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Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, Quirino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ragazzi sono Quirino meglio conosciuto come Sorbino, mandatemi i vostri indirizzi email vi devo inviare una cosa che vi farà capire il perchè queste persone sono entrate nella nostra vita. A me a aiutato tantissimo, forse servirà anche a voi vi abbraccio tutti.
raffaele.panza@tin.it
Ciao a tutti,
sono passati tre giorni dall’ultima volta che ci siamo sentiti. Sono stata io a chiudere, perché lui non mi amava come volevo. E sentivo che non l’avrebbe mai fatto. Io invece ero e sono tuttora innamoratissima di lui e volevo disperatamente che la nostra storia si trasformasse in qualcosa di più. Soffrivo nel vedere che la storia non decollava (da parte sua), per me lui è diventato la cosa più importante, mentre io per lui non sono altro che la storiella del momento. Non ce la facevo ad andare avanti in quel modo: ci ho provato, ho provato a convincere me stessa che dovevo rilassarmi e vivere questa storia così com’era, ma soffrivo e oramai, frustrata e senza speranza non facevo altro che mostrarmi nervosa e aggressiva, finendo di rovinare questo rapporto. Allora mi sono guardata allo specchio e mi sono detta che mi stavo distruggendo e così (permettetemi di prendere a prestito le parole di Baglioni) “finii prima che lui (cioè l’amore) mi finisse”: gli ho chiesto quali fossero le sue intenzioni e, avuta la risposta che mi aspettavo, ho detto basta.
Ora sono due giorni che sto chiusa in casa come un’eremita, a piangere lacrime amare. Sono totalmente annientata, mi sento come quei paesi appena usciti da una guerra, dove si contano morti e feriti e intorno ci sono solo macerie e tutto da ricostruire. So che lui non mi cercherà (anche se non voleva che chiudessimo la storia) perché, dice, che se io non sono felice allora è meglio che lui scompaia per sempre dalla mia vita. Ma come posso essere felice in queste condizioni?
Io spero che la mia disperazione passi presto, anche se adesso è durissima. Quello che più mi pesa è (e su questo spero mi aiutiate a capire come si fa) continuare nella mia vita normale, intendo dire lavoro, famiglia, amici, quando tutto ciò che vorrei è solo fuggire in un posto dove nessuno può trovarmi e sentirmi libera di sfogare tutto il mio dolore e le mie lacrime. Come faccio domani mattina a tornare in ufficio e concentrarmi sul lavoro, quando da due giorni non ho neanche la forza di pettinarmi e uno zombie sarebbe più socievole di me? Come faccio a trattenere le lacrime quando all’improvviso arriva il momento “triste” e iniziano a scendere giù anche contro la mia volontà?
Aiutatemi perché mi sento veramente morta dentro.
Grazie fin d’ora per le vs risposte
ragioniera84@alice.it
ely_13@aliceposta.it
Lo so Giulio che la vita reale non è come la televisione, ma nemmeno penso che l’amore debba essere vissuto così…. cioè a livello logico lo capisco, ma a livello pratico non me ne faccio una ragione….
Sam, La risposta è semplice quanto ardua da praticare; sostanzialmente sono in una situazione analoga pure io e posso dirti solo che ignorare quell’aspetto è l’unica soluzione.
Non lo dico per essere retorico ma perchè queste cose hanno una loro soluzione naturale.
E’ inevitabile che il pensiero ti cada lì, perchè è una ferita fresca, accadrebbe pure se non lo fosse del resto… tuttavia fissarsi finisce per farti ancora più male. Io almeno ci sto provando e ti assicuro che solo trovando una tua “dimensione” mentale esterna a lui puoi uscirne.
Non so se questo può esserti d’aiuto! di meglio non mi viene in mente considerando che poco fa ho provato a chiamarla e mi ha pure respinto la telefonata!
Ciao
Cara Sam,
vivendo da tre mesi lo stesso o analogo tipo di separazione, ti dirò che puoi fare come me: fanne a meno.
Di lui, ovviamente.
Forse sono un pò più “fortunata” di te, perchè io in pochi mesi ho perso mio padre, mia nonna, sconosciuti mi hanno ucciso a calci due gattini, tra cui la gattina con cui dormivo, sono entrata nella più totale precarietà lavorativa ( per scelta) e così………
L’assoluta tristezza che mi sta attraversando non dà spiragli, al momento, da nessuna parte io guardi.
Al tempo stesso, molte radicali scelte sono state da me volute ed attuate, per il desiderio profondo di smuovere la mai vita verso una nuova vita, qualunque essa sia.
Non mi sento poi così male, proprio perchè non c’è ancora niente all’orizzonte che mi possa far sorridere.
Semplicemente, privata di tutto o molto di ciò che mi importava, mi sento ocme colui che non ha altro da perdere, se non la vita.
Ed ho scoperto che è ocsì preziosa, che non la voglio perdere per nulla al mondo.
Anzi, sono qui per risorgere e vedere davvero ocme la mia andrà a finire.
Chiudo nuovamente la mia mail con il motto che mi ispira e tutti qui conoscono: LA MIGLIOR VENDETTA E’ VIVERE BENE….
Cerca di vivere bene…………..
grazie sorbino… la rileggerò nella speranza che mi dia la forza di andare avanti…
grazie ancora
marcotroncacci@virgilio.it
anticipatamente ti ringrazio sorbino.
spero mi tiri su
Ragazzi non mi dovete ringraziare di nulla, ormai vi voglio bene tutti.
Spero solo di relagarvi un piccolo momento di tranquillità, (perchè dire di felicità e quasi impossibile). Da dopo che ci siamo visti domenica scorsa e sapeva che ho scoperto tutto di lei, cioè che si vedeva con un altro, secondo me gia da qualche tempo prima che ci lasciassimo, quindi io le dissi molto sinceramente che la schifavo, da allora ha cercato di rintracciarmi per una settimana sana, sino a ieri mattina quando dalla rabbia che gli è venuta e venuta a prelevarmi sino al bar dove mi vedo con amici. Pensavo avesse riflettuto un po, invece semplicemente voleva farsi le sue giustificazioni perchè a mio avviso le dà fastidio che io pensi di lei che si è comportata da steronza, ma che egoismo, farmi male sino all’ultimo. Alcune amiche mi dicono lei si voleva solo giustificare, altre dicono che se non gli importava di me non sarebbe venuta e non avrebbe avuto alcun motivo per giustificarsi, io non ci capisco nulla, SECONDO VOI ?
Il dolore che abbiamo dentro non è altro che la paura di restare soli. La verità è che la rottura era nell’aria ma ha preso la decisione lei, ma potevo prenderla io, ma evidentemente avevo piu paura io di restare solo che lei.
Andiamo avanti e sopratutto impariamo a stare bene anche da soli e sopratutto quando invontriamo la persona che pensiamo di amare cerchiamo di non fondere le vite ma ogniuno deve tenere la sua identità.
auguri