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Si può stare così male per amore?

di Quirino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 25 Luglio 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 4.144 commenti

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  1. 1011
    kira -

    Per Pasquale
    Chi amerà te, amerà anche tua figlia come una principessina del tuo passato. Finchè non hai idee chiare e persone affidabili, lascia le tue storie al di fuori del rapporto con tua figlia. E’ come i binari dei treni: paralleli, importanti, ma è troppo presto per uno scambio! Buon viaggio Kira

  2. 1012
    pasquale -

    Cara Kira,
    premettendo che non ho storie che possono coinvolgermi in nessun modo, mia figlia ” la mia principessa ” viene e verrà sempre prima di tutto il resto…….effettivamente il mio futuro e il rapporto con mia figlia viaggiano paralelli ma non si incrocieranno sino a quando non avrò recuperato a pieno me stesso e l’eventuale ” persona ” che frequenterò sarà degna e dignitosa di condividere con me la sana crescita della piccola Ale……
    Cmq grazie x il buon viaggio……….. sul treno della vita ove ogni scompartimento ha al suo interno una sorpresa…….

  3. 1013
    NICOLA -

    buona sera a tutti, quanta tenerezza nelle parole, quanto dolore si cela dietro la consapevolezza, e quanta rabbia si deve trasformare in energia positiva per dare voce a quel piccolo bimbo che è dentro la nostra vita, quanto è stato abbandonato? e per quanto tempo? quanto costa la consapevolezza? è più semplice andare avanti e non voltarsi, perchè il prezzo della sosta è alto. l’abbandono e il dolore sono sono il plasma che dopo la materia caratterizza la nostra esistenza, viaggiano sulla stessa linea di marcia fono a quando un bel giorno bussano nella nostra razionalità e ci catapultano fuori dal mondo, eppure sapevamo della loro esistenza. quando si vive al di sopra della concezzione di cosa sia oggi un rapporto, di cosa sia un sentimento o un sentire è molto semplice dimenticarsi di ciò che siamo e di come siamo, è allora per chi ha il coraggio e paga il suo prezzo, (quello che non hanno saputo pagare i nostri genitori, o chi doveva avere cura del nostro prezioso mondo interiore) la sua indifferenza a se steso con le lacrime e il concepire ora e da qui’ cosa sia tutto questo soffrire, ha una possibilità di entrare dentro una stanza buia e ccandere la luce della conoscenza a un mondo che prima dell’abbandono era a noi sconosciuto, forse c’era solo la percezione minima la paura ma la sicurezza di viaggiare nel banale ci ha confusi e illusi, ora però siamo fermi con una lucina piccola nelle nostre mani che illuminiamo una stanza vuota, (inconscia) le mani tremano, il corpo suda, la voce si affievolisce le forze mancano, lo stomaco si blocca, i colori perdono il loro significto, la gente intorno a noi sparisce la solitudine ci avvolge, i ricordi la musica, i profumi, ci tormentano, (ma noi siamo sempre li nella nostra stanza di una piccola parte di noi) questo è il mondo che viviamo dopo l’abbandono. la nostra forza arriva proprio da questo abbandono, il dolore ci spinge a guardare chi siamo noi? ci insegna che solo attraverso questo filtro possiamo trovare ciò che abbiamo perso di vista. oggi dire: ti amo, sei la mia vita, farei di tutto, non ti lascerò mai, il nostro sarà un amore eterno, i vari lucchetti, le scritte dei nomi sui muri: un’evidenza vuota e ingannevole. come si può mantenere ciò che si dice quando dentro frasi fatte c’e’ una sensazione di morte? come si può oggi in un contesto sociale marcato dall’usa e getta credere alla banalità delle parole. quando il giorno seguente o dopo tanti mesi anni, con frasi e messagini volati nella rete della telefonia (e li rimangono) arriva un colpo di fulmine è tutto ciò che ho scritto prima si distrugge con un semplice frase: non ti amo più, ho bisogno di tempo, voglio i miei spazi, voglio essere libero, da vincoli sentimentali (già è molto più alla moda sprecare corpi e gettarli in una miserabile agenda come conquiste) un macabri trofei dei sentimentalisti di oggi. lungi da me nel dire l’amore non esiste, o non esiste chi ci può amare certo ma guardiamolo con gliocchi della consapevolezza e non

  4. 1014
    NICOLA -

    del desiderio, guardiamola con la semplicità e vediamo se rispecchia di luce o di fango. oggi c’e’ troppa facilità. oggi l’amore non è più una conquista ma un giornale che si legge la mattina e si butta la sera, se crediamo che tutto questo sia parte di una scena allora non abbiamo avuto la forza di sostare bene. forse significa che c’e’ qualcosa che ci piace e che desideriamo. penso invece per quanti sono qui’ e per tutti quelli che si sono soffermati e ora tacciono nel loro silenzio che meritano il massimo e il meglio e sono sicuro che lo troveranno se saranno capaci di mantenere visibile una parte ancora ferita, accavallata dall’entusiasmo o dalla rinuncia nel ricercare ciò che non illumina ma da una luce opaca priva di calore. quando veniamo abbandonati traditi, c’e’ prima una voglia di ricerca, di spiegazioni a tanti gesti, poi quando arrivano non vogliamo sentirli, perchè sono così sciocchi che ci fanno ancora più male anzi quasi mirano ad offendere la nostra sensibilità la nostra già scarsa autostima. poi c’e’ silenzio, rabbia, dopo un po subentra la speranza di un ritorno (attenzione a questa via di fuga, sembra dia pace, ma ci confonde e ci mette ancora di più nel terrore e nella sofferenza; ci spegne quella luce di consapevolezza) poi arriva un senso di liberazione ma come sentiamo parlare il nostro vivere si turba, e mentre siamo già con un altra/o ricadiamo nel passato rischiando ancora di oltrepassare quella che è la linea della nostra sosta obligatoria, il tempo che questo amaro boccone venga digerito, e per chi non ha pazienza e corre verso la via d’uscita non fa altro che rientrare in un tunnel dove dovrà ancora fare tanta strada per trovare l’interrutore della consapevolezza. chi invece attende chi rifiuta una controfigura dell’altro/a ha già la bellezza e la possibilità di amare senza vincoli senza l’ombra di chi non ha saputo amare ciò che oggi non c’e’ più. poi arriva una forma di infezione l’accettare come normale il male che abbiamo ricevuto, e magari continuiamo ad amare come se nulla fosse, mentre dall’altra parte ci tengono li come il corriere della sera, e ci leggono a loro piacimento. no cosi non va, non è questo lo scopo che vogliamo raggiungere. l’odio, non serve a nulla, la consapevolezza aiuta a capire perchè abbiamo scelto quel tipo di persona, ci aiuta a riflettere insegnandoci che noi siamo vivi e chi non vogliamo essere pagine dei loro preconcetti malati e ottusi di vigliaccheria. il coraggio di essere nel dolore ci rende liberi e ci dona una grande forza per guardare oltre la banlità di chi è banale di chi non sa distinguere una foglia verde da una secca. comprendo il bisogno, comprendo la voglia di essere felici, ma io credo che ognuno di noi voglia guardare meglio dentro se stesso/a per avere ciò che merita non come bisogni ma come doni di amore e meritata consapevolezza. grazie a tutti in modo speciale a quanti sanno apprezzare il dono della vita e sanno dare un senso al loro dolore profondo e intenso g.zie

  5. 1015
    pasquale -

    X Nicola

    Hai dimenticato di inserire nelle banali frasi di circostanza che il partner usa x indorare la pillola…… prendiamoci una pausa di riflessione…….. è capitata a me dopo aver scoperto i tradimenti che quella z.la mi ha fatto x tanto tempo………..
    capisci a me …….cmq concordo con quanto scrivi e ringrazio te e tutti coloro che dal web in un modo o nell’altro sono di conforto…….

  6. 1016
    kira -

    Avete mai pensato che si dice “ti amo”. e non si dice “ti amerò”? Perchè già un futuro potrebbe aprirsi alla speranza. Allora si sceglie il momento. ora e adesso ti amo, domani non lo so. In questo gli uomini sono veramente campioni! Difficilmente intravvedono un futuro e a modo loro sono anche sinceri nel qui ed ora. Resta il ti amo, che sinceramente guardo e non ascolto più con l’incredulità del tempo e come il messaggio che non ha un esatto destinatario…..Mi chiedo spesso se giungerà a riscaldare ancora il mio cuore, ma è come subentrata l’anestesia da dolore. Meglio così, almeno è un “processo” che conosco e posso attendere un risveglio….Quello che ci distinge, Caro Nicola,è la voglia e la capacità di sostenerlo questo ti amo. Prima nella scelta eppoi nella costante ricerca di un percorso insieme. Non voglio neppure credere all’usa e getta, credo nell’incontro che comunque sia, ci ha dato un “dono” magari difficile da interpretare, ma sempre un dono. Se siamo qui ed ora, lo dobbiamo al ns passato. un passato di difficoltà, al quale rimaniamo ancorati, ma passato….E nel momento che è passato assume le caratteristiche del vissuto che non può fare più male.Non deve fare più male semplicemente perchè non esiste. Allora potremo accogliere i fantasmi, perchè basta una candela per rischiarare la ns notte e non avere paura…Di ciò che eravamno e di ciò che sia divenuti.
    Ricorda , amico mio, i pianti dell’abbandona e guarda ora il tuo viso. Non ci sono ancora i segni del tempo , ma puoi lasciari tu, con il tuo volere ed agire. Agli angoli della bocca….vedo il tuo sorriso e ne sono felice.
    Pensieri di Luce. Kira

  7. 1017
    kira -

    storia iniziata x scherzo:a lui piaceva1altra ed io nn ero completamente serena ma reduce d1storia. non c sono perkè in1relazione:nasce x feeling, attrazione, emozioni e sentimenti ke in quel momento risultano all’apice.il mix ke se si combina è devastante e se c’è la giusta sintonia sfocia in amore, quello vero e duraturo.lui + giovane d me.diversissimo dal precedente mi riempiva di coccole e tenerezze.il primo anno era come se stessi su una nuvola:lui dava io ricevevo.sapeva ke era troppo presto per minare il campo ma aveva accettato.sarebbe dovuta finire di lì a poco, io sempre sincera gli avevo detto ke nn mi sentivo di andare avanti ma puntualmente piangeva ed io nn riuscivo a staccarmene. mi sono innamorata ed abbiamo continuato per un altro anno intenso. mi è stato vicino x una situazione familiare molto delicata, sempre presente. io me ne ero ancora + innamorata però nn gli davo quello ke cercava. diventava ogni giorno + oppressivo, possessivo e paranoico. era diventato da tempo dipendente e avrebbe forse voluto lo fossi anke io: ma l’amore nn è dipendenza nè simbiosi.
    Voleva crearsi una famiglia,perkè una sua nn l’ha mai avuta come del resto anke io ma tuffarsi in relazioni ke speri possano poi approdare al matrimonio nn è certo la soluzione migliore, anzi rischi lo slacelo di1altra famiglia, la tua.
    gli ultimi mesi “sentivo” il bisogno di staccarmi da lui, nn ero + me stessa e x lui nn ero mai abbastanza nn facevo mai abbastanza.anke lui era insofferente. voleva d+. voleva convivenza, stabilità ma senza serenità di rapporto:litigavamo sempre ed io volevo davvero vedere come potesse andare, nn avevo voglia di litigare continuamente, era deleterio.anke per il titolo di un film da andare a vedere al cinema.eravamo al limite della disperazione:io nn potevo uscire ke lui mi tartassava con kiamate e sospetti d cui mi faceva venir l’ansia.ho molti amici maschi ma x tutto il tempo in cui gli son stata assieme nn esisteva nessuno, ma ki ha il sispetto ha il difetto diceva mia nonna ed è infatti così.avuto un periodo d riposo forzato con lui ke stressava ho deciso d troncare via sms, lui a quell’sms ha preso la palla al balzo dicendo ke doveva pensare.poi ke era finita e mi risp da amici e poi invece è iniziata l’ascesa all’odio nei miei confronti.son sempre stata sincera.mai tradito,mai farneticato.da ke voleva tempo a ke rimanessimo amici a ke mi odiava a ke,3gg dopo, aveva conosciuto1altra e c usciva assieme. 🙂

    mi rendo conto ke persone come lui debbano prima fare un bel percorso serio e di autostima prima di mettersi in carreggiata ed incontrare qualcuno, perkè inutile sperare in qualcuno ke li sostenga se x primi nn lo fanno loro e poi ne danno colpa agli altri.conclusione: io sto bene, mi reggo da sola, lui ha una stampella ke crede lo possa reggere..fino al prossimo arresto in cui dovrà fare i conti con se stesso.
    Baci a tutti. L’amore, quello vero, se si è pronti arriva.
    E sarà meraviglioso.

  8. 1018
    Maggy -

    Caro Nicola,
    leggerti mi infonde un senso di pace e di serenità incredibile, nella tua lucida analisi delle varie fasi dell’abbandono, riesci a trasmetterci una speranza, ci regali una luce verso la salvezza. Molto spesso mi sembra di essere circondata da buio, ma il buio non è fuori ma dentro di me, sono io che ho perso la mia luce, e probabilmente l’ho persa tanto tempo fa quando ancora ero una bambina. Oggi mi sto salvando dalla falsa convinzione che sia un Lui che mi possa donare luce.Oggi sono io che sto salendo versa la cima di me stessa per riabbracciare la luce che c’è in me.
    Grazie Nicola

  9. 1019
    Fabrizia -

    Giorni oscuri,tunnel appena illuminato…riflettevo sull’egoismo,quello che mi porta a desiderare che stia con me e non segua il suo impulso…ma non sono una santa e sono conscia di avere sperato nella mia parte di felicita’:e’ come dici te,Maggy:e’ colpa dei retaggi se ci hanno potuto fare tanto male,per un motivo o per l’altro,abbiamo lasciato le nostre vele spiegate,immaginando che la brezza ci avrebbe portate nel porto sicuro e l’abbiamo anche lasciato al timone della nostra nave..che errore.Forse questo dobbiamo imparare:a cavalcare l’onda del destino e a capire,che al di la’ di qualunque frase banale da manuale ,siamo noi che dobbiamo trovare la strada per il nostro cuore e adesso ci viene data quest’opportunita’.Anche se io sono ancora nella foresta buia,dov’e’ il mio cuore?Dov’e’ sono io?

  10. 1020
    d.m.s. -

    Sai fabrizia,anche la mia ex diceva di essere in una foresta buia…diceva che a volte vedeva una luce la seguiva ma poi scompariva e ormai lei era stanca e allora si era messa seduta ad aspettare…io ho fatto di tutto per tirarla fuori da lì ma poi nella foresta buia mi ci ha buttato lei…a leggere queste cose mi vengono i brividi,la ferita è ancora fresca…ma la foresta buia non esiste esiste la nostra paura e incapacità di vivere,la necessità di imparare a guardarci dentro e ad accettare il male che c’è in noi,la necessità di guardare il buio dentro di noi per essere pronti ad accogliere la luce che verrà dalla vita,accettare ed accettarci è forse il miglior modo per poi essere capace di accettare gli altri

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