore questo sentimento forte che per te significava tutto per l’ altra persona neanche esisteva..allora di ripeti che!!! Nessuno ha il diritto di prendersi la nostra vita, nessuno ha il diritto di farci stare così male, nessuno ha il diritto di farci morire! E che tutto quello che vivevi era solo qualcosa di meraviglioso che purtroppo era nato solo dentro di te…e l’unica cosa da fare è: Rialziamo la testa, ricominciamo a vivere! (lo scrivo e so che è la cosa giusta da fare, ma io non ci riesco…non sto morendo fisicamente per amore ma ho ferite dentro che hanno cambiato la mia vita e anche se con il tempo si chiuderanno rimarranno sempre le cicatrici che non mi faranno mai dimenticare quello che ho vissuto)
Auguri di cuore a tutti quelli che soffrono per amore…
Carissimi e carissime, posso capire che ognuno stia soffrendo le pene
dell’inferno per la propria situazione sentimentale ma vi prego, non
scrivete che la vostra vita non ha più senso o che avete voglia di
morire perchè è uno schiaffo in faccia a chi veramente non ha più
speranze. Sentire queste cose mi inorridisce. Sarà perchè in ospedale
ci ho lavorato e ci lavoro, perchè ho visto veramente quale è la
sottile linea fra la vita e la morte da cui non si fa più ritorno. Se
vi viene voglia di stare a casa e piangere, se vi viene voglia di
impiccarvi perchè il vostro lui o lei vi ha lasciate, vestitevi e
fatevi un giro in ospedale… e non nel reparto di ginecologia o
pediatrica ma in quello di oncologia, lungodegenza e medicina
generale. Non sto scherzando. Andate a dire ai parenti di un malato
terminale che voi vi sentite di morire perchè il vostro lui porterà
fuori a cena un’altra ragazza. Guardate in faccia la morte negli occhi
delle persone che non hanno più speranze, che hanno già fatto
testamento e che sanno da mesi che non arriveranno nemmeno all’estate.
Ecco, provate questo esperimento. E poi sono sicura che cambierete
idea. Che vedrete le cose da un altro punto di vista perchè non siete
malate, non avete patologie e non siete in punto di morte. Lo so che è
difficile superare una storia di amore finita male, ma cercate di
guardare oltre al vostro naso. Cercate di capire veramente quale è il
significato della vita e quanto sia prezioso viverla fino in fondo
senza sprecare momenti importanti di quando siete in salute. L’anno
scorso, ultimo giorno di tirocinio in medicina. Un paziente anziano,
che nei giorni precedenti sembrava che potesse ritornare a casa a
giorni, a cominciato a stare male. Pomeriggio verso le cinque.
Chiamato tutti, chiamato i parenti. C’ero io in turno. Alle 18:43 è
deceduto. Essendo io una tirocinante, l’infermiera era impegnata nella
burocrazia del decesso e mi ha mandato a fare il tanatogramma, cioè la
registrazione elettrica protratta per 20′ dell’attività elettrica del
cuore per documentarne la assenza. Io che guardavo la morte dentro di
lui. Lei che guardava me. L’uomo da cui tante volte mi ero recata a
fare un saluto, a portare assistenza, a dare il pasto ed a fare i
prelievi ed a mettere a posto la flebo. A fare compagnia, qualche
parola di incoraggiamento ed anche un sorriso ogni tanto. Quel giorno
ho capito il significato della vita. Alle 21, io sarei tornata a casa
mia, lui sarebbe stato chiuso in una bara per sempre.
Per la cronaca.. ho riprovato in tutti i modo possibili a sistemar le cose ma niente di che…dice che non può dimenticar certe cose…quidni mettimoci il cuore in pace..son 2 ore che piango come un pirla….. ma che bella giornata!! auguroni a tutti cmq e su con la vita!
@Desdemona hai PERFETTAMENTE ragione. Purtroppo però è lo stesso
discorso di chi qui soffre dopo 20 anni di convivenza, figli e magari
si ritrova solo, senza soldi a causa divorzio e non vede più i figli.
E ci sono poi i giovani che piangono e vogliono morire dopo la storia
di un anno, a soli 18 anni, quando la vita offre 1000 strade ancora da
percorrere.
E’ la vita e ognuno affronta il suo dolore e lo considera grande e
importante. Crescere vuol dire cercare di riportare alla dimensione
reale il problema. Capire che ci sono cose più importanti e che vale
la pena vivere, solo perché perché si è vivi!!!
Ma essere disperati, toccare il fondo, vuol dire allo stesso modo che
sei vivo e sei passionale e ami, magari ami troppo, magari non ti ami,
magari soffri per imparare ad amare meglio.
Io direi che c’è un tempo per tutto e l’uomo saggio riconosce il suo
tempo!
Buongiorno.
Mi sono svegliata con un buco nel cuore. Una parte di me è consapevole che tutto sia finito e un’altra continua a sperare in un ritorno. Domenica ci siamo sentiti, continua a dirmi di essere “avvelenato” per non potermi vedere… e gli fa rabbia che non riesce a farmi ragionare, inizia a considerare la mia resistenza e ciò lo manda in bestia… pensava che potessi andargli incontro accettando le sue condizioni. Egoismo, puro egoismo. Non capisce. Fino a quando non si staccherà dal suo punto di vista, considerandomi veramente non capirà mai! E intanto io soffro. E’ sufficiente un suo messaggio o una stupida delefonata per far rinascere in me l’illusione di poter stare insieme. E poi di nuovo il vuoto, non c’è speranza. Uno stillicidio! Domenica mi chiedeva di vederci ieri sera ( ieri che era San Valentino, non vuol dire niente, lo so.. ), sarebbe passato a prendermi alle 20:30… ma io gli ho rispondo sempre allo stesso modo… mi manca, ma più di tutto mi manca ciò che lui non può e non ha voluto darmi. Questa è la forza che mi tiene lontana da lui. E soffro.. soffro, quanta rabbia e dolore c’è in me, nessuno lo può capire! Ieri intorno alle 21:00 arriva la sua telefonata, non ho risposto, pochi squilli e ha chiuso. Nel frattempo, un mio amico (forse interessato), mi proponeva una passeggiata per chiacchierare un pò… non me la sono sentita di accettare l’invito. Dopo circa sei mesi… non riesco a liberarmi di lui. Quanto tempo deve passare ancora? So che molto dipende da me. Sto lottando.. ma gli sforzi immani che sto compiendo a poco mi stanno servendo. Penso di essere sempre allo stesso punto. Piango.
L’amore… Un sentimento così bello intenso pieno di carica vitale. Ma quando finisce??
Si entra nel tunnel del vuoto, del nulla. Tutto diventa difficile, gli occhi si stringono e la
mente si tuffa nel passato!! Quale? Apparentemente e senza ombra di dubbio la parte
conscia del nostro vivere si presenta nella forma più plausibile: l’abbandono! I bisogni,
la solitudine! Ma la mente ha largamente eluso la nostra coscienza e si e’ tuffata nel
nostro passato più remoto, nella nostra adolescenza nella nostra infanzia dove ha
trovato maggiori problematiche irrisolte o peggio evolute solo per meta’… Il nostro
vissuto precedente all’incontro con chi ci ha lasciati abbandonati, tutto inizia dalla più
tenera eta’ la nostra vita il nostro dolore esistenziale parte dalla nostra infanzia… Azioni
sottovalutate dai nostri tutori dal nostro vero primo amore: mamma e papa’…
Separazioni.. A pagarne le spese sono sempre i figli… Vi siete mai chiesti perche
alcune persone soffrono più di altri? E alcuni (lo vediamo tutti i giorni) su suicidano,
altri si vendicano sui propri figli frutto di un amore o di una finte di necessita’ (aborti a
parte) altri ancora arrivano ad uccidere il proprio amore.. “l’ho amata così tanto che l’ho
ammazzata” se non potrai essere mia non sarai di nessun altro” perche?? Si
scatenano questi elementi così distruttivi? Rispetto ad altri che invece quando una
storia d’amore finisce addirittura rimangono amici e riescono anche a vivere
serenamente?? Tutto parte dal nostro passato dalla nostra infanzia, non C’e via di
scampo non ci sono scuse che tengono tutto il dolore, tutto ciò di cui oggi ci troviamo
ad affrontare parte tutto dal principio.. Valutate con molta attenzione il vostro passato
la vostra vita, valutate solo quel percorso e portatelo alla luce solo così potrete soffrire
meno oggi ed affrontare meglio gli incontri futuri… Abbiate cura di incontrare prima di
tutto voi stessi.. E il vostro passato…. Non sottovalutate la possilita di darvi una luce al
vostro esistere e al vostro futuro!! By Niko
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Nicola Augurusa