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Si può prendere una cotta a 39 anni ?

di J-Light
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Lettera pubblicata il 9 Giugno 2016. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 112 commenti

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  1. 91
    markus -

    Golem tutto giusto ciò che scrivi nel tuo post n. 87 ma a questo punto dai alle donne dei limiti ancora più grossi. Le releghi in pratica alla sola funzione riproduttiva della specie. Quasi alla ricerca del seme “migliore” per essere fecondate.
    Pedine mosse dalla natura e dagli ormoni incapaci non dico di sottrarsi ma almeno di scegliere in base a cuore e cervello.
    Anche noi uomini “comparse” come li hai definiti siamo deputati dalla natura a procreare. Figurati forniamo il “fertilizzante”. E la natura ci ha deputato a fornirlo a più donne (femmine). Mentre la femmina gestisce la propria gravidanza il maschio é libero di fornire il proprio seme ovunque.
    Ma l’uomo serio, quello non farabutto, il non egoista, quello che ama la propria compagna non fa questo. Contravvenendo alle leggi della natura.
    Mente capace quella dell’uomo di tenere a freno le proprie pulsioni?
    Mentre la donna non ne é capace?
    Al punto tale da buttarsi tra le braccia di un presunto “migliore”?
    Capirei se scegliesse il maschio prestante fisicamente che garantisse i giusti geni per la riproduzione del maschio capobranco.
    Ma così pare non sia visto gli innumerevoli esempi tra i quali quello di tua moglie (parlo del portoghese ovviamente)
    Quindi a questo punto oltre a menti difettose dal punto di vista emotivo e razionale dobbiamo aggiungere anche difetti ormonali?
    Un lavoro davvero duro, allora, il nostro.

  2. 92
    Golem -

    Un lavoro durissimo, e spesso inutile. Però forse non mi spiego bene Markus riguardo a certe “pulsioni”, e per questo ho parlato di “morale”, come “civile” modo di applicare certi bisogni. L’istinto esiste in tutti noi, dai piú rozzi ai più raffinati, e le sue istanze NON possiamo ignorarle, ma possiamo “INDIRIZZARLE” attraverso quella morale di cui parlavo, quindi non relego l’uomo e la donna alle pure funzioni riproduttive, ma queste funzioni, comandate dall’istinto sessuale, vengono perseguite attraverso la personale sensibilità, cultura, carattere e ambiente nelle quali si estrinsecano. Dalla preistoria ad oggi l’approccio al sesso è ovviamente cambiato ma non il desiderio di questo. Non c’è più (ufficialmente) il troglodita che “sceglie” la femmina e la trascina per i capelli nella caverna, oggi c’è il corteggiamento, l’innamoramento, il romanticismo ma pure la pornografia, frutto dei tabù che ruotano ancora intorno al sesso legate alle restrizioni religiose che hanno caratterizzato la nostra cultura occidentale. Sono tutte manifestazioni di “interesse” verso una donna “mediate” da quella famosa morale e cultura che caratterizza ogni società. Non di meno nel mondo convivono sia culture sessuali “elementari” come in certe aree del Borneo per esempio, dove non esiste l’amore romantico come lo conosciamo noi, che anche, appunto, le più “elaborate” da millenni di cultura e filosofia, ma la genesi e il fine di quei bisogni sono sempre gli stessi. Come dire che una volta si mangiava il cosciotto con le mani sporcandosi come maiali, mentre oggi ci sono le posate, i piatti e l’etichetta da tenere a tavola, ma si tratta sempre del bisogno di “mangiare”, non so se mi spiego.
    Insomma certi istinti si concretizzano secondo le soggettive personalità e culture ovviamente, ma questo è solo un dettaglio di contorno, la “confezione”, non il contenuto del fenomeno.
    Se ho potuto risolvere il “mio problema”, é perché ho “studiato” questo aspetto dei nostri comportamenti sessuali, ai quali in precedenza non davo l’importanza che invece hanno, perché NON visibili a livello conscio, ma determinanti a livello pratico.
    Come ripeto, qui si avvicendano donne e uomini disperati perche non si capacitano del perché sia “finito” l’amore, non immaginando che probabilmente non c’era nessun “amore” che doveva finire, ma solo un’attrazione sessuale che ha lasciato il posto a un’altra “più meglio” >>>

  3. 93
    Golem -

    >>> Bello, brutto il nuovo “ammore? È relativo, specie per le donne. Quando parte la “chimica”, “ogni scarrafone diventa bello all’ammore suie”.
    Quando “lei” mi fece vedere la foto del suo “dream of love”, per il quale stava finendo un matrimonio, stante l’avvenenza di questa donna, ancora più clamorosa all’età in cui si frequentavano, mi aspettavo una specie di attore alla Banderas dal fascino tenebroso o giù di lì. Macché, era il gemello tonto (ma davvero) di Benigni. E lei lo trovava bello e carismatico, te lo assicuro.
    Ecco, per concludere, questi “fenomeni” fisiologicamente rappresenterebbero i “maschi” che la natura “impone” a certe femmine, spesso al di lá della loro “volontà”. Ma essere invece “l’uomo” di una donna è tutt’altra cosa, perché richiede una scelta che pur non escludendo l’aspetto istintuale va “oltre”, e coinvolge la “coscienza”. Che non è più istinto animale incoercibile, ma SOLO ed esclusivamente dotazione umana.

  4. 94
    markus -

    Golem, ogni scarrafone e bello a mamma sua. Realtà, parole vere, come tante altre che sono state scritte in epoche passate. Saggi detti che testimoniano il fatto che anticamente ci capivano qualcosa di vita. A differenza delle epoche recenti.
    Quindi perché meravigliarsi se tua moglie amava il gemello brutto di Benigni?
    Sapessi quante donne ho conosciuto, e conosco, che stanno con soggetti simili.
    Ma non credo proprio che sia la natura che le impone certe scelte.
    Ma proprio così burattine in mano agli ormoni (o alla natura) vogliamo descriverle?
    Ma possibile che noi uomini abbiamo (o dobbiamo avere) le capacità di frenare i nostri impulsi sessuali che la natura “ci impone”, allo scopo di “fecondare” qualsiasi donna, mentre loro non sono capaci di valutare l’uomo che hanno davanti, smosse da tempeste emotive, ormoniche e irrazionali?
    Possibile che noi dobbiamo essere bravi e capaci ad individuare la donna giusta per mettere su famiglia e capace di essere moglie e madre?
    Possibile che spesso gli uomini si trovano costretti a lasciare donne, magari avvenenti e che ci attraggono sessualmente in maniera pazzesca perché ci accorgiamo che difettano di altre qualità o sono semplicemente “stronze”?
    Perché loro, a quanto scrivi, sono così limitate e dipendenti da non riuscire a capire ciò che magari é evidente?
    Ovviamente, ammettendo sempre che ci può fregare chiunque, sia la brava donna che il bravo uomo.
    Ma premesso ciò, come mai le donne in particolare debbono essere così “giustificate e capite” causa la loro sottomissione alla Dea Natura, mentre noi uomini dobbiamo essere così bravi a disobbedirle?
    I conti non tornano?
    Ma chi sei tu Golem (uomo in generale) per avere la capacità di far capire alla tua donna, grande e vaccinata, che il sosia brutto di Benigni era un co......? Perché lei donna, moglie e madre intelligente e in gamba, non vede questa cosa che, da come la descrivi appare così evidente?
    Ma dove sta scritto che per avere una relazione stabile e sicura con una donna che amiamo davvero dobbiamo essere in grado di comprendere un battito di ciglia, un silenzio di due minuti, o una risposta cifrata, o i segnali non verbali?
    Perché non possiamo essere liberi di poter avere un periodo di nervosismo, pensiero o stress che per forza di cose può renderci distratti senza essere accusati di disattenzione?
    Ho conosciuto tantissime donne nella mia vita. Anzi credo proprio di aver vissuto sempre in mezzo alle donne. Fin dai tempi…

  5. 95
    markus -

    …della scuola, eravamo due ragazzi in una classe di 16 donne. Ho avuto amiche, colleghe di lavoro, innumerevoli relazioni, nonché zie, parenti sorelle e quant’altro. Ammetto di essermi trovato in sintonia caratteriale e mentale con donne oggi 70/80 meno. E, in parte, con donne nate all’epoca della prima guerra mondiale (anche se avvertivo un po’ di distanza)
    Ma con quelle che oggi hanno dai 30 ai 60 sono palesemente in difficoltà. Proprio non le capisco.
    E probabilmente sono quelle per cui oggi sempre più spesso si parla anche in forum come questi.
    Quindi, la natura, e tante altre cose si é fatta sentire in maniera così evidente solo su di loro?

  6. 96
    Golem -

    No calma Markus, non facciamo le vittime. Noi maschi abbiamo problemi non inferiori alle nostre “ragazze” riguardo gli “ordini” di mamma natura, ma paradossalmente una certa promiscuità maschile non è vista come un difetto dalle donne, ma come un valore di mercato “elevato”, che spinge altrettante donne ad illudersi di poter “cambiare” il tombeur de femmes, e aggiudicarselo proprio per quel frainteso valore maschile implicito che sembra apparire dalle conquiste che colleziona. Ma stiamo parlando sempre di indicatori di natura “animale”, e non di qualità umana. Il fatto è che quando siamo sotto l’effetto del famoso ormone facciamo (o fanno, visto che parliamo di comportamenti femninili) di tutto per trovarvi anche quelli “straordinari”, forzando dei segnali che se non fossimo sottoposti alla “dittatura” fisiologica di cui discutiamo sarebbero insignificanti. Un artista, un genio incompreso, un pensatore, un uomo sensibile, un “pirata”, sono i ritratti fatti da donne sotto l’effetto delle ghiandole endocrine di depressi, psicopatici e insicuri, che magicamente appaiono in una veste risplendente che nessuno nota tranne l’innamorata, che è l’unica che “pensa” di riconoscere la vera natura del soggetto, e che solo lei potrà far emergere quelle qualità se lui si lasciasse “ammare”.
    Stai tranquillo che questo succede anche al maschile, e seppure in modi diversi si tende ad idealizzare l’oggetto del nostro desiderio fatto di carne ed ossa, pieno di difetti e problemi come tutti quelli che vengono al mondo.
    Uno dei motivi di tanti drammi dell’illusione che molti di noi si trascinano per decenni, per non essere stati amati o essere stati lasciati da questa specie di “supereroi”, come nel caso di mia moglie e tanti altri, nasce proprio dal fatto che tendiamo a misurare il nostro valore attraverso il loro “presunto” valore, solo perché NON abbiamo voluto vederli nella loro VERA dimensione, che è l’unica che ci può consentire di coltivare un vero rapporto su basi concrete e non mitizzate.
    Guarda Francesca, poverina, lei non se ne rende conto di aver messo Bob su un piedistallo e che se lo frequentasse con la stessa frequenza del marito diventerebbe un pirla qualunque come me, o chiunque altro vedi al cesso la mattina, russa quando dorme e si lamenta da moribondo quando ha l’influenza.
    >>>

  7. 97
    Golem -

    L’amore VERO prevede che si conosca la “norma” della persona di cui siamo innamorati, e non l’eccezionalità (peraltro SEMPRE illusoria) dell’altro, perché dai sogni prima o poi ci si sveglia e la realtà non è mai come l’avevamo immaginata. E anche noi maschietti non siamo esenti da certe illusioni, sia verso noi stessi che verso l’altra, e le tante dichiarazioni di delusione che leggo o si intuiscono su questo pur modesto palcoscenico, nascono solo da quello di vedere e credere ciò che NON è.
    Io vengo definito un cinico, e forse lo sono, ma questo mio brutale realismo mi garantisce una serenità che altri non hanno, e quella cerco. La felicità sperata da molti è come la fortuna: cieca. La serenità invece ci vede benissimo, e va da chi vive la realtà, non la fantasia delle favole dell’amore con due M.

  8. 98
    maria grazia -

    “Ammetto di essermi trovato in sintonia caratteriale e mentale con donne oggi 70/80 meno. E, in parte, con donne nate all’epoca della prima guerra mondiale (anche se avvertivo un po’ di distanza) Ma con quelle che oggi hanno dai 30 ai 60 sono palesemente in difficoltà. Proprio non le capisco.”

    markus, io ho 41 anni ( quindi rientro in quella fascia di donne che tu affermi di non capire ) e continui volutamente a non dare alcuna importanza ai miei interventi e a non rispondermi, sebbene ti abbiano fornito – credo – tutte le risposte che stai cercando. Che non sia proprio questo il tuo problema con le donne della mia generazione ? Lo SMINUIRCI e l’ IGNORARCI ?…
    La mia non è una lamentela, sia chiaro. Non mi interesse suscitare l’ interesse unanime. è solo una mia semplice curiosità…dal momento che sembri attuare quello stesso comportamento che lamenti nelle donne di oggi: l’ incapacità di ascoltare. Naturalmente non sei obbligato a rispondermi.

    “Ma dove sta scritto che per avere una relazione stabile e sicura con una donna che amiamo davvero dobbiamo essere in grado di comprendere un battito di ciglia, un silenzio di due minuti, o una risposta cifrata, o i segnali non verbali?”

    Infatti non è così.

  9. 99
    markus -

    Ciao Maria Grazia
    Ti chiedo scusa se non ti ho risposto in precedenza. Non ti ho ignorato. Ma ero preso dal batti e ribatti con Golem.
    Del resto non ho risposto neanche a Camy. Solo a Marinella mi pare. Contavo di risponderti comunque.
    Quindi é escluso che il mio problema sia quello di sminuire le donne della tua generazione. Anche perché i miei contatti quotidiani con il mondo femminile coprono quella fascia di età che va dai 30 ai 60. Un po meno sotto i 30 un po’ meno sopra i 60.
    Purtroppo però confermo di avere delle difficoltà di comprensione.
    Ma non credo per colpa mia. Non penso almeno. Anche perché mi sembra di riscontrare in altre persone le medesime mie critiche.
    Riguardo le tue risposte fornitemi non mi sembrano diverse da quelle di Golem. Per cui se ho saltato qualche passo ti prego di ripetermelo.
    Per quanto riguarda l’ultima frase del tuo post n. 89, vorrei tanto che la risposta fosse quella che hai scritto. E cioè : “infatti non é cosi”
    Magari fosse come tu hai scritto. Invece mi sono sempre trovato in difficoltà in quel senso. Nonostante mi fossi impegnato molto nel cercare di comprendere.
    Non so se sono limitato. Può essere. Ma non capisco allora perché in altri ambiti non ho questi problemi. Mentre trovo molto riscontro in ciò che dico riguardo questa situazione.
    D’altronde un largo, larghissimo numero di donne che conosco e con le quali non ho relazioni sentimentali mi confermano quanto sostengo (purtroppo) riguardo la “stranezza” femminile.
    Ti auguro un buon sabato mentre a Golem risponderò più tardi.

  10. 100
    maria grazia -

    markus, non ti devi scusare di nulla ci mancherebbe! Sono ALTRI qui, quelli che dovrebbero scusarsi.. ma no lo faranno mai, visto il loro Ego-centrismo. Ti ripeto, la mia era solo una piccola curiosità e ti ringrazio del riscontro. In effetti, qualche punto diverso rispetto a Golem l’ avevo scritto, ma non credo sia necessario starlo a ribadire, è tutto nero su bianco riga per riga. Quello che secondo me è davvero importante da evidenziare, è che nelle relazioni oggi non ci sono più necessariamente regole e tappe prestabilite come avveniva una volta, e capisco che questo possa creare non poche difficoltà a chi invece è abituato a ragionare “per schemi” ( come forse lo sono la maggioranza degli uomini ). Ma vedi, come tu stesso mi fai capire, hai difficoltà con le donne odierne proprio perchè non ne comprendi il “linguaggio” e le “logiche”. Quello che ti chiedo è: Hai mai provato a entrare VERAMENTE nel LORO mondo ? a “sondare” il loro pensiero e la loro visione delle cose ? Hai provato, per esempio, ad andare oltre le apparenze e i luoghi comuni quando incontravi una qualche donna che ti intrigava ma che al tempo stesso ti disorientava ? Dico questo perchè per quella che è la mia esperienza di donna, tanti dicono di sforzarsi di comprendere ma in realtà sono ancora troppo pochi gli uomini in grado di riuscire veramente a fare questo. Ed è un passaggio FONDAMENTALE ( per quanto faticoso ) per riuscire a instaurare conoscenze e relazioni costruttive. Cioè relazioni basate su una complicità autentica e non sul semplice “fare coppia”. Ovviamente ci dev’essere “rispondenza” dall’ altra parte e bisogna parlare la “stessa lingua”, altrimenti non ci si CAPIRA’ mai, e questo vale sia nei rapporti sentimentali che in quelli di amicizia/conoscenza fra le stesse donne.

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