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Si può scrivere una lettera a dio?

di fru

Secondo il Festival delle Lettere sì. Uno dei temi proposti quest’anno dal concorso – a cui si partecipa scrivendo appunto una lettera – è “Lettera al mio dio”.
La scelta di scrivere la parola dio minuscola, lasciando intendere che il tuo dio può essere un dio religioso ma anche umano o materiale, ha suscitato qualche polemica. In realtà l’intento degli organizzatori è quello di spezzare una lancia – anzi una penna – in favore del dialogo. Voi cosa ne pensate?
Tutte le info sul festival sono all’indirizzo www.festivaldellelettere.it

Lettera pubblicata il 8 Febbraio 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Cultura

La lettera ha ricevuto finora 67 commenti

Pagine: 1 2 3 7

  1. 1
    fru -

    la cosa peggiore che si può fare a dio è ignorarlo.
    possiamo anche decidere che lui non esista ma almeno dobbiamo averci pensato.

  2. 2
    Yoel -

    Provi scrivere una lettera a babbo natale hai più probabilità che ti risponda lui…

    Un grande scienziato diceva che l’uomo è un errore di D-O…o forse D-O è un grande errore del uomo… decidi tu…

  3. 3
    mamu -

    La sfida è interessante. Anche se credo oggettivamente difficile.
    Coraggiosi quelli del festival.

  4. 4
    Ernesto -

    Si si può scrivere una lettera a dio,perhè no,in fondo è come una preghiera invece di pregare parlando,o dentro di sè,lo si fa con la scrittura.Come ad un amico,(sono blasfemo?).Ciao dio come stai? io ti amo etc etc.Avrete notato la d minuscola perchè al dio a cui io scrivo è un dio minore.Continuando la mia lettera a dio,gli dico ma dove guardavi quando nasceva mia figlia cieca,sorda,muta incapace di muoversi (anche per grattarsi il naso dove si era posata una mosca.Ma a cosa stavi pensando quando la neurologa,(di primo pelo) ,alla mia domanda:dottoressa ma con le staminali non si può fare nulla? vista la natura della malattia (genetica) e lei mi rispondeva altro che staminali ci vorrebbe un trapianto della testa,ed ha questo non siamo ancora attrezzati.Di fronte a questo orrore di risposta caro dio perchè non l’hai fulminata? Gli dico ancora: il tuo disegno deve essere ben grande di fronte a questo dolore traboccante.Mia figlia ha solo 3 anni e 1/2.Caro Dio fà qualcosa per la mia piccola ti prego.Ecco stasera ho scritto a DIO.

    Saluti
    Ernesto

  5. 5
    rossana -

    ciao Ernesto,
    se quello che hai scritto è tutto vero, è terribile, e non ha alcuna umana giustificazione. la neurologa, poi, sarebbe da mandare al pascolo alle capre… ma forse no, nemmeno quel mestiere saprebbe fare decentemente perché gli animali sono sensibili, a volte anche più degli uomini…
    anch’io ho un grande dolore; anche mio figlio ha dei seri problemi di salute. quello che fa la differenza fra me e te sono due punti a mio avviso fondamentali: 1)il tuo dolore deve essere immenso, molto più grande del mio ma nei confronti di tua figlia non hai colpe; 2) il mio ragazzo soffre di certo più di tua figlia, perché sa cosa significa star bene (ora che non è più così, quando questo benessere fisico era scontato…) e io, al contrario di te, so di aver contribuito, non so esattamente in quale misura, al suo malessere.
    in tre anni e mezzo sei riuscito ad accettare? per me ne sono già passati più di cinque, e ancora non mi sono rassegnata.
    un abbraccio,
    rossana

  6. 6
    fru -

    Caro Ernesto, mi auguro che ti venga voglia di partecipare al concorso del Festival delle Lettere. Penso che tu abbia molto da dire a Dio e anche agli altri.
    Grazie per quello che hai scritto.

  7. 7
    Ernesto -

    Cara Rossana,
    no,in tre anni e 1/2 non sono riuscito ad accettare la malattia di mia figlia ,ma ti devo confessare che sono io che alimento questa situazione,per il semplice motivo che ho paura di lasciarmi sopraffare
    da una accettazione sterile.Invece così facendo sto provando molte strade.Ora la mia vita è un peregrinare da un ospedale all’altro sono stato perfino negli USA e nei migliori centri per questo tipo di malattia.I dottori cercano di essere onesti ,come hai potuto leggere
    più sù,a volte anche troppo,al punto di cadere nella brutalità.In fondo io non cerco,(dentro di me),la guarigione;so che al momento non è possibile,ma un miglioramento della qualità della vita della mia bambina farla uscire da quella specie di vita che non ha niente di dignitoso e che poi è una vita ad orologeria.Non posso permettermi di stare ad accettare la sua sofferenza.Per quanto riguarda tuo figlio;capisco,(e chi meglo di me),la tua sofferenza,figurati se poi c’entrano anche sensi di colpa,che poi non capisco perchè come può una mamma contribuire al malessere del propio figliolo se non in buona fede,nella consapevolezza di far del bene,ed invece la sorte a volte manda tutto all’aria.Ti esorto,anche se già lo fai a non arrenderti mai.
    Butta le colpe che senti nella pattumiera,non ti servono,e utilizza quella rabbia che solo noi conosciamo per migliorare le condizioni dei nostri figli,certo a volte servono anche le autocritiche,per il futuro ma niente di più.
    Non conoscendo la tua storia ,sento il pericolo di essere uscito fuori binario.Ma se sono riuscito a intuire il tuo problema spero di averti sollevata,almeno un pò.
    ciao Ernesto

  8. 8
    rossana -

    ciao Ernesto,
    non so fino a che punto hai “centrato” il mio problema (qui ci si può aprire ma spesso non del tutto, per ovvii motivi…) ma mi sei stato comunque di incoraggiamento. grazie!
    fai bene a non arrenderti, anche se so che anche in questi casi si può raggiungere una resa quieta e serena, non priva di speranze, accettando quanto per anni e anni appare inaccettabile… solo così si può tornare ad una specie di vita, in tono minore, ma meno disperata e con il giusto equilibrio fra sè e gli altri, nella quotidianità.
    per quanto mi riguarda, in merito al malessere di mio figlio, non posso fare quasi più nulla, in quanto è adulto e decide di testa sua. avendo, poi, avuto guai con la medicina ufficiale, la teme e ne sta lontano il più possibile. non ha fiducia nei medici… e nella maggior parte dei casi non posso neppure dargli torto…
    il suo malessere fisico nasce dalla psiche e a volte ho la netta sensazione che ondeggi fra il desiderio di guarire e il forte impulso ad autodistruggersi…
    hai altri figli? se la domanda ti pare indiscreta, puoi benissimo non rispondere.
    se continuerò a frequentare il sito (sono un po’ “intermittente” in questo periodo) mi farà sempre piacere avere tue notizie, anche se dovesse trattarsi soltanto di momentanei sfoghi.
    mi dispiace molto per quanto ti è successo.
    rossana

  9. 9
    Luca -

    Ciao A tutti, Leggo solo oggi, ormai molto tempo dopo i vostri commenti,questo tema, ma comunque ho voglia di lasciare una mia opinione riguardo al tema principale di questa pagina. Mi piacerebbe anche esprimere un commento sui post di Ernesto e Rossana, ma non credo di riuscire a dire nient’altro che non sia, la profonda ammirazione per voi. Perche’ non e’ facile parlare dei propri problemi,ancora di piu’ se legati ai figli.
    Un abbraccio e un caro saluto a voi.
    Riguardo alla lettera, quando giorni fa’ ho sentito della iniziativa alla radio, ho voluto subito saperne di piu’. Dopo aver letto il Bando, ho cominciato a pensare a quale categoria potevo scrivere la mia lettera. A me piace scrivere,ma il solo dio a cui vorrei scrivere sarebbe mio padre.
    Io collego sempre di piu’ la religione, con l’unica domanda che mi chiedo sempre piu’ di frequente, Cosa ci facciamo noi qui?perche’ ci hanno messo qui, che cosa serve tutta la bellezza della vita, se per questa, c’e’ altrettanto dolore? Non credo molto nella religione vera e propria,non so’ bene perche’, trovo un sacco di contraddizioni nelle parole della chiesa. E alcuni fatti concreti mi hanno fatto perdere quel briciolo di voglia o di curiosita’ che avevo nel sapere PERCHE devo credere in Cristo. Quindi adesso quando devo rispondere a chi mi chiede se credo in dio, rispondo di si, credo a mio papa’. Solo a lui.
    Gli Ho sempre voluto bene, ho sempre sentito la sua mancanza, anche quando era ancora in vita, e viveva ancora con me, e sopratutto e’ stato il suo modo di convivere con la malattia che mi fa’ pensare che lui solo puo’ essere il mio dio a cui scrivere oggi una lettera.
    Luca.

  10. 10
    mohammad -

    si secondo me si po scrivere e avrai anche la risposta, perche Dio e’ onnipresente e riceve subito. io ho chiesto un triangolo che po’ donare solo lui, e mi serve per agire nel mondo per conto suo, e per me? una bella porsche, quando arriva vi faccio sapere.

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