Si può volere la felicità di chi hai amato e non hai più? Sbaglio a pensare le cose peggiori della persona che mi ha lasciato ed è causa della mia sofferenza?
Sono stato lasciato un mese fa, oggi l’ho risentito al telefono. Dalle chiacchiere su cose futili siamo passati a quelle sulla nostra situazione e su quello che c’è stato. In ogni nuova telefonata e chattata aggiunge pensieri e considerazioni che fanno male. Mi ha lasciato dicendomi che era un mesetto che era confuso. Poi quando gli punto il dito contro affermando che secondo me frequentare subito altre persone è presto (già dopo una settimana dalla fine della relazione durata 2 anni ha frequentato 2 ragazzi, 1 dei quali lo prende molto e con il quale si vede sempre più spesso e vuole creare qualcosa di serio) dice che in realtà non mi amava da più tempo e che aveva gia metabolizzato la chiusura. E non solo, ha aggiunto con freddezza, quasi derisione, che la relazione é andata così perché non eravamo fatti l’uno per l’altro. Come ha potuto essere così crudo!? Come puoi dire questo dopo 2 anni!? Diceva che mi amava!
Ecco, per questi e altri motivi, perché dovrei desiderare la sua felicità? Mi ha spezzato il cuore! Gia se la fa con altre persone! Già vuole fidanzarsi! Allora gli auguro di trovare una persona superficiale e immatura come lui, così almeno potrá forse imparare la lezione. Gli voglio molto bene e avrei voluto creare qualcosa insieme. Non riesco a saperlo preso da altre persone. É una violenza. Sapere che non soffre quanto me mi fa arrabbiare! Deve soffrire!
“Se l’hai amata/o devi volere la sua felicità”.
Frase inventata da chi ha lasciato.
Nient’altro da aggiungere
La tua rabbia denota un grande attaccamento al passato… le frasi fatte servono per rispondere alle domande retoriche. In gergo si dice “come va con il cuore” per ribadire che non abbiamo potere sulla vita degli altri e che la buona o cattiva fede di una persona le traccera’ la strada e la portera’ dove intendeva arrivare. La sua felicita’ non potra’ mai coincidere con la nostra, intanto saremo “felici” di saperlo dove noi non vorremmo essere. La cosa in genere e’ reciproca… perche’ dovrebbe esserci invidia? L’importante e’ sentirsi appagati dalle proprie scelte. Per il resto prevale una sensazione di estraneita’… il passato e’ passato. Non bisogna arrendersi alla mancanza di volonta’… conta il presente perche’ i ricordi non realizzano il maschio e la femmina.
ti dicono così quando lui/lei si è messo/a con un’ altra persona, e a te tocca levarti dalle palle.
Di solito quando ci si lascia cè sempre una parte lesa, è la rabbia del momento innesca nel nostro pensiero tutte le acredini del profondo dispiacere procurato. Col tempo imparerai che il risentimento per quanto fa male, non può durare all’infinito e anche tu come tutti comprenderai di volere il bene della persona che hai amato, anche di fronte a errori e scelte non condivise.
@Lux79 per me la mia ex può morire, e se soffre tanto meglio.
Poi ovviamente dipende da come e perché ci lasciano.
Nel mio caso perché era una schifosa lurida meretrice, quindi più lei sta male, più io sto bene.
Io non amavo certo quello che è, ma quello che credevo che fosse, quindi che sia infelice e che muoia quella meretrice schifosa.
Amen
@gimmy
Non mi é mai capitato di volere il bene di un ex patner, semplicemente ho smesso di pensarlo oppure ho evitato di pensarlo con qualcuno affianco
@Paxissimo & maria grazia
Condivido:)
@Rossella
Non ti sbagli. Forse sono troppo attaccato al passato. E vedere come l’ex denigra quello che c’è stato, mi fa molto male. Non solo adesso si comporta e mi parla in modo irrispettoso, ma non rispetta neanche quello che c’è stato.
Mi dispiace molto ma ti capisco.
Ti andrebbe di parlare via mail?
lorenzs@hotmail.it
Lux,
si percepisce in te una grande sofferenza.
in linea di massima concordo con quanto ti ha scritto Gimmy. quasi sempre situazioni impostate sullo stesso denominatore comune sono riassunte dalla cultura popolare con una frasetta di sintesi, valida per la maggioranza dei casi, mai per la totalità, perché sia le persone che i vissuti non possono essere sempre allineati alla norma.
secondo me, se si viene lasciati si è meno rancorosi quando la relazione ha avuto un andamento abbastanza corretto e non vi sono stati squilibri affettivi troppo marcati. si è maggiormente risentiti quando si è convinti di essere stati volontariamente ingannati nel sentimento. questo è forse una delle ragioni che ti sta facendo più male.
– “Mi ha lasciato dicendomi che era un mesetto che era confuso.”
– “dice che in realtà non mi amava da più tempo e che aveva gia metabolizzato la chiusura.” – tendo sempre a considerare anche le ragioni dell’ “altra campana”, e questa non è che suoni in modo armonioso.
tuttavia, un paio d’anni sono un tempo standard per capire se, oltre all’attrazione psico-fisica, sia possibile costruire anche una vita di coppia soddisfacente e duratura. non è andata così per voi due. purtroppo, non ti resta che fartene una ragione e imparare a non credere sempre alle parole, soprattutto se pronunciate in tempi prematuri.
un abbraccio.
Secondo me è vero.
Per quanto una persona possa farci soffrire e stare male, SE TU L’HAI AMATA E L’AMI ANCORA, devi volere la sua felicità.
Non puoi augurargli del male.
Spesso le persone che amiamo ci strappano il cuore ma se tu le hai amate sul serio e con tutto il cuore, devi lasciarle andare e augurar loro del bene. E’ normale essere arrabbiati all’inizio ma, con il tempo, tutto passa.
Non si può augurare del male a una persona a cui si è voluto molto bene, anche se le strade si dividono.
Se ti va di scambiare due chiacchiere questa è la mia mail: eclissidiluna33@gmail.com
Sono una ragazza e ho vissuto un amore impossibile perché mi sono innamorata di una persona che non poteva ricambiarmi in alcun modo. La persona in questione è sparita ma io non posso volergli del male. Se ami qualcuno devi essere pronto a lasciarlo andare anche se ti si spezza il cuore.
Mi auguro che tu stia meglio adesso.
@Eclissi di luna però il tuo caso non mi sembra pertinente.
Tu parli di un amore impossibile, con una storia mai iniziate.
Qui parliamo di relazioni di anni, finite perché all’altra persona sono venute le farfalle nello stomaco, e hanno buttato nel cesso chi dicevano di amare.
O sbaglio?
Poi ognuno fa quello che vuole, ma con certi tradimenti, per me il perdono non esiste!
Se proprio vogliamo essere buoni ci può essere la totale indifferenza, ma anche la vendetta ci sta bene!