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Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, Quirino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Da Kira a Kira!
Onde evitare fraintendimenti puoi modificare il tuo nick?Grazie Kira
Sai d.m.s.,vorrei far tesoro delle mie sofferenze,adesso che ho un’eta’ piu’ matura per non disorientarmi di fronte alle contrarieta’:il leit motiv dell’abbandono,presuppone un ritorno,e’ vero,ma io nel frattempo devo aver elaborato.NO,non riesco ad accettare d’essere lasciata all’improvviso,in una realzione cosi’ bella,pura,idilliaca…forse troppo.E’ che era troppo presente ed io ci avevo creduto e mi ero annullata,avevo pensato solo a lavorare,per me,per noi.Ma poi c’era stata la crisi e lui non sopportava d’essere lui meno remunerativo nei guadagni,aveva tante aspirazioni che aveva nascoste,per non turbarmi,mi diceva “voglio slo che tu sia felice piccolina”…..adesso dalle foto di soli 2 mesi fa lo vedo pensieroso,come se una luce in lui si fosse spenta:la speranza,l’entusiasmo,i suoi sogni.
scusa kira 🙂
non avevo mica visto il tuo post prima di adesso…
oggi sono un po’ giù di corda…tempo lugubre e morale ovviamente altalenante.
voi come state?
Ti capisco Fabrizia,anch’io nonostante tutto non riesco a credere che sia tutto finito,nonostante quanto ci abbia investito:sembra di essere stati buttati giù da un treno in corsa e vederlo andare via velocissimamente…anch’io mi porto dietro,rimpianti,ricordi,sensazioni e soprattutto adesso rivivo ad un anno di distanza i mesi che portarono alla nostra storia,solo che adesso è tutto diverso e soprattutto lei non c’è più…c’è una parte di me che spera ogni giorno in un suo vero ritorno,ma la mia testa(che è quello che fin’ora mi ha salvato dalla rovina)mi fa sempre capire che se tutto si sviluppato in questo modo,se lei è questa ed io sono in questa situazione un motivo c’è e bisogna accettarlo anche se farlo significa distruggere tante illusioni e guardare una realtà diversa da quella che il mio cuore si ostina a riprodurre…
Miei cari, penso che alla fine sia tutta questione di…primavera…uccellini che cantano e fiorellini che sbocciano…Non dovremo pensare invece che questo è il nostro risveglio e continuare ad amarci perchè ci conosciamo da sempre???????
Un sorriso Kira
kira sono d’accordo
Kira…amare se stessi penso sia la cosa + difficile in assoluto, perchè pensiamo, si spera a livello inconscio, che gli altri siano meglio di noi…che solo “dimostrando” qualcosa a loro potremmo meritare il loro amore e quindi si innescano una serie di comportamenti che svuotano se non ci si incentra più su se stessi ma su altri…proiettando così il nostro essere ad aspettative che se non vengono soddisfatte cadiamo in depressione…è quello che capita a tutti…ma poco per volta ci si rialza…e si cammina…sperando sia sempre l’ultima volta quella in cui ci siamo “maltrattati”.
Ciao Ragazzi. Nom so se fa’ bene o male leggere queste cose…ma quando sta male ma veramente male cerchi ogni cosa….Ragazzi sto male….
buona sera a tutti, la sofferenza in amore è il punto d’arrivo al centro del nostro abbandono, delle nostre più remote paure, la sofferenza in amore è la voglia di emergere fuori da uno schema che fino ad ora avevamo tralasciato, tutto ciò che era rivolto all’altra\o ora dovrà tornare verso la nostra persona, il tu diventa io. non si esce dalla sofferenza dell’amore se non prima avere preso coscienza dell’amore mancato, dell’amore che troppo e sempre diamo a glialtri negandolo a noi stessi, come possiamo amare gli altri se non riusciamo ad amare noi stessi? come possiamo sorridere agli altri se non lo sappiamo fare verso di noi?. rinascere significa ripartire dal punto zero, ripartire solo pensando a ciò che siamo noi, i ricordi, le emozioni quelli rimangono e nessuno li porterà via, ma devono essere comprese elaborate e trasformate come fonte di energia per noi stessi. l’autostima la voglia di essere sempre primi nel darci amore e affetto. solo quando riusciremo a vivere da soli nella notte della sofferenza, nelle notti di pianto, o quando le emozioni si fanno maggiormete sentire, i fine settimana, da soli, la sera davanti al divano alla tv, riusciremo a sorridere e a gioire anche di quella solitudine consapevolezza allora siamo pronti per vivere un nuovo sentimento, siamo pronti ora per guardare con maggiore consapevolezza chi ci stà davanti e chi siamo noi. gli altri non devono essere la chiave che ci libera (per un po) dalla solitudine interiore, noi siamo la chiave di noi stessi e abbiamo il compito di vegliare sul nostro tesoro cioè la nostra parte ferita. ma feriti da chi? da loro? da chi ora vive cadavere in altre storie? da chi spera di superare o forse ingannare quella che è la visione della propria persona e dunque del proprio dolore antico? no! feriti da un ambiente un contesto che non ha risparmiato la nostra innocenza, feriti da una irresponsabile educazione, dalla banalità, dal non avere cura della nostra crescita interiore. dobbiamo sentirci in colpa? dobbiamo forse prendercela con chi ha sottovalutato i rischi di un determinato settore quale l’educazione e la crescita di noi piccoli uomini e donne? no! nulla di tutto ciò. dobbiamo però avere la semplicità di accogliere la realtà di ciò che siamo senza modificarla, il dolore e la consapevolezza non sono un handicap, non sono dei difetti, sono delle realtà di vita vissuti a cui oggi noi dobbiamo attenzione, se chi ci ha lasciato, se chi oggi non ci vuole più è perchè nonha saputo cogliere ciò che di bello c’e’ dentro il nostro dolore. loro lo hanno negato, loro cercano in vano di sfuggirgli, ma dove vanno?, loro non vivono la stessa consapevolezza che viviamo noi, ma perchè sono diversi? no! non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire o cieco di chi non vuol vedere. cosa rimpiangere allora? se loro avessere avuto l’a fortuna che abbiamo avuto noi nel fermarci e guardare dentro la nostra vita forse sarebbero rimasti con noi, se loro oggi avessero abbracciato la consapevolezza
di cosa eravamo noi e di cosa lo siamo tutt’ora, loro non sarebbero scappati via, ma forse lo avremmo fatto noi, perchè quando si ha lavoglia di vivere nell’amore e di vivere nella semplicità nella bellezza dei sentimenti e non solo nella condivisione di ciò che è materiale, allora significa che siamo davvero grandi, che le nostre sofferenze presto volgeranno al termine ne sono convinto cara meggy, ne sono convinto caro d.m.s., pasquale, micione72, dolce kira, guerriero, massy65, kira 2, illusionist, ross62, fabbrizia. ora sembra tutto buio, ora sembra davvero la fine, ma dopo acvere raggiunto uno stadio di consapevolezza tutto ciò che ora sembra deforme per i nostri occhi, tutto cio che sembra morto, presto prenderà vita, riprenderemo a vivere a fiorire come la virtù di ogni piccolo fiore che nonostante il vento, il freddo la neve, riesce ea superarli tutti e adiventare un meraviglioso esemplare. gioire ora della propria condizione, di ciò a cui noi oggi ci siamo fermati a guardare a prendere come parte integrante di noi, è davvero una gran bella cosa, allora siate forti e gioite di questa grande forza di questo dolor, che si annida nella mente e si somatizza nel corpo, per poi dare vita alla gioia alla soddisfazione di essere dei maestri di un sentimento importante di cui ogniuno di noi ne ha bisogno e che troppe volte nella nostra vita troppe volte in questa società indifferenre è stato banalizzato penalizzato dalla miseria del nulla del ridicolo. l’amore non è corpo, l’amore è spirito, e deve essere vissuto con la consapevolezza di un dono meraviglioso improntato nell’uomo perchè esso lo protegge e lo custodisca, e lo tramandi alla propria prole, l’amore è voglia di vivere, è voglia di porgerlo dal proprio animo alle persone brave come noi, a chi lo merita, a chi con occhi miti semplici, comprenderà lo sforzo il sacrificio che stiamo facendo, a chi comprenderà che il dono dell’amore non si riconosce da un fisico ma dall’animo, dal proprio essere se stessi e dalla semplice vitlità, da un sorriso. quanto è difficile sorridere, quanto è difficile oggi essere responsabili e portatori di pace di consigni di saggezza. ogniuno di noi qu’ rappresenta tutto questo, e ogniuno di noi non deve sprecarsi per la banalità e il vuoto della miseria. i nostri valori i nostri ideali, i nostri sogni, i nostri desideri (non quelli materiali) sono meritevoli di rispetto, meritevoli di amore meritevoli di essere visti e messi in atto da noi stessi. allora con gioia nel cuore con affetto fraterno possa ogniuno di voi ricercare la fiaccola della serenità perchè risplenda nel buio di questi giorni, perchè ogni dolore ogni senso di colpa, ogni lacerazione della dignità dei sentimenti e della vita causata dal vuoto altrui, possa trasformarsi in energia di pace e di amore, perchè fiorisca sempre nel giardino della vostra semplicità e dei vostri sacrifici. perchè la pace che ora manca sia compagna serena di ogni vostro giorno. perchè possiate essere semplici sempre. gzie